La telenovela del G8 continua imperterrita:G8, appello ai 23 Paesi: «Sfoltire le delegazioni»
Le riunioni operative la prossima settimana, dopo il 25 aprile e la visita del Pontefice che complicano la vita ai 34 mila sfollati. «Poi si entra nella fase operativa, ci sono i tempi per organizzare il vertice» assicura il sottosegretario Guido Bertolaso, n°1 della Protezione Civile mentre il Grande Trasloco, tra una scossa e l’altra, incassa il via libera emozionato della Ue. Il piano è già pronto. Un piano di massima, poche paginette con alcune linee guida e le mappe dei luoghi coinvolti nell’organizzazione del summit. Bertolaso lo ha messo giù in gran segreto e in quasi totale solitudine all’inizio della seconda settimana di emergenza. Quattro risultati in un colpo solo: evitare i guai per i ritardi a La Maddalena; non far calare l’attenzione sul sisma; fare arrivare più soldi alla ricostruzione; “vendere” ai Grandi della terra un pezzo di ricostruzione. Perchè un conto è dirlo. Ben altro far vedere ruderi e sofferenza e poi chiedere soldi.
Si tratta solo di ricominciare da capo. A due mesi dall’evento. Al Viminale hanno buttato nel tritacarta «almeno otto mesi di lavoro» per garantire sicurezza e servizi di appoggio. I consiglieri diplomatici delle ambasciate dei 23 paesi ospitati - si dice G8 ma in realtà oltre agli otto grandi arrivano anche altri paesi, 15 per l’esattezza - stanno facendo altrettanto cestinando almeno due viaggi a testa per ispezionare la sede de La Maddalena.
Il primo è la scuola “Vincenzo Giudice”, ogni anno casa-scuola di 2.500 allievi sottoufficiali delle Fiamme Gialle. Il secondo è un appello-invito diramato in queste ore alle varie ambasciate: «Ridurre al massimo le delegazioni dei 23 paesi ospiti, l’ideale sarebbe una media di un centinaio di persone per ogni delegazioni». E arrivare a un totale di massimo duemila persone invece delle 4-5 mila attese in Sardegna. Nel mezzo ci stanno decine di variabili che tutti dovranno accettare e rispettare in nome di una scelta, precisa Bertolaso, di «sobrietà» e «serietà» ma di «alto profilo umano in linea con il difficile momento che il paese sta vivendo». Insomma, i Grandi della Terra saranno comprensivi se dovranno mangiare senza argenti e tovaglie di seta ed altri piccoli sacrifici. Che sarà mai di fronte alla tragedia di un terremoto che avranno lì, a portata di mano.
La scuola di Coppito, nella piana a quattro chilometri dal centro storico, sarà il cuore del vertice dopo essere stata il cuore dell’emergenza. Un quadrato di 48 ettari, la piazza d’armi che da sola ha un lato lungo di 250 metri, un gigantesco campo sportivo ideale per organizzare l’eliporto, alloggi per 1.500-2000 studenti, 16 aule da 150 posti l’una (ideali per gli incontri bilaterali), l’aula magna da 450 posti e l’auditorium da 1.200 posti.
«Nella scuola, infatti - spiega chi si arrovella sul piano - oltre che il vertice vero e proprio potremmo sistemare le delegazioni. Sempre che le diplomazie accettino la drastica riduzione richiesta». E’ quasi certo che i Capi di Stato non domiranno all’Aquila. «L’opzione A - spiega il nostro interlocutore - prevede il loro alloggiamento nelle rispettive ambasciate a Roma». La «B», assai remota, l’utilizzo dell’ex hotel del Duce a Campo Operatore. Il trasferimento da Roma avverrebbe con elicotteri e in auto via autostrada chiusa per le ore necessarie.
Resta da capire che fare per i giornalisti («almeno 5 mila ma dovrebbero aumentare vista la forza mediatica dell’evento») e forze addette alla sicurezza del vertice, «almeno 13mila». Per questi L’Aquila dispone di tre grandi caserme che potrebbero garantire l’ospitalità. Per giornalisti e tecnici tv ci sono due opzioni. La scuola Reiss Romoli, in linea d’aria vicina a Coppito, è in grado di ospitare un migliaio di persone. Davanti alla caserma Giudice, poi, la Protezione civile ha già requisito una grande area dove dovrebbero sorgere decine di casette per gli sfollati. I giornalisti, nel caso, sarebbero le prime cavie dell’esperimento su cui il premier-urbanista ha lavorato gionro e notte. Resta l’incognita sicurezza. Black bloc e antagonisti, caldi dopo Strasburgo, seppelliranno l’ascia di guerra fronte al terremoto?
25 aprile 2009G8, appello ai 23 Paesi: «Sfoltire le delegazioni»
Le riunioni operative la prossima settimana, dopo il 25 aprile e la visita del Pontefice che complicano la vita ai 34 mila sfollati. «Poi si entra nella fase operativa, ci sono i tempi per organizzare il vertice» assicura il sottosegretario Guido Bertolaso, n°1 della Protezione Civile mentre il Grande Trasloco, tra una scossa e l’altra, incassa il via libera emozionato della Ue. Il piano è già pronto. Un piano di massima, poche paginette con alcune linee guida e le mappe dei luoghi coinvolti nell’organizzazione del summit. Bertolaso lo ha messo giù in gran segreto e in quasi totale solitudine all’inizio della seconda settimana di emergenza. Quattro risultati in un colpo solo: evitare i guai per i ritardi a La Maddalena; non far calare l’attenzione sul sisma; fare arrivare più soldi alla ricostruzione; “vendere” ai Grandi della terra un pezzo di ricostruzione. Perchè un conto è dirlo. Ben altro far vedere ruderi e sofferenza e poi chiedere soldi.
Si tratta solo di ricominciare da capo. A due mesi dall’evento. Al Viminale hanno buttato nel tritacarta «almeno otto mesi di lavoro» per garantire sicurezza e servizi di appoggio. I consiglieri diplomatici delle ambasciate dei 23 paesi ospitati - si dice G8 ma in realtà oltre agli otto grandi arrivano anche altri paesi, 15 per l’esattezza - stanno facendo altrettanto cestinando almeno due viaggi a testa per ispezionare la sede de La Maddalena.
Il primo è la scuola “Vincenzo Giudice”, ogni anno casa-scuola di 2.500 allievi sottoufficiali delle Fiamme Gialle. Il secondo è un appello-invito diramato in queste ore alle varie ambasciate: «Ridurre al massimo le delegazioni dei 23 paesi ospiti, l’ideale sarebbe una media di un centinaio di persone per ogni delegazioni». E arrivare a un totale di massimo duemila persone invece delle 4-5 mila attese in Sardegna. Nel mezzo ci stanno decine di variabili che tutti dovranno accettare e rispettare in nome di una scelta, precisa Bertolaso, di «sobrietà» e «serietà» ma di «alto profilo umano in linea con il difficile momento che il paese sta vivendo». Insomma, i Grandi della Terra saranno comprensivi se dovranno mangiare senza argenti e tovaglie di seta ed altri piccoli sacrifici. Che sarà mai di fronte alla tragedia di un terremoto che avranno lì, a portata di mano.
La scuola di Coppito, nella piana a quattro chilometri dal centro storico, sarà il cuore del vertice dopo essere stata il cuore dell’emergenza. Un quadrato di 48 ettari, la piazza d’armi che da sola ha un lato lungo di 250 metri, un gigantesco campo sportivo ideale per organizzare l’eliporto, alloggi per 1.500-2000 studenti, 16 aule da 150 posti l’una (ideali per gli incontri bilaterali), l’aula magna da 450 posti e l’auditorium da 1.200 posti.
«Nella scuola, infatti - spiega chi si arrovella sul piano - oltre che il vertice vero e proprio potremmo sistemare le delegazioni. Sempre che le diplomazie accettino la drastica riduzione richiesta». E’ quasi certo che i Capi di Stato non domiranno all’Aquila. «L’opzione A - spiega il nostro interlocutore - prevede il loro alloggiamento nelle rispettive ambasciate a Roma». La «B», assai remota, l’utilizzo dell’ex hotel del Duce a Campo Operatore. Il trasferimento da Roma avverrebbe con elicotteri e in auto via autostrada chiusa per le ore necessarie.
Resta da capire che fare per i giornalisti («almeno 5 mila ma dovrebbero aumentare vista la forza mediatica dell’evento») e forze addette alla sicurezza del vertice, «almeno 13mila». Per questi L’Aquila dispone di tre grandi caserme che potrebbero garantire l’ospitalità. Per giornalisti e tecnici tv ci sono due opzioni. La scuola Reiss Romoli, in linea d’aria vicina a Coppito, è in grado di ospitare un migliaio di persone. Davanti alla caserma Giudice, poi, la Protezione civile ha già requisito una grande area dove dovrebbero sorgere decine di casette per gli sfollati. I giornalisti, nel caso, sarebbero le prime cavie dell’esperimento su cui il premier-urbanista ha lavorato gionro e notte. Resta l’incognita sicurezza. Black bloc e antagonisti, caldi dopo Strasburgo, seppelliranno l’ascia di guerra fronte al terremoto?
25 aprile 2009
qui l'articoloRimane l'incognita. dove faranno mai sto c***o di G8?°°°°
In Sardegna sono un momentino e giustamente direi,
incavolati:Gli imprenditori, i maggiori sostenitori del centrodestra, ma anche gli amministratori locali sono preoccupati. Il presidente Ugo Cappellacci si è indignato un po’ all’inizio, poi ha dovuto fare marcia indietro. Ieri è volato a Roma verso Palazzo Grazioli, dal presidente del Consiglio, subito dopo l’incontro - nel corso del quale ha fatto una al premier una relazione sulle sollevazioni locali- ha spiegato: «Berlusconi ha assicurato che le opere in corso di realizzazione saranno completate: nessun cantiere sarà lasciato incompiuto». Compresa la Sassari- Olbia, ora in stand-by. «Il sito della Maddalena - che avrebbe dovuto ospitare i grandi del mondo, ndr - verrà destinato ad accogliere in maniera permanente delegazioni straniere e summit internazionali», forse già in autunno potrebbe ospitare la conferenza internazionale sull’Ambiente. Con Gianni Letta ci sarà un incontro nei prossimi giorni e si farà un punto.
Le opere programmate, invece, non si sa che fine faranno. Per Cappellacci la storia finisce qui. « L'idea - dice Cappellacci - è quella di ospitare negli stessi giorni del vertice che si terrà a L'Aquila altri eventi organizzati direttamente dalla Regione». Non si tranquillizza affatto il sindaco di La Maddalena, Angelo Comiti, secondo il quale di questa storia dovrà occuparsi la Corte dei Conti: «Non abbiamo comprato candeline per una torta di compleanno». Soprattutto non vuole rinunciare al riscatto dell'isola dopo 35 anni di economia legata ai militari Usa: «Il G8 faceva parte di un progetto voluto da due governi per risarcire questa città», ricorda. E anche ieri ha lanciato appelli: «Da noi il G8, in Abruzzo il summit sull'ambiente».
Guido Melis e Giulio Calvisi, due parlamentari Pd, annunciano un’interrogazione al governo e ricordano: «Il premier parla di un risparmio di 225 milioni da dirottare in Abruzzo: quelli per l’isola della Maddalena non erano soldi dello Stato, ma fondi Fas, fondi europei destinati ad aeree sottosviluppate, già stanziati dalla programmazione nazionale per la Sardegna». Si tratta di una decisione presa dal governo Prodi e dall’allora governatore Renato Soru per ridare il via all’economia sarda.
Anche se cifre ufficiali non ce ne sono, si stimano intorno ai 180 milioni di euro i fondi finora utilizzati per le opere: un porto turistico, l’acquedotto, due alberghi, la bonifica dell’arsenale e delle acque antistanti. Lo Stato ha stanziato 50 milioni di euro: è tutta farina del «sacco Fas».
Attualmente sull’isola si lavora freneticamente per garantire la conclusione dei cantieri entro la data del G8, in luglio, ma d’ ora in poi non è chiaro come andranno le cose. Di sicuro le imprese non si sentiranno più obbligate ai tre turni al giorno e quindi non è detto che i livelli occupazionali saranno gli stessi. Non si sa neanche cosa ne sarà delle opere non cantierizzate ma ritenute fondamentali per le infrastrutture isolane.
tratto da questo articoloedit
qui la fonteStimato direttore, a distanza di diversi giorni, anzi di oltre due settimane dal sisma che ci ha messo in ginocchio, a L’Aquila c’è già qualcuno che ha il modo di riutilizzare internet e scrivere a EFFEDIEFFE. Con tutte le cose che ci sono da fare... non è una cosa scontata, ma il troppo è troppo. In pochi giorni a L’Aquila, sono arrivati tutti... il presidente del consiglio e tutta la pletora di figuranti di destra sinistra e centro... martedì verrà il Santo Padre... e ora... anche il G8.
Cosa siamo diventati? Un luogo di pellegrinaggio? So che siamo pittoreschi... lo vedo coi miei occhi... gente vestita di stracci o abiti usati distribuiti dalla caritas, che sguazzano in campi di fortuna allestiti in ex campetti di calcio di periferia o paese... scarpe lorde di fango, occhi spauriti, anziani malati, donne incinte, bambini... ammassati in tende da 12, come animali da stalla, o in palloni ad uso sportivo. Donne anziane che debbono spogliarsi e lavarsi davanti a decine di persone, mamme che debbono fare la fila anche per portare in bagno i bambini, poi bagno... che parola grossa... un lurido cesso di plastica piazzato alla meno peggio... con il serbatoio chimico, puzzolente, malfermo, stretto... Intanto sui giornali tutto va bene... è tutto ripartito... sembra abbiano riaperto le scuole... gli uffici... ... la verità è che siamo come eravamo dopo tre giorni dal sisma: “in mezzo alla m…!!!”.
Intanto i media dopo i primi giorni di pietismo e lacrimucce stanno spegnendo le luci... la gente sui loro salotti cambia canale, perchè ci sono le finali di qualche “reality”… (ahahahah che cosa è la realtà???). La gente nei discoris da bar dice già: “Cambiamo discorso ti prego... non ci voglio pensare...” ... ebbene lo si faccia... lasciateci in pace se non volete o potete aiutarci... almeno lasciateci in pace... viviamo in una città distrutta... l’intero centro storico è devastato, presidiato dall’esercito e blindato. Non possiamo tornare neppure a scavare sulle nostre case alla ricerca delle foto dei nostri figli o del nostro gatto di casa... io ho la casa ridotta ad una bottiglia rotta… inagibile... l’ufficio devastato... oltre un decennio di mutui da pagare su immobili da rottamare... una attività in proprio che non beneficerà dei mega appalti che già si stanno approntando a Roma, e qualche poveraccio di dipendente... disperato… spacciato… come me... come noi tutti.
Ma il governo che fa??? Ci rompe i c… invece di mandare container e baracche... che sono brutte; i cialtroni che ci governano... ci fa stare accampati, lontani da telecamere indiscrete e filtrando interviste non allineate... la città già blindata diventa totalmente bloccata ... ora pure il G8… perchè??? Per avere ancora più disagi...??? Per far arrivare anche qualche altro elemento di dissesto??? Non basta quello che ci ha riservato la vita? Il nostro destino non è già abbastanza miserando??? Dobbiamo rassegnarci anche alle più sordide e becere strumentalizzazioni bipartisan???
Sono arrivati a decine... a centinaia di volontari... con le loro telecamerine e fotocamere amtoriali... ridevano quando arrivavano… poi iniziano a parlare con noi... il loro sorriso sparisce… ne ho visti molti piangere... pediatri nelle tende pediatriche... piangere come vitelli, davanti a bambini che svengono ad ogni minima scossa dello sciame sismico che continua inesorabile... ho visto due bambini un bimbo di sei e una bimba di 8, che hanno perso la parola... semplicemente... non parlano più... Ho visto il terrore negli occhi di mio figlio, mentre i suoi giochi e i suoi mobili gli crollavano addosso, mentre le pareti si fratumavano e la polvere invadeva la casa, ho sentito le grida di terrore di mia moglie che nel buio del black out che è arrivato quasi subito non iusciva ad aprire la porta finestra che dà in girdino perchè gli infissi si sono deformati...
Mi sono spaccato i piedi camminando scalzo sui vetri della sala... bottiglie di vino, pezzi di mobili, ho dovuto sfondare tutto usando il mobile su cui allora mettevamo i CD... siamo usciti che la terra aveva smesso di tremare... e intorno la gente urlava nelle scale o fuori in strada... mentre l’odore di metano dalle condutture spaccate aveva invaso il quartiere. Ho visto tutto questo… e ringrazio il Signore, lo ringrazio perchè pur avendo perso tutto, non ho perso nulla... ho con me mia moglie e mio figlio, non ho avuto lutti tra i parenti più stretti... m’è andata di lusso... e la cosa assurda è che non ho perso nè la lucidità, nè il disincanto… nè il coraggio... andremo avanti... siamo vivi... ripartiremo dal niente.... Se mai ci daranno soldi per ricostruire o meglio rabberciare quel che è scomparso per sempre... passeranno per banche, interessi agevolati, bonifici, fatture autorizzate da periti e finanzieri... siamo terremotati... non possiamo chiedere... possiamo solo accettare… o meglio subìre... ma subìre il nostro destino... non essere strumentalizzati in modo indegno... C’è chi di noi ha subito morti strazianti... poche dicono… sul totale delle popolazioni... (che bravi esperti...) poche... perchè solo 300 morti... non sono niente...
…ma Cristina.. faceva l’infermiera nell’ospedale che è crollato... era al pronto soccorso... e ora è sotto terapia psichiatrica... non lavora più... è sconvolta... ha visto gente lasciata morire in rianimazione... perchè era troppo malmessa... o anziana... mettevano a questi disgraziati un foglio di carta addosso attaccato col cerotto... e una X rosssa a pennarello... il segno della condanna... c’erano troppi bambini... emorragie... teste spaccate, toraci schiacciati... e ora lei non dorme più... piange... piange sempre... non mangia... non sa più sorridere... Un mio vicino di casa, si è covinto di essere il prefetto questore... chiama i ministeri... parla da solo... è alloggiato in un campo nello stadio! del rugby... e veste lo stesso vestito doppio petto che indossa un dirigente in ufficio... con scarpe da ginnastica rosse però... da settimane... dice di non poter andare da altre parti o con parenti... perchè come prefetto è sempre reperibile…
Il dottore del terzo piano lavorava al sert... ora lavora in una tenda blu… dorme in macchina da settimane... lavora a turni, gira i campi a somministrare droghe ai tossici mischiati alla gente comune, per tenerli buoni… e somministra psicofarmaci a palate... neppure per lui ci sono posti in container... e ora però arriva il G8.
Non è giusto tutto questo... questo è troppo... scrivo da una roulotte davanti casa... ho collegato un tubo di acqua e un cavo di fortuna, passano attraverso una delle crepe che si sono squarciate sul mio muro di casa... ho collegato internet ricollegando la mia linea dalla chiostrina in strada... ho un bambino che mi ha detto: “papà... quando aggiusti la casa rotta???” Io gli ho risposto... che è troppo rotta… verranno dei signori tra un po’... e ne faranno scempio... hanno già iniziato le demolizioni... ruspe enormi... che spianano tutto... vicoli antichi… ricordi... suoni... mio figlio ha fatto quattro anni... e dice per telefono ai nonni... “nonno... nonno... io abito nella casa di plastica... perchè la casa di mattoni è troppo rotta... domani forse papà torna in casa coi pompieri e mi riprende il cartone dei mostri pelosi...”.
Capite il nostro nuovo mondo surreale??? No... so che non potete e forse non volete... so anche che in fondo è inesorabile... persino giusto... chissà... ma almeno chiedo il rispetto del nostro dolore... e per la p… ... lasciateci in pace... lasciateci dignitosamente abbandonati a decisioni più grandi di noi... soli coi nostri drammi, le nostre paure... i nostri rimpianti... ma almeno ci si lasci la dignità. Gli aquilani non hanno l’indole dei piagnoni... non siamo un popolo di sciatti questuanti... siamo un popola chiuso, malfidato, ma onesto, coraggioso... saremo ex pecorai transumanti e contadini di pedemonte... ma non siamo gente vile... rivendichiamo il diritto alla verità... alla dignità... porca p…!!!
Io direttore le chiedo un favore... venga a L’Aquila anche Lei... venga a vedere... usi la sua redazione perchè non si spenga la luce su questa nostro unico bisogno... non chiedo una raccolta fondi del c… ... non chiedo aiuti per me o per la mia famiglia in roulotte... (ho dovuto pagarla in contanti... usata... settemilatrecento euro e per fortuna che li ho racimolati tra parenti e amici...) chiedo un suo articolo... dopo che avrà visto i nostri sguardi... sentito le nostre voci... se vorrà venire... cercherò di farla stare meglio che si potrà... magari non in tenda... perchè ci sono già gastroenteriti e polmoniti virali... ma la prego... prego la redazione... non dimenticateci... date voce alla nostra prima necessità... la dignità di esseri umani.
Grazie per quello che vorrà fare.
Luca D’Antonis
...e ora arriva il G8....come se non ci fosse già da pensare alla situazione sociale della zona...