Dipende: se si parte dal
presupposto che
gli attentati siano stati solo un "dispetto" di uno sceicco un
pò annoiato, di certo il danno prodotto dagli aerei bastava
eccome. Ma se lo scopo era quello di creare una profonda
insicurezza nella
nazione - una cosiddetta psy-op, termine coniato dalla CIA stessa, che
significa
Psycological Operation
- in modo da poterci imbastire sopra
una o più guerre "punitive" (come poi in realtà è
accaduto),
allora è sicuramente preferibile il crollo totale. A livello
inconscio, il "crollo della fortezza" è ben altra cosa dalla
semplice "ferita in battaglia". Anzi, la semplice ferita rischia di
ringalluzzirti, rendendoti la mente acuta e la
mano rabbiosa, mentre il crollo totale ti annichilisce, ti toglie ogni
capacità
di reazione, e ti lascia in balìa di colui che interviene a
prenderti paternamente la mano. E che ne approfitta, mentre tu hai
ancora gli occhi
chiusi per l'orrore, per far passare leggi che fanno tanto
comodo a lui, come quelle che gli hanno permesso di scatenare le guerre
a
cui poi abbiamo assistito.
Ma perchè allora l'intero
World Trade Center Plaza, e non solo le Torri Gemelle? Qui
bisogna considerare anche gli interessi strettanente economici di chi
è
coinvolto, perchè alla fine per questi disastri qualcuno deve
pur pagare il conto. Teniamo quindi presente che
l'intero complesso WTCPlaza era diventato da anni
un
enorme problema per la circolazione in tutta la punta Sud di Manhattan,
poichè costituiva un blocco compatto di 4x4 isolati,
in una zona dove la circolazione, dal giorno dell'inaugurazione, era
decuplicata.
Sarà un caso, ma la ricostruzione prevede un rifacimento
completo della viabilità, con multipli attraversamenti dell'area
che prima era impercorribile.
Le stesse torri, inoltre, erano dei gioielli
da un punto di
vista ingegneristico,
ma dei veri e
propri pachidermi da quello della
gestione, con dei costi di servizio e manutenzione che li avevano da
tempo resi obsoleti.
Scopriamo poi che
nel WTC7 c'era
anche un ufficio segreto della
CIA, e che in questo pare venisse conservata tutta una serie di
documenti decisamente "scomodi" per l'amministrazione Bush. A questo
proposito, vedi l'articolo a parte "
Gli
inquilini di lusso di WTC7".
A
tutte queste "tentazioni" latenti, aggiungiamo ora
LARRY SILVERSTEIN.
Dopo essere
state per trent'anni consecutivi sotto la Port Authorithy di New York
(la municipalità), la gestione delle Torri era
stata rilevata, proprio due
mesi prima, da un gruppo guidato
dall'imprenditore Silverstein (tecnicamenbte, si trattava di un
contratto di affitto per 99 anni).
Tra le prime cose che il nuovo padrone di casa fece, vi fu il
raddoppio
della polizza di assicurazione,
che andava inoltre ad includere eventuali attacchi terroristici,
esclusi
dalla polizza precedente poichè troppo costosi.
Ma proprio nel
bel mezzo delle operazioni di trasferimento della proprietà, a
metà Agosto, Larry
Silverstein
ebbe un grave incidente, che lo costrinse in ospedale con dolorose
fratture un pò dappertutto. Ma "tanto ci
teneva ad entrare
in possesso dei suoi adorati gioielli" - avrebbe poi raccontato
lui stesso in TV - che appena ripresosi dall'incidente, chiese a
viva forza che
gli
venissero sospese le dosi di
morfina, per essere abbastanza lucido da firmare subito
i documenti mancanti.
Come
se le Torri scappassero, dopo averlo aspettato per trent'anni di
seguito.
In realtà, se di
demolizione si è trattato,
qualcuno deve averla preparata anzitempo. Ecco allora che
diventa necessario prendere in mano la gestione delle Torri con
abbastanza anticipo da poter sostituire
una parte del personale con i tuoi agenti specializzati,
che
possano "preparare" con calma i due edifici, piazzando nei punti
giusti le cariche di esplosivo.
Infine: mentre Silverstein
sta facendo ricostruire oggi le torri
come le vuole lui, ma con i soldi dell'assicurazione, tutti i resti
dell'acciaio dei piloni, dal pezzo più lungo al frammento
più
microscopico,
sono stati frettolosamente venduti o fatti scomparire, con il consenso
dell'FBI, nell'arco di
poche settmane dai crolli (non esiste ad oggi un solo referto
scientifico
che ne abbia potuto analizzare la presunta "fusione").
La società che si è occupata di portare via questi resti
è la stessa che è stata usata per portare via quelli -
altrettanto sospetti - del Murray Building di Oklahoma City (1993,
Timothy McVeigh, uffici FBI con tutta la documentazione di Waco, Texas
distrutti). Per la cronaca, il nome della
società è Controlled Demolitions Inc.
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Ma prepariamoci ora ad una vera e propria sorpresa, che ci viene fatta
da Silverstein stesso nella pagina "
Smoking
Gun?" (Smoking gun è la "pistola fumante" ancora in mano
all'assassino, cioè una prova lampante di colpevolezza).