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news internazionali : Pakistan: All the News That's Fit to Print
Inviato da Redazione il 25/4/2009 4:20:00 (6521 letture)



Il New York Times è considerato la bibbia del giornalismo mondiale, per la sua presunta correttezza nell’informare in modo oggettivo, separando i fatti dalle opinioni. Questa gloria è stata mantenuta nel tempo grazie anche al geniale slogan del quotidiano newyorkese, che recita: “All the news that’s fit to print”. Tradurlo con precisione non è facile, proprio perchè la frase è apparentemente categorica, ma in realtà sottilmente ambigua. Letteralmente significa “tutte le notizie che ci stanno sulla pagina stampata", in senso figurato significa "tutto ciò che è adatto ad essere stampato", e in senso lato significa “tutto quello che merita di essere saputo”. Naturalmente, cosa lo meriti e cosa no lo decide il direttore.

Accade così che l’odierno articolo sulle dichiarazioni di Hillary Clinton alla Commissione Esteri del Senato riguardo al Pakistan riporti quanto segue [estratti]:

Mercoledì il Ministro degli Esteri Hillary Rodham Clinton ha aspramente criticato il governo pakistano, accusando i leader del paese di aver concesso ampie zone di territorio ai Talebani, aggiungendo che l’instabilità del paese è una “minaccia mortale” alla pace nel mondo. […] Dopo aver accusato il governo pakistano di piegarsi al volere dei Talebani, la Signora Clinton è passata a dettagli ancora più abrasivi: “A sentire i pakistani – ha detto - specialmente nei territori fuori dal controllo del governo, che stanno aumentando di numero, non credono che lo stato abbia un sistema giudiziario capace di funzionare”.

“Altrimenti – ha avvertito la Signora Clinton – il governo pakistano perderà di fronte a chi si presenterà dicendo che non sono in grado di risolvere i problemi della gente, e imporrà una dura forma di repressione sulle donne e sugli altri”.


Insomma, sembra quasi una condanna a morte senza attenuanti, …

… quella espressa ieri dal Ministro degli Esteri americano nei confronti del Pakistan.

A sua volta, il direttore del NYT non può non sapere che questo genere di notizia, una volta metabolizzato dal lettore medio americano, farebbe da perfetta giustificazione per un eventuale intervento militare degli americani in Pakistan.

Nel frattempo, i media "alleati" fanno da cassa di risonanza. La Stampa titola oggi: I Talebani a 96 Km. dall'atomica.

Per curiosità andiamo ora a leggere come riporta il Daily Pakistan la stessa notizia [estratti]:

Il Ministro degli esteri Hillary Clinton ha detto venerdì che gli Stati Uniti sono responsabili per l’attuale disastro poichè hanno virtualmente abbandonato il Pakistan dopo la partenza dei sovietici dall’Afghanistan.

“Possiamo sicuramente puntare il dito sui pakistani – ha detto la Clinton - come in parte francamente ho fatto ieri. […] Ma dobbiamo assumerci le responsabilità, in una certa misura, degli attuali problemi, ai quali noi stessi abbiamo contribuito”.

“Non dimentichiamo che oggi stiamo combattendo gente che noi stessi abbiamo finanziato 20 anni fa, quando abbiamo importato dall’Arabia Saudita il loro islamismo Wahhabi, per usarlo contro l’Unione Sovietica”.


Ohibò! Sembra quasi di leggere di due eventi diversi, avvenuti in epoche diverse.

Riportando quello che la Clinton ha detto “mercoledì”, ma dimenticandosi di dire quello che ha detto “venerdì”, la notizia del NYT rimane infatti deformata al punto da diventare fuorviante.

Si vede che questa piccola aggiunta della Clinton sul giornale più famoso del mondo “non ci stava” sulla pagina. Non era “fit to print”.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
PathFinder
Inviato: 25/4/2009 9:19  Aggiornato: 25/4/2009 9:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/2/2005
Da: Napoli
Inviati: 248
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
[ironia mode on]

Avendo letto la bibbia do ragione a quanti dicono che il NYT sia la bibbia del giornalismo.

[ironia mode off]

Non è la via che è difficile, è il difficile che è la via.
Lezik85
Inviato: 25/4/2009 11:03  Aggiornato: 25/4/2009 11:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
E' la stessa cosa che è già capitata all'Afghanistan, da stato amico usato per lottare conro l'Unione Sovietica diventa Stato canaglia ai giorni d'oggi. Ma per colpa di cosa, materialmente? Questo le notizie ufficiali no lo danno a sapere, ormai non si aggiornano nemmeno i bollettini di guerra per quanto i soldati laggiù cadano come mosche. L'economia della guerra è florida e gli Stati Uniti hanno bisogno di dollari. Ma non solo anche altri ci guadagnano, come denota questo articolo Business is Business. Se questo è il cambiamento che proponevano i democratici poveri noi.

soter
Inviato: 25/4/2009 11:58  Aggiornato: 25/4/2009 11:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
L'agenda setting è l'arma più potente veramente.Chissa quante cose del mondo non sappiamo perchè non le abbiamo viste.

vulcan
Inviato: 25/4/2009 12:34  Aggiornato: 25/4/2009 12:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Citazione:
soter-Chissa quante cose del mondo non sappiamo perchè non le abbiamo viste.


E chissà anche ... quante ne sappiamo che sono false!

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
gunny5
Inviato: 25/4/2009 12:37  Aggiornato: 25/4/2009 12:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 55
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Citazione:
Autore: vulcan Inviato: 25/4/2009 12:34:13
Citazione:
soter-Chissa quante cose del mondo non sappiamo perchè non le abbiamo viste.

E chissà anche ... quante ne sappiamo che sono false!


Appunto, chissà quante cose crediamo di sapere perché pensiamo di averle viste...

vulcan
Inviato: 25/4/2009 12:44  Aggiornato: 25/4/2009 12:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Ma fanno più danno le cose che non sappiamo.. o le cose che sappiamo e che sono false?
La mia domanda è retorica!

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
alsecret7
Inviato: 25/4/2009 13:04  Aggiornato: 25/4/2009 13:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
il danno le fanno sia le notizie che danno che quelle che non danno anzi quelle che danno sono piu pericolose perche cercano un consenso per fare il peggio di quello che nascondono sanno benissimo che di porcherie ne fanno di nascosto ma ce sempre qualcuno che li controlla e che fa uscire notizie cosi e lunica cosa da fare e provocare la popolazione terorizzarla per avere consenso che altrimenti non avrebbero anno molta fretta ad arrivare ai loro piani.

Pispax
Inviato: 25/4/2009 13:41  Aggiornato: 25/4/2009 13:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Sono andato a vedere gli articoli.
Il NYT si diferisce a dichiarazioni rilasciate da H.R.Clinton mercoledì 22 aprile; il Pakinstan Daily parla di dichiarazioni rilasciate da H.R.Clinton il 24 aprile, due giorni dopo.
(Nell'articolo del PD non si specifica il giorno della dichiarazione parlando di un generico "friday". Però riportano le ore 20.57 come orario di pubblicazione, che a Washington corrispondono circa alle 11 del mattino, quindi è possibile che si riferiscano a dichiarazioni del giorno stesso.)

Quindi è abbastanza difficile che il NYT possa citare dichiarazioni che la HRC ancora non aveva fatto.
Non era la stessa notizia: gli articoli si riferiscono a due dichiarazioni diverse.

(Probabilmente la seconda fatta ad uso e consumo del giornale pakistano. Sul NYT di questa seconda dichiarazione non ne ho trovato traccia.)


Citazione:
“Altrimenti – ha avvertito la Signora Clinton – il governo pakistano perderà di fronte a chi si presenterà dicendo che non sono in grado di risolvere i problemi della gente, e imporrà una dura forma di repressione sulle donne e sugli altri”.

Com'è risaputo il mio inglese è orribile, quindi prendo io per primo le distanze da quello che sto per dire.
il testo originale del NYT è questo:
Citazione:
After accusing the Pakistani government of caving in to the Taliban, Mrs. Clinton went on in more scathing detail. “If you talk to people in Pakistan, especially in the ungoverned territories, which are increasing in number, they don’t believe the state has a judiciary system that works,” she said.

“It’s corrupt, it doesn’t extend its power into the countryside. So the government of Pakistan, however it is constituted, which is of course their business, not ours, must begin to deliver government services.

Otherwise Ms. Clinton warned, “they are going to lose out to those who show up and claim that they can solve people’s problems, and then they will impose this harsh form of oppression on women and others.”

"THEY will impose this harsh form of oppression.." credo si riferisca ai talebani, non al governo pakistano.
Tutti i torti non li ha. Anche in Italia, con la mafia, abbiamo avuto prova di quello che succede quando un governo nazionale permette a forze locali di esercitare una supplenza.


Citazione:
A sua volta, il direttore del NYT non può non sapere che questo genere di notizia, una volta metabolizzato dal lettore medio americano, farebbe da perfetta giustificazione per un eventuale intervento militare degli americani in Pakistan.

A me sembra che la politica estera americana sia cambiata radicalmente.
Non credo a un intervento militare in Pakistan per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali è che loro l'atomica ce l'hanno già; la seconda che non hanno soldi per un'altra campagna militare così impegnativa. Ma volendo ce ne sono altre.
Per dirne una proprio oggi la HRC, in visita a Baghdad, ha ribadito che le ultime truppe americane si ritireranno dal paese alla fine del 2011.
Visti i motivi del ritiro non ritengo plausibile che li portino via dall'Iraq per infilarli in un'altra guerra di conquista in Pakistan.


Se proprio vogliamo dare una lettura di queste righe, direi che piuttosto l'America si sta preparando ad "aiutare" il governo pakistano in modo più massiccio nella lotta contro i Talebani.



Massimo, ma quando la finisci con questi "esami"?
Dopo l'articolo del 1 aprile questo era facile, via!

peonia
Inviato: 25/4/2009 14:00  Aggiornato: 25/4/2009 14:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Sarebbe interessante sapere chi e' o chi sono gli azionisti del NYT......


...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
blu23
Inviato: 25/4/2009 14:23  Aggiornato: 25/4/2009 14:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/2/2009
Da:
Inviati: 585
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Non ho modo di controlare le fonti ma anch'io come Pispax, leggendo l'articolo, mi stavo chiedendo se non fosse un re-primo aprile

Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
sigmatau
Inviato: 25/4/2009 17:14  Aggiornato: 25/4/2009 17:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
La ragione di tale mutamento di rotta nella politica estera americana può apparire a prima vista ‘sconcertante’. Fino ad ieri in testa alla classifica del cosiddetto ‘Asse del male’ stava l’Iran con in testa il suo presidente unanimemente descritto come ‘Reincarnazione di Hitler’. Da oggi però tutto è cambiato: la classifica suddetta è guidata ora da Pakistan e Afghanistan. Superfluo rilevare che identico mutamento di rotta sarà perseguito da Gran Bretagna, Franca, Gerrmania e [ovviamente] dalla ‘sottosviluppata‘ Italia...

Domanda del tutto ovvia: quale può essere stato il ‘fattore scatenante’ di questo burrascoso mutamento in testa alla classifica?… Una mia ipotesi è che tale ‘fattore x’ sia da ricercare nella recente intervista che il neo ministro degli esteri di Israele ha rilasciato al giornale russo Moskovskiy Komosolets e di cui si può leggere in…

http://www.effedieffe.com/content/view/7229/164/

Ecco un paio di frasi pronunciate dal leader del partito di estrema destra israeliano Ysrael Beitenu tratte dall’intervista citata… strizzatevi bene gli occhi!…

L’amministrazione Obama tirerà fuori un piano di pace solo se sarà Israele a volerlo… credetemi, l’America accetterà tutte le nostre decisioni…

L’Iran non è la peggiore minaccia strategica per Israele, il Pakistan e l’Afghanistan lo sono… il Pakistan è nucleare e instabile, l‘Afghanistan può cadere in mano ai talebani… la combinazione forma un’area di estremismo dominata dallo spirito di Bin Laden

Tutto chiaro?… notevole l’evocazione dello ‘Spirito di Bin Laden’ … dal momento che nessuno può più ragionevolmente ritenere vero che Osama sia ancora in vita e non sia stato rintracciato in tutti questi anni, ora viene dato per scontato che il leader maximo del ‘terrorismo globale’ continui ad esplicare la sua leadership dall’aldilà

Ora… che i cittadini di Iraele, ‘unica democrazia in Medio Oriente’, abbiano votato per uno che dovrebbe essere urgentemente ricoverato in un istituto per malattie mentali è una fatto che dobbiamo forzatamente accettare… bene!… però che costui debba ‘dettare le direttive’ ai governi dell’intero G7 mi pare francamente un po’ troppo!… voi che ne dite?…

saluti!...

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
alsecret7
Inviato: 25/4/2009 18:30  Aggiornato: 25/4/2009 18:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
ma chie e binlaen? che cose alkaeda? chi sono i talebani? tutto questo e solo un circo costruito da israele e dal america. possibile che nessuno lo capisca ogni giorno si cerca un cattivo nuovo ma andiamo avanti.

cnj
Inviato: 26/4/2009 0:36  Aggiornato: 26/4/2009 0:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da: Romagna
Inviati: 795
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Massimo, hai sollevato un bel problema! Quello delle parole scritte e quello delle parole che non si vogliono scrivere. La notizia del NYT + quella del Daily Pakistan fanno una bella verità. Forse tra di noi il linguaggio è chiaro... ma a quanti fuori, anche se capiscono, interessa sapere la verità?
Su questo tema un intervento interessante è stato quello di Giacomo Di Girolamo (www.marsala.it) ad AnnoZero lo scorso 23 aprile che potete rivedere qui:
Diceva Pasolini nel ’74: “Io so i nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) . So i colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi”. Oggi è diverso: abbiamo i nomi dei colpevoli dei piccoli e grandi delitti che raccontiamo, le prove, le pistole fumanti, in qualche caso, le carte. Abbiamo tutto. Ma non interessa quasi a nessuno.
Perchè questa affermazione mi sembra così drammatica?
Perchè è vera? O Di Girolamo esagera?

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
Redazione
Inviato: 26/4/2009 1:03  Aggiornato: 26/4/2009 1:03
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
CNJ: Ho imparato praticamente a memoria quella lettera di Pasolini. Se DiGirolamo esagera, non fa che sottolineare quanto PPP avesse ragione.

Nota infatti come lo stesso Santoro NON LO CAGHI minimamente. Lo lascia parlare come se fosse obbligato a farlo, e poi annuncia la pubblicità.

La "informazione rivoluzionaria" per Santoro esiste soltanto quando la fa lui.

Manthrax
Inviato: 26/4/2009 13:52  Aggiornato: 26/4/2009 13:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/9/2005
Da: Somewhere Far Beyond..
Inviati: 556
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Trovo interessante la tecnica, usata abbondantemente dai nostri "cinegiornali", di riportare le dichiarazioni parafrasandole, invece di riportarle al "pubblico" come correttezza d'informazione vorrebbe.

Attraverso questa fine quanto ignobile tecnica vegnono messe in bocca le parole che si vogliono (ripulite da eventuali riferimenti scmodi), e così “Possiamo sicuramente puntare il dito sui pakistani – ha detto la Clinton - come in parte francamente ho fatto ieri. […] Ma dobbiamo assumerci le responsabilità, in una certa misura, degli attuali problemi, ai quali noi stessi abbiamo contribuito” si trasforma in "Forte critica della Clinton nei confronti dei pachistani", citando eventualmente solo i passaggi che fanno comodo.

Non ti riportano cosa ha detto, ti DICONO cosa ha detto.

In italia, cosa più paradossale, è che riassumono o tagliano una dichiarazione per trasmetterla in 2 secondi netti per poi lasciare spazi di minuti interi al goal del mutandaro di turno.

Il NYT è solo andato a scuola da "Studio Aperto", nulla di sorprendente in my view.

Turn to the light, don't be frightened of the shadows it creates..
trotzkij
Inviato: 26/4/2009 19:49  Aggiornato: 26/4/2009 19:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Trovato morto l’operatore statunitense che selezionava gli obiettivi per il bombardamento della NATO in Serbia, compresa l'ambasciata della Cina
Global Research, 25 aprile 2009 - Macedonia on line


William Bennett, residente in Virginia, collegato alla CIA, dopo il suo servizio militare, è stato trovato senza vita. George Little, della CIA, ha confermato che Bennett ha operato come contractor per l'agenzia per parecchi anni. Il suo servizio nell'organizzazione si è concluso nel 2000. È stato segnalato dalla NBC Washington che Bennett è stato coinvolto nel bombardamento a opera della NATO, nel maggio 1999, dell'ambasciata cinese a Belgrado durante le operazioni della NATO in Jugoslavia. Tre cittadini cinesi rimasero uccisi nell'attacco.
Questo bombardamento accidentale è stato poi attribuito a un programma antiquato che mostrava l'ambasciata nella sua precedente posizione.
La CIA, successivamente, ha assunto la responsabilità dell'errore, licenziando un ufficiale e rimproverandone altri 20.
Oggi, è poco chiaro il livello di partecipazione di Bennett e se potrebbe essere o meno, collegato all'assalto mortale che ha stroncato la sua vita.
L'ufficio dello sceriffo continua a studiare l'omicidio di William Bennett e l'assalto alla moglie, Cynthia Bennett. L'FBI, inoltre, s’è unita alle indagini.
Nel frattempo, non collegato a questo caso, ma comunque collegato al bombardamento NATO della Serbia, Amnesty International sta cercando, contro l'alleanza, le prove dei crimini di guerra per il bombardamento della stazione televisiva che ha ucciso più di una dozzina di giornalisti.
Un portavoce di Amnesty International l’ha denominato "uno dei crimini più sanguinari”, aggiungendo "non si potevano bombardare e uccidere delle persone semplicemente perché il loro notiziario non parteggiava per la NATO". La corte di Strasburgo aveva rifiutato di accettare il caso presentato da Amnesty International.

Traduzione di Alessandro Lattanzio
http://www.aurora03.da.ru
http://www.bollettinoaurora.da.ru
http://sitoaurora.narod.ru
http://sitoaurora.altervista.org
http://eurasia.splinder.com

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
sitchinite
Inviato: 27/4/2009 12:13  Aggiornato: 27/4/2009 12:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Forse lo conoscete già ma ho trovato un bell' articolo riguardate il 'Fit to print' ...

http://www.thirdworldtraveler.com/Herman%20/AllNewsFit_Herman.html

a tratti é illuminante

etrnlchild
Inviato: 28/4/2009 10:47  Aggiornato: 28/4/2009 10:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Citazione:
Si vede che questa piccola aggiunta della Clinton sul giornale più famoso del mondo “non ci stava” sulla pagina. Non era “fit to print”

Per forza, e' diventata (too) "fat to print"

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
roby331
Inviato: 30/4/2009 15:09  Aggiornato: 30/4/2009 15:09
So tutto
Iscritto: 30/4/2009
Da:
Inviati: 1
 Re: Pakistan: All the News That's Fit to Print
Il NYT pubblichera' pure "all the news that’s fit to print", ma in quanto organo ufficiale di stampa viene applicato sempre il modello propaganda di Chomsky che dimostra come funziona il sistema; i media ufficiali fanno gli interessi del sistema e mai dell'opinione pubblica. In realta' l'informazione ufficiale e' nata come processo liberale proprio in America ma e' diventata la voce della dittatura. Attraverso l'alterazione della percezione del pericolo creato dai media si giustificano le guerre del/per il petrolio e qualsiasi operazione in grado di assorbire denaro pubblico. E quanto l'antistato americano decide qualcosa per i suoi interessi, l'unico problema e' trovare una formula dialetticamente giustificabile all'opinione pubblica per le guerre; a questo ci pensano i media ufficiali attraverso l'alterazione della percezione del pericolo o piu' in generale l'alterazione della realta'. Il problema piu' grave per la sicurezza stessa rimane proprio il finanziamento pubblico per la sicurezza; e' piu' c'e' denaro pubblico, piu' ci sono interessi in gioco per creare il terrorismo fantastico. Ad ogni modo questa fase dell'imperialismo americano durera' da 2 a 4 anni ,salvo attentato ad Obama e fin quanto riuscira' a bilanciare gli interessi guerra fondai e piu' in generale delle corporations e quelli popolari; del resto la storia ha insegnato che interessi politici e popolari sono inconciliabili attraverso l'attentato a Kennedy per esempio. La guerra in Pakistan sarebbe un autogol per l'imperialismo USA in quanto il Pakistan si trova in posizione strategica fondamentale grazie alla sua posizione geografica tra la Russia e l'India. D'altra parte il vero rischio che corre il Pakistan e' un rallentamento del processo democratico-culturale indipendente dalla bombe, processo che era stato avviato da Benazir Butho che non a caso e' stata assassinata perche' potenziale portatrice di democrazia; l'assassinio di Butho e' sintomatico: il terrorismo e' un processo che viene interpretato a secondo di chi lo pronuncia; il vero terrorismo per l'America in medio oriente e' la democrazia, perche' la democrazia porrebbe fine alle guerre del/per il petrolio e ai capri espiatori per giustificare le guerre; più' semplicemente la democrazia il medio oriente vuol dire crollo del sistema. Naturalmente l'imperialismo USA ha tutti gli interessi a fomentare il terrorismo e a inibire il processo democratico e questo mette a nudo la grande ipocrisia dell'America che finanzia il terrorismo per i suoi interessi. La politica in tal senso assume il ruolo di mezzo busto del sistema (guerrafondali, banche centrali, multinazionali), pronta a volare in Pakistan come fece la Rice dopo l'attentato a Butho per condannare il terrorismo dopo che era stata assassinata dai servizi segreti del Pakistan, ISI, alter ego della CIA come lo e' Mossad, Hamas e Al queda o anche Gladio ai tempi dell'attentato di Moro. L'imperialismo USA dunque e' presente sempre dove ci sono interessi in gioco, quindi petrolio, armi, droga (direi anche l'acqua vista la privatizzazione dei servizi idrici come soluzione estrema per risolvere il debito pubblico alle banche centrali ). Troviamo l'imperialismo USA In Israele attraverso Mossad, in Palestina attraverso Hamas, in Afganistan attraverso Al Qaeda (ricordiamo che Bin Laden e' stato finanziato dalla Cia durante la guerra fredda e il fratello di Bin Laden e' stato socio di affari di Bush attraverso la Charlye) nello Srli Lanka attraverso le Tigri del Tamil finanziate dall' Inghilterra puritana. Insomma l'ipocrisia e' di un certo rilievo: condannare il terrorismo creato dalla geo politica USA cosi' come lo stato italiano condanna la mafia dopo gli attentati a Falcone, Borsellino, la piu' recente alternativa agli attentanti qual'e' l'imbavagliamento di De Magistris. Se non si risolve questa ipocrisia e quella del debito pubblico, credo che molti tentativi di migliorare l'umanita' a partire anche dagli scienziati, si dimostreranno fallimentari, visto che la scienza migliora il benessere ma il debito pubblico e le guerre peggiorano le condizioni dell'umanita'.


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