Ore
8:00 - Il volo American
Airlines AA11
parte da Boston con
destinazione
Los Angeles. E' un Boeing 767-223 con 91
passeggeri e 11 membri di
equipaggio a bordo.
Finirà schiantato nella Torre
Norddopo 46 minuti di
volo.
A destra l'aereo originale, siglato N334AA.
Ore 8:14 - Il volo United Airlines UA175 parte da Boston
con destinazione Los Angeles. E' un Boeing 767-222 con 56
passeggeri e 9 membri di equipaggio a bordo.
Finirà schiantato nella Torre
Sud, nelle immagini che tutto il mondo ha visto in diretta, dopo
48 minuti di volo.
A destra l'aereo originale,
siglato N612UA.
Ore 8:21 - Il volo American Airlines AA77
parte da Dulles (Virginia) con
destinazione Los Angeles. E' un Boeing 757-223 con 58 passeggeri e 6
membri di equipaggio a bordo.
Finirà schiantato nel Pentagono,
dopo 1 ora e 19 minuti di
volo.
A destra l'aereo originale, siglato N644AA.
Ore
8:27 - AA11stacca
il transponder, vira di 150° a Sud, ed aumenta la
velocità.
Poco dopo UA175
vira di
30° a Sud.
AA77prosegue
verso la West Coast secondo i piani di volo.
Scatta l'allarme nelle basi militari.
8:41 - Il volo United Airlines UA93 parte
da Newark
passeggeri e per S. Francisco. E'
un Boeing 757-222 con 387 membri di
equipaggio. Cadrà in Pennsilvanya,
dopo 1 ora e 26 minuti di
volo.
A destra l'aereo originale, siglato N591UA. AA11 si avvicina a Manhattan. UA175 continua verso Sud-Ovest, allontanandosi
invece dal suo bersaglio di Manhattan.
Ore
8:46 -AA11 colpisce
la Torre Nord. UA175stacca il trasponder,
vira
verso Sud e oltrepassa la latitudine di Manhattan.
AA77 e UA93
proseguono secondo i piani di volo.
Due F-15 partono dalla vicina base
di Otis, ma ricevono ordini confusi e vengono spediti in alto mare.
(Vedi "A caccia di fantasmi")
Ore
9:02 - Dopo essersi
allontanato da
Manhattan di una cinquantina di chilometri, UA175
vira di 160° a Nord e torna verso la città, andando a
colpire la Torre Sud.
UA93
prosegue diretto ad Ovest.
AA77spegne il transponder,
interrompe le comunicazioni, inverte la rotta e
punta su Washington.
Ore
9:40 - Dopo essere scomparso
per lunghi minuti anche dagli schermi radar, AA77si
ripresenta nei cieli di Washington viaggiando
ad altissima
velocità, compie una acrobatica virata di 270° sopra
la Casa
Bianca e va a schiantarsi dritto sul Pentagono.
UA93spegne il transponder,
interrompe le comunicazioni, inverte la rotta e
punta su Washington.
Ore
10:07 - UA93 si
abbatte su un campo della Pennsylvania.
Detriti e resti umani sono sparsi per un raggio di circa 8 miglia.
Scatta
l'emergenza nazionale.
Tutti gli aerei - circa 2000 -
vengono fatti atterrare all'aeroporto più vicino.
Gli aeroporti si trasformano in un bivacco apocalittico per migliaia di
persone, che restano bloccate per 3 giorni.
L'unico aereo a cui sarà
permesso di volare, nel pomeriggio di quel giorno, sarà quello
che
da Washington riporta in gran fretta la famiglia bin Laden in Arabia
Saudita.
IL TRANSPONDER, elemento
chiave dei 4
dirottamenti: Il transponder è il prezioso
strumento, di
cui sono dotati tutti gli aerei civili, che trasmette a terra sia la
posizione (altitudine. longitutdine e latitudine) dell'aereo, che la
sua identità. Funziona automaticamente, autonomamente, ed
ininterrottamente, e - visto che non vi sono motivi validi per non
averlo in funzione - per disabilitarlo occorrono una manovra complessa
ed una buona conoscenza della strumentazione di bordo.
Se per un motivo qualunque il
transponder smette di funzionare, l'aereo
continua a comparire sugli schermi radar dei controllori, ma solo come
un puntino luminoso di cui non si conoscono più nè
l'identità nè la quota a cui sta volando. Ecco
perchè la disattivazione di un trasponder, soprattutto se
accompagnata dalle mancate risposte dell'equipaggio alle chiamate dei
controllori, corrisponde automaticamente, per chi sta a terra, ad un
dirottamento in corso. (A meno ovviamente che l'aereo sia caduto per
conto suo).
LA
PRESENZA DI UNA REGIA ESTERNA
Guardiamo ora con più
attenzione il momento in cui i vari aerei
hanno scelto di staccare il transponder, e di "rivelarsi"
quindi ai controllori militari e civili come dirottati.
Il primo aereo (AA11) lo ha
fatto alle 08.27 (secondo altre fonti alle 8.20). Mentre questo si
dirigeva su Manhattan, il secondo aereo (UA175) faceva un giro
più
ampio, ed aspettava che il primo colpisse la Torre Nord (8.46) per
staccare a sua volta il transponder ed invertire la rotta. Questo gli
permetteva di arrivare su Manhattan con un quarto d'ora di ritardo,
quando
già tutte le telecamere stavano inquadrando la prima
torre che bruciava, e di colpire così l'altra sotto lo
sguardo allibito di circa un miliardo di spettatori. (L'importanza di
questa scelta, e l'impatto che ha avuto da un punto di vista
psicologico, sono analizzati nella pagina conclusiva, "La potenza dei
simboli").
Non appena UA175 colpiva la
Torre Sud, alle 09.02, era
AA77, in volo sul Kentucky, a spegnere il transponder, invertire la
rotta e puntare sul Pentagono. Ed esattamente quando AA77 colpiva il
Pentagono, alle 09.40, il quarto aereo faceva la stessa cosa, spegnendo
il transponder ed
invertendo la rotta nei cieli dell'Ohio. (Trovate un'altra mappa, che
riporta questi orari, nella pagina "A
caccia di fantasmi").
Al di là delle ragioni
effettive che abbiano consigliato questa
tattica "a scalare" - decisamente autolesionistica - risulta quindi
evidente che vi debba essere stata una regia
esterna che ha coordinato il tutto, con precisione assoluta, in tempo
reale. Non è certo pensabile infatti che i dirottatori abbiano
agito secondo un programma stabilito a tavolino (basti dire che
due dei quattro
aerei sono partiti in ritardo), nè che gli stessi
dirottatori si siano anche ricordati di telefonarsi l'un l'altro, un
attimo
prima di schiantarsi nel proprio bersaglio (io sto per morire, gira che
tocca a te).
I
DIROTTATORI NON HANNO AGITO AUTONOMAMENTE. Qualcuno all'esterno era
nella posizione di conoscere in ogni momento, con precisione assoluta,
la posizione dei 4 aerei, e di comunicare con loro, o comunque di
determinarnein qualche
modo i
cambiamenti di rotta. Teoricamente, quindi, anche contro la loro
volontà.
***
Nella
prossima pagina presentiamo uno degli aspetti più strani di
tutta la vicenda: "Difesa aerea inerme".