Inviato da Redazioneil 27/5/2008 8:50:00 (5534 letture)
Ieri in America è stato il Memorial Day. In questa giornata di americani ricordano i loro soldati caduti in guerra.
Nel prevedibile calderone di patriottismo e frasi fatte, una storia in particolare si è segnalata rispetto alle altre, per la sua paradossale quanto invisibile perversità.
La storia è quella del soldato Jason Scheuerman, un ragazzo qualunque partito per l’Iraq nel 2004. Nei primi mesi di permanenza – oltre a tutti gli orrori che possiamo solo immaginare - Jason si è ritrovato ad assistere prima alla morte di un suo commilitone, e poi al suicidio di un altro suo amico di camerata.
Dopo sette mesi Jason ha iniziato a denunciare sempre più frequenti crisi depressive, ...
... ed è stato visto più volte con la pistola puntata in bocca, nell’atto apparente di volersi suicidare.
Segnalato ai superiori, Jason è stato visitato dallo psichiatra del battaglione, che però lo ha rimandato nei ranghi, perché “non appariva soffrire di problemi sostanziali“.
Ma Jason non riusciva più a dormire, era perseguitato dagli incubi, e cominciava a dare forti segni di squilibrio psicologico.
Visitato nuovamente dallo psichiatra, è stato nuovamente rimandato nei ranghi, perchè “apparentemente sano”.
Jason ha scritto più volte a casa, lamentando di non riuscire a ricevere l’aiuto psicologico di cui avevo bisogno. Il padre - lui stesso un medico dell’esercito - è intervenuto personalmente, ma ha ottenuto come unico risultato che il figlio venisse accusato di fingere le propri depressioni, per riuscire a tornare a casa prima degli altri.
Questo ha comportato per lui non solo la continuata permanenza al fronte, ma un periodo di punizioni particolari, nel quale è stato ripetutamente umiliato davanti ai soldati iracheni e ai suoi stessi commilitoni.
Alla fine Jason non ha più retto, e si è suicidato davvero.
La CNN ha riportato la notizia, commentando con evidente disgusto che “non ci si aspetterebbe mai che cose del genere potessero avvenire nell’esercito americano”.
Naturalmente gli sdegnati commentatori della CNN, che hanno scelto proprio il “Giorno della Memoria” per dare la notizia, si sono completamente dimenticati di essere loro i principali responsabili della partenza di Jason per il fronte, come di tutti gli altri soldati che in questo momento combattono in Iraq, o di quelli che già vi hanno perso la vita. Se loro per primi non avessero avallato l’evidente bugia dell’11 settembre, infatti, nulla di ciò sarebbe mai successo.
Ma i giornalisti, lo sappiamo, diventano bravi ed attenti soltanto quando si tratta di raccattare buoni ascolti con facili manciate di moralismo a basso prezzo. Quando invece si tratta di fare il proprio lavoro con coscienza e responsabilità, diventano tutti improvvisamente incapaci di mettere insieme anche il più semplice dei ragionamenti.
La CNN ha riportato la notizia, commentando con evidente disgusto che “non ci si aspetterebbe mai che cose del genere potessero avvenire nell’esercito americano”.
Il disgusto mi viene a leggere questa frase pronunciata da ipocriti. Cose molto peggiori sono avvenute mentre la cnn si girava dall'altra parte....andassero a quel paese!
Ciao, Stefano
Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
La letteratura sulle patologie psichiche riscontrate in soldati che hanno conosciuto la 'realtà della guerra' è sterminata e solo dei profondi ignoranti possono affermare che 'non ci si può aspettare che cose del genere possono avvenire nell'esercito americano'. Al riguardo sono estremamente significative le statistiche dei soldati che nella prima guerra mondiale hanno riportato 'patologie mentali incurabili' che di fatto li hanno relegati in manicomio per il resto dei loro giorni...
Germania : 300.000 casi
Regno Unito: 140.000 casi
Italia: 40.000 casi
... e queste, si badi bene, sono soltanto i 'casi accertati'. Il realtà le varie 'sindromi' subite dalle menti dei combattenti su ogni fronte e in ogni tempo costituiscono da sempre il prezzo inevitabile che ogni guerra comporta e solo idioti alcolizzati come George Bush possono ignorare questo dato di fatto...
saluti!...
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... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78
… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
gli USA sono il paese più liberista del mondo il loro esercito è un esercito di volontari Jason si è arruolato volontariamente volontariamente ha scelto di non disertare, preferendo andare e restare in Iraq. Stracazzi suoi.
"l'utopia esiste, è radicata nello spirito degli uomini.Credo che sempre di più il capitalismo le sue logiche appaiano inutili.Il mio cervello,il mio sapere,i miei desideri non hanno più bisogno di un padrone:io, individuo lavoro nella mia autonomia
Sono d'accordo con iberneri. Nessuno può dirsi più innocente. Se parti per andare a fare la guerra, ti assumi la responsabilità di tutte le conseguenze, anche della tua morte. Jason si è sconvolto per il suicidio del suo commilitone. E per i bruciati vivi di Falluja, qualche lacrimuccia l'ha mai sprecata. Lui non lo so. Di certo i coccodrilli della CNN no. Mi spiace, ho il cuore a pezzi per i milioni di persone che muoiono nel mondo di fame, malattie, guerre imperialiste per poter piangere anche per Jason. Sapete quanti bambini muoiono in Africa per malaria, una malattia facilmente affrontabile con le medicine di cui disponiamo? Sono perfettamente cosciente che questa mia freddezza verso Jason abbassa il mio tasso di umanità. E' un'altra colpa di cui chiedere conto al Potere.
è una vittima anche lui come i milioni di bambini che muoiono di fame
piangi per ogni essere umano del mondo che annega nella propria oscurità
America liberale, certo, gli fanno il lavaggio del cervello sin da piccoli gli raccontano stronzate, menzogne per careicarli di odio e falsi ideali il Comunista che mangia bambini, lo sporco Islamico ecc......
E' ipocrita non consideralo un essere umano meritevole della nostra compassione sono certo che i fatti della vita insegneranno questo e molto altro...
Mi chiedo che cosa scriveranno i libri di storia su questi eventi.Prenderanno per buoni i servizi della Cnn e le dichiarazioni di Bush e anche dei nostri politici, o metteranno in dubbio ciò che ,ancora oggi, viene trasmesso come verità dalla maggior parte dei media?Quanto al giovane suicida, posso dire che quando ho prestato servizio militare nei primi anni 80 ho perso in due mesi 10 Kg di peso (quando sono partito pesavo 59 Kg) e non riuscivo ad adattarmi ai ritmi di lavoro che mi venivano imposti. Ricordo che un compagno d'armi mi disse che sembravo un drogato (eppure non ho mai preso nè stupefacenti nè antidepressivi o cose simili).Anche da noi ,a quanto si sa, diversi giovani s itolgono la vita durante il servizio militare:almeno in passato (recente) ciò avveniva e veniva in parte alla luce.Se sono andato Ot scusate e cancellate il post.
Questa me la segno, è troppo bella. Dato che nel tuo intervento non mi sembra traspaia un intento ironico spero tu l'abbia detto solo per semplice ipersemplificazione delle cose. Citazione:
il loro esercito è un esercito di volontari
Quando non c'è alcun lavoro, nessuna prospettiva, quando sei tagliato fuori da tutti gli altri circuiti l'arruolamento perde molto del suo "volontario". Senza poi contare l'indottrinamento tramite la propaganda. Citazione:
Jason si è arruolato volontariamente volontariamente ha scelto di non disertare, preferendo andare e restare in Iraq. Stracazzi suoi.
Eh certo, di che si lamentano se ci sono andati loro? Mamma mia... Che fissazione diffusa il voler vedere le cose solo in bianco o in nero.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Quello che probabilmente vuole dirci Mazzucco è che gli Irakeni non si sforzano troppo di andare oltre le apparenze ...se vedessero realmente quello che c'è al di là della divisa dei marines, cercare il dialogo...probabilmente i soldati diserterebbero tutti e l'Iraq sarebbe finalmente libero.
Ma forse sono io che "interpreto" troppo.
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Jason, comunque non è riuscito a concepire il problema che in termini solipsistici. Il "successo" o il "fallimento" negli USA è un fatto individuale. Così lui ha pensato che risolvendo il proprio caso avrebbe risolto ogni caso che poteva riguardarlo. Ed ha lasciato gli altri nella cacca. Se avesse avuto un po' di consapevolezza collettiva e sociale, prima di risolvere il proprio caso avrebbe eliminato il medico del Battaglione ed il comandante di Compagnia. Ed un scalino in più, verso la risoluzione del problema degli altri, quanto meno, lo avrebbe fatto. Se avesse eliminato pure il comandante del Battaglione sarebbe stato meglio, ma quello della Compagnia sarebbe stato già sufficiente. "Palla di lardo", lo scemo della Compagnia reclute del più volte citato film "Full Metal Jacket", a tanto ci ara arrivato: il Gunnery Sergeant, almeno, lo ha fatto fuori!
Senza contare che non capisco perchè perdere tempo a tenere siti simili, basta sentire un Tg qualsiasi o leggere un qualsiasi giornale stampato per trovare le stesse argomentazioni. Fatica(?!?) sprecata, o no.
Gli eventi si stanno susseguendo così rapidamente che è quasi impossibile per noi compilare, assorbire, analizzare, e distillare la mole di informazioni. - Gerald Clemente
Ma che vada in culo Jason e i suoi stronzi commilitoni vivi o morti. Poveri culi,vanno in guerra volontari poi scoprono che la guerra è un inferno...ma cazzo,non l'hanno visto Full Metal Jacket ? Non hanno mai letto Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale ? Avete bisogno dei giornalisti per sapere che la guerra è una merda? Vanno in guerra per l'11 settembre? Allora sono ancora più merdosi di quanto penso... Pensate piuttosto alle guerre mondiali,quando la gente era obbligata ad arruolarsi e se non andavano all'attacco venivano fucilati dai carabinieri.
Due teste, 4 occhi, tre orecchi, due nasi: cosi' e' nato un bambino iracheno, morto dopo poche ore, nell'ospedale pediatrico di Babil. Lo rende noto l'agenzia 'Iraq Alan', pubblicando le impressionanti foto del neonato e della mamma quando era incinta. Secondo il neonatologo Muhammad Hilal, specialista in malformazioni, 'si tratta di un caso rarissimo,forse il terzo caso al mondo'. Il bimbo e' venuto alla luce con un parto cesareo condotto da Hilal a Balil, a circa 100 km a sud di Baghdad.
Pietà o meno per J., quello che emerge dall’articolo della CNN è una linea da parte dell’ “informazione ufficiale” veramente di scontro contro qualsiasi forma di vita che abbia ancora un minimo di intelligenza ed un pensiero proprio. Stessa cosa con le cazzate che stanno dicendo in questi giorni su Bin Laden sul K2. Oltra all’ilarità che una notizia del genere può provocare (A partire dall’impossibilità logistica di tale nascondiglio, al fatto che sbandierare ai quattro venti che lo stanno andando a prendere “forse” lo farebbe scappare da qualche altra parte, e si potrebbe continuare all’infinito…) fa venire il vomito vedere come l’ “informazione” sia così sfacciatamente servile. Da questo se ne deduce che per quanto la presa di coscienza delle persone si faccia ogni giorno più insistente ed ingombrante, non sta recando alcun minimo pensiero a chi sta al potere.
OT Ho provato a leggere questo articolo e sembra molto interessante. Il mio inglese non è eccelso (per usare un eufemismo) e non ho capito tutto ciò che c’è scritto. Qualcuno può dare un occhiata e dire se varrebbe la pena farlo tradurre qui su LC? http://www.effedieffe.com/content/view/3343/183/
Grazie e scusate ancora l’OT.
JILL: Suppongo che lei abbia avuto a che fare con molti terroristi...Quanti terroristi reali ha incontrato,Sam? /SAM: Terroristi reali? /JILL: Si…/SAM: E’ soltanto il mio primo giorno…[ BRAZIL, Terry Gilliam, 1984 ]
E’ passato qualche anno dall’inizio delle ostilità in Afghanistan e in Iraq ed il numero dei suicidi fra i reduci rientrati nel proprio paese è impressionante. Il peggio è che queste “figures” continuano a salire in maniera esponenziale e, nonostante il grido di allarme che proviene da varie associazioni ed enti americani il governo si mostra piuttosto indolente nell’affronatre la questione. Probabilmente ha già calcolato anche questo nei cosiddetti “danni collaterali”.Un qualcosa di accettabile quindi, soprattutto se rapportato all’utilità della missione. Oltre a questi poveri ragazzi che decidono di farla finita una volta per tutte ci sono poi quelli che chiamo i morti non morti: ragazzi che tornano dal teatro di guerra con le anime vuote e gli occhi spenti, che non fanno ritorno casa, in famiglia, quasi si vergognassero di mostrare a chi li ama il loro nuovo io-non io, ma decidono di vagare per le strade senza meta e si accontentano di passare la notte in giacigli di fortuna o pubblici dormitori. La cifra che ho letto tempo fa, e che si aggira intorno a 180/190.000, non ricordo bene, è impressionante. E le stime per l’immediato futuro non sono per nulla rassicuranti. La portavoce di un gruppo di medici di famiglia americani già lo scorso anno aveva lanciato un appello alle istituzioni perché prendessero in seria considerazione il fenomeno ma, novella Cassandra, è rimasta inascoltata. E il numero di ragazzi morti per cause comunque collegabili – direttamente o indirettamente - al conflitto in corso continuano a salire. E’ impressionante poi constatare che anche alcuni di quelli che sembrano essersi apparentemente riadattati al loro vecchio mondo pieno di comfort e rassicurazioni e sembrano aver recuperata una parvenza di stabilità ad un certo punto, all’improvviso, in un accesso incontrollabile di autodistruzione, mandano tutto in malora abbbandonando un lavoro sicuro, una moglie affezionata, una famiglia sollevata di averli visti tornare da dove molti non tornano. Alcuni si uccidono, altri semplicemente fanno perdere le loro tracce. Un senzatetto su quattro negli stati Uniti è stato nell’esercito. Questo non è successo ai reduci della prima guerra mondiale né a quelli della seconda (ovviamente sto parlando del fenomerno generalizzato, ci saranno stati suicidi anche riguardo a queste guerre). E’ successo invece per quanto riguarda il conflitto in Vietnam. Lo scenario post bellico era molto simile. Che la causa sia allora da ricercare nell’American war system? Il dubbio è legittimo. Spesso quando si scampa un pericolo mortale si ama la vita come e più di prima e ben sapendo di avere ricevuto una seconda chance che non a tutti il destino ha la bontà di offrire, si apprezza ogni nuovo giorno, ogni nuovo momento regalato dalla sorte. Questo non accade ai ragazzi americani che tornano dal fronte ed è giusto indagarne le ragioni. Il ritorno in patria non deve essere per niente facile. Qualcosa si è rotto per sempre e non tutti riescono a rimettere insieme i resti di una vita in frantumi .Lo stress e i traumi che la guerra porta inevitabilmente con sè non aiutano a reinserirsi socialmente e l’aiuto fornito a chi ne ha bisogno non è evidentemente sufficiente né qualificato. Sembra che nessuno sappia come gestire il problema. Spesso i ragazzi l’aiuto non lo chiedono nemmeno perché chiedere sostegno psicologico quando sei un soldato può equivalere a comprometterti per sempre la carriera. L’alternativa è l’uso e l’abuso di alcool o di sostanze psicotrope o stupefacenti che ti fanno tirare avanti ricacciando in gola quel dolore sordo che è tornato a casa con te. Anche tutto l’amore che la famiglia può offrire al reduce depresso non è in grado di colmare quel vuoto. A dirla tutta ho l’impressione che i “reduci” non godano di una buona reputazione una volta tornati in patria: non mi sembra vengano acclamati come eroi di guerra e l’emarginazione sociale è dietro l’angolo. Come mai? Non ho ovviamnete la sciurezza scientifica di quello che sto per scrivere ma c’è un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa. Questi ragazzi manifestano tutti i sintomi del senso di colpa che spesso porta con sé comportamenti autolesionisti. Anche chi è rimasto a casa, la società americana quindi, sembra essere preda di un senso di colpa collettivo che le fa prendere le distanze da coloro che hanno materialmente invaso un paese straniero uccidendo spesso civili inermi, violentando donne, distruggendo case. E’ scomoda la figura del reduce. Lo è stata anche in passato per gli Americani. Inconsciamente tutti sanno come stanno le cose. Hai voglia a dire che sono crollate le Torri Gemelle e che bisogna esportare la democrazia. Qui tutto quello che si è esportato è orrore e morte. L’inconscio non lo puoi zittire. Prima o poi ti frega. E allora, l’uomo medio americano si discosta dai reduci : non li celebra semplicemente perché non c’è niente da celebrare, non c’è nessuna democrazia da difendere, nessun terrorista da sconfiggere . Non li aiuta perché è preferibile prendere le distanze dalla migliore gioventù americana ridotta a una macchina di morte a riposo.
C’è lo strapotere americano che manda a morire ammazzati i suoi figli non una ma due volte: quando li invia a combattere una causa ingiusta o meglio inesistente e quando prende le distanze da coloro che dovrebbe aiutare, una volta tornati a casa, a fare i conti col terribile vissuto. I figli degli Americani vengono lasciati morire e questo è un fatto. Ma perché? Semplice. Sono l’immagine vivente delle nefandezze commesse.
“Che cosa è successo? Ah sì, ricordo! Mi hanno fatto indossare la divisa da buono, da eroe difensore della democrazia, da vindice della libertà ed io, convinto di aiutare il mio Paese ho risposto, e sono andato laggiù, dai barbari, per insegnargli come si vive. Ho ucciso uomini, donne, vecchi e bambini, ho stuprato ,distrutto, saccheggiato ma sempre in nome della democrazia, convinto di servire e onorare la Patria. Spesso ho sparato “preventivamente”, per poi scoprire che quelli che credevo pericolosi terroristi in procinto di tendermi un agguato erano solo una famiglia di dieci persone che cercava di passare il confine. Ora sono tutti morti per la mia paura. Morti per la mia inesperienza. Morti per la mia ignoranza. Nonostante tutto, mentre sono ancora lì, credo di essere comunque dalla parte del bene. Mi dà la forza di andare avanti perché spero ancora che tutto potrà un giorno tornare come prima. E questi “incidenti collaterali” mi sforzo di accettarli. Ma ora che sono tornato a casa quelle immagini non smettono di tormentarmi, mi assalgono così, all’improvviso, e non c’è niente che possa fare per ricacciarle indietro.La notte non riesco a dormire. Lexotan e Scotch. Brandy e Xanax. Ma le immagini rimangono lì. Sempre lì.Gli occhi di quelle persone, di quei bambini, di quelle donne non li posso dimenticare.Non ci riesco. Persone che amavano la vita come la amavo io e che per un tragico inganno mi sono trovato ad uccidere. Persone che sono legate a doppio filo al mio destino di reduce senza patria e senza speranza. Ho ribrezzo di me stesso e nessuno prova a convincermi del contrario: le istituzioni latitano, la mia famiglia dice di capirmi ma come può solo pensare di potermi capire? Nessuno mi batte una pacca sulla spalla dicendomi che ho fatto bene, che era l’unica cosa che potevo fare. A volte colgo degli sguardi strani su di me… è un’impressione, mi dico. Sento pericolosi scricchiolii…Perché dovrei meritare il ritorno a casa, godermi l’amore della mia famiglia lo sguardo felice dei miei bambini quando ho tolto per sempre la gioia dagli occhi dei bambini degli altri? Non è possibile sostenere lo sguardo dei miei figli.Non ce la faccio. Non posso ingannarli interpretando a tempo pieno il ruolo del papà buono e premuroso quando col mio mitra ho ucciso bimbi che avevano la loro stessa età. A volte ho l’impressione che se me andassi farei un favore a tutti. Ancora scricchiolii…ancora sinistri rumori… poi tutto viene giù. Ma in silenzio. E’una demolizione controllata. Ho deciso: tolgo il disturbo.”
Pietà anche per Jason.
Michela
L'ingegno di un uomo si giudica meglio dalle sue domande che dalle sue risposte.
hey Corsi, l'articolo non e' per niente male, ma non sono sicuro aggiunga molte cose nuove alla discussione. Mi propongo volontario per la traduzione se interessa anche ad altri.
Scusate ragazzi, colgo segnali in giro che farebbero presagire ad un'imminente ulteriore false flag..la pensate come me o sto diventando visionario?
Io cerco di mantenere la lucidità ma ... in USA c'è un branco di tornados che va in giro a far danni, terremoti e uragani colpisono cina e myanmar quasi contemporaneamente e Obama è nettamente favorito alla canditatura democratica.
Io dico che non ci sarà nessuna elezione presidenziale a novembre...
Uhura, complimenti per il pezzo , ma per gli assassini , stupratori ,saccheggiatori, inquinatori(che grazie all'uranio impoverito-zone inquinate per anni) mi dispiace, ma nessuna pietà.
il loro esercito è un esercito di volontari Jason si è arruolato volontariamente volontariamente ha scelto di non disertare, preferendo andare e restare in Iraq. Stracazzi suoi.
la quasi totalità dei volontari ha problemi economici e viene "adescata" da impettiti recruiters che si piazzano fuori da fabbriche in riorganizzazione o da scuole dei quartieri poveri.. la quasi totalità dei volontari è gente che magari non riesce a pagarsi un pc o l'adsl per andarsi a leggere luogocomune.net per esempio.. il sistema coltiva la feccia per usarla quando serve, e se per caso torna a casa storpia la butta nel cassonetto dell'indifferenza.
-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Alla fine Jason non ha più retto, e si è suicidato davvero.
ad essere pignoli, s'era già suicidato al momento dell'arruolamento...
Citazione:
La CNN ha riportato la notizia, commentando con evidente disgusto che “non ci si aspetterebbe mai che cose del genere potessero avvenire nell’esercito americano”.
precisazione: l'hanno suicidato...
Citazione:
Quando invece si tratta di fare il proprio lavoro con coscienza e responsabilità, diventano tutti improvvisamente incapaci di mettere insieme anche il più semplice dei ragionamenti.
ma il lavoro del "buon giornalista" è quello di riportare le "notizie", non di "ragionare"...
Chissà se faranno mai un memorial day per ricordare gli iraqeni che vendono i reni per poter sfamare i propri figli. E magari la CNN trasmetterà in diretta, anche dalle sale operatorie.
Poveri culi,vanno in guerra volontari poi scoprono che la guerra è un inferno...ma cazzo,non l'hanno visto Full Metal Jacket ? Non hanno mai letto Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale ?
Ma questo è un americano e si sarà visto, al massimo, Il Sergente York (America's Greatest Modern Hero! Timelier today than ever . . thrilling and inspiring story of the kind of men that America is made of!) e Beretti Verdi (con il Col. Kirby, dei parà, sulla sessantina ...).
Poveri culi,vanno in guerra volontari poi scoprono che la guerra è un inferno...ma cazzo,non l'hanno visto Full Metal Jacket ? Non hanno mai letto Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale ?
Ma questo è un americano e si sarà visto, al massimo, Il Sergente York (America's Greatest Modern Hero! Timelier today than ever . . thrilling and inspiring story of the kind of men that America is made of!) e Beretti Verdi (con il Col. Kirby, dei parà, sulla sessantina ...).
eppure i migliori film di guerra e sulla guerra sono americani..... tra i tanti La Croce di Ferro, Salvate il soldato Ryan o anche Hamburger Hill, per non parlare di Apocalypse Now..... insomma, di ottimi esempi su cosa sia DAVVERO la guerra ne ha avuti tanti a disposizione.
"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Mi chiedo solo: perché dare la notizia con il MEMORIAL-DAY? E' fatto proprio per avere la massima risonanza! Che effetto vuole raggiungere la CNN? E gli altri media? Tutti zitti?
PS (parzialmente OT): dal 2002 al 2007 ci sono stati più morti in Italia sul Lavoro, che soldati occidentali in Iraq. Meno male che "l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" (fine OT)
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
fuori tema: Che cosa sono quelle scie bianche rilasciate dagli aerei che quotidianamente vediamo sulle nostre teste? Esiste veramente un piano militare volto ad inquinare i nostri cieli e cospargerci di sostanze tossiche? *** COSA SONO DAVVERO LE SCIE CHIMICHE? Sabato 24 maggio alle ore 17 presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano (corso Venezia, 55 – MM1 Palestro) Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) cercherà di rispondere a queste e a tante altre domande sul fenomeno delle scie chimiche. Interverranno: Simone Angioni (chimico, Università di Pavia, Coordinatore Gruppo CICAP Lombardia) "Tracce nel cielo: le ‘scie chimiche’" Luigi Bignami (geologo e giornalista scientifico) "Le stranezze della nostra atmosfera" Ingresso libero e gratuito. Per ulteriori informazioni: lombardia@cicap.orgwww.cicap.org/lombardia http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273596
MANNERON: "qualcuno ne sa qualcosa?" (CICAP e scie chimiche)
Purtroppo no, ma sono curiosissimo di saperne di più. Se qualcuno per caso partecipasse, apra un forum in proposito o comunque mi avvisi perfavore.
Se ne sta parlando da giorni nel forum Scie Chimiche e Media qui su LC.
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Massimo, posso sapere perché il mio commento è stato rimosso?
Per sapere cosa ho sbagliato. Mi sembra che tutti linkano delle pagine, era solo per farti conoscere chi scrive male del tuo sito e implicitamente di tutti gli utenti di LC. Mah..
La politica è l’arte cortese di ottenere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi, promettendo di difendere gli uni dagli altri. Oscar Ameringer
perchè, secondo te i primi minuti del film non ti "spiegano" come stanno DAVVERO le cose in guerra???
ma forse di questo film ne hai solo sentito parlare.....
Primo: non è che siccome sono in disaccordo con te vuol dire che non so di che stai parlando (o nel caso specifico che il film non l'ho visto).
Secondo: Se per "cosa è DAVVERO la guerra" alludi ai primi 20 minuti a base di sangue, arti che volano, esplosioni e via dicendo non sono d'accordo. La guerra come era 64 anni fa oggi non esiste più. Oltretutto in quella scena iniziale i tedeschi vengono già delineati quali profili in ombra che malvagiamente sparano sugli americani.
Terzo: in generale tutto il film è di un propagandismo nauseante nonché infarcito del ben noto spirito anti-germanico di Spielberg. Non parla di com'è la guerra, dei danni che causa alle menti umane e delle cose che vanno più in profondità del "loro cattivi, noi buoni".
Vabbé, non andiamo off topic. Per i film c'è l'apposito forum.
Se proprio vogliamo tirare in ballo dei film mi sembra che alla realtà dell'esercito americano corrispondano film come Full Metal Jacket, Tigerland o (perché no) anche Flags of our Fathers/Lettere da Iwo Jima.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
... che sia il mazzucco-pensiero che si e' impossessato di NOI !???
Rumenta: Film di guerra che rendano l'idea di cosa sia il fronte... "La sottile linea rossa" molto meglio di tutti i films di Spielberg e dei suoi emuli patriottici sulla guerra, a mio avviso.
Jason era una vittima come tutte le altre. Quando ti dicono che bisogna andare là. Quando ti dicono è giusto. Quando è l'unica cosa che ti dicono. Quando ci vai e scopri che ti hanno mentito. Sei anche tu una vittima. Siate arrabbiati con chi li manda non con chi ci và, a nessuno piace la guerra tranne a quelli che la scatenano. Pensi che sia giusto partire e lo fai, per il tuo paese e per le persone a te care. io la pensavo così e stavo per partire, poi ho aperto gli occhi e capito la verità. Jason no.
cITAZIONE DA STG44 Poveri culi,vanno in guerra volontari poi scoprono che la guerra è un inferno...ma cazzo,non l'hanno visto Full Metal Jacket ? Non hanno mai letto Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale ? Avete bisogno dei giornalisti per sapere che la guerra è una merda? ----------------------------------------------------------------
Non credo che vedano quei films, anzi. Ieri mi sono costretto a vedere Eroi senza gloria, il classico film americano sulla guerra in Iraq che, partendo apparentemente dal disagio psichico che colpisce i reduci americani di tutte le guerre, cerca di reintrodurre il sostegno alla guerra in maniera subliminale. Un esempio: ad un certo punto un convoglio di camion americani cade in un'imboscata. A differenza di quanto avviene di solito in questi films, gli americani cadono come mosche e già ti chiedi: qual è lo scopo del regista? Ad un certo punto i prodi marines reagiscono e cominciano ad annientare i "terroristi". Mentre stanno inseguendo uno di questi, un marine nero percepisce un'ombra e spara uccidendo una donna, ovviamente coperta da un chador nero con viso nascosto, nel classico costume sciita peccato che il villaggio nel quale scatta l'imboscata viene identificato per uno di quelli fedele a Saddam e dunque sunnita e per di più laico. Le solite cazzate storiche di Hollywood. Il marine nero è sconvolto ma il suo sergente lo rianima: "Su, non pensarci" e finisce lì. Notare che il marine coinvolto nell'uccisione, ovviamente involontaria, è nero e lì già si capisce che il pover'uomo non arriverà alla fine del film e così è stato. Ma la cosa più divertente (sigh) è che poco più tardi un "terrorista" uccide, colpendolo ovviamente alle spalle, un marine bianco e il suo più caro amico accorre urlando le celebri frasi hollywoodiane "Non è niente" (come non è niente, ma se è spappolato!) e "Resta con me" (ma chi sei, Murolo? ). Poi, resosi conto che l'amico è morto, il prode marine si gira e urla, sparando interi caricatori contro immaginari "terroristi": "Maledetti bastardi!". Quindi, riassumendo: dei combattenti che in legittima azione di guerra, essendo il proprio paese occupato da forza straniere, uccidono un loro nemico per Hollywood sono dei "aledetti bastardi" mentre una donna irachena uccisa è uno spiacevole incidente su cui non ci si può soffermare più di tanto. Ciliegina sulla torta: al termine del film, il marine che inveisce in questo modo sui "terroristi", dopo essere tornato in patria e disgustato per non essere stato accolto in maniera trionfalistica dai propri connazionali, anzi per dirla tutta lo sfanculano alla grande, decide di tornare in Iraq ad aiutare i suoi amici, gli unici veri eroi che lottano da una parte contro i "trroristi" e dall'altra contro il nemico interno costituito da pacifisti e menefreghisti. Ecco, questi sono i films che vedono gli americani, altro che Full Metal Jacket.
quote: " per gli assassini , stupratori ,saccheggiatori, inquinatori mi midispiace, ma nessuna pietà."
CiaoCirocat! le azioni che hai descritto sono riprovevoli e fanno orrore anche a me e non avrei pietà per chi si ostinasse con lucida determinazione non soltanto a commetterle ma a sostenerne l'intrinseca giustezza e c'è chi lo fa, lo sappiamo bene! Qui la cosa è un po' diversa: Jason ha pagato con la vita, in qualche modo ha deciso di onorare il debito che sentiva di avere con la sua coscienza se le cose sono andate come credo. Non riesco ad assimilarlo in toto a chi in guerra ce lo ha mandato rimanendo a casa col sedere al caldo e con la coscienza fintamente pulita. Sarà stato sprovveduto Jason, ignorante, superficiale, all'inizio forse pure spaccone non lo so , però che ti devo dire...provo una grande pena. E’ stato usato o si è fatto usare, se preferisci, ma ha pagato. Eccome se ha pagato. La pietà è un sentimento che Jason credo possa meritare. Non vuol dire perdono (al perdono occorre tempo e non sempre è possibile concederlo) vuol dire pietà. Mi accorgo ogni giorno di più che questo sentimento è sempre più alieno dalla razza umana.
Ciao!
Michela
L'ingegno di un uomo si giudica meglio dalle sue domande che dalle sue risposte.
Ma scusa Michela, nessuno sta dicendo che è contento di questa morte. Stiamo solo dicendo che non riusciamo a piangerla. C'è una bella differenza. Per piangere devi sentire un'empatia che, almeno per quel che mi riguarda, mi è preclusa dalla consapevolezza che quest'uomo si è prestato ad essere lo strumento di nefandezze tali da oscurarne l'umanità. Sai per quanto tempo quella terra dovrà soffrire orribili privazioni, fame, malattie (tutto l'Iraq è cosparso di uranio impoverito). Hanno fatto regredire un paese che stava entrando nel futuro allo stadio dell'età della pietra. E tutto questo perchè Jason e gli altri docili strumenti di morte che hanno permesso questo, da ragazzi hanno visto troppi films di John Wayne? Non posso accettarlo, scusami.
Ciao Audisio! E' vero che quest'uomo si è prestato a commettere tutte le nefandezze che sappiamo ma a differenza di altri che non si metteranno mai in discussione pur avendo avuto gli stessi trascorsi di Jason e forse anche peggiori , lui è la testimonianza vivente anzi morta del'insensatezza di questa guerra, della sua brutalità, della sua scelleratezza. Lo so che non sei contento questa morte ma che Jason non abbia pietà mi dispiace perchè a me il suo è sembrato comunque un calvario. Però, ci mancherebbe, rispetto la tua posizione. E' tutto così difficile che sembra di camminare a piedi nudi sui vetri rotti.
Ciao!
Michela
L'ingegno di un uomo si giudica meglio dalle sue domande che dalle sue risposte.
perchè, secondo te i primi minuti del film non ti "spiegano" come stanno DAVVERO le cose in guerra???
ma forse di questo film ne hai solo sentito parlare.....
Primo: non è siccome sono in disaccordo con te vuol dire che non so di che stai parlando (o nel caso specifico che il film non l'ho visto).
vero, colpa mia
Secondo: Se per "cosa è DAVVERO la guerra" alludi ai primi 20 minuti a base di sangue, arti che volano, esplosioni e via dicendo non sono d'accordo.
invece dovresti. rispondevo a paulo che ha citato due film nei quali la guerra viene presentata come un evento dove si muore in modo abbastanza "pulito", e magari si ha pure la possibilità di pronunciare qualche frase di circostanza prima di spirare. cosa che non è. la guerra è sempre stata una faccenda sporca, e il film di spielberg la mostra in tutto il suo "splendore".
La guerra come era 64 anni fa oggi non esiste più.
buon per loro. i soldatini di piombo odierni non resisterebbero nemmeno 10 minuti sul fronte russo, o sui monti intorno a cassino, o sulle spiagge di truk....
Oltretutto in quella scena iniziale i tedeschi vengono già delineati quali profili in ombra che malvagiamente sparano sugli americani.
beh, certo non poteva fargli lanciare fiori e dolcetti, in guerra di solito ci si spara addosso, da una parte e dall'altra.... di solito eh.....
Terzo: in generale tutto il film è di un propagandismo nauseante nonché infarcito del be noto spirito anti-germanico di Spielberg. Non parla di com'è la guerra, dei danni che causa alle menti umane e delle cose che vanno più in profondità del "loro cattivi, noi buoni".
mah, definirlo nauseante mi pare un tantinello eccessivo, ma ovviamente è un tuo giudizio. per me invece è semplicemente un film di guerra, propagandistico come lo sono tutti, a seconda del periodo storico nel quale sono stati concepiti e realizzati.
è un po' come i documentari di history channel sugli assi dell'aviazione: sono tutti sui piloti alleati se si parla della seconda guerra mondiale, o americani se si parla del vietnam o di qualche altro conflitto moderno, o israeliani de si parla del medio oriente. assi che raggiunsero al massimo di 40 vittorie, che scompaiono di fronte a quelli veri, come Eric Hartmann (352 abbattimenti tra il 1942 ed il 1945).
Vabbé, non andiamo off topic. Per i film c'è l'apposito forum.
Se proprio vogliamo tirare in ballo dei film mi sembra che nella realtà dell'esercito americano corrispondano film come Full Metal Jacket, Tigerland o (perché no) anche Flag of our Fathers/Lettere da Iwo Jima.
tutti molto belli. io invece nell'elenco ho dimenticato I Giovani Leoni.....
"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Ciao Uhura, io non è che non provo più pietà per nessuno , anche se , concordo con te, l'umanità sta perdendo per strada e sempre di più valori e sentimenti , e se stiamo perdendo tutto questo è anche grazie ai militari alla Jason che armati di tutto punto vanno a fare i cow-boy credendosi una razza superiore alla quale tutto è concesso ,anche invadere (liberare) nazioni con pretesti assurdi , nazioni che hanno già pagato e inutilmente anni di embargo ,nazioni ,come diceva Audisio,ricondotti all'età della pietra , senza alcuna ragione , e i militari ,manipolati o no quando partono lo sanno che prima o poi spareranno e i più lo faranno senza “pietà”, Jason il suo calvario in fondo se l'è cercato al contrario del povero irakeno al quale è stato tolto tutto, per lui sì pietà e pena... tanta pena.
Americano medio mode on: "la verità è che quel tizio non era abbastanza duro... cazzo la guerra è guerra e bisogna essere duri per fare la guerra cazzo. E poi questi giornalistisignorine del cazzo dicono che questo era stressato e depresso... ma cazzo, sei in guerra, devi darci dentro e distruggerli quei figli di puttana, cazzo... etc.
E così la commemorazione dei caduti sotto fuoco altrui (amico e nemico), se n'è andata a puttane.
Bravi stì giornalisti americani; se c'è da depistare sono bravi almeno quanto Bruno Vespa.
Bravi stì giornalisti americani; se c'è da depistare sono bravi almeno quanto Bruno Vespa.
Eh no eehh.... Non puoi arrivare tu a paragonarmi un giornalista-servo americano qualsiasi al Maestro della distrazione di massa. Vespa è chi ben si sa. Pochi esseri viventi (con loro sommo vanto immagino) possono dire di essere al suo livello.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
In tema di FILM vi consiglio anche : REDACTED si trova in rete, in lingua originale, di Brian De Palma Lupi per agnelli di Robert Redford, dall'impianto molto americano ma ampiamente fruibile. In Merito all'articolo. Forse una cosa che non si è notata o che è sfuggita, non sò, ma il soldato J. che si è suicidato non mi sembrava venisse da una famiglia povera o disagiata, anzi, viene riferito che il padre è UN UFFICIALE MEDICO DELL'ESERCITO non ci dice altresì se il padre del soldato è a sua volta un reeduce di qualcuna delle affascinanti guerre perpetrate dai vari governi americani che si sono succeduti negli ultimi 20anni o poco più... Mi spiace ma non riesco a provare e trovare un minimo di commozione, partecipazione, commozione per un figlio di militare che si suicida; al contrario, provo una gran pena per il padre del soldato j, perfetto ingranaggio\pedina del sistema che è pronto a fornire carne fresca per guerre false... i spiace che non possa parlarmi di sè e\o smentire le mie parole...
"Life is like an erection, more you think about it, harder it gets!" DISCHARGE, live in London, 1982
Guardate che i marines non sono mica obbligati ad arruolarsi, se non ce la fanno possono andarsene in ogni momento........ creare un soldato vuol dire creare una macchina da guerra e, che piaccia o meno, le procedure sono queste.