http://www.almanaccodeimisteri.info/relazioneBielli.htmIn questa relazione viene spiegata molto bene la figura di moretti. Anzi viene spiegato bene che la figura di moretti è stata 'funzionale' al tutto.
alcuni spunti:
Sulla base degli elementi acquisiti a quel momento, il 20 aprile Infelisi consegna per il visto al procuratore capo l'ordine di cattura. Sono passati due giorni dalla scoperta del covo di via Gradoli e sì è, nel frattempo, acquisita una buona certezza circa l'identità di Moretti e il suo ruolo nell'operazione.
Per i dubbi e le perplessità riferite sopra, il vertice della procura trattiene quattro giorni il mandato di cattura predisposto da Infelisi. Pascalino e De Matteo ne discutono l'opportunità, si consultano con qualcuno e il 24 aprile decidono di restituire, con il loro avallo, le carte al sostituto per l'emissione definitiva. Ma in quei quattro giorni, intanto, sono proseguite le indagini e su Moretti non vi sono più dubbi: è lui il nuovo capo delle Brigate Rosse, il cervello dell’intera operazione Moro.
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In quattro giorni dal 20 al 24 aprile 78 moretti diventa a tutti gli effetti il capo delle BR.
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Non spetta a questo consulente trarre conclusioni in merito, e il materiale documentale non consente neppure di avanzare ipotesi che non siano azzardate. E' solo possibile ribadire che alla data del 20 aprile - quando cioè il sostituto procuratore Infelisi trasmette il mandato di cattura al procuratore capo per il visto - il nome di Moretti è certamente conosciuto come quello di un appartenente alle Brigate Rosse, e sulla base della scheda UCIGOS del 16 marzo 1978, egli risulta come "elemento pericolosissimo" e "uno dei maggiori esponenti dell’organizzazione terroristica".
Ciò che è consentito, tuttavia, è rilevare come nel corso della sua audizione il sostituto procuratore Infelisi, rispondendo alla domanda di un membro della Commissione si lasci in qualche modo sfuggire che il procuratore generale Pascalino si fosse consultato con qualcuno al di fuori della procura prima di autorizzare l'emissione del mandato di cattura.
"Lui (Pascalino) si è consultato da più parti, forse con chi… - ricorda Infelisi, ed è l'on. Violante a domandare se si trattava di qualcuno che "non era istituzionalmente demandato".
Infelisi, seppure indirettamente, conferma, sostenendo che "forse era un suo dovere, un suo diritto".
Con chi si fosse consultato Pascalino prima di autorizzare i mandati di cattura non lo sappiamo, ma è da presumere che si trattasse in qualche modo di rappresentanti politici e istituzionali.
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....e qui si ritorna a chiedersi chi era quel qualcuno al di fuori della procura ....
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probailmente è all'inizio della relazione che troviamo qualcosa di importante:
La rilevanza dei tre episodi si fonda, in tutti e tre i casi, sul presupposto che Mario Moretti fosse conosciuto all'epoca del sequestro Moro, che se ne conoscesse l'identità, e che questa fosse nota alle forze dell'ordine, come note erano la sua attività e il suo ruolo all'interno dell'organizzazione terroristica Brigate Rosse.
I tre episodi possono essere così riassunti:
il mandato di cattura nei confronti di Moretti viene spiccato solo il 19 maggio 1978, a non il 24 aprile quando viene emesso nei confronti degli altri brigatisti;
il nome di Moretti non compare tra quelli dei terroristi sui quali il Capo della Polizia ipotizza di istituire una taglia;
la comunicazione del ministero dell’Interno inerente le ricerche di Moretti è l’unica della quale non viene segnalata l’urgenza.
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1-nessun mandato di cattura (per gli altri brigatisti si, per moretti il-capo BR no)
2-il capo della polizia dimentica di mettere nella lista dei terroristi il capo Br cioè moretti
3-il ministero dell'interno non segnala come urgente la riceca del capo BR cioè moretti
allora è il caso di chiederci chi c'era in via fani quel giorno.Ci potevano essere un sacco di persone ma non quelle che ci dicono ci siano state.
Sigmatau
nella lettera riportata fra i ricordi c'è anche ....il nonno degli scacchi....
Il nipote Luca (nel video in molti post sopra di la7) parla di come il nonno gli insegnasse gli scacchi e le varie mosse e si ricorda che gli diceva che la mossa del cavallo è fatta ad L come l'iniziale del suo nome....