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di Massimo Mazzucco
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A comandare nella testa della gente è la scatola chiamata televisione. Il popolo è disinformato e di conseguenza stupido. L'unica medicina è l'informazione.

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media : Fulvio Grimaldi a Matrix
Inviato da Redazione il 26/11/2015 19:40:00 (26117 letture)

AVVISO: STASERA A SPECIALE OUVERTURE OSPITE GIULIETTO CHIESA. DALLE 19,00 SU Colorsradio.

***

Prima Giulietto Chiesa a "La gabbia" e a TGcom24, poi Fulvio Grimaldi a Matrix:



Forza ragazzi. Una spallata alla volta, il castello delle bugie inizia a scricchiolare.

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media : La solitudine
Inviato da Redazione il 19/11/2015 19:00:00 (36951 letture)

E' stato molto doloroso ascoltare la trasmissione "La zanzara" a cui ha partecipato ieri Giulietto Chiesa. Doloroso perché, nei pochi minuti in cui è durato il dibattito, si è potuta apprezzare in pieno la tremenda solitudine nella quale è costretto a vivere, oggi, un personaggio pubblico che abbia la forza di ragionare con il proprio cervello, e di dire apertamente ciò che pensa.



Come scrive Jung, "La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti, o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili."

E' sintomatico, infatti, che un fenomeno del genere si sia verificato non nell'ambito di un salotto privato, fra quattro amici un po' alticci, ma all'interno di una trasmissione radiofonica che raggiunge centinaia di migliaia di ascoltatori.

Ma è proprio questo il cuore del problema: fra un personaggio come Giulietto Chiesa e le migliaia di ascoltatori ci sono di mezzo i cosiddetti "conduttori" della trasmissione: ...

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media : Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
Inviato da Redazione il 10/11/2015 19:30:00 (16207 letture)

di Calvero

A Fucecchio (Firenze), dalle mani del Presidente onorario dell'Accademia della Crusca, il giornalista Massimo Fini ha ricevuto il 'premio Indro Montanelli' alla carriera. Sul palco, il giornalista Marco Travaglio ha commentato quegli stralci che meglio rappresentano il lavoro corrosivo [ma non cinico] di un giornalista, cronista, editorialista che nella sua carriera ha scritto per oltre cento testate.

A rendere ancora più viva e interessante la premiazione, fresca di pochi giorni, è stata la presenza di Beppe Grillo che, salito sul palco, ha voluto omaggiare Fini sia a titolo di amicizia e sia in nome della stima che ha nei suoi confronti, ma anche per sottolineare quello che lui pensa in merito all'ordine dei giornalisti.

Grillo senza mezze misure e in qualche modo paradossalmente, visto in quale occasione esprime provocatoriamente l'idea, si dice a favore per l'abolizione immediata dell'ordine.

Il vostro giornalismo - concluderà Grillo - è postdatato.

Sono parole forti ma in linea con il degrado e l'assoggettamento raggiunto dai Media, ove la parola d'ordine pare sia 'accondiscendenza sempre e comunque' e non solo nei riguardi del pensiero dominante, in ordine a ogni tipo di vicenda, ...

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media : Caso Volkswagen: quindi?
Inviato da Redazione il 7/10/2015 17:40:00 (7409 letture)

10 giorni fa la notizia era su tutti i giornali. Sui TG e nei talk-show non si parlava d'altro. Ma ora, di colpo, il caso Volkswagen sembra essere caduto nell'oblio.

Ieri il nuovo CEO della Volkswagen, Matthias Mueller, ha dichiarato che negli Stati Uniti il "recall" - ovvero il rientro in officina delle auto taroccate, per le dovute modifiche - inizierà a gennaio, e "sarà completato possibilmente entro la fine del 2016".

Ma che cosa faranno di preciso a queste macchine non ce lo dice nessuno. Se infatti era il software ad essere taroccato, significa che tutte quelle auto, di fatto, inquinano più del dovuto: quale "modifica" si potrà mai apportare a 11 milioni di macchine, che non si potesse apportare già prima, con una spesa relativamente contenuta?

In altre parole, se la Volkswagen ha deciso di taroccare le centraline su 11 milioni di macchine, correndo il rischio di uno scandalo planetario - che poi è avvenuto - vuole dire che il costo per produrre un motore meno inquinante era semplicemente proibitivo. Quindi, come faranno adesso a risolvere il problema "rientrando in officina"? Mica potranno mettere un semplice filtro del caffè nel tubo di scappamento, ...

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media : Aylan: il cortocircuito mediatico
Inviato da Redazione il 4/9/2015 20:10:00 (14011 letture)

La pubblicazione della fotografia del bambino morto sulla spiaggia della Turchia ha provocato un vero e proprio cortocircuito mediatico, a livello mondiale, che dura ormai da oltre 24 ore.

Il cortocircuito inoltre ha messo sullo stesso piano due aspetti completamente diversi del problema: il primo riguarda il problema etico di pubblicare o meno in prima pagina una immagine come quella che tutti abbiamo visto. Il secondo aspetto riguarda le conseguenze che tale pubblicazione avrebbe causato a livello politico mondiale.

In altre parole, da una parte si discuteva se fosse giusto o meno pubblicare questa immagine, dall'altra si cercavano di decifrare le conseguenze che questa pubblicazione avrebbe portato nel mondo.

Questo pasticcio comunicativo ha generato situazioni in certi casi addirittura ridicole: ad esempio, al telegiornale de LA7 di ieri sera Enrico Mentana ha speso circa tre minuti per spiegare al pubblico perché loro avessero scelto di non mostrare quell'immagine: "Non aggiungerebbe nulla a ciò che già sappiamo -diceva Mentana - Il nostro scopo non è quello di provocare emozioni, ma di fare informazione".

Salvo essere smentito, un quarto d'ora dopo, sullo stesso canale dalla trasmissione "In onda", [...]

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media : Self-publishing: due utenti, due autori
Inviato da Redazione il 17/6/2015 19:30:00 (8183 letture)

Oggi scrivere un libro non è più come una volta. Nel passato, dopo aver completato a fatica il lavoro di stesura, si presentava il muro - insuperabile e terrificante - della ricerca di un editore, e questo scoraggiava già in partenza molti potenziali autori. Chi ci ha provato avrà certamente conosciuto la frustrazione per aver mandato il proprio manoscritto a decine di editori diversi, senza aver mai nemmeno ricevuto una risposta. (Oppure, nei casi più fortunati, ricevevi un laconico "Grazie, non ci interessa" da parte di una segretaria qualunque).

Oggi invece non è più così: per chi vuole tentare la strada della scrittura il percorso - almeno inizialmente - è molto più facile. Puoi scrivere e formattare un libro tutto da solo, e poi puoi pubblicarlo con il self-publishing, senza dover affrontare nè il giudizio preventivo di un editore nè i costi elevati di un certo numero di copie stampate "al buio" (che magari non venderai mai). I servizi di self-publishing infatti stampano solo "on demand", ed i costi si riducono drasticamente per tutti.

A quel punto conta solo il tuo talento, naturalmente. Quello, alla fine della fiera, ci deve sempre essere, ma almeno si saltano le fasi preliminari, dove le "conoscenze" contano più del talento, e ci si sottopone direttamente al guidizio del pubblico.

Nel nostro piccolo vorrei proporvi i libri di due utenti del sito, che hanno scritto un libro di recente ...

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media : Il Corriere "interpreta" l'intervista di Putin
Inviato da Redazione il 7/6/2015 22:20:00 (10733 letture)

Molti avranno letto l'intervista a Vladimir Putin pubblicata ieri dal Corriere della Sera. E qualcun altro, forse più attento, avrà letto anche il resoconto della stessa intervista, pubblicato da RT News.

Ebbene, se prendiamo per buona "versione originale" pubblicata dai russi, scopriamo che nella versione italiana le parole di Putin hanno subito certe "mutazioni" che, guarda caso, vanno tutte nello stesso senso, ovvero fanno apparire il leader russo molto più difensivo e meno accusatorio nei confronti dell'occidente di quanto risulti dall'originale.[*]

Facciamo alcuni esempi tratti dal segmento più importante dell'intervista, quello che riguarda l'attuale crisi internazionale fra la Russia e paesi della NATO. [...]

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media : Italia: lo straordinario posto qualunque
Inviato da Redazione il 31/1/2015 18:00:00 (12061 letture)

L' "ottimismo di regime" di marca renziana sta arrivando a contagiare la comunicazione. Questo è il video presentato a Davos dal governo italiano per promuovere l'immagine del nostro paese nel mondo.



LA TRADUZIONE delle didascalie che compaiono nel video:

- Pizzaioli? L'Italia è un leader mondiale nella creazione di grandi infrastrutture. 1000 cantieri attivi in 90 paesi.

- Latin Lovers? L'Italia vanta il 5° sopravanzo mondiale nel commercio di beni manufatturieri.

- Festaioli? L'Italia vive il più grande aumento di esportazioni biomediche e farmaceutiche nel mondo. Produce oltre un terzo dei mezzi di contrasto nel mondo.

[...]

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media : Facebook apre la strada ai debunkers
Inviato da Redazione il 22/1/2015 13:50:00 (12166 letture)

Piano piano, quatto quatto, il debunking di regime sta per arrivare anche su Facebook.

I responsabili di FB infatti hanno deciso di introdurre un nuovo sistema di filtratura, che permetterà di segnalare ai lettori le presunte notizie-bufala trovate sulle loro pagine.

Naturalmente Facebook si lava immediatamente le mani (la classica excusatio non petita) da qualunque sospetto di censura, dicendo che saranno i lettori stessi a segnalare le bufale da evidenziare. Ecco come FB presenta la novità sulla propria pagina di news:

"Molta gente ci dice che vogliono vedere circolare meno storie false, o comunque meno notizie distorte. L'aggiornamento del News Feed ridurrà la diffusione di post che i lettori avranno segnalato come "bufale" ("hoaxes"), e aggiungerà una notifica ai post che avranno ricevuto molteplici segnalazioni di questo tipo, in modo da allertare gli altri lettori di Facebook. Noi non rimuoveremo le notizie che la gente denuncia come false, nè saremo noi a valutarne i contenuti o a determinarne l'accuratezza".

Certo che no. Saranno quelli del CICAP a farlo, ci potete scommettere. Già possiamo immaginare orde di cicappini di mezzo mondo che si organizzano e iniziano a battere sistematicamente le pagine di FB, per poi intervenire in massa su qualunque notizia "loro" decidano che sia falsa.

Ma aspettate, perchè il bello della spiegazione di Facebook deve ancora arrivare. [...]

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media : American Sniper: l'industria della propaganda
Inviato da Redazione il 20/1/2015 20:00:00 (13466 letture)

di Fefochip

Di recente sono andato a vedere American Sniper. Lo so cosa state pensando: ma chi te lo ha fatto fare?

Che vi devo dire, ormai non vedo più i trailer altrimenti mi brucio i film, le recensioni sono inaffidabili e purtroppo anche le opinioni degli amici lasciano molto a desiderare. Fatto sta che un pò per uscire di casa, un pò per dare la possibilità a un film americano di sorprendermi, ci sono andato.

Il film è iniziato ponendo subito il protagonista in un dubbio amletico: che faccio, ammazzo un bambino se sta per lanciare una bomba sui miei compagni? Il regista, furbo come una faina, fa un flashback per farci capire come il protagonista sia finito in quella situazione di merda.

La storia del protagonista non può che essere quella del più banale cowboy bisteccone che, visto che la sua vita è la quintessenza della mediocrità, si arruola per servire la Patria. Gli fanno il solito training che piace tanto agli ammericani, dove tra una flessione e una vessazione del sergente-tanto-cattivo si forgiano i veri uomini (sembrano riecheggiare nelle nostre orecchie le parole del celebre sergente inquadratore: dal Texas arrivano solo tori da monta o froci no?).

Arriva l'11 settembre e quindi il protagonista, un super-cazzuto Seal tiratore scelto, parte per l'Iraq.

Il flashback finisce, il regista ci riporta al presente, e vediamo che il ragazzino è armato dalla mani della madre (?) con una bomba. [...]

Voto: 8.00 (14 voti) - Vota questa news - Leggi tutto... | altri 5593 bytes | 166 commenti OK Notizie
media : Giornalista tedesco accusa i servizi segreti di manipolare le notizie
Inviato da Redazione il 30/10/2014 22:10:00 (8978 letture)



Traduzione: “Sono giornalista da 25 anni circa, da sempre indotto, educato e costretto a mentire e a non dire il vero al mio pubblico, ma ora da qualche mese, vedendo come i media tedeschi ed americani cercano di indurre la gente a fare la guerra in Europa, a fare la guerra alla Russia, ho deciso che non ci sto, non ci sto a manipolare la gente in questo modo, a fare propaganda contro la Russia. In passato io e i miei colleghi siamo stati corrotti per tradire il pubblico non solo nel mio paese ma ovunque in Europa. La ragioni per cui ho scritto questo libro è che ho una grande paura di una guerra in Europa e non voglio trovarmi di nuovo a vivere in questa situazione.

Le guerre non nascono mai da sole, c'è sempre dietro una serie di persone che danno la spinta in quel senso, e non sono solo politici, ma anche giornalisti; ho scritto quindi come nel passato abbiamo tradito i lettori con gli orientamenti guerrafondai, non ne voglio più sapere, ...

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media : La malafede del CICAP
Inviato da Redazione il 18/10/2014 18:31:12 (12173 letture)

Questo video è stato realizzato da un nostro utente, Rob84. Incoraggiamo tutti a realizzare video simili, e a familiarizzarsi con i software di montaggio oggi disponibili. Quello che dieci anni fa era impensabile, oggi è a disposizione di tutti. E anche se producete un video imperfetto, non importa. L'importante è avere qualcosa da dire, e sfruttare ogni mezzo a disposizione per farlo.



Particolarmente interessanti i pezzi su Pasolini e su Ustica, solidamente appoggiati da materiali originali.

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media : Matrix: caso Ebola
Inviato da Redazione il 16/10/2014 8:10:00 (11101 letture)

Per chi ci visita per la prima volta:

Questo è l'articolo del Daily Observer di cui ho parlato in trasmissione.



Qui una traduzione in italiano.

Potete trovare molti altri link alla tesi dell'Ebola "bioingegnerizzato" all'interno dei commenti.

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media : Il "digital divide"
Inviato da Redazione il 30/8/2014 8:40:00 (11319 letture)

Nei commenti sulla trasmissione di TGCOM24 qualcuno ha scritto: "Guardando questo video si ha l'impressione di un marziano (Massimo) che parla con una contadina del Medioevo... E' sempre più grande il baratro fra le persone che vogliono informarsi e i 'poveri'." Altri hanno fatto commenti simili, sottolineando la distanza abissale che separava i diversi punti di vista presenti nella trasmissione.

Stiamo parlando del digital divide, che significa "barriera digitale". Con questo termine si intende la linea ideale di demarcazione che separa le persone che accedono regolarmente all'informazione in rete (informazione "digitale", appunto) da quelle che non lo fanno.

Fin dagli esordi di Internet (anni '90) ha cominciato a notarsi questa forte differenza, nel momento in cui i "non-utenti" continuavano a ricevere informazioni da un unico punto di vista - quello istituzionale - mentre gli utenti della rete scoprivano che molte questioni importanti, come ad esempio la guerra del Kosovo, potevano anche essere viste dal lato opposto - quello del popolo serbo, in quel caso - cambiando completamente di colore.

Chi guardava la televisione, o leggeva la stampa mainstream, sentiva un'unica voce a reti unificate: "I ribelli serbi seminano il terrore nei villaggi albanesi, ammazzando donne e bambini senza pietà". Chi invece andava in rete scopriva, ad esempio, che "i ribelli serbi" erano stati addestrati, finanziati ed armati segretamente dagli americani. Dopodichè poteva trarre le sue conclusioni.

Il salto di qualità fu immediato, e fin dai primi anni di Internet ...

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media : I media americani, liberi e indipendenti
Inviato da Redazione il 7/7/2014 10:00:00 (10425 letture)

Molte persone credono che il numero enorme di testate giornalistiche e televisive presenti negli Stati Uniti sia una garanzia di indipendenza e di libertà di stampa.



[Grazie a Dusty per la segnalazione]

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