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11 Settembre
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 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
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L'11 settembre ha modificato troppo e tragicamente l'andamento degli eventi mondiali recenti perchè si accettino spiegazioni di regime senza porsi domande, dubitare davanti alle prove ed indagare.

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11 settembre : Errata Corrige – Il lapsus di Dick Cheney
Inviato da Redazione il 12/5/2011 1:00:00 (13673 letture)

Durante la puntata di Matrix dello scorso 10 maggio è andato in onda un mio filmato nel quale riportavo, fra le altre cose, che nel 2006 Cheney avesse dichiarato che “non esistono prove che dimostrino un diretto coinvolgimento di Osama bin Laden nei fatti dell’11 settembre”.

Paolo Attivissimo, nel suo contro-filmato, ha fatto notare che quello di Cheney era stato solo un lapsus, poi corretto dall’intervistatore Tony Snow, e che Cheney in realtà intendesse dire “Saddam Hussein”, non “Osama bin Laden”.

Sono risalito alla fonte originaria, e confermo quello che ha detto Attivissimo.

Mi scuso quindi con gli spettatori e con gli utenti del sito per questa errata informazione che ho diffuso, in completa buona fede, a causa della fretta. Stavo infatti preparando il mio intervento a Matrix, ed ho preso lo spezzone incriminato dal documentario “Alqueda doesn’t exist” [vedi nota in coda] – nel quale ovviamente la correzione di Cheney non compare – fidandomi di quella fonte, senza andare a verificarla. In altre parole, lo stesso autore del documentario ha inserito la clip senza citare la correzione di Cheney (che poi lo abbia fatto intenzionalmente, oppure a sua volta in buona fede, non posso saperlo – ma la notizia è errata e la mia correzione rimane d’obbligo).

Detto questo, restano da fare alcune considerazioni:

1) Attivissimo purtroppo non si è limitato a segnalare l’errore, ...

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11 settembre : Matrix torna su bin Laden
Inviato da Redazione il 10/5/2011 7:40:00 (19790 letture)

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LINK VIDEO: LA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DI PAOLO ATTIVISSIMO

LINK VIDEO: LA PUNTATA INTEGRALE DI MATRIX

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Ieri la trasmissione Matrix è tornata ad occuparsi dell'argomento bin Laden. Hanno partecipato Barbara Palombelli, Alessandro Cecchi Paone, Stella Pende, Greg Burke (giornalista FOX-Italia), Giulietto Chiesa e Massimo Mazzucco.

Questo il video di M.M. messo in onda durante la trasmissione:



La puntata di Matrix di ieri ha dimostrato quali siano i limiti del dibattito televisivo, nel momento in cui si provi davvero a dibattere su qualcosa di reale e concreto: è semplicemente impossibile farlo, senza una controparte adeguatamente preparata.

Nel momento stesso in cui concedi a due personaggi come Giulietto Chiesa e Massimo Mazzucco (potevano benissimo essere altre due persone, sia chiaro), di portare sul tavolo fatto concreti e ben organizzati, di colpo la controparte si trova senza argomenti per replicare. Ci si è ridotti così ad una curiosa partita di “calcio-contro-poesia”, nella quale la prima squadra attaccava portando il pallone verso la rete avversaria, e la seconda si difendeva con volatili disquisizioni di tipo retorico, con voli pindarici senza fondatezza oggettiva, con argomentazioni di tipo poetico a livello puramente personale.

Per un Mazzucco che diceva “Oliver North dichiara che bin Laden è morto”, rispondeva una Stella Pende dicendo che “l’Italia è un paese che vive di bugie”. Per un Giulietto Chiesa che diceva “la Casa Bianca ha mentito dicendo di aver fatto l’azione con i pakistani”, rispondeva un Cecchi Paone dicendo che “è giusto difendere la libertà dell’Occidente”.

Uno tira un rigore nell’angolo in basso a destra, e il portiere invece di tuffarsi si mette a recitare il Carducci.

L’unico che ha tentato di tenere alta la bandiera della versione ufficiale, paradossalmente, è stato Paolo Attivissimo, ...

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11 settembre : Le vere conseguenze della falsa morte di bin Laden
Inviato da Redazione il 7/5/2011 23:20:00 (17464 letture)

Pochi avrebbero potuto immaginare che il tentativo di “chiudere in bellezza” la grande menzogna del 9/11, propinandoci la falsa uccisione di bin laden, si sarebbe trasformato in un boomerang clamoroso per l’intera amministrazione americana.

Ma ora che inizia a dissolversi il polverone sollevato dalla improbabile “morte” di bin Laden, si cominciano ad intravvedere le conseguenze a lungo termine che questo clamoroso infortunio mediatico potrà avere sul futuro complessivo della vicenda 9/11.

Se infatti la morte di bin Laden è falsa, bisognerà dedurre che anche colui che è stato spacciato per bin Laden in tutti questi anni fosse un falso. E se costui era un falso, bisognerà concludere che l’intero apparato di “distrazione di massa” che ruotava intorno a questo personaggio – AlQueda compresa - non fosse che una grandiosa messinscena, creata ad arte per giustificare guerre, invasioni e massacri di portata globale di fronte alle masse più credulone.

In altre parole, la falsa morte di bin Laden conferma fin dalle radici la falsità dell’intera versione ufficiale sul 9/11. Non a caso gli amici debunker si stanno arrampicando sugli specchi, ...

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11 settembre : Matrix e il falso bin Laden
Inviato da Redazione il 5/5/2011 15:40:00 (29665 letture)

QUI la puntata integrale di Matrix dedicata alla questione del falso bin Laden. Hanno partecipato, fra gli altri, Giulietto Chiesa, Paolo Attivissimo e Massimo Mazzucco.

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SPECIAL LINK: LA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DI PAOLO ATTIVISSIMO
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Poichè la puntata è stata ampiamente commentata dagli utenti durante la stessa messa in onda, mi limiterò ad aggiungere solo un paio di cose che riguardano la mia partecipazione. Purtroppo non sentivo quasi nulla di quello che accadeva in sala – mi arrivavano solo mezze parole, a spizzichi e bocconi – e quindi non ho potuto seguire la discussione, limitandomi a rispondere alle domande che mi venivano fatte da Alessio Vinci.

Se avessi potuto seguire il dibattito, avrei offerto una risposta molto semplice ai quesiti, solo apparentemente “insormontabili”, posti dalla controparte: la foto della “situation room” e la presunta figlia di bin Laden.

Sulla foto della situation room, ci è stato fatto notare che l’intero staff di Obama “non poteva” aver messo in scena le espressioni di preoccupazione e di orrore che effettivamente si leggono sui loro volti. Su questo concordo in pieno, l’orrore e la preoccupazione erano sicuramente reali. Il problema è che noi non sappiamo assolutamente che cosa stessero guardando quelle persone. Per quel che ci riguarda, potevano stare tutti assistendo ad un raid contro il doppione di bin Laden (qualcuno devono pur averlo ammazzato, in quella casa), ed ecco spiegata la foto della situation room senza bisogno di rendere complice l’intero esecutivo americano. Le prime vittime dell’inganno sarebbero state proprio loro (come d'abitudine, peraltro, nella storia americana).

Riguardo alla “figlia di bin laden”, avrei semplicemente ricordato agli spettatori che l’ultima dodicenne a cui abbiamo creduto, ...

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11 settembre : Risposta a Vittorio Zucconi
Inviato da Redazione il 5/5/2011 6:50:00 (9057 letture)

di Riccardo Pizzirani

Egregio dott. Zucconi, chi le scrive è un privato cittadino, membro del Movimento per la Verità sull'Undici Settembre e studioso di comunicazione, in special modo di propaganda e tecniche di soppressione dell'informazione. Trovo che il suo recente articolo, ”Il processo impossibile”, ben coniughi i più grossolani trucchi della propaganda applicata al tema che mi è caro, e vorrei quindi commentare le domande che lei pone. Cito dal suo articolo:

Leggo che anche Massimo D’Alema, già premier italiano quando bombardammo la Jugoslavia ammazzando senza processi e sentenze, avrebbe preferito un Osama catturato e processato. Tesi che molti, e alcuni anche in buona fede, sostengono, trasversalmente ai partiti e alle opinioni. Proviamo a guardarla un po’ più a fondo con alcune domande:

Interessante come inizio, non c'è che dire. Un velato uso della "colpa per associazione": chi la pensa come D'Alema su questo argomento in fin dei conti o giustifica anche il bombardamento della Jugoslavia oppure è ipocrita quanto lui. Però c'è anche chi sbaglia in buona fede, bontà sua. Grazie. Da pacifista le posso dire che due torti non fanno una ragione, si può essere contrari al bombardamento prima e alle esecuzioni sommarie adesso. E grazie ancora, preferisco eventualmente sbagliare in libertà che dovermi allineare al pensiero di un partito o dell'opinione dominante, perché la mia opinione nasce dai fatti, che come vedremo nel prosieguo sono il grande assente dal suo articolo. Opinioni, giudizi, di quelli invece ce ne sono tanti, mancano proprio solo i fatti.

1) Processo dove? Quale tribunale in quale nazione avrebbe avuto giurisdizione su di lui, visto che i crimini dei quali è imputata al Quaeda hanno colpito dozzine di Paesi in ogni continente? Forse che i morti a New York avrebbero dovuto avere precedenza sui morti in Kenya, in Marocco, in Tanzania, in Inghilterra, a Madrid ecc ecc? Non avremmo subito gridato ai “morti americani” che contano più degli altri? O avremmo portato in giro per il mondo, come un orrendo “Osama’s Traveling Circus” Osama e i suoi avvocati?

Partiamo con un argomento collaterale e poco interessante: davvero Osama andava ucciso perchè non avremmo saputo dove processarlo?...

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11 settembre : In morte di un ologramma
Inviato da Redazione il 3/5/2011 1:20:00 (9303 letture)

di Marco Cedolin

Gli “eroici” Navy Seals americani hanno ucciso Osama Bin Ladin, l’inafferrabile icona del terrorismo olografico internazionale, l’ectoplasma più ricercato del pianeta, fin dai tempi dell’autoattentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001, riguardo al quale lui stesso, quando ancora possedeva una dimensione corporea, aveva più volte ribadito la più completa estraneità.

La “sconvolgente” notizia campeggia in formato maxi lusso sulle prime pagine di tutti i media, con una tale ridda di foto, articoli, retrospettive, precognizioni, indiscrezioni e valutazioni dotte, da tenere impegnato il lettore almeno per qualche settimana, sempre che si legga di buona lena e senza troppe distrazioni.

Ci sono i racconti concernenti i risvolti dell’operazione militare di grande prestigio ed estrema difficoltà, perché ammazzare un ectoplasma non è una passeggiata che s’improvvisa così su due piedi.

C’è la narrazione della sepoltura del “corpo” in mare, secondo le modalità del rito islamico, dal momento che quando si ammazza un ologramma non occorre attendere qualche giorno prima di fargli il funerale, anzi si può procedere perfino in anticipo rispetto all’assassinio e sei poi il rito islamico prevede tutt'altra cosa in fondo poco importa.....

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11 settembre : La morte di Osama bin Laden
Inviato da Redazione il 2/5/2011 7:50:00 (51999 letture)

I commenti di luogocomune alla notizia della morte di Osama:

(Scarica questa gif e falla circolare...)

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E’ morto un uomo che non è mai esistito.

Intendiamoci, un signore di nome Osama bin Laden su questa terra è esistito, per un certo periodo di tempo, ma la sua vita reale non ha avuto nulla a che fare con quello che crede la gente. Il vero Osama bin Laden, di professione sceicco, si è dedicato negli anni ’80 all’organizzazione della militanza islamica contro l’invasione russa in Afghanistan. Per fare questo ha avuto l’appoggio, concreto e programmato, della CIA, che gli ha fornito non soltanto “armi e munizioni”, ma anche gli stessi uomini importati dai paesi arabi – i cosiddetti Mujaheddin – per combattere al suo fianco.

Da questa figura tridimensionale, già di per se sfuggevole ed ambigua, è nato il personaggio a due dimensioni ad uso strettamente mediatico, che tutti conoscono come Osama bin Laden. Naturalmente, per poter gestire con disinvoltura il personaggio a due dimensioni, è stato necessario uccidere quello reale. Risale alla primavera del 2002 un articolo, in lingua pakistana, che riportava la notizia della morte dello sceicco saudita. Anche Benazir Bhutto ne diede - in modo apparentemente involontario - la conferma. Ma questa notizia fu naturalmente ignorata dai media mainstream, che potevano così iniziare ad allevare il loro prezioso pargolo bi-dimensionale, che gli avrebbe fruttato centinaia di titoloni a nove colonne nel corso di quasi un decennio.

Sulla inconsistenza – ridicolaggine, anzi – di questo personaggio fittizio non ci dilungheremo di certo. Abbiamo già abbondantemente smentito la sua reale esistenza più volte, e lo abbiamo fatto in modo a nostro parere del tutto esaustivo.

Nè peraltro dobbiamo sforzarci più di tanto per dimostrare che anche questa notizia della sua uccisione non sia che un’ennesima, patetica messinscena: ...

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11 settembre : “Complottismo”: Focus ci riprova. Con la complicità dl CICAP.
Inviato da Redazione il 11/4/2011 7:20:00 (14402 letture)



PUBBLICATA LA II PARTE: IL CASO JFK “VISTO” DAL CICAP

In coda a questo articolo compaiono alcune domande rivolte pubblicamente ai signori:

Sandro Boeri – Direttore di Focus
Marta Erba – Giornalista
Massimo Polidoro – Membro del CICAP


***

Chi ci leggeva 4 anni fa ricorderà sicuramente la magra figura fatta dalla rivista “Focus”, quando volle avventurarsi sull’infido terreno dell’11 settembre: in un solo articolo riuscirono a collezionare una tale marea di “errori ed omissioni” da far morire di vergogna il direttore di un qualunque giornalucolo di provincia. (Fra le più eclatanti possiamo ricordare la “breccia nel muro [del Pentagono] di 19 metri”, e il fatto che “le ali [di AA77] si sono staccate dalla carlinga e per effetto della velocità si sono raccolte lungo l'asse dell'aereo”. Roba da cartoni animati, insomma).

Nonostante questo il direttore Sandro Boeri, da me contattato personalmente, riuscì ad esibire una tale dose di presunzione da ignorare completamente le mie segnalazioni sugli errori più eclatanti, e non si degnò nemmeno di far correggere le false informazioni che aveva pubblicato sul film Inganno Globale. (Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, questa è la pagina con l’analisi dell’articolo di Focus sull’11 settembre).

Ma loro, si sa, “sono la Mondadori”, e possono tranquillamente ignorare piccoli siti come il nostro.

Ebbene, a distanza di quattro anni Focus ci ha riprovato, questa volta con una compilation sul “complottismo” che si è meritata uno “Speciale Storia” tutto per sè, lo scorso mese di febbraio. Mescolando con la solita disinvoltura fatti accertati e opinioni senza fondamento, …

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11 settembre : Studio sul materiale thermitico ritrovato nelle macerie del WTC
Inviato da Redazione il 27/1/2011 8:00:00 (21647 letture)

Come abbiamo ripetuto molte volte, non sta al normale cittadino spiegare chi abbia compiuto gli attentati dell’11 settembre, nè tantomeno sta a lui spiegare con quale tecnica sarebbero state demolite le Torri Gemelle.

Sappiamo solo che le Torri non possono essere crollate da sole, come ci è stato detto, e che la versione ufficiale è quindi falsa a questo riguardo.

I campioni di nano-thermite ritrovati fra le polveri delle macerie, però, rappresentano un indizio molto imbarazzante per chi vuole difendere la versione ufficiale, visto che tale tipo di composto chimico è tutt’altro che comune, e che la sua caratteristica principale è proprio quella di tagliare con facilità colonne d’acciaio come quelle presenti nelle Torri Gemelle.

L’importanza di questi ritrovati chimici, e l’imbarazzo che hanno creato nella comunità dei debunkers, possono esser misurati dai tentativi - decisamente grossolani - che hanno fatto questi ultimi per giustificarne in qualche modo la presenza fra le macerie.

Ma restiamo ancora tutti in attesa – non dimentichiamolo - che qualcuno ci spieghi con precisione come avrebbero fatto le Torri Gemelle a crollare da sole, da cima a fondo, visto che nessuno ancora lo ha fatto. M.M.

STUDIO SUL MATERIALE THERMITICO RITROVATO NELLE MACERIE DEL WTC

di Decalagon e Dr-Jackal

Provenienza delle polveri, strumenti utilizzati e particolarità dei campioni

L'11 settembre 2001 il crollo delle Torri Gemelle e del World Trade Center 7 ha sparso lungo gran parte della città ingenti quantità di polvere di cemento e di altri materiali. Questa polvere è stata raccolta da privati cittadini che vivevano a Mahattan il giorno della tragedia (Frank Delessio, Stephen White, Janette MacKinlay e Jody Intermont). Il prof. Steven Jones, dopo anni di dibattito riguardo al crollo dei più alti edifici del complesso del WTC, ha deciso di analizzare quelle polveri per cercare prove concrete a sostegno della teoria della demolizione controllata, dato che il NIST ha ammesso di non averle nemmeno cercate; in seguito alla sua richiesta avanzata nel 2006 per i campioni di polvere, ...

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11 settembre : Jim Fetzer: un "no planer" con l'uso della ragione
Inviato da Redazione il 4/1/2011 8:50:00 (34508 letture)

PUBBLICATA LA SECONDA PARTE

Abbiamo intervistato Jim Fetzer, uno dei “padri fondatori” della cosiddetta teoria “no planes”, per cercare di capire qualcosa di più su questo aspetto controverso dell’11 settembre, che sembra non trovare pace sui forum di Internet.

Jim Fetzer è Professor Emeritus all’Università del Minnesota, dove ha insegnato Logica e Filosofia della Scienza per oltre 20 anni. E’ stato il fondatore di Scholars for 9/11 Truth insieme a Steven Jones, prima di entare in rotta con il Movimento dei Truthers a causa delle sue teorie considerate "troppo estreme" dalla maggioranza dei suoi membri. In passato Fetzer, che nella vita ha scritto una trentina di libri sugli argomenti più diversi, è stato uno dei ricercatori che ha maggiormente approfondito il caso Kennedy. In particolare si è distinto, insieme ad altri autori, per la dettagliata analisi tecnica che dimostrerebbe la sostanziale manipolazione del filmato di Zapruder da parte del governo americano. Riguardo all’11 settembre, Fetzer si dichiara un sostenitore della teoria “no planes”.

E dobbiamo dire, riguardo a questo, che per la prima volta in assoluto siamo riusciti ad avere un dialogo civile e costruttivo con un sostenitore di questa teoria. Fino ad oggi ci eravamo scontrati soltanto con personaggi più o meno fanatici e invasati, che ti urlavano in faccia “Ma come fai a non vedere che le immagini televisive sono un falso colossale?”, ma poi non riuscivano a darti una sola spiegazione sensata su quelle che sarebbero le presunte anomalie contenute in questi video.

La cosa più triste è che non solo costoro pretendono che tu capisca quello che nemmeno loro probabilmente hanno ben chiaro, ma arrivano ad accusare apertamente il nostro sito di fare “disinformazione”, solo perchè non appoggiamo le loro teorie. (Come se accusando gli altri di diffondere informazioni false si rinforzasse automaticamente la credibilità delle proprie).

A noi in realtà interessa prima di tutto capire, e Jim Fetzer ha dimostrato che si può ragionare nel pieno rispetto delle opinioni altrui, ed arrivare comunque a stabilire un terreno comune, senza per questo doversi trovare d’accordo su tutto. In fondo, non dimentichiamolo mai, non sta al normale cittadino di spiegare cosa è successo l’11 di settembre.

***

INTERVISTA A JIM FETZER – 2 gennaio 2011 – (PRIMA PARTE)





TRADUZIONE

M.M.: Sono Massimo Mazzucco di luogocomune.net, e parliamo oggi con Jim Fetzer della cosiddetta teoria “no planes”. Prima di tutto vorrei chiederle questo: lei si sente di esprimere la posizione generale dei cosiddetti “no planers”, oppure si trova in contrasto con qualcuno di loro su un qualunque argomento specifico della questione?

J.F.: Domanda interessante, Max. Io probabilmente mi trovo in una posizione abbastanza centrale, rispetto alla cosiddetta questione “no planes”, che in realtà si articola intorno a presunte anomalie in tutti e quattro i presunti luoghi degli schianti aerei.

M.M.: Partiamo allora dal volo United 175, …

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11 settembre : Soccorritori di Ground Zero - L’ultima vergogna
Inviato da Redazione il 2/1/2011 6:10:00 (10393 letture)

(Questo video risale al 2006. Da allora la cifra indicata di 4.000 soccorritori colpiti da malattie polmonari e' salita ad oltre 11.000).



E’ stata l’ultima legge approvata dal parlamento americano nel 2010, e per un soffio ha rischiato di non farcela. Si tratta di un finanziamento di circa 4 miliardi di dollari destinato ai soccorritori dell’11 settembre - i cosiddetti “first responders” - che hanno contratto malattie polmonari dopo aver respirato per lunghi giorni la polvere tossica delle macerie delle Torri Gemelle.

O almeno a coloro che sono ancora vivi, perchè nel frattempo molti di loro sono già morti per quelle malattie.

La vergogna per il ritardo con cui è stato finalmente stanziato il fondo sanitario va ad aggiungersi alla vergogna con cui il governo di Bush e Cheney ha sistematicamente ignorato la tragedia di queste persone per sette lunghi anni. Mentre la Halliburton rubava letteralmente milioni di dollari al giorno, ...

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11 settembre : September Blues. Una commedia in tre atti
Inviato da Redazione il 28/12/2010 9:30:00 (20008 letture)

(Articolo originale del 8/3/2010)

Immaginiamo una scenetta inventata, con Aldo Giovanni e Giacomo come protagonisti.

ATTO PRIMO

Si apre il sipario. L’ ambiente è scuro, tenebroso. Una sola luce centrale, bassa, illumina un tavolo rotondo attorno al quale sono seduti tre uomini. Il cono di luce permette di vedere le loro mani, ma il corpo e i volti restano parzialmente in ombra.

Aldo porta una divisa da generale, con la giacca coperta di decorazioni e la visiera del cappello calata sugli occhi. Giovanni indossa un abito scuro con il classico gilet e la camicia bianca. Porta gli occhiali da sole, e si vede il filo di un auricolare che gli esce dall’orecchio. Giacomo si presenta con una spavalda giacca viola a quadrettoni bianchi, camicia celeste elettroshock e cravatta arancione sgargiante. Inguardabile. E’ chiaramente lui il pesce fuor d’acqua.

Giovanni si rivolge ad Aldo, con tono serio e confidenziale.

GIOVANNI: Allora, mi è stato detto che la cosa si può fare.

ALDO (tira un sospiro di sollievo): Oohhhhh, finalmente, era ora! E quando?

GIOVANNI: Presto, presto. Entro settembre.

ALDO: Si potrebbe fare per l’11, già che ci siamo?

GIOVANNI: Si può provare. Ma perché proprio l’11?

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11 settembre : La demolizione controllata di Paolo Attivissimo
Inviato da Redazione il 26/12/2010 0:10:00 (18290 letture)

Torna su youtube il filmato “La demolizione controllata di Paolo Attivissimo”, dal quale è stato rimosso il segmento di Mediaset che aveva causato la chiusura dell’account.




2a parte: http://www.youtube.com/watch?v=rLqk9Cu4CZY
3a parte: http://www.youtube.com/watch?v=ecgK4j4UPYQ
4a parte: http://www.youtube.com/watch?v=LAGhSGY_DZY

Il filmato è anche presente su Arcoiris TV, dove è scaricabile in alta qualità. Preghiamo gli utenti di far circolare il più possibile anche il nuovo link di Youtube, su Facebook come sulle liste e-mail personali.

Il modo migliore per far conoscere certe verità è di svelare i trucchi di coloro che cercano di nasconderle.

Grazie.

M.M.

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11 settembre : Chi fa la spia non è figlio di Maria
Inviato da Redazione il 26/11/2010 7:20:00 (18166 letture)

Probabilmente scottato dal video che svelava tutti i suoi trucchetti da baraccone, Paolo Attivissimo - o qualcuno per suo conto - ha pensato bene che la soluzione migliore fosse di farlo sparire dalla circolazione. Sapendo che esiste un contenzioso sui diritti d’autore fra Mediaset e Youtube, qualcuno ha letteralmente “fatto la spia” a Mediaset, denunciando l’uso improprio di un inserto di Matrix di 30 secondi, che io avevo utilizzato nel video "La demolizione controllata di Paolo Attivissimo", per farlo rimuovere da Youtube.

Purtroppo in passato l’account di “luogocomune” aveva già subito due rimozioni (una per il filmato “Battuta di caccia a Baghdad”, fatto rimuovere dalla società di contractors AEGIS, l’altra per il filmato della BBC sul “Crimen Sollicitationis”), per cui la terza rimozione ha fatto scattare la chiusura definitiva dell’account.

Luogocomune ha così perso di colpo oltre 300 video pubblicati nell’arco di cinque anni. Non c’è più “Inganno Globale”, non c’è più “Il nuovo secolo americano”, non c’è più “Cancro le cure proibite”, non ci sono più le testimonianze dei pazienti di Simoncini, le interviste a Webster Tarpley, o le dozzine di filmati di supporto agli argomenti dell’11 settembre. Non ci sono più filmati come “Piero Angela non dice la verità”, nè gli stessi filmati nei quali io avevo replicato in precedenza alle false accuse di Attivissimo. (Molti di questi filmati sono comunque presenti su Arcoiris.tv, ma è charo che i motori di ricerca e la diffusione stessa del canale di Youtube per ora non hanno paragone).

Diciamo che con questo ultimo gesto meschino il clan di Attivissimo ha ottenuto mille volte di più di quello che sperava.

In ogni caso, conservo gli originali di tutti i filmati, ...

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11 settembre : Architects and Engineers – Una lezione mediatica
Inviato da Redazione il 17/11/2010 9:40:00 (8045 letture)

La sorprendente notizia, segnalata ieri da Megachip, che la Fox abbia dato uno spazio relativamente “pulito” al Movimento per la Verità sull’11 settembre, contiene uno splendido esempio di come ci si debba comportare a livello mediatico in situazioni del genere. (E’ proprio l’argomento che abbiamo trattato di recente nell’articolo ”Thermite, debunking e onere della prova”).

La stessa trasmissione della Fox poteva infatti trasformarsi in un disastro per il Movimento, se solo Tony Szamboti – un rappresentante di Architects and Engineers for 9/11 Truth - fosse cascato in una delle tante trappole che gli ha teso, consapevolmente o meno, il presentatore Geraldo Rivera.


(Scarica in alta definizione su arcoiris.tv).

Prima di tutto bisogna sapere che Geraldo Rivera non è affatto un presentatore qualunque. Rivera è l’uomo che nel 1975 presentò al pubblico americano, per la prima volta nella storia, il filmato di Zapruder sull’omicidio Kennedy. Fino a quel giorno il pubblico aveva visto soltanto ...

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