Inviato da Redazioneil 8/3/2015 19:20:00 (8548 letture)
di Maurizio Blondet
Il discorso di Netanyahu davanti al Congresso USA spero abbia dimostrato anche ai più ciechi questa evidenza che è politicamente corretto non vedere: il grado umiliante di servitù della Superpotenza sotto il potere ebraico. Un livello disonorevole di soggezione, che fa vergogna anche solo avervi assistito. Mai è accaduto nella storia americana che un governante straniero abbia parlato al Congresso – a sezioni unite – senza invito del Presidente in carica, per denunciare davanti ai senatori un negoziato che il suddetto presidente ha in corso, quello con l’Iran sul nucleare; e farlo dallo stesso pulpito da cui i presidenti americani pronunciano il tradizionale discorso sullo Stato dell’Unione, l’atto del supremo potere esecutivo.
È stato a tutti chiaro che il padrone è lui. Si sa che Obama ed il suo cerchio magico alla Casa Bianca avevano fatto sapere a Bibi almeno di chiedere l’invito presidenziale; l’avevano fatto «per via diplomatica», ossia di nascosto, implorando l’ambasciatore israeliano in USA Ron Dermer (un ex cittadino statunitense, altro tocco oltraggioso) di far ragionare il pazzo. Quando poi è stato chiaro che Netanyahu intendeva infischiarsene e venire a dare ordini agli eletti del popolo americano, «importanti personalità della Casa Bianca sono stati citati dai media, in modo anonimo, a chiamare il capo del Governo israeliano un “vile” e “chickenshit” (letteralmente ‘cacca di pollo’, insignificante): anonimamente.
La Casa Bianca – dicesi Casa Bianca – non ha avuto il coraggio di reagire apertamente allo schiaffo dell’ebreo, ...
Inviato da Redazioneil 5/3/2015 19:30:00 (6985 letture)
di Edoardo Capuano
Un’azienda svedese ha innestato microchip ai propri dipendenti
I dipendenti ora entrano in ufficio tramite questo microchip solo passando la mano davanti ai sensori e utilizzano pure l’ascensore e la fotocopiatrice cosi. Il circuito integrato è grosso poco più di un chicco di riso e, innestato nella mano tra pollice e indice.
La procedura è rapida, ma non del tutto indolore. E i dirigenti dell’Epicenter si vogliono spingere oltre, avendo annunciato che vogliono per permettere al proprio personale di pagare il caffè con una semplice alzata di mano. [...]
Inviato da Redazioneil 23/2/2015 19:25:14 (5646 letture)
Hugo Chavez risponde ad una giornalista della CNN, subito dopo la sua rielezione del 2012. Un discorso sull'imperialismo americano, da ascoltare dall'inizio alla fine.
Inviato da Redazioneil 27/1/2015 19:19:10 (9015 letture)
di Maurizio Blondet
Ovviamente, i nostri media non vi faranno vedere questi video, che dimostrano la presenza di combattenti americani a Mariupol. La fonte è al disopra di ogni sospetto, in quanto ucraina: una giovane giornalista televisiva e il suo cameraman stanno mostrando le devastazioni e le fiamme del mercato di Mariupol colpito da artiglierie, forse da razzi Grad. Ad un certo punto avanza correndo un soldato che la giornalista crede un ucraino, perchè indossa la mimetica ucraina e ha un kalashnikov; lei gli corre dietro chiedendogli: "Che cosa è successo qui? Mi dica?" Il cameraman cerca di prendere il volto del soldato ucraino. La risposta del soldato ucraino è furiosa, e in inglese: "Out of my face please!" E se ne va tutto affannato. La giornalista resta di stucco: com’è che i nostri eroici soldati parlano inglese da lingua madre, con una frase idiomatica? Andare al minuto 2.36 per la risposta del soldato "ucraino".
L’arrivo di soldati Usa sul terreno è stato annunciato ufficialmente il 21 gennaio scorso dal generale Ben Hodghes, capo della US Army Europe, ma solo come addestratori per i soldati di Kiev, ...
Inviato da Redazioneil 25/1/2015 19:10:00 (14104 letture)
Durante le presidenziali americane del 2004, si arrivò ad un testa a testa fra Bush e Kerry nello Stato dell'Ohio, con gli exit polls davano Kerry in vantaggio per 52 a 48. Ma questo non era accettabile: i repubblicani infatti non si potevano permettere di perdere la Casa Bianca proprio nel momento in cui la loro spinta bellica in Afghanistan e Iraq era arrivata al punto massimo. Intervenne così la famosa "manina" (come avremmo saputo in seguito, erano i repubblicani stessi a controllare il sistema elettronico di voto Diebold), e così magicamente, nelle ultime ore della notte, Bush passò in vantaggio e vinse l'Ohio con il 51% dei voti.
Nelle elezioni europee del 2014 gli exit polls davano un Movimento Cinque Stelle che aveva addirittura superato il PD di Matteo Renzi. Ma questo non era accettabile. [...]
Inviato da Redazioneil 9/1/2015 20:10:00 (23642 letture)
Ora che su Parigi è calato il sipario, possiamo provare a fare un paio di riflessioni.
1 - Domenica Renzi, Rajoy, Merkel, Cameron e Hollande si incontreranno a Parigi. Ne uscirà certamente un qualche accordo fra i maggiori stati europei "per contrastare il terrorismo". Naturalmente, non faranno nulla che possa servire veramente a contrastare un'eventuale terrorismo - anche perché loro sanno meglio di noi quale sia la matrice reale di questo "terrorismo". Ma vorranno certamente dare l'impressione che "l'Europa è unita nel combattere il terrorismo", perché questo è il messaggio che in questo momento fa comodo a tutti loro. Prepariamoci all'ennesima messinscena.
2 - Sul fatto che i due assassini di Parigi siano stati identificati grazie alla carta d'identità "dimenticata" in macchina, si sono già espressi in modo efficace i nostri utenti nel precedente articolo. Non c'è bisogno di aggiungere nulla, se non forse il fatto che anche i "terroristi pakistani" degli attentati di Londra del 2005 furono identificati grazie alla carta d'identità contenuta nello zainetto di uno di loro. Insomma, fare il poliziotto oggi è diventato facile: basta saper leggere un indirizzo su una carta di identità, e la medaglia è garantita.
3 - Dai vari telegiornali di oggi è venuto fuori che gli attentatori di Parigi erano molto ben conosciuti ai servizi francesi, e quindi molti si domandano come mai costoro abbiano potuto agire in piena libertà, ...
Inviato da Redazioneil 7/1/2015 13:10:00 (34215 letture)
Se io fossi Marine Le Pen, mi augurerei di tutto cuore un attentato come quello che è successo oggi a Parigi. Due uomini incappucciati che hanno massacrato 11 persone mentre urlavano "vendicheremo il Profeta" mi tornerebbero estremamente utili per portare avanti la mia campagna elettorale, basata sulla xenofobia e sulla Islamofobia in particolare.
Se io fossi un sionista, mi augurerei di tutto cuore un attentato come quello che è successo oggi a Parigi. Due uomini incappucciati che hanno massacrato 11 persone mentre urlavano "vendicheremo il Profeta" mi tornerebbero certamente utili per riaffermare il concetto che l'Islam è una religione violenta, abominevole, e che per questo motivo tutti i musulmani sono dei nemici della pace e della democrazia.
Se io fossi Francois Hollande mi augurerei di tutto cuore ...
Inviato da Redazioneil 25/12/2014 19:34:22 (9380 letture)
di PK89
Stando agli ultimi eventi geopolitici, la scissione tra Est ed Ovest non era poi così del tutto sanata come volevano farci credere all’indomani della caduta del muro di Berlino. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad una sequenza impressionante di eventi che a più livelli mettono sotto pressione il Gigante (assopito?) Russo.
Politici e diretti, come il caso Siria, la guerra in Ucraina, sino al nuovo attrito tra Turchia e Cipro[1], con un inasprimento di toni e sanzioni dal macabro vecchio gusto da guerra fredda, ma il gigante se pur in letargo non è un nemico da prendere con troppa leggerezza e un affronto su un unico fronte potrebbe rivelarsi parecchio doloroso, e l’attacco non può non passare dal filo della spada economica e dall’isolamento.
In questo contesto di tensione politica, alcune straordinarie circostanze economiche che “sfortunatamente” hanno delle importanti ripercussioni sull’economia russa, possono suonare come un forte campanello d’allarme, in quanto potrebbero essere azioni pilotate verso un ulteriore grave isolamento, che potrebbe portare ad una reazione della superpotenza militare russa.
Occorre una premessa: L’economia del gigante euro-asiatico è fortemente legata all’esportazione di materie prime energetiche che rappresentano i tre quarti della voce esportazioni sulla bilancia commerciale (i due terzi sono rappresentati soltanto dal petrolio), ed è molto debole su settori chiave come la produzione agricola, manifatturiera, o come la componentistica elettronica e tecnologie industriali ove importa addirittura l’80%.
Andando con ordine è possibile tracciare una serie di circostanze che hanno colpito pesantemente le ricchezze dei russi e della Russia, ...
Inviato da Redazioneil 19/12/2014 11:40:00 (9525 letture)
Nella sua prima campagna presidenziale - nel 2008 - Barack Obama aveva promesso una normalizzazione delle relazioni con Cuba. Oggi, sei anni dopo, il presidente - ormai una vera e propria "anatra zoppa" senza più l’appoggio della Camera e, da Gennaio, neppure del Senato - decide di mantenere la sua promessa. Cosa c'è sotto?
di Piero Cammerinesi
La nuova politica annunciata nei confronti di Cuba prevede cambiamenti significativi, tra cui l’instaurazione di relazioni diplomatiche e la rimozione di Cuba dalla lista degli stati promotori del terrorismo, nonché - questione ben più significativa - la ripresa di relazioni commerciali.
Come mai questa svolta, visto che Obama non ha mantenuto altre promesse importanti, come la chiusura di Guantanamo o la fine delle guerre di aggressione in Asia?
Il punto è che Obama sta facendo una scelta giusta ma per motivi sbagliati.
In realtà la scelta di abbandonare la politica di guerra fredda nei confronti di Cuba non avrebbe dovuto essere disgiunta dall’ammissione che tale politica è stata immorale e illegale.
Ora, nella logica del peggiore presidente della storia americana il motivo principale di questo storico cambiamento di prospettiva sarebbe il fatto che le sanzioni "non hanno funzionato”.
Dunque Obama, invece di prendere atto che le sanzioni sono state un errore morale e legale e dunque sospenderne l’attuazione, ...
Inviato da Redazioneil 9/12/2014 9:10:00 (15270 letture)
di Gianni Lannes
Di mezzo ci sono le ESSE ESSE, ma i nazisti questa volta non c'entrano, bensì criminali più pericolosi e subdoli che già quasi controllano economicamente il globo. Il tema è un altro tabù, strettamente interconnesso all'aerosolterapia bellica realizzata in gran parte del mondo dal governo degli Stati Uniti d'America, a base di scie chimiche imbottite di sostanze tossiche, come ad esempio il bario che rende l'aria più elettroconduttiva.
Si chiama in gergo tecnico “Sistema di Gamma Acustica Silenziosa (SSSS)”. Così magari non dice niente ai più. Ma se aggiungiamo l’espressione trasmissione tv digitale, qualcuno ricorderà la fretta per espanderla. Chi non rammenta la premura che hanno avuto anche in Italia, nel far sì che in un arco di tempo breve il segnale digitale raggiungesse ogni regione dello Stivale?
Per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America è il “Sistema di gamma acustica silenziosa, chiamato Squad (squadra, sezione). Nel settore privato questa tecnologia è denominata sistema silenzioso di presentazione subliminale (Silent Subliminal Presentation System).
In materia vengono usati nomi ingannevoli come parlare… cervello… subliminale… silenziosa (Speak Brain Silent Subliminals) per i prodotti basati su SSSS. In qualsiasi modo chiamiate questa tecnologia, SSSS usa un programma subliminale che emette delle onde a frequenze molto alte e potenti (Ultra High Frequency) UHF, inserendo dei messaggi direttamente nel subconscio umano.
E’ stato perfezionato due decenni fa dal Dipartimento della Difesa U.S.A. ...
Inviato da Redazioneil 2/12/2014 19:20:00 (6650 letture)
Intervista a Rafael Palacios, attivista spagnolo, sul movimento politico "Podemos". (Cliccare sulla freccia per ascoltare l'intervista).
TRADUZIONE:
M.M.: Stiamo parlando con Rafael Palacios, attivista madrileno e amico da molti anni. Rafael, raccontaci qualcosa del movimento "Podemos", perché qui in Italia non sappiamo praticamente nulla di loro.
R.P.: Come dicevo prima, è una questione molto complessa. Comunque, l'origine di "Podemos" è nel Movimiento 15-M, quello di due o tre anni fa, che iniziò dalla Puerta del Sol e che a sorpresa si estese e divenne un movimento di moltitudine, con manifestazioni che arrivavano a milioni di persone, ma poi scomparve. Lo si potrebbe interpretare come il risveglio di uno spettro sociale di gente che è stata esclusa dal sistema, che è stata travolta dalla crisi e non aveva la possibilità di andarsene di casa - molta gente ha dovuto andare a lavorare all'estero. Potremmo dire che si tratta di un pubblico, nella maggioranza, al di sotto dei quarant'anni, ma anche di gente "di recupero", che viene dalla sinistra, una sinistra che li ha delusi. C'è un parallelismo con il fenomeno di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle in Italia, nel senso che raccoglie tutta questa gente che è scontenta del sistema attuale, e cerca di intercettarla con il superamento della dicotomia fra sinistra e destra, anche se chiaramente provengono da sinistra. Attualmente i sondaggi li danno come vincitori, ...