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opinione : Istruzione: cambiamo paradigma
Inviato da Dusty il 11/11/2010 8:00:00 (7521 letture)

Di fronte ad un mondo che cambia sempre più rapidamente, è diventato ormai impossibile prevedere in quale tipo di società si troveranno a vivere i nostri figli. Per questo motivo è indispensabile poter fornire loro, durante il percorso educativo, degli strumenti che li rendano in grado di affrontare la più ampia gamma di situazioni immaginabili, pensando in modo sempre più creativo ed innovativo.

Purtroppo invece ci trasciniamo dietro un sistema scolastico ormai antiquato, che tende ad appiattire il potenziale creativo di ciascun bambino, cerca di uniformarlo ad un unico standard, e lo spinge a pensare in maniera univoca.

Sir Ken Robinson è uno dei critici più accesi dell’attuale sistema scolastico occidentale. Egli definisce la creatività come “il processo dell'avere idee originali che hanno valore”, ovvero di idee che creano le innovazioni che plasmano l’evolversi della società. Nell’animazione che segue, Sir Robinson affronta diversi aspetti inerenti questo tema cruciale, suscitando interrogativi e fornendo spunti davvero interessanti.




(E' possibile scaricare la copia in alta risoluzione su Arcoiris.tv

Altri due video molto interessanti, …

… relativi a discorsi tenuti dalla stessa persona sono: Schools kill creativity e Bring on the learning revolution!. (Attivare i sottotitoli in italiano con il tasto presente sotto ogni video).

Dusty

Fonte: Il Portico Dipinto

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Freeanimal
Inviato: 11/11/2010 9:18  Aggiornato: 11/11/2010 9:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Niente di nuovo sotto il sole: lo iato tra istruzione e società fu messo in evidenza già da Ivan Illich, nel suo libro “Descolarizzare la società”.


http://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Illich

Per quanto riguarda la mia esperienza personale come insegnante elementare, mi sono sempre trovato in rotta di collisione con le mie colleghe, ma è stato solo quando mi sono trovato a dover “combattere” contro i genitori degli alunni che ho avuto i guai peggiori e alla fine me ne sono andato perché mi avevano reso la vita impossibile.
Accortomi che era in atto un’omogeneizzazione dei cervelli, ho voluto introdurre tematiche e idee dirompenti, che sono andate a cozzare con la necessità di mantenere lo status quo, insita nelle menti dei genitori degli alunni.
Nello stesso modo in cui agli italiani piace Berlusconi,

http://www.giornalettismo.com/archives/94584/der-spiegel-scommetteberlusconi/
(grazie Ivan)

…….così ai genitori dei miei scolari piaceva (e piace tuttora) il mondo così com’era (e com’è) strutturato e solo l’idea che un altro mondo è possibile (slogan del G8 di Genova 2001), gli faceva venire i capelli dritti.
Se il mio modus operandi poteva esporsi a critiche, perché uscito da una “mente sovversiva”, come molti erano propensi a credere, è inequivocabile il fatto che ci sia una soluzione di continuità tra la Scuola e la società e questo avviene proprio per quell’aderenza in atto tra le metodologie educative attuali e gli stili d’insegnamento del passato. Gli stessi pedagogisti la chiamano: “Viscosità educativa” e contro di essa si cerca di porre un blando rimedio. Forse in maniera ipocrita e comunque sempre inefficace. Le forze della tradizione sono più forti di quelle dell’innovazione, benché quest’ultimo concetto, in ambito scolastico, sia tenuto nella più alta stima.
Cioè, per essere più chiari, non c’è maestra che non parli di innovazione, salvo poi, nella pratica, uniformarsi alle tecniche collaudate, con gli stessi schemi mentali di sempre.
Se nella scuola elementare ancora si riescono a gestire i bambini (non ho sentito parlare molto spesso di casi di iperattività, con conseguente distribuzione di farmaci), nelle scuole medie inferiori la situazione degenera man mano che passa il tempo e quei poveri colleghi professori se la vedono davvero brutta. Ma di questo non sono qualificato a parlare (parlo per sentito dire), perché non ho mai insegnato in una scuola media.
In definitiva, il caos che vediamo all’opera nella nostra società, a livello politico, morale ed economico, può affondare forse le sue radici nel caos prodotto e coltivato nella scuola primaria.
E’ solo un mio sospetto, comunque.


http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=125554&sez=NORDEST&ssez=TREVISO


http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=125737&sez=NORDEST&ssez=TREVISO

minkiaprof
Inviato: 11/11/2010 10:26  Aggiornato: 11/11/2010 10:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/12/2006
Da:
Inviati: 129
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
altro che sospetto...
non e' un caso che siano in costante aumento i casi di DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento, per capirci, dislessia e simili), che spesso non vengono riconosciuti in fase iniziale se non in minima percentuale, e che se fossero trattati fin dall'infanzia non costituirebbero una fonte di disagio per il soggetto colpito una volta adolescente, ne' un sovraccarico di impotente impreparazione per noi insegnanti. per non parlare del fatto che il DSA non e' considerato HC (giustamente) e quindi non e' previsto il sostegno di colleghi specializzati (???); a parte che sappiamo tutti cosa significa a volte insegnare sul sostegno, che per qualcuno rappresenta il ripiego dei ripieghi per fare punti in graduatoria, ma qui entreremmo nel campo della mala-scuola, e andremmo forse OT.
e pensare che ci sono colleghe che si lamentano che "ce li mandano dalle medie che non sanno neanche scrivere..."

un saluto

E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: Ricordiamo. (Ray Bradbury, Fahrenheit 451)
peonia
Inviato: 11/11/2010 11:37  Aggiornato: 11/11/2010 11:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Grazie Dusty per questo interessante e brillante video.
La cosa che mi più mi ha colpito, e trovo importante da far capire, è che il sistema d'istruzione risalga all'Illuminismo...andrebbe adeguato alla società odierna...ma se è proprio quella massoneria derivante dall'Illuminismo a governare, credo che ci siano un disegno e una volontà precisa per creare disagi, appiattimenti, uniformazione e pensiero unico..
I ragazzi nascono già diversi - penso ai casi dei ragazzi indaco, bambini cristallo - hanno necessità di apprendere in modo diverso più interessante e coinvolgente, altrimenti si annoiano e questa è la sostanza: la scuola è noiosa per come viene esplicata....
Inoltre, i genitori hanno perso il loro ruolo autorevole, esautorando anche quello dell'insegnante, risultato anarchia totale.
O ci ribelliamo tutti, o ......

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
fefochip
Inviato: 11/11/2010 12:17  Aggiornato: 11/11/2010 12:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
indubbiamente molto interessante il video.

credo che ormai la medicina si stia dimenticando il suo obbiettivo principale ...quello della salute dell'uomo, tuttavia come si può biasimarla quanto tutto il sistema non è fatto per il benessere dell'uomo ma è "deviato" per accumulare ricchezze per pochi?

impressionanante è il peggioramento in termini di pensiero laterale che si ha durante la crescita del bambino ....

certo che è tutto cosi sistemico e globale che si fa fatica a non pensare in termini "complottistici"

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
benitoche
Inviato: 11/11/2010 12:36  Aggiornato: 11/11/2010 12:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Se vogliamo essere esaustivi,ci si è occupati dell'educazione umana in un epoca nella quale,a causa del materialismo dominante in tutti i campi sin dal secolo quindicesimo,non poteva esserci conoscenza vera dell'uomo
Si presentarono principi educativi trendoli da diverse emozioni,da giudizi in merito a come avrebbe dovuto essere la vita

Non ci fù alcun modo di conoscere l'essere umano nella sua completezza e di chiedersi: come portare a manifestazione ciò che in lui è dato da Dio
E' questa la domanda che si può innanzitutto porre in astratto,ma che può trovare una risposta concreta solo in una vera conoscenza dell'essere umano,conoscenza alla cui base vi è il corpo ,l anima e lo spirito.

Per l'umanità odierna la conoscenza del corpo è molto progredita
Dalla biologia alla fisiologia all'anatomia possiamo trarre una conoscenza del corpo molto avanzata
Ma se con le concezioni odierne vogliamo arrivare ad una conoscenza dell'anima, a nulla si arriva,perchè tutto ciò che riguarda l anima e oggi solo nome e parola

Restando nel campo della psicologia odierna ,intorno a pensare sentire e volere sono rimaste nel linguaggio,ma non esiste più l'idea che nell'anima esista qualcosa che corrisponde a questi nomi
Quel che i psicologi dicono intorno a pensare sentire e volere è in realtà puro dilettantismo

Parlano pressapoco allo stesso modo di un fisiologo che parlasse in generale di polmoni o di fegato,senza distinguere fra il fegato di un bambino e quello di un vecchio
Ad esempio non si sà che il volere,quando si presenta nell'anima è giovane,e il pensare vecchio che,in altre parole,nell'anima il pensare è un volere vecchio,è il volere un pensare giovane
Di modo che nell'anima umana si ha in pari tempo gioventù e vecchiaia

Già nel bambino abbiamo in pari tempo nell'anima il vecchio pensare e il giovane volere
Esistono contemporaneamente e sono realtà
Oggi però nessuno può dire qualcosa su tali realtà dell'anima,come invece lo dice sulle realtà del corpo
Di conseguenza l'educatore non sà come raccapezzarsi di fronte ad un bambino

Si immaggini per un momento un medico che non fosse in grado di distinguere un bambino da un vecchio;non saprebbe come raccapezzarsi!!!!
Dato che oggi non esiste una scienza dell'anima,l'insegnante non è in condizioni di poter parlare dell'anima umana,come invece oggi il medico parla del corpo.
E lo spirito?....di questo neppure a parlarne,perchè non esistono nemmeno più le parole adatte
Vi è solo la parola "spirito",ma essa non dice gran chè,altre parole non esistono

Si ha l'impressione che nel campo dell'educazione non tutto vada come dovrebbe ,che bisognerebbe migliorare
Ma come è posssibile se non si sà nulla dell'uomo?

Oggi la vita pratica è in tutti i campi del tutto non pratica
La gente se ne renderà conto quando nella nostra civiltà in sempre maggior numero entreranno elementi distruttori per dissolverla
Bisogna smetterla di continuare a dormire specialmente in campo educativo e nella scuola

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
peonia
Inviato: 11/11/2010 12:40  Aggiornato: 11/11/2010 12:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
SCUSATE L'OT, MA CHIEDO A MASSIMO SE PUO' INDAGARE MEGLIO COSA SIA
LA REALTA' AUMENTATA.....
http://losai.forumfree.it/?t=49538863

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
socratiko
Inviato: 11/11/2010 12:40  Aggiornato: 11/11/2010 12:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2010
Da:
Inviati: 105
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
effettivamente Ivan Illich aveva descritto una buona parte di questi problemi.
Qui trovate il testo integrale di "descolarizzare la società" se vi interessa: descolarizzare la società

Va detto che una buona parte di questa analisi, va appoggiata più a Michel Foucault che a Illich. La normalizzazione come coercizione:

"Il “normale” si instaura come principio di coercizione nell’insegnamento con l’introduzione di un'educazione standardizzata e con l’organizzazione delle scuole, (..) del corpo medico e dell’inquadramento ospedaliero nazionale, (..) e nella regolamentazione dei procedimenti e dei prodotti industriali.
Come la sorveglianza, ed insieme ad essa, la normalizzazione diviene uno dei grandi strumenti di potere alla fine dell’età classica1. Ai segni che traducevano status, privilegi, appartenenze, si tende a sostituire o per lo meno ad aggiungere, tutto un gioco di gradi di normalità, che sono segni di appartenenza ad un corpo sociale omogeneo, ma che contengono un ruolo di classificazione, di gerarchizzazione, di distribuzione nei ranghi.
Da una parte, il potere di normalizzazione costringe all’omogeneità, ma dall’altra individualizza permettendo di misurare gli scarti, di determinare i livelli, di fissare le specialità e di rendere le differenze utili, adattandole le une alle altre.
Si comprende come il potere della norma funzioni facilmente all’interno di un sistema di uguaglianza formale, poiché all’interno di una omogeneità che è la regola, esso introduce, come imperativo utile e risultato di una misurazione, tutto lo spettro delle differenze individuali.”


e il finale micidiale del volume:

Il momento in cui si è passati da meccanismi storico-rituali di formazione dell’individualità a meccanismi scientifico-disciplinari, in cui il normale ha preso il posto dell’ancestrale e la misura ha preso il posto dello status, sostituendo così all’individualità dell’uomo memorabile quella dell’uomo calcolabile, questo momento in cui le scienze dell’uomo sono divenute possibili, è quello in cui furono poste in opera una nuova tecnologia del potere e una diversa anatomia politica del corpo. (…).

L’individuo è senza dubbio l’atomo fittizio di una rappresentazione ideologica della società, ma è anche una realtà fabbricata da quella tecnologia specifica del potere che si chiama “disciplina”. Bisogna smettere di descrivere sempre gli effetti del potere in termini negativi: “esclude”, “reprime”, “respinge”, “astrae”, “maschera”, “nasconde”.
In effetti il potere “produce”; produce il reale, produce campi di oggetti e rituali di verità.


da Foucault M., Sorvegliare e Punire, Einaudi, Torino 1976

scusate l'intemperanza di citazioni, ma ne valeva la pena!
saluti a tutti

Lezik85
Inviato: 11/11/2010 13:30  Aggiornato: 11/11/2010 13:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma

incredulo
Inviato: 11/11/2010 13:36  Aggiornato: 11/11/2010 13:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Citazione:

L’individuo è senza dubbio l’atomo fittizio di una rappresentazione ideologica della società, ma è anche una realtà fabbricata da quella tecnologia specifica del potere che si chiama “disciplina”. Bisogna smettere di descrivere sempre gli effetti del potere in termini negativi: “esclude”, “reprime”, “respinge”, “astrae”, “maschera”, “nasconde”. In effetti il potere “produce”; produce il reale, produce campi di oggetti e rituali di verità.

Il potere produce quello che noi crediamo "reale" ma non lo e', per questo esclude, reprime,respinge,astrae, maschera, nasconde.........

Un saluto

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Dr-Jackal
Inviato: 11/11/2010 13:57  Aggiornato: 11/11/2010 22:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 1028
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Molto bella l'animazione, e molto sensato il discorso.

Aggiungo: l'attuale sistema educativo è difettoso alla radice e destinato inevitabilmente a fallire perché contrasta con la struttura neurologica umana.
Il cervello umano è strutturato in modo tale da ricordare solo ciò che trova interessante e dimenticare il resto. Non si tratta di un difetto: deve essere strutturato in questo modo per funzionare bene e rapidamente, altrimenti avremmo la testa piena di confuse informazioni inutili.
Dimenticare ciò che non ci interessa è importante quanto ricordare ciò che ci interessa.

Ogni volta che qualcosa ci interessa, il nostro cervello rilascia una sostanza, il BDNF (Brain-Derived Neurotropic Factor) che permette l'"incisione" delle informazioni nel nostro cervello in modo indelebile. Senza questa sostanza le connessioni sinaptiche non si possono consolidare in modo permanente, e quindi le informazioni non vengono immagazzinate a lungo termine. Questa sostanza, insomma, rende il cervello in grado di imparare davvero le cose, anziché di ricordarle soltanto a breve termine.

Il punto è che questo BDNF viene rilasciato nel cervello solo ed esclusivamente quando ci imbattiamo in qualcosa che ci interessa, e non è possibile decidere coscientemente quando produrlo.
Ripetere e ripetere e ripetere le stesse cose (come quando studiamo per un esame) non funziona: la ripetizione al massimo ti permette di ricordarti le cose A BREVE TERMINE, ma dopo qualche giorno o qualche settimana ti sei già scordato tutto ciò che non ti ha interessato, e continui a ricordarti per anni solo le poche briciole di informazione che invece ti hanno colpito. (E' esattamente quello che succede a me dopo ogni esame: se si trattava di una materia che non mi interessava, dopo un mese mi ero già scordato il 90%. Anche se il giorno dell'esame magari avevo preso 30.)

Per imparare davvero qualcosa, ossia inciderlo nella memoria a LUNGO termine, è indispensabile che la cosa ci interessi, altrimenti non la possiamo imparare.
Ripeto: non c'è modo di controllare questo processo, è del tutto istintivo.

Questo significa che non è possibile prendere un gruppo di individui (ognuno con capacità e attitudini diverse) e insegnare a tutti quanti le stesse cose, come se fossero computer da programmare tutti allo stesso modo. Semplicemente non è biologicamente possibile. Non le impareranno. Ognuno di loro imparerà solo pochissime cose delle materie che trova interessanti, e tutto il resto lo dimenticherà, perchè E' COSI' CHE IL CERVELLO UMANO FUNZIONA. Ed è così che deve funzionare per essere efficiente (basta pensarci per capirlo).

Quanti di voi sarebbero in grado di sostenere di nuovo l'esame di maturità OGGI e di superarlo?
O di superare una semplice interrogazione su Pascoli? O sui prodotti notevoli?
Solo quelli a cui Pascoli o i prodotto notevoli interessano davvero, ecco chi.
Io neanche mi ricordo le operazioni con le frazioni. I prodotti notevoli hanno provato a insegnarceli per 4 anni, e nessuno si ricorda niente ora, neanche quelli che in matematica avevano 9. Perché li avevano introdotti a forza nella memoria a BREVE termine per superare l'interrogazione o il compito in classe, e poi il loro cervello ha provveduto a ripulire la mente da informazioni inutili. Esattamente com'è progettato per fare.

Ora, un sistema educativo che vuole "educare" il cervello umano ma che non tiene conto delle sue caratteristiche, potrà mai funzionare, secondo voi?

Ecco qual è il vero problema dell'istruzione pubblica. Non sono i giovani-d'oggi-rincoglioniti, o la mancanza di fondi, o i testi antiquati, o i grembiuli, o gli insegnanti sottopagati, o la sinistra, o la destra. Il problema è che si tratta di un'idea difettosa alla radice che quindi NON PUO' FUNZIONARE.
Non può essere aggiustata con delle toppe, riforme e controriforme non servono a una ceppa: deve essere buttata nel cestino e sostituita da un'idea diversa che non contrasti con la nostra struttura neurobiologica.
(Naturalmente ciò non avviene perché a chi comanda conviene che la scuola rimanga una fabbrica di pecore ottuse e controllabili, non certo perché ai piani alti non si sa come funziona il nostro cervello. Questo è fuori discussione.)

Ogni volta che ascolto la gente parlare dei problemi dell'istruzione e delle possibili soluzioni mi sembra di assistere a un dialogo di un gruppo di persone intorno a una bicicletta senza ruote che si chiedono perché non funzioni e come aggiustarla: uno dice che bisogna riverniciarla ("perché ai miei tempi erano bianche e funzionavano meglio!"), un altro che bisogna ricostruirla in fibra di carbonio e titanio ("perché dobbiamo modernizzarla!"), un altro ancora che bisogna aggiungere un sellino supplementare (come quelli secondo cui la soluzione a tutto è insegnare di più inglese e informatica), un ennesimo idiota che bisogna aggiungere un campanello (come quelli secondo cui bisogna riportare in vigore i grembiuli)... e nessuno si accorge che il problema è un altro: non ci sono le fottute RUOTE, quindi quella bicicletta non potrà mai funzionare!

Pyter
Inviato: 11/11/2010 14:00  Aggiornato: 11/11/2010 14:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Bisogna smettere di descrivere sempre gli effetti del potere in termini negativi: “esclude”, “reprime”, “respinge”, “astrae”, “maschera”, “nasconde”. In effetti il potere “produce”; produce il reale, produce campi di oggetti e rituali di verità.

In effetti è vero: il potere produce.

Produce esclusioni (esclude), repressioni (reprime), repulsioni (respinge), astrazioni (astrae), maschere (maschera), nascondigli (nasconde).

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
etrnlchild
Inviato: 11/11/2010 14:11  Aggiornato: 11/11/2010 14:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Bellissimo video di cui condivido ogni parola.

Dispiace sentire e vedere insegnanti pronti all'innovazione ma che non riescono/vogliono ribellarsi allo status quo.

Per quanto riguarda l'ADHD, se effettivamente esiste, chissa' che non vi sia anche una responsabilita' dovuta al tipo di alimentazione.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
elpirat
Inviato: 11/11/2010 14:31  Aggiornato: 11/11/2010 14:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@Dr-Jackal
cit

E' COSI' CHE IL CERVELLO UMANO FUNZIONA.


tu sei il grande capo Estiquasi, vero?

non ha la piu' pallida idea di cosa vai cianciando e affermi "che il cervello umano funziona così"


grande capo spiegami il fenomeno del Déjà vu
o la visione panoramica, o visto che "tu sai", parlami della specificità dei ricordi legati alla paura e la loro selettività

dai Estiquasi, tu che sai...

ma roftlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll

Redazione
Inviato: 11/11/2010 18:22  Aggiornato: 11/11/2010 18:28
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
ELPIRAT: Evita i commenti ad personam, ed attieniti all'argomento dell'articolo.

Grazie.

***

PEONIA: "Scusate l'OT, ma chiedo a Massimo se puo' indagare meglio cosa sia la realta' aumentata....."

Sarà sicuramente un altro complotto massonico figlio dell'Illuminismo. Lascia perdere che è meglio.

***

ETRNLCHLD: "Per quanto riguarda l'ADHD, se effettivamente esiste, chissa' che non vi sia anche una responsabilita' dovuta al tipo di alimentazione."

Una volta si diceva che i bambini a scuola si rompono i coglioni. Oggi si dice che hanno l'ADHD. Fa più figo, e ti permette di riempirli di medicine.

Dr-Jackal
Inviato: 11/11/2010 18:30  Aggiornato: 11/11/2010 18:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 1028
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
In un mondo privo di idioti non ce ne sarebbe bisogno, ma comunque preciso che le informazioni sopra dette non sono una mia invenzione, ma sono nozioni basilari della neurologia (io le ho tratte dal testo "Il cervello infinito" di Norman Doidge).

(Sarebbe bastata una ricerca su google o su wikipedia per capire che non erano cose che mi ero inventato io, ma capisco che sia un piano troppo complesso per alcuni qui dentro. Già è tanto che sappiano accendere un computer - e sia maledetto il giorno in cui finalmente hanno capito come fare.)

incredulo
Inviato: 11/11/2010 18:40  Aggiornato: 11/11/2010 18:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@Dr-Jackal

Ti quoto in toto sia sul primo interesantissimo post, che sul secondo di risposta al dott.Elpirat.

Citazione:

grande capo spiegami il fenomeno del Déjà vu o la visione panoramica, o visto che "tu sai", parlami della specificità dei ricordi legati alla paura e la loro selettività

Non mi sembra proprio che ci siano spiegazioni sicure a questi fenomeni, solo teorie, del resto il funzionamento del cervello nonostante decenni di studi, non mi sembra cosi' chiaro alla "scienza" mentre il discorso di Dr-jackal e' verificabile anche empiricamente.
E' noto che ricordi meglio cio' che ti appassiona, non ci vedo niente di cosi' sbagliato.

Un saluto

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Makk
Inviato: 11/11/2010 19:10  Aggiornato: 11/11/2010 19:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Ci sono varie cose ben conosciute in quel video.
E sicuramente una dimenticata ed equivocata: la rigidità percettiva.

Cioè il fatto che col passare del tempo diventiamo sempre meno flessibili nel modo in cui ci rapportiamo col mondo.
Il bambino piccolo, con un foglio e un pennarello, ti scriverà sul foglio beandosi della meravigliosa scoperta che può "macchiare" a volontà... ma arrivato al bordo del foglio continuerà allegramente a scrivere sul tavolino
Poi verrà "istruito" (dalla mamma, maestra o altri bambini) a rimanere nei confini del foglio.
Questo è una "perdita di libertà", e di flessibilità, indubitabilmente. Ma è anche un adattamento al mondo e alle sue dure (ma non poi tanto assurde) realtà.
Una di queste realtà può essere: quando hai coperto di tracce di pennarello la superficie utile, è più facile prendere un nuovo foglio da disegno che un nuovo tavolo. Ecco perché è utile barattare la libertà di tracciare segni dovunque con la capacità di "restare nei ranghi" del foglio bianco e poter fare tanti disegni diversi.

Questo percorso normale di crescita, consiste nel non ripetere ogni giorno le stesse esperienze, ma di acquisire dei dati pertinenti (= rilevanti e trasferibili per "accomodamento" a esperienze assimilabili) e "archiviare" l'esperienza, per poi passare a sperimentarne un'altra.
Questo può essere equivocato (e nel video si equivoca), come "perdere attitudine creativa". Ed effettivamente significa perdere flessibilità cognitiva, diventare conformisti, affidarsi al "già conosciuto". Ma è un processo adattivo, di sopravvivenza, indispensabile.
Senza il quale saremmo eterni bambini, sicuramente molto aperti alle esperienze ma altrettanto sicuramente incapaci di assumere responsabilità perché quasi privi di "memoria" esperienziale e di capacità di previsione.

Il fatto che sia la scuola a privarti di questa flessibilità è una baggianata. E' noto che è la vita a farti questo. L'acquisire schemi sarà anche "brutto" (per i sessantottini che amano pensarla così) ma serve essenzialmente a (cercare di) farsi fregare una volta sola.

E' del tutto evidente che chi riesce ad acquisire le capacità analitiche e strutturate di un adulto e nello stesso tempo mantenere la flessibilità percettiva del bambino, avrà quelle capacità di problem solving, di uscire dagli schemi, di concretizzare e trasmettere il multipensiero: le "soluzioni multiple" del video.
Sarà "genialoide".
Ma la capacità di uscire dagli schemi disgiunta dalla capacità di strutturare ordinatamente i pensieri, non serve a un bel niente.

E non è affattto vero che una educazione antinozionistica e orientata alla percettività sia meno esclusiva di quella "tradizionale". Le scuole steineriane o montessoriane esistono e hanno (tra i tanti indiscutibili pregi) anche qualche difettuccio: uno è che i bambini ricchi ne traggono più vantaggio. Essendo più protetti dalle incursioni del mondo esterno, sono liberi di prolungare lo stato di flessibilità cognitiva. Di rimanere liberi percettivamente (e "vergini" esperienzialmente).
Semplificando, i bambini poveri subiscono l'impatto di non avere "costruito la corazza": sono poco reattivi alle brutte esperienze, sono creativi ma indifesi. Come i loro coetanei abbienti, i quali però non subiscono aggressioni e dunque non pagano il prezzo del rimandare il momento per "irrigidirsi" percettivamente.
[è chiaro che i concetti come "ricchi", "poveri", "aggressioni", sono relativi al mondo dei bambini e non vanno presi come per gli adulti]



Inoltre il video è chiaramente improntato al violento mondo pedagogico americano, col suo "tracking system", nato per scremare i vincenti dalla massa degli "sfigati". Meccanismo di tracciamento che, una volta che ha artigliato tuo figlio, non gli permetterà di "riscattarsi" e lo condannerà a percorrere la "track" (binario) che il sistema scolastico ha predisposto per lui, fino al termine della carriera scolastica.

Non solo il tracking system è ben noto, ma è quasi universalmente criticato da tutte le scuole di pensiero pedagogico, persino i giapponesi lo trovano "dispendioso" (uno spreco di talenti).

E' semplicemente ridicolo applicare la critica al sistema scolastico americano ai modelli europei, come se tutta la pedagogia fosse impostata come quella di quelle merde classiste degli statunitensi.

Di errori concettuali il video ne contiene altri, ma questi due (non capire il meccanismo della rigidità percettiva e parlare dell'educazione degli altri paesi del mondo presumendo che sia come quella statunitense) sono marchiani.

elpirat
Inviato: 11/11/2010 19:23  Aggiornato: 11/11/2010 19:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@capo Estiquasi

premesso che qui di infinita vi è sola la tua stupidità!
o povero minus tu fai consusione tra curva di apprendimento e memoria


la ricerca su wikipedia la fanno gli ignoranti del tuo calibro


cmq, caro Estiquasi, gradirei una risposta sui fenomeni mnestici che ti ho segnlato

ps

sui tuoi testi (wikipedia) di serio non trovi nulla, quindi caro Estiquasi a te la spiega, visto che "tu sai"

elpirat
Inviato: 11/11/2010 19:28  Aggiornato: 11/11/2010 19:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@incredulo


empiricamente si osserva che si è piu' invogliati a scopare una bella figa che non un cesso, questo spiega la sessualità umana?

il capo Estiquasi, da buon orecchiante, confonde l'apprendimento con la memoria, è lapalissiano che si è maggiormente invogliati verso argomenti che ci interessano.

ah ecco, Estiquasi sa come funziona la memoria ma, non altri fenomeni mnestici, non c'è che dire, una profonda conoscenza tratta, di sicuro, dai biscotti della fortuna!

con la memoria (che è presente anche nei platelminti) centra una sega!


o vogliamo dire che i platelminti o vermi piatti sono interessati?

incredulo
Inviato: 11/11/2010 19:41  Aggiornato: 11/11/2010 19:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Citazione:

il capo Estiquasi, da buon orecchiante, confonde l'apprendimento con la memoria, è lapalissiano che si è maggiormente invogliati verso argomenti che ci interessano

Non solo si e' maggiormente invogliati, ma si ricordano meglio e anche se per te c'e' confusione fra apprendimento e memoria, cosa anche condivisibile ma sulla quale non voglio entrare nello specifico, cio' non cambia il senso del messaggio di Dr-Jackal che evidenzia una grossa lacuna nel metodo di insegnamento che se non presa in esame non portera' a nessun reale cambiamento (vedi esempio bicicletta)

Un saluto

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
elpirat
Inviato: 11/11/2010 19:47  Aggiornato: 11/11/2010 19:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@incredulo

visto che insisti

Definisci memoria, in particolare parlami delle tre fasi della memoria.

per ora solo sull'uomo, poi magari parlami dei preparati filtrati di platelminti per lo studio della memoria.( vermi piatti che come tu mi insegni sono largamente impiegati per loro caratteristiche che non hai sicuramente bisogno che ti ricordi)

Di sicuro lacune nella preparazione scolastica di Estiquasi ce ne sono e sono devastanti, quasi peggio della sua presunzione


siam qua...

Freeanimal
Inviato: 11/11/2010 19:51  Aggiornato: 11/11/2010 19:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
A Dr-Jackal:

Mentre leggevo il tuo primo intervento sentivo il BDNF scorrere veloce nel sangue e desideravo congratularmi con te per le cose interessanti che hai scritto.
Poi ho letto la fonte a cui ti sei ispirato e non mi resta, quindi, che congratularmi sia con te che con Norman Doidge.
Era una cosa che sospettavo da tempo ed ora Tu mi hai fornito la spiegazione. La chimica del cervello è una materia ancora tutta da scoprire ed è lì che bisogna concentrare la nostra attenzione, alla ricerca di spiegazioni.
Carina la scenetta della bicicletta senza ruote!
Ciao e grazie.

elpirat
Inviato: 11/11/2010 19:52  Aggiornato: 11/11/2010 20:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@Redazione

da parte mia cerco di fare il possibile. leggo però che il gran capo Estiquasi parla (riferendosi a me) di idioti...

per dire eh

peonia
Inviato: 11/11/2010 20:55  Aggiornato: 11/11/2010 20:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Massimo, mi spiace che tu abbia così snobbato la cosa...mi sembra molto più intrigante di quanto non appaia a te (secondo me manco lo hai letto) ...forse è la fonte che ti sconfinfera poco? Ti riscrivo qui perchè un PM mandato svariati giorni fa non ha ricevuto risposta.....
Comunque, ribadisco che la mia visione di un modo di agire sulle masse dalla nascita di Sion in poi sarebbe eventualmente da discutere e non bollare così.....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Pyter
Inviato: 11/11/2010 21:03  Aggiornato: 11/11/2010 21:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Dr-Jackal
In un mondo privo di idioti non ce ne sarebbe bisogno

La nuova riforma scolastica prevederà appunto l'applicazione di un nuovo paradigma, teso a evitare il proliferare degli idioti e gradualmente sostituirli con i diversamente intelligenti.

Cambiamento di paradigma secondo me necessario.

Nel futuro, per tenersi al passo con i tempi, bisognerà andare in giro con in tasca il dizionario dei sinonimi e dei contrari

D'altronde, solo per fare un esempio esplicativo, sino agli anni 80 i fiumi straripavano, dopo gli anni 80 tracimavano e ora, nel nuovo millennio, esondano.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Dr-Jackal
Inviato: 11/11/2010 22:08  Aggiornato: 11/11/2010 22:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 1028
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Incredulo, il tuo è un tentativo ammirevole, ma questo tizio non capisce nemmeno che psicologia e neurologia sono due cose diverse. Uno gli parla di neuroplasticità e della sostanza grazie a cui il cervello umano può apprendere... e lui dice che è tutto falso e per dimostrarlo tira fuori i dejà vu (?!) e crede pure di sembrare autorevole perché "si interessa di psicologia". Un po' come se un apprendista idraulico si mettesse a sproloquiare di ingegneria aerospaziale.
Come puoi sperare di fare un discorso sensato con uno così? Non solo non ci arriva, ma non vuole arrivarci, cerca solo di fare casino. (E non è neanche bravo come troll, visto che più che irritante è noioso.)

Comunque, per chi vuole approfondire il discorso sul BDNF e il suo ruolo nell'apprendimento, questo link spiega le basi.
Un estratto: "Learning occurs when both axons and dendritic spines grow and touch each other, forming connections, and existing connections are strengthened. (...) BDNF is also secreted by neurons in adult brains when needed, and that is usually when synaptic junctions between neurons require strengthening, a condition known as "synaptic plasticity" that underlies memory and learning."
"L'apprendimento avviene quando le estremità sia degli assoni che dei dendriti crescono ed entrano in contatto tra loro, formando connessioni, e quando connessioni già esistenti vengono consolidate. (...) Il BDNF è anche prodotto dai neuroni nei cervelli adulti quando serve, e questo di solito avviene quando le connessioni sinaptiche tra i neuroni richiedono di essere consolidate, una condizione conosciuta come "plasticità sinaptica" che è alla base della memoria e dell'apprendimento".

Insomma, ripeto, non mi sto inventando niente (né lo stanno facendo Norman Doidge e tutti gli altri neurologi che affermano che il cervello umano funziona così, immagino).


P.S.
Pyter, la cosa dei fiumi che "esondano" ha fatto sorridere anche me quando l'ho sentita al telegiornale. Mi è sembrato di ascoltare dei bambini che si sforzano di parlare da grandi.

Red_Knight
Inviato: 11/11/2010 22:24  Aggiornato: 11/11/2010 22:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Tutto molto bello e convidivisile senza dubbio, ma non si sta tenendo conto di una cosa: il paradigma di istruzione può anche cambiare, ma a metterlo in pratica sono pur sempre degli insegnanti umani. La Scuola, al di là di strutture e attrezzature, programmi ministeriali, testi di riferimento e mode didattiche, coincide almeno al 95% con il corpo docente.

Per quanto questo sistema scolastico sia probabilmente da demolire, un buon insegnante è capace di fare miracoli a prescindere dal paradigma. Viceversa, un insegnante idiota non potrà che portare miseria, morte e distruzione qualunque sia il modello didattico.

Il problema quindi, prima di ogni altra cosa, dovrebbe essere impedire agli incompetenti l'accesso alla cattedra. La tragedia è che gli incompetenti provengono dallo stesso fallimentare sistema che vanno a peggiorare una volta passati dall'altra parte della barricata: come interrompere un simile circolo vizioso?

"Aggiornare" i docenti, e naturalmente la concezione stessa della docenza, anche a livello solamente teorico richiederebbe almeno due generazioni. Vale a dire in tempo per rendere l'"aggiornamento" stesso già obsoleto in partenza.

Di conseguenza lo sforzo forse più utile, io penso, sarebbe utilizzare tutti quegli accorgimenti sostanzialmente non risolutivi per aumentare almeno un po' il livello dell'insegnante medio; innanzitutto trasformare l'Università, per la quale tutti gli educatori (non solo gli insegnanti) passano, che al giorno d'oggi versa in uno stato pietoso, e in secondo luogo cambiare le condizioni d'assunzione. Fin tanto che fare l'insegnante sarà considerato un mestiere di serie B e che i requisiti culturali saranno quello che sono adesso, solo i falliti e qualche idealista (sono loro a mandare avanti la baracca, e sono sempre di meno) vorranno e potrarlo farlo.

etrnlchild
Inviato: 12/11/2010 0:31  Aggiornato: 12/11/2010 0:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Citazione:
Il fatto che sia la scuola a privarti di questa flessibilità è una baggianata.

Ma nel video si critica la fissita' di un modello didattico che risulta oggi completamente anacronistico. Quello di castrare il pensiero "divergente" attraverso la standardizzazione dei modelli di giudizio, che poi impedisce di sviluppare i diversi talenti e la creativita' degli individui che puo' e deve esprimersi nei campi piu' disparati.

Per non parlare dell' esaltazione dell'individualismo (insito nel meccanismo di giudizio del singolo e nella atomizzazione del gruppo) dove il collega di studi spesso non viene visto come un possibile collaboratore con cui condividere progetti e conoscenza ma come un ostacolo sul proprio percorso.

E' il modello che e' fallimentare -e' la fotografia della nostra societa' odierna a suggerircelo- e non solo da un punto di vista della formazione del lavoratore del domani ma anche dell'uomo, del suo equilibrio psico-fisico, della sua capacita' di interagire, di condividire e di gioire di questo.

La disciplina, la regola, la struttura, la responsabilita', si scoprono naturalmente quando si spinge e si coltiva al massimo il proprio talento.

Una societa' di persone appassionate e quindi appagate non puo' essere che la migliore tra quelle ipotizzabili.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Freeanimal
Inviato: 12/11/2010 8:53  Aggiornato: 12/11/2010 8:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Torno sul concreto della mia esperienza, per offrirvi qualche spunto.
Red_Night dice che….

(citazione):
“solo i falliti e qualche idealista (sono loro a mandare avanti la baracca, e sono sempre di meno) vorranno e potranno farlo”.


Ebbene, anche ai miei tempi, fare il maestro di scuola era considerato degradante. Roba di donne.
L’ho fatto per 24 anni, prendendola alla leggera, quasi come un gioco. E infatti con i bambini mi divertivo.
Poi però mi sono accorto di essere circondato dalla disapprovazione del mondo dei grandi, insegnanti, direttori e genitori degli alunni, che sono quelli che contano di più e che non vanno mai scontentati.
A un certo punto mi sono accorto che fare l’insegnante richiedeva prendere posizione, cioè gettare fumo negli occhi dei genitori, caricando di compiti i loro figli, per esempio (così dicevano: “Quant’è bravo questo maestro, che li fa lavorare!) e soprattutto uniformarsi all’orientamento ideologico dominante.
Faccio un esempio.
Arrivano le Ceneri, mi pare in febbraio o comunque in periodo di Quaresima. Io, agnostico, non ci penso proprio a portare la mia classe in chiesa. Entra furibondo un insegnante anziano (uomo, perché le colleghe femmine erano pavide) e mi fa una scenata.
“Come ti permetti di non portare i bambini in chiesa?! Lo facciamo da anni perché è una tradizione e ora arrivi tu e ci scombussoli tutti quanti!”.
In chiesa, quel giorno, non li ho portati, ma in altre occasioni, in altre festività, quando mi prendevano con le giuste maniere, cioè con un minimo di rispetto, si giungeva a qualche compromesso. Del tipo che io accompagnavo la mia classe fin sulla porta e la affidavo a qualche collega, aspettando fuori che la funzione finisse.
In questo caso i genitori non si scontentavano, io venivo rispettato (a mio rischio e pericolo perché legalmente la classe era affidata a me) e anche i bambini non erano obbligati ad assistere a squallide scenate fra adulti, loro insegnanti.
E taccio, qui, ora, sulle numerose volte in cui mi sono posto come sovversivo sul tema del carnivorismo, in una società rurale com’era quella in cui mi trovavo a insegnare.
Insomma, la Scuola italiana era (e forse lo è ancora oggi) un “tritacarne” volto all’omogeneizzazione dei cervelli degli utenti infantili, dato che quelli dei loro genitori lo sono già.
E non c’è posto per insegnanti disturbatori e non conformi alle direttive dei cosiddetti valori condivisi dalla società.
La stessa cosa sarebbe successa se io fossi stato un insegnante di Sinistra, o se avessi proposto una visione della Storia diversa da quella suggerita dal ministero.
Ormai io sono fuori dal gioco, ma dalle notizie di cronaca, con maestre sadiche e bambini violenti, mi pare che la situazione sia degenerata, rispetto agli anni Ottanta e Novanta.

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=126336&sez=NORDEST


http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=126335&sez=NORDEST


http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=126373&sez=ITALIA

elpirat
Inviato: 12/11/2010 9:14  Aggiornato: 12/11/2010 9:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@gran capo Estiquasi
cit
tizio non capisce nemmeno che psicologia e neurologia sono due cose diverse. Uno gli parla di neuroplasticità e della

ahhhhhhhhhhhhhh rotflllllllllllll e lol

e qui dimostri da dove attingi le tue sparate

i fenomeni come il déjà vu. la visione panoramica il ricordo selettivo erano un tempo oggetto preminentemete psicologico, sui testi di psicologia degli anni '70 in particolare erano ampiamente trattati, forse un cuginetto anziano che ha tentato di fare medicina yi ha lasciato i libri del complementare?
da anni sono oggetto di ricerche neurofisiologiche, ma da mo!

Senza contare che lo studio della memoria coinvolge psicologi informatici matematici ma, questo ovviamente tu non lo puoi sapere, non avresti fatto il paragone dell'idraulico.

e con queste premesse tu vorresti parlare di neurofisiologia? ma continua a fare l'imformatore del farmaco e non avventurarti in cose che non ti competono.

maaaaaaaaaaaa roftllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll e lollillisimo

Freeanimal
Inviato: 12/11/2010 9:28  Aggiornato: 12/11/2010 9:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Elpirat (citazione):
"roftllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll e lollillisimo"



Ti dispiace usare termini intelligibili?
Disapprovo lo spirito competitivo che ti anima: è sterile.

elpirat
Inviato: 12/11/2010 9:38  Aggiornato: 12/11/2010 9:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@Freeanimal
cit

Ti dispiace usare termini intelligibili?


devo usare il famoso metodo "del tempo e della circostanza"'

ok ok


il capo estiquasi "me sta a fa cagà addoso dal ride"

"me fa taja dal ride"

per il resto sono problemi tuoi, se permetti e anche se non permetti

franat
Inviato: 12/11/2010 9:46  Aggiornato: 12/11/2010 9:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/3/2009
Da: roma
Inviati: 93
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Ho trovato splendido questo video che ritengo di grande importanza per chi ha dei figli.
Vedo lo stress cui è già sottoposta a scuola mia figlia di 8 anni e ricordo bene le mie difficoltà scolastiche (soffrivo e faticavo a tenere il passo e sognavo insegnanti che mi svelassero la mia strada e le mie qualità); penso che la scuola oggi possa essere addirittura “pericolosa” per la crescita intellettuale ed auspico una forte presenza e tutela dei genitori in questo senso.
Quello che condivido di più con l’autore è l’impoverimento mentale, di fantasia e libero pensiero che avviene durante il periodo scolastico ai bambini. I bambini si devono soprattutto divertire, devono crescere senza responsabilità troppo grandi per loro e senza stress. Dobbiamo stare molto attenti a non sovraccaricarli di ammonimenti e doveri perché così facendo atrofizziamo le loro ali che non riscresceranno più.
Per me la scuola va rifondata o sostituita con altri modelli di insegnamento; attualmente è perlopiù inutile, insegna una storia che è fasulla, insegna ad avere un’unica opinione, insegna molte cose superflue e non da spazio alla creatività fabbricando tanti soldatini omologati.

ulivinico
Inviato: 12/11/2010 9:48  Aggiornato: 12/11/2010 9:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 38
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
scusate l’OT a questo post (ma non lo è sull'11 settembre), ma è attinente a quello che è successo a Byoblu con l’appropriazione del suo account, e forse potrebbe interessare col tempo molti utenti della rete, di gestori di blog, di gmail, youtube ecc.:

Mi hanno rimosso un video da Youtube!! Dove avevo messo Vinci che a Matrix (quando era ospite) voleva confutare ridicolmente la frase di Silvertein che ammetteva che la Torre 7, l’11 settembre, l’avevano tirata giu’ con gli esplosivi!! (e Vinci diceva che “pull it” poteva significare “tenere su con le funi”!?!? un palazzo!!?? Certo!) Rimosso per violazione dei diritti Mediaset!!
Il mio video era qui: http://it.youtube.com/watch?v=NuPzWRbV3DQ
Al link si arrivava dalla mia pagina sull’11 settembre: http://www.nicolaulivieri.com/sett11.htm
E ora su Youtbe non c’è più. Vero che si sono i diritti ecc. ecc. Ma che guardino un video di un minuto?!? 1 MINUTO!!!
O sono informazioni scomode? Da cancellare dalla storia? Dell’11 settembre bisogna credere solo alla cretinata del fantasma di Bin Laden.
Ah, l’intervista di Silvertein, che non è Mediaset e che non hanno mai fatto vedere in tv, c’è sempre ovviamente: http://www.youtube.com/watch?v=LYaUeGvYYxc
Solo che non si possono pubblicare i ridicoli commenti che per anni hanno fatto a questa ammissione.
Un’altra cosa: La settimana scorsa Google mi aveva avvertito che c’erano stati strani movimenti nel mio account e mi consigliava di cambiare password!!!????

BENVENUTI IN “1984″!!!
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.

etrnlchild
Inviato: 12/11/2010 9:51  Aggiornato: 12/11/2010 9:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Citazione:
D'altronde, solo per fare un esempio esplicativo, sino agli anni 80 i fiumi straripavano, dopo gli anni 80 tracimavano e ora, nel nuovo millennio, esondano.


Per non parlare delle puttane che adesso sono escort.
Gia' lo vedo il torpiloquio del futuro: "Brutto figlio di escort..."

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Makk
Inviato: 12/11/2010 13:22  Aggiornato: 12/11/2010 13:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@ etrnlchild

a ritroso:
Citazione:
Una societa' di persone appassionate e quindi appagate non puo' essere che la migliore tra quelle ipotizzabili.

Non vedo dimostrazione che il modello scolastico (qualsiasi esso sia) abbia la capacità di portare a una società siffatta.

Citazione:
La disciplina, la regola, la struttura, la responsabilita', si scoprono naturalmente quando si spinge e si coltiva al massimo il proprio talento.

Mah, io questo aspetto non l'ho visto nel video. A me sembra solo un'ottimistico auspicio.

E, finché ci limitiamo alle opinioni, mi sembra molto più intuitivo e probabile che la disciplina ecc siano un'abitudine e vadano insegnate, altrimenti non sbocciano mai.
I bambini viziati rimangono tali indipendente dalla loro intelligenza e curiosità intellettuale; i genitori sono più importanti della scuola nel crearli così.
E gli adulti "bamboccioni" tali rimangono finché non incontrano la realtà; il che accade quando si sfalda la bambagia che li avvolgeva.
Che poi questo è anche coerente col funzionamento adattivo generale: gli animali più evoluti sono quelli che trasmettono le esperienze alle generazioni, non quelli che si affidano all'istinto. Di massima è più efficiente trasmettere esperienze pre-cotte che dover aspettare che il cucciolo riscopra l'acqua calda.

Citazione:
E' il modello che e' fallimentare -e' la fotografia della nostra societa' odierna a suggerircelo- e non solo da un punto di vista della formazione del lavoratore del domani ma anche dell'uomo

E Robinson cosa propone di "nuovo"?*
Non c'è niente di "odierno" nell'idea che l'apprendimento debba essere divertente. E' Dewey (1850-1950), fra gli altri e uno dei primi.
E l'unico modello che conosco come fallimentare è quello che presume di formare lavoratori. Come anche Robinson teorizza.
Che la scuola sia cerniera fra l'infanzia e l'adulto lavoratore è GIA' un "errore". Anche se a mio avviso inevitabile.
L'educazione dovrebbe, per quanto possibile, cercare di creare uomini liberi e consapevoli. Poi saranno loro a scegliersi percorsi formativi e lavorativi. Ma questo è altamente utopico.

Citazione:
Per non parlare dell' esaltazione dell'individualismo (insito nel meccanismo di giudizio del singolo e nella atomizzazione del gruppo) dove il collega di studi spesso non viene visto come un possibile collaboratore con cui condividere progetti e conoscenza ma come un ostacolo sul proprio percorso.

Questa è una generalizzazione così vaga e ampia che solo un anglosassone può pensare di fondarci dei costrutti dotati di razionalità.
Scherzo
"solo un anglo-sassone" è una generalizzazione assurda.
Ma è per far capire che da affermazioni generiche discendono inferenze apodittiche.
Non c'è nessuna dimostrazione che il voto individuale esalti l'individualismo. Potrebbe benissimo essere il meccanismo positivo col quale si individua il leader di un gruppo (nel senso di colui che può "trainare" i meno dotati). E' solo una delle possibilità.
E viceversa il collaborare potrebbe benissimo preparare a "diventare gregge".
Tutto dipende dal modello educativo e da come si formano gli insegnanti.
Non c'è automatismo fra "non-voto" e positività del sistema educativo.


Citazione:
Ma nel video si critica la fissita' di un modello didattico che risulta oggi completamente anacronistico. Quello di castrare il pensiero "divergente" attraverso la standardizzazione dei modelli di giudizio, che poi impedisce di sviluppare i diversi talenti e la creativita' degli individui che puo' e deve esprimersi nei campi piu' disparati.

Ripeto che trattasi di critica molto più applicabile al modello anglo-sassone e americano in particolare. Questa non è una generalizzazione: è storia della pedagogia.

Quelli ossessionati dalla produttività della scuola e del sistema d'istruzione sono gli americani e gli inglesi, sempre loro quelli convinti della necessità dell'ultraspecializzazione.

Il problema di noi europei sarebbe casomai respingere la penetrazione di questo modello che sta colonizzando il nostro modo tradizionale di pensare l'educazione.
Ma non è certo Robinson che può contribuire a questo. Lui [sembra] butta[re] il bambino con l'acqua sporca: il modello anglosassone (e USA in particolare) fa cagare ed è violento? E allora a morte tutti i modelli educativi tradizionali.



*Naturalmente quando scrivo "Robinson dice, Robinson propone" intendo solo quello che non mi convince del video di Robinson.
Commento il video e le repliche qui in LC, non tutta l'opera di questo studioso.

Silver
Inviato: 12/11/2010 14:23  Aggiornato: 12/11/2010 14:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Bellissimi tutti e tre i video.
Grazie Dusty

ulivinico
Inviato: 12/11/2010 16:50  Aggiornato: 12/11/2010 16:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 38
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Dimenticavo una cosa, ho notato ora che stanno sparendo video sui crolli del WYC7.
Cercato video del crollo del WTC7 sul motore Ecosia, ad esempio i primi due link che trovo sono i seguenti...andate a vedere i link...sono del motore di ricerca, quindi esistevano fino a poco fa...CANCELLATI!!! Può darsi che per combinazione tutti violino i diritti di Mediaset....e comunque stanno facendo piazza pulita di tutto.

YouTube - Replica a Paolo Attivissimo
versione lunga . parte B ... Cioè ma questi sono servizi da mandare in onda? Dove sono i resti dell'aereo?
www.youtube.com/watch?v=R4WWWz7MFks - Cache

YouTube - "Si chiama controluce"
Attivissimo ne spara un'altra delle sue ... in verticale anche quelli edifici manomessi con l'esplosivo. il crollo del wtc 7 l ...
www.youtube.com/watch?v=-t3Teiw-8Lw - Cache

etrnlchild
Inviato: 12/11/2010 17:09  Aggiornato: 12/11/2010 17:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Citazione:
Una societa' di persone appassionate e quindi appagate non puo' essere che la migliore tra quelle ipotizzabili.
Non vedo dimostrazione che il modello scolastico (qualsiasi esso sia) abbia la capacità di portare a una società siffatta.

E perche' no? Certo non quello attuale. Se non c'e' visione non c'e' neanche possibilita' di realizzazione.

Citazione:
La disciplina, la regola, la struttura, la responsabilita', si scoprono naturalmente quando si spinge e si coltiva al massimo il proprio talento.
Mah, io questo aspetto non l'ho visto nel video. A me sembra solo un'ottimistico auspicio.

Infatti e' un mio pensiero basato sulla mia esperienza.
Citazione:
E, finché ci limitiamo alle opinioni, mi sembra molto più intuitivo e probabile che la disciplina ecc siano un'abitudine e vadano insegnate, altrimenti non sbocciano mai.
Io credo di no. Si puo' insegnare a piantare un chiodo, tramandare esperienze, ma la disciplina etc.. devono nascere da dentro e spesso la si trova nella natura stessa delle cose. Se non nasce vuol dire che i tempi non sono maturi, non siamo pronti, non vediamo, non tutti abbiamo gli stessi tempi. Ma e' sicuro che quando spunta e' solida e puo' portare all'eccellenza. Disciplina appiccicata non funziona imho.


Citazione:
E Robinson cosa propone di "nuovo"?*
Non c'è niente di "odierno" nell'idea che l'apprendimento debba essere divertente

Beh, gia' analizzare cosa non va' mi sembra un buon inizio. Poi non mi e' parso che nel video si ponga l'accento sul fatto che l'apprendimento debba essere divertente. (Che vedo piu' come conseguenza che come premessa). Spunti di riflessione nel video ne vedo parecchi. Che la realizzazione di un modello educativo "invertito" sia complessa e debba prevedere molte revisioni a vari livelli (economico, sociale, etico, morale, etc...) non c'e' dubbio, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Citazione:
L'educazione dovrebbe, per quanto possibile, cercare di creare uomini liberi e consapevoli. Poi saranno loro a scegliersi percorsi formativi e lavorativi.
Su questo sono completamente d'accordo, e aggiungo che gia' pensare alla scuola e l'educazione come un qualcosa confinato in un tempo preciso mi fa sorridere. A mio avviso e' processo che termina con la nostra dipartita fisica.

Il discorso sul voto/giudizio e sul gruppo le le sue dinamiche e' di certo complesso. Sicuramente puo' non esserci correlazione diretta tra qualita' del modello educativo e voto o giudizio del singolo, quello che volevo dire e' che non mi pare si incentivi l'aggregazione e il lavoro in gruppo, dove e' il gruppo con le sue diverse individualita' e talenti di diverso livello e qualita' a dover ottenere un determinato risultato, tavola rotonda, nessun leader.

Tu dici che il modello criticato e' sostanzialmente quello americano, ma non stiamo seguendo noi le stesse orme?

L'educatore ideale nella mia mente e' colui che consente all'allievo di scoprire il suo talento e di diventare al piu' presto maestro di se stesso, il resto, anche quello che si ritiene un'utopia, diventerebbe naturale conseguenza.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Calvero
Inviato: 12/11/2010 17:41  Aggiornato: 12/11/2010 18:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
OR DUNQUE:

Questo è uno dei più bei video esplicativi a cui io abbia mai assistito (se pur virtualmente).


ma, detto ciò

Questa è una perfetta sintesi (esclusa l'ipotesi "olografica" "rettiliana") del pensiero di Icke. Né più, né meno. E' un decennio che Icke ha gia messo a fuoco e tirato le coordinate in maniera esemplare del vecchio (e purtroppo attuale) paradigma.

1) Concatenando i tasselli del puzzle (chiamato status quo, in primis occidentale) con le macchinazioni chimico/farmaceutiche;

2) l'argento vivo che i bambini hanno in sé, represso e anestetizzato (uso questi termini per semplificare);

3) il tipo di alienazione instaurata attraverso quello che lui chiama "cedere la mente";

4) il percorso Piramidale del paradigma pseudo/illuministico, attraverso i mali dei retaggi culturali imposti artificialmente e camuffati da uguaglianza sociale;

5) il sistema economico esaminato attraverso la prospettiva dell'imprinting psicologico e a questo punto "antropologico" sull'idea che la massa ha della "cultura" e del "successo";

6) le funzioni mentali tra immagini e suoni in rapporto ai Media e alle "notizie";

7) le varie funzioni degli emisferi del cervello in rapporto allo stato emozionale dell'individuo (e quindi in relazione alla sua plasmabilità);

8) il concetto di gioia e felicità trasformato, attraverso il processo dell'intrattenimento, della spettacolarizzazione, e del "culto degli idoli" (facebook, grande fratello, cartoni animati promiscui e innaturali, morbosità videoludica, virtualizzazione del dialogo diretto con il concetto di SMS/sicurezza, virtualizzazione del genitore in BALIA di Stato .... ecc. ecc.), in standardizzazione del sentimento collettivo;

9) i mali dell'accedemicità fascista che attraverso un MANTRA sostenuto come un "serpente che si autoinghiotte" ..hanno schematizzato e compartimentalizzato la fantasia/istinto e quindi il cosiddetto << pensiero divergente >>;

10) eccetera eccetera eccetera eccetera ..... (e molto altro ancora)...

... senza contare che Icke - l'anno dopo - aveva già smascherato la bufala dell'11 settembre.

Detto questo:

Chi ha studiato (non letto) Icke [tutto! il suo percorso bibliografico, e non... giudicare solo le sue tesi su determinate conclusioni...] queste cose le aveva già (e molto meglio) allineate e comprese nella loro dinamica e relazione col cosiddetto "paradigma dell'istruzione" vigente.

Se esistessero i Copyright per simili e convergenti deduzioni, potrei tagliarmi le mani che questo Video altri non è che una summa, rappresentata eccellentemente , delle deduzioni e ricerche di ICKE... NE' più NE' meno. Amen.
Un bellissimo "plagio"

Prima di lui, Of Course (inteso sempre come coordinatore di tasselli) vi è prima, soltanto Orwell con -1984 -

... e prima ancora, a livello di rivelatore e spartiacque dell'ingabbiamento umano e del concetto dell'inganno a venire ... vi è il Maestro.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
elpirat
Inviato: 12/11/2010 18:58  Aggiornato: 12/11/2010 18:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/9/2010
Da:
Inviati: 96
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@ulivinico

oltre a grillo, byoblu e luogocomune (e chissà dove anche) pensi di postare sti' farneticamenti anche sull'osservatore romano?

Gargamella
Inviato: 14/11/2010 15:12  Aggiornato: 14/11/2010 15:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/5/2010
Da:
Inviati: 53
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
@ Dr-Jackal: il tuo primo post è molto interessante. A tal proposito, se hai la possibilità, ti consiglio di leggerti "Il segreto di una memoria prodigiosa : tecniche di memorizzazione rapida" di Matteo Salvo. Al di là delle tecniche di memorizzazione illustrate è interessante ciò che scrive all'inizio sui "canali di comunicazione" con un riferimento anche alla scuola.

Io non credo in dei, ma mi costruisco ideali. E nessuno di questi conquisterà un posto fisso!
benitoche
Inviato: 14/11/2010 19:01  Aggiornato: 14/11/2010 19:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Autore: franat Inviato: 12/11/2010 9:46:29

Ho trovato splendido questo video che ritengo di grande importanza per chi ha dei figli.
Vedo lo stress cui è già sottoposta a scuola mia figlia di 8 anni e ricordo bene le mie difficoltà scolastiche (soffrivo e faticavo a tenere il passo e sognavo insegnanti che mi svelassero la mia strada e le mie qualità); penso che la scuola oggi possa essere addirittura “pericolosa” per la crescita intellettuale ed auspico una forte presenza e tutela dei genitori in questo senso.
Quello che condivido di più con l’autore è l’impoverimento mentale, di fantasia e libero pensiero che avviene durante il periodo scolastico ai bambini. I bambini si devono soprattutto divertire, devono crescere senza responsabilità troppo grandi per loro e senza stress. Dobbiamo stare molto attenti a non sovraccaricarli di ammonimenti e doveri perché così facendo atrofizziamo le loro ali che non riscresceranno più.
Per me la scuola va rifondata o sostituita con altri modelli di insegnamento; attualmente è perlopiù inutile, insegna una storia che è fasulla, insegna ad avere un’unica opinione, insegna molte cose superflue e non da spazio alla creatività fabbricando tanti soldatini omologati.
http://www.educazionewaldorf.it/

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Infettato
Inviato: 15/11/2010 11:37  Aggiornato: 15/11/2010 11:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Citazione:
Ho trovato splendido questo video che ritengo di grande importanza per chi ha dei figli.


In mancanza di altre fonti di insegnamento applico ai miei figli una sorta di vaccino, una "controscuola".

Non so ancora se questo porterà qualche risultato, per il momento è il massimo che posso fare per controbilanciare l'omologazione a cui sono sottoposti.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
franat
Inviato: 15/11/2010 20:23  Aggiornato: 15/11/2010 20:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/3/2009
Da: roma
Inviati: 93
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
buona idea.
grazie benitoche, approfondirò.

ayarbor
Inviato: 25/11/2010 19:18  Aggiornato: 26/11/2010 0:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/1/2010
Da:
Inviati: 227
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
Ma siamo proprio sicuri che l'educazione e l'insegnamento si esprimono nella capacità si saper ottemperare ad un paradigma?

Se c'è una cosa che non và in tutti questi sistemi d'insegnamento (a proposito di corredo genetico tramandato) è che hanno insiti in loro lo stimolo alla competitività.
Bisogna sempre competere contro qualcuno (o qualcosa), all'interno della societa, senza mai fermarsi o magari fino a quando non ti vengono a dire che siccome competere contro gli altri è diventato obsoleto e non è più di moda allora bisogna continuare a farlo comunque ma competendo con se stessi, mettere in competizione se stessi.
Educare non significa prendere un parametro (qualunque esso sia) e far si che un individuo diventi il più possibile a sua immagine e somiglianza.

È strano ma c'è sempre un certo retrogusto agonistico che accompagna il nostro cammino lungo quello che ci viene impartito come modello istruttivo.
Certo, urge aumentare lo standard di riferimento, bisogna pensare solo in modo divergente e mi raccomando cercate di farlo con un rendimento o un trend piu alto possibile altrimenti non siete brillanti, non siete adatti ad avere idee prettamente originali e soprattutto non diverrete mai dei bravissimi plasmatori di società.
Prima ci raccontavano una favola: che bisognava correre in una certa direzione per essere qualcuno, adesso invece siccome le tendenze cambiano, qualcuno ci propone di correre in quella esattamente opposta (il famoso "cambio di paradigma"), pretendono di fare una sorta di tabula rasa ed iniziare a pensare divergente.
E se invece disattendessi dall'aspettativa di pensare secondo quanto concepito da un test (anch'esso uniformato) o di come la pensa un Sir Ken Ronbinson e optassi per l'idea di voler pensare autonomamente per poter essere io ad esercitare la facoltà di pensare cosi come ritengo sia più opportuno per me stesso...?

Nell'ordinamento d'insegnamento classico si sono decisi i termini e le modalità di apprendimento entro il quale è dato percorrere un processo di studio, ma qui invece si è passati direttamente nel pretendere di decidere arbitrariamente per gli altri le condizioni entro le quali è concesso pensare, il chè a me sembra cosa ancor più grave.

Polonio
Inviato: 9/2/2011 16:03  Aggiornato: 9/2/2011 16:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/8/2009
Da:
Inviati: 797
 Re: Istruzione: cambiamo paradigma
vagando fra link riguardanti l'intelligenza artificiale, calcolo distribuito, emergenze, e chi più ne ha più ne metta, mi sono imbattuto in questo che mi sembra una fonte interessante e pertinente all'articolo:
http://systemswiki.org/index.php?title=Systems_Thinking
http://systemswiki.org/index.php?title=Systems_Thinking_with_Dr._Russell_Ackoff
http://systemswiki.org/index.php?title=Systems_Thinking_with_Ron_Davison

è un argomento che si pone all'intersezione di molte discussioni che ribollono in questo periodo sia in home-page che sul forum.


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