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storia & cultura : Un breve ricordo di Dino de Laurentiis |
Inviato da Redazione il 12/11/2010 14:00:00 (6990 letture) |
Dopo essermi trasferito a Hollywood, una quindicina di anni fa, mi ritrovai a lavorare per un certo periodo come sceneggiatore per Dino de Laurentiis. Pur essendosi “americanizzato” più degli stessi americani, dal punto di vista produttivo, de Laurentiis ha sempre accolto benevolmente gli italiani che cercavano di farsi strada nel complesso mondo del cinema di Hollywood.
Purchè naturalmente avessero capito che “qui siamo in America, quindi scordati tutto quello che hai imparato in Italia”.
Gli incontri di lavoro con lui erano sempre veloci ed essenziali, dritti al punto, ma in quei brevi momenti ho avuto modo di cogliere alcuni aspetti della sua personalità che mi sono rimasti impressi in modo particolare. Ricordo soprattutto la sua stupefacente capacità di scartare immediatamente, senza il minimo dubbio, le idee “buone” da quelle “cattive”. Lo faceva a livello istintivo, in un millesimo di secondo, senza mai ragionarci sopra, e se per caso gli chiedevi “mi scusi Dino, ma perchè questo non dovrebbe andare bene?”, lui rispondeva brusco “Non lo so, non funziona e basta. Andiamo avanti”.
Soltanto una volta ebbi la forza di contestare una sua posizione, e la pagai molto cara. Giunti verso la metà di una sceneggiatura che stavamo costruendo insieme, …
… Dino mi disse: “A questo punto ci vuole un bell’inseguimento in macchina. Oppure in treno, in moto, qualunque cosa, ma i due protagonisti devono scappare”. Io trovavo quella scelta una caduta di stile, rispetto al resto del film che era impostato ad un livello molto più alto, e glielo feci notare. Lui disse semplicemente: “Lo so, ma è questo che vuole la gente”. Io ribattei “Ma Dino, deve essere lei a dire alla gente che cosa vuole, non viceversa”. Lui alzò gli occhi dalla scrivania, e forse per la prima volta quella sera mi guardò in faccia. I suoi piccoli occhi mi scrutavano, e senza che lui avesse bisogno di aprire bocca io vi lessi dentro “Ragazzo, li vedi tutti quegli Oscar nella bacheca dietro di me? Io ho fatto oltre 600 film nella mia vita, e tu vieni a dire a me che cosa devo fare?” Per lungo tempo non mi chiamò più, in modo che mi fosse ben chiaro chi sta alla guida e chi deve semplicemente prendere istruzioni.
In un’altra situazione stavamo chiacchierando del più e del meno, quando squillò il telefono. Era il presidente della Fox in persona. Io mi alzai e feci per uscire, per lasciarlo solo, ma Dino mi fece segno di rimanere. Assistei così al seguente scambio: “Come sarebbe a dire che non vuole più fare il film? … Aspetta un attimo.” Su un’altra linea chiese che gli chiamassero Tom Cruise. Quando l’attore rispose, Dino gli disse secco: “Ho saputo che non vuoi più fare il film, come sarebbe?” Parlottò per un poco con lui, e rapidamente gli fece cambiare idea. “Allora, ti vanno bene dieci milioni di dollari? Okay Tom, ci sentiamo presto.” Ritornò sulla prima linea, e disse al presidente della Fox: “Ha detto che se ci sono io lo fa, per dodici milioni”. Poi appese il telefono, mi guardò e mi disse “Ho appena guadagnato due milioni di dollari. Dunque, dicevamo?”
In un terzo caso mi trovai ad assistere ad una “discussione creativa” fra de Laurentiis ed un produttore televisivo americano. I due si erano già accordati per la sceneggiatura, ma il produttore americano insisteva perchè certi dettagli della vicenda venissero chiariti all’inizio della storia, invece che alla fine. Diceva che altrimenti il pubblico non avrebbe capito. Dino invece sosteneva che era proprio quello il bello della sceneggiatura. Dibatterono per un pò, senza trovare un accordo, e alla fine il produttore se ne andò, dicendo che si sarebbero risentiti più avanti. Quando la porta si fu richiusa Dino mi disse: ”Questi sono pazzi. Vogliono mettere la fine all’inizio, e poi si domandano perchè certi film non funzionano.”
Dino viveva in una sontuosa villa collocata sulla collina di Hollywood: piscina, campi da tennis, ettari di terreno incolto che la circondavano. Un giorno, guardando fuori dalla finestra del suo studio, mi disse: “Questa è la villa che Jo aveva fatto costruire per quella là di Viale del Tramonto”. Jo era Joseph Kennedy, il padre dell’ex-presidente ucciso a Dallas, e “quella là di Viale del Tramonto” naturalmente era Gloria Swanson, la sua amante a Hollywood per molti anni. Di colpo avevo visto due figure mitologiche come Joseph Kennedy e Gloria Swanson aggirarsi per quei corridoi, in carne ed ossa, mentre la storia improvvisamente si saldava con il mondo della fantasia.
Le vicende della vita mi portarono in seguito per strade diverse, e per molto tempo non vidi più de Laurentiis. Lo reincontrai qualche anno fa, e dopo avermi descritto brevemente i progetti su cui stava lavorando, mi disse: “Sai, comincio ad avere una certa età, prima o poi bisogna che inizi a pensare di fermarmi.” Io istintivamente replicai “Ma come Dino, c’è tempo, prima di pensare a fermarsi! In fondo quanti anni ha, 78 no?”
Lui mi guardò con dolce malinconia, e con il suo classico accento napoletano mi disse: “Eeeeeh, settantotto, magari! Ottantatrè ce ne ho, altro che!”
Nei suoi occhi brillava ancora la luce di un ragazzino che ha appena scoperto il sapore della vita.
Massimo Mazzucco
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Autore |
Albero |
AlbaKan |
Inviato: 12/11/2010 15:05 Aggiornato: 12/11/2010 15:07 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 6/3/2009 Da: Inviati: 117 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis Che cosa significa esattamente: “americanizzato” più degli stessi americani"?
La potente macchina di Hollywood, ha sempre denigrato molto il cinema straniero, se non sbaglio un film straniero alla notte degli oscar può vincere nella categoria "Film straniero" ma non in quella di "Miglior film" e questo la dice lunga...
Quindi mi chiedevo se anche la "capacità di scartare immediatamente, senza il minimo dubbio, le idee “buone” da quelle “cattive”"...si fosse un pò "americanizzata" in questo senso, senza nulla togliere al cinema statunitense che comunque produce ottimi films, e senza nulla togliere a De Laurentis la cui carriera parla da sola. In ogni caso mi associo nel ricordare un uomo veramente in gamba.
"Ai liberali che non sono tutti usurai, chiedo: come mai gli usurai sono tutti liberali"? Ezra Pound
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dino |
Inviato: 12/11/2010 15:14 Aggiornato: 12/11/2010 15:14 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 2/11/2007 Da: Inviati: 2315 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis ciaoDino....
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fefochip |
Inviato: 12/11/2010 19:25 Aggiornato: 12/11/2010 19:25 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 27/11/2005 Da: roma Inviati: 7005 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis un pezzo di storia ....
più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
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Truth79 |
Inviato: 12/11/2010 20:11 Aggiornato: 12/11/2010 20:11 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 15/8/2009 Da: Inviati: 244 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis Bravo Massimo,bellissimo racconto,grandissimo Dino...qualcuno sà dove trovare un elenco dettagliato dei film da lui prodotti?
Di tutte le cose sicure,la piú certa è il dubbio.
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Calvero |
Inviato: 12/11/2010 20:36 Aggiornato: 12/11/2010 20:47 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 4/6/2007 Da: Fleed / Umon Inviati: 13165 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis Citazione: Di colpo avevo visto due figure mitologiche come Joseph Kennedy e Gloria Swanson aggirarsi per quei corridoi, in carne ed ossa, mentre la storia improvvisamente si saldava con il mondo della fantasia. Ho apprezzato molto questo tuo passaggio Massimo, che insieme a quanto hai raccontato prima, oltre a darci uno spaccato di una intimità e di un vissuto che ti fa onore... hai dato qualche nocciolina (nocciolina d'oro ) a noi comuni mortali appassionati di cinema, di quei personaggi storici e anche di quel "mondo". Credo che se si potesse fondere ed espandere la tua riflessione con il miraggio che di solito gli "appassionati" hanno di quel mondo, allora hai concesso anche a noi ( parlo personalmente e spero sia così anche per altri) la possibilità di unire con più genuinità la nostra passione con la conoscenza [ la tua ] di chi ha toccato con mano le "stanze" di chi faceva nascere i sogni in celluloide. Che a volte sono proprio i nostri. E chissà come poi, ci appartengono. Se hai fatto percepire a noi la sensazione, figuriamoci come tu hai sentito nelle vene di camminare in corridoi senza tempo. Posso invidiarti? Paraculo!
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Calvero |
Inviato: 12/11/2010 20:45 Aggiornato: 12/11/2010 20:45 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 4/6/2007 Da: Fleed / Umon Inviati: 13165 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis Citazione: ...qualcuno sà dove trovare un elenco dettagliato dei film da lui prodotti? .. qui per adesso hai "soltanto" quella parziale, da Wikipedia... BUONA LETTURA
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Inenascio |
Inviato: 13/11/2010 4:58 Aggiornato: 13/11/2010 4:58 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 17/9/2010 Da: Provincia di Napoli Inviati: 166 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis Massimo, mi congratulo per averci prodotto un magistrale "breve ricordo di Dino de Laurentis". Ci hai fotografato il Suo Essere di stampo napoletano e ci hai trasmesso l'onore di averlo frequentato negli ultimi 15 anni. Per me è serenamente struggente, come la scomparsa di tanti miei affetti più cari. Dino de Laurentis, lo ricorderemo un gigante della produzione cinematografica d'ogni tempo, che maggiormente ha onorato Napoli e l'Italia nel mondo. Già in vita aveva acquisito l'immortalità. Secondo me, è entrato nella "Coscienza Creatrice Universale", iniziando a sperimentare, senza rimorsi della vita terrena, l'eterna beatitudine, a cui sono convinto (per Fede e Cuore) che sia destinato il genere umano
Unico IMBECILLE al mondo, per avere la Fede in Cristo senza il dubbio
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medicialbe |
Inviato: 13/11/2010 23:23 Aggiornato: 13/11/2010 23:23 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 4/2/2008 Da: Inviati: 96 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis "...Io trovavo quella scelta una caduta di stile, rispetto al resto del film che era impostato ad un livello molto più alto, e glielo feci notare. Lui disse semplicemente: “Lo so, ma è questo che vuole la gente”. Io ribattei “Ma Dino, deve essere lei a dire alla gente che cosa vuole, non viceversa....”
Ecco la differenza fra quelli come te, Massimo, e quelli come lui. Tu cerchi di fare il bene della gente, lasciare un segno, migliorare il mondo. Altri no.
(di solito quelli che fanno i soldi sono gli altri)
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yujiao522 |
Inviato: 16/11/2010 8:27 Aggiornato: 16/11/2010 8:27 |
So tutto Iscritto: 16/11/2010 Da: Inviati: 1 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis "...Io trovavo quella scelta una caduta di stile, rispetto al resto del film che era impostato ad un livello molto più alto, e glielo feci notare. Lui disse semplicemente: moncler everest “Lo so, ma è questo che vuole la gente”. Io ribattei “Ma Dino, deve essere lei a dire alla gente che cosa vuole, non viceversa....” Ecco la differenza fra quelli come te, Massimo, e quelli come lui. Tu cerchi di fare il bene della gente, lasciare un segno, migliorare il mondo. Altri no.
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aleste85 |
Inviato: 19/11/2010 15:46 Aggiornato: 19/11/2010 15:46 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 24/5/2010 Da: Inviati: 204 |
Re: Un breve ricordo di Dino de Laurentiis bravo Massimo , sei riuscito in poche righe a far capire che tipo di persona era . oltretutto ci hai regalato qualche simpatico aneddoto. Complienti
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