Sull'onda della popolarità raggiunta
dall'argomento nell'autunno scorso, anche la rivista Focus ha voluto
darci la "sua" verità sui fatti dell'11 settembre.
Lo ha fatto purtroppo in maniera affrettata e superficiale,
mantenendo una costante angolazione critica, verso chi contesta la
versione ufficiale, che non depone certo a favore di una equilibrata ricerca della verità. L'articolo inoltre dimentica
di affrontare alcuni fra gli argomenti più importanti in
assoluto del dibattito in corso, mentre riporta spesso informazioni decisamente errate e fuorvianti rispetto ai fatti
accertati.
Quello che segue è il servizio completo di Focus, pagina per
pagina, con le nostre annotazioni sugli errori più vistosi.
In coda
all'articolo trovate la lista delle omissioni più
importanti rilevate nel medesimo. E' soprattutto questo il punto debole
dell'articolo, che non rende certo un buon servizio
al lettore che si avvicinasse per la prima volta a questo complesso e
delicato argomento.
Siamo certi che una rivista seria come Focus, che ha avuto inoltre l'ambizione
di intitolare l'articolo "Tutta la verità",
saprà correggere nella giusta sede e con la giusta visibilità tutto quanto dovuto.
L'articolo di FOCUS
NOTA:
Nei box bianchi (come questo) sono riportate, pagina per pagina, tutte le citazione
contestate dell'articolo, mentre gli ovali verdi
sulle pagine NON indicano tutte queste citazioni, ma soltanto alcune
PAGINA 22
Un
sondaggio condotto a luglio da Scripps News Service dimostrò
che... un americano su tre non crede che 19 arabi abbiano potuto
mettere in ginocchio la più grande potenza mondiale.
Volendo, c'è stato anche il recente sondaggio di Zogsby, secondo
il quale il 42% dei newyorkesi non crede alla versione ufficiale. E'
interessante notare come la percentuale di scettici cresca con la
vicinanza alla "fonte prima" di informazione.
E un pò anche per (inconscio?) razzismo: gli arabi non possono aver portato a termine un attentato simile.
Fra le mille spiegazioni mai partorite dai giornalisti, nel tentativo
di trovare una giustificazione "esterna" al complottismo, quella del
"razzismo (inconscio?)" è davvero una
novità assoluta. Dobbiamo forse dedurre che se a compiere le
stesse acrobazie attribuite a quei "poveri
beduini" fossero stati 19 purissimi ariani, nessuno avrebbe dovuto
sospettare di nulla? (Non è l'etnia, a far nascere i sospetti,
ma il fatto che nessuno dei 4 avesse mai guidato un jet nella sua vita.)
PAGINA 23
Il
rasoio di Occam è una lama molto efficace, ma taglia in tutte le direzioni:
Dai passaporti che si
salvano miracolosamente dalle fiamme, alla velocità di caduta
dei tre edifici,
al kerosene che fa crollare edifici in acciaio, sono proprio le leggi
della fisica a essere state violate dalla versione ufficiale
dell'undici settembre.
Per quel che riguarda "la soluzione più semplice", bisogna
riconoscere che la versione ufficiale è spesso così
contorta e improbabile da fare rivoltare Occam nella sua tomba. Questo esempio dovrebbe bastare per tutti:
Volendo
dirottare un
aereo che parte alle 8 del mattino da Boston, e trovandovi già a
Boston la sera prima, cosa scegliereste?
a) Non farsi vedere troppo in giro, andare a letto presto, e recarsi
all'aeroporto di buon ora.
b) Affittare una macchina, guidare per
tre
ore fino al Maine, farsi fermare per eccesso di
velocità, farsi fotografare al bancomat e al supermercato,
dormire
tre ore in un motel, e poi all'alba prendere un volo locale che ti
riporta Boston, giusto un tempo per non perdere una coincidenza (con i
volo che intendi dirottare) talmente ristretta che la tua valigia finisce
per restare a terra?
(Per
chi non lo sapesse, è grazie a questa improvvisa "gita fuori porta"
che abbiamo potuto recuperare la valigia di Mohamed Atta, con
tanto di passaporto
del medesimo. Se invece i dirottatori avessero dormito a Boston, e si
fossero imbarcati direttamente sul volo da dirottare, noi non avremmo
mai
conosciuto l'identità del "ringleader").
Sarebbe poi interessante sapere cosa ne pensa Occam di un dirottatore
(sempre Atta) che mette il proprio passaporto - insieme al testamento,
ai
manuali di volo del Boeing 767, e a due divise rubate della American
Airlines - nella valigia che imbarca su un volo con il quale ha deciso
di andarsi a schiantare contro un grattacielo.
PAGINA 24
"Le spiegazioni ufficiali ... hanno ricevuto une serie di obiezioni. Ecco le principali".
Come
vedremo alla fine, Focus non affronta affatto le "principali
obiezioni", ma solo alcune di esse, mentre le più gravi non
vengono nemmeno citate.
I giornalisti, e soprattutti i loro direttori, hanno delle serie
responsabilità verso i
cittadini, specialmente su una materia così delicata e
importante come quella dell'undici settembre, dove
la disinformazione inizia proprio dal nasconderne i veri problemi,
dando tutto lo spazio a quelli meno importanti. (Prosegue poi
col tentativo di minimizzare anche questi, e si conclude dimenticandosi
di prendere in considerazione i problemi anche
tutti insieme, e non solo uno alla volta).
"Secondo gli autori del film Inganno Globale le cariche esplosive sono
l'unica spiegazione possibile del crollo delle due torri".
Il film non fa nessuna affermazione di questo genere, ma si limita a
mostrare un confronto con delle normali demolizioni controllate,
lasciando che sia lo spettatore a decidere quale possa essere stata la
causa effettiva dei crolli delle Torri Gemelle. La differenza è sottile, ma è sostanziale.
"Le torri erano costruite per resistere a un incidente con un Boeing
707 [... ma] non avevamo previsto un incendio alimentato dal
carburante". [Leslie Robertson].
Leslie
Robertson non era solo "uno dei progettisti" delle Torri, ma il responsabile vero e proprio per la loro
solidità strutturale. E poichè il progetto prevedeva appunto che queste
avrebbero retto all'impatto di un grosso aereo commerciale,
Robertson dovrebbe essere ritenuto il diretto responsabile per la morte
di tutti coloro che erano sopravvissuti all'impatto, ma che sono
poi morti nei susseguenti crolli delle Torri. Mentre
nessuno è mai stato nè denunciato nè incriminato
per questo, e Robertson continua a tutt'oggi la sua attività di
architetto ai massimi livelli mondiali.
Da cui la (presumibile)
necessità da parte sua di giustificare in qualche modo questo
incomprensibile disinteresse delle autorità per le sue mancate responsabilità.
A conferma della sua delicatissima posizione, è nata addirittura una pagina che raccoglie le innumerevoli contraddizioni a cui Robertson (insieme a molti altri) è stato costretto in tutti questi anni.
Spendiamo ancora un pò di tempo su questo punto, poichè è molto importante:
anche ammettendo che i progettisti avessero previsto l'impatto di un
aereo "ma non l'incendio alimentato dal carburante", non c'era da
aspettarsi almeno di vedere Robertson dare queste spiegazioni in tribunale, in
maniera precisa e documentata, sotto
l'occhio attento dei parenti delle vittime e delle telecamere di mezzo
mondo?
Lo stesso Danilo Coppe,da noi intervistato, si è dichiarato
stupito del fatto che non ci sia nemmeno stata una causa legale in
proposito.
In ogni caso, è possibile smentire in modo diretto
l'affermazione di Robertson, grazie a questo documento pubblicato dallo
stesso NIST, che risale al 1964, a firma di Jeff Skilling (un altro
importante progettista delle Torri Gemelle):
Nel riquadro a centro-pagina (punto 3)
si legge: "E' stata fatta una ricerca, e gli edifici risultano essere sicuri nel
caso dell'impatto di un un grosso aereo di linea, come il Boeing 707 o
il DC-8, che viaggiasse a 600 Mph. Le analisi hanno indicato che questo impatto comportebbe solo dei danni nella zona colpita, ma non potrebbe causare il crollo dell'edificio,
nè un suo danno sostanziale, e non metterebbe a repentaglio la
vita di coloro che non si fossero trovati nelle vicinanze del punto di
impatto".
Al punto 5 inoltre si
conferma una robustezza di circa sedici volte rispetto ad un normale edificio
con struttura convenzionale.
In un'intervista al SEATTLE Times del 1993, in occasione del primo attentato al World Trade Center, Skilling
dichiarò inoltre:
"Our analysis indicated the biggest problem would be
the fact that all the fuel (from the airplane) would dump into the
building. There would be a horrendous fire. A lot of people would be
killed," he said. "The building structure would still be
there." "La
nostra analisi indicò che il problema maggiore sarebba stato
causato dal rovesciamento all'interno dell'edifico di tutto il
carburante (dell'aereo). Vi sarebbe stato un incendio pazzesco, e molte
persone sarebbero morte" ha detto "ma la struttura sarebbe ancora
lì".
Come si vede - e come
è logico pensare - non è affatto vero che "non avessero
preso in considerazione le conseguenze dell'incendio".
Ma l'articolo di
Focus dimentica di dire la cosa più importante di tutte: Robertson ha dichiarato - e lo si vede anche in Inganno Globale - che "le circostanze dell'11 settembre erano al di fuori di quelle previste dal progetto".
Quali potrebbero essere queste "circostanze" esterne,
sufficienti a far crollare le Torri, ma tali da non implicare una sua responsabilità?
PAGINA 25
"... 10 profilati su 4 piani"
Detto in quel modo, sembrerebbe che di questi
4 piani fosse rimasto poco o nulla. Ecco invece un grafico dei
danni alle colonne portanti calcolati, proprio dal NIST, al World Trade Center 1:
Dove sarebbero i “10 profilati asportati” sulle 47 colonne
centrali?
"Se
non si fossero incendiati i 38.000 litri di carburante ..." " ...se nel
centro dell'incendio c'erano 1500 gradi centigradi ..." [Danilo Coppe]
Ricordiamo che il carburante di UA175 è esploso in buona parte all'esterno
della Torre Sud, creando la famosa palla di fuoco che tutti ricordiamo.
Questo rende la citazione di Coppe tanto invalida quanto fuorviante.
Inoltre Danilo Coppe, in un probabile eccesso di confidenza, parla di
una temperatura di mille e 500 gradi centigradi, quando tutti sanno che
un incendio di kerosene può raggiungere al massimo 800° C.,
e soltanto in condizioni ottimali. Per quanto l'affermazione di Coppe
sia virgolettata, riportare un tale strafalcione senza nemmeno
verificarlo non depone certo a favore della solidità
dell'articolo.
"Sunder .. ha calcolato..."
E' curioso che l'autrice abbia scelto di riportare proprio l'opinione di Shyam Sunder, che è il portavoce della versione ufficiale secondo il NIST, senza citare anche opinioni
equivalenti, ma del tutto contrapposte. Dimentica inoltre che lo stesso Sunder ha dichiarato di recente, sul New York Magazine, di non avere la minima idea dei motivi del crollo del WTC7: "But truthfully, I don’t really know. We’ve had trouble getting a handle on building No. 7" ["In verità, non lo so. Abbiamo avuto dei problemi a capire l'edificio 7".]
PAGINA 26
"Perchè cadde la torre 7"
Stupisce la didascalia
nell'articolo, così affermativa e sicura, che fa supporre che
una spiegazione per il crollo di WTC7 da qualche parte esista. Mentre a
tutt'oggi - come ha appena confermato anche Sunder - nessuno
è ancora riuscito a spiegare
il motivo preciso del crollo della terza torre. Lo stesso NIST ha
rimandato la
questione al futuro, mentre Danilo Coppe, nella nostra intervista,
dichiara di "non avere elementi sufficienti per spiegarlo".
Quello che invece sembra avere le idee più chiare è un suo collega olandese, Danny Jovenko:
"la Torre 2 si consumò dall'alto verso il
basso", mentre "in una demolizione controllata il crollo dell'edificio
inizia dal basso, e lo 'consuma' piano piano".
L'articolo sembra dimenticare che le normali demolizioni controllate sono
assolutamente legali, e che quindi non c'è nessun problema a
farle apparire per quello che sono, mentre nel caso delle Twin Towers
si sarebbe trattato di abbatterle simulando un crollo spontaneo. Da qui la
necessità di fare partire tale crollo dal livello di impatto di
ciascun aereo,
per poi procedere verso il basso.
Inoltre, non è affatto detto che le demolizioni debbano
iniziare tutte dal basso, e la foto accanto lo dimostra.
Ogni
demolizione fa storia a sè, e diverse strutture richiedono ovviamente procedure
diverse.
"il collasso interno precede di tre piani il crollo della facciata, ed è invisibile dall'esterno"
La cosa viene data come un fatto acclarato, mentre questa
affermazione non è supportata da nessuna documentazione
conosciuta, ed è in netto contrasto con i ragionamenti
più elementari, per un motivo che vedremo fra poco.
"aria e polveri, presenti fra un piano e l'altro, sono spinti fuori da sbuffi, interpretati dai complottisti come esplosioni."
Veramente quelli che i complottisti "interpretano" come esplosioni
avvengono a volte anche una ventina di piani più sotto del
livello di caduta della Torre, hanno una potenza impressionante per essere dei semplici "sbuffi", ...
... e sono inoltre molto simili agli "squibs"
delle normali demolizioni:
"Secondo esperti italiani e americani il calore ha ammorbidito le
restanti putrelle centrali delle Torri, rendendole incapaci di reggere
i piani superiori".
(Rispondiamo così anche al punto precedente): l'affermazione è tanto
generica quanto errata, poiché le "putrelle centrali" -
ovvero i piloni di supporto in acciaio, marcati dalla lettera "C" nella foto sotto- non reggevano affatto i piani
superiori, ma costituivano la stessa struttura portante a cui pavimenti
("P") erano agganciati lateralmente. Non c'era quindi nulla al
di sopra di questi piloni che gli potesse
cadere addosso, se non i piloni stessi. (Ecco perchè resta molto difficile immaginare questa
struttura in acciaio che colpisce se stessa dall'alto, arrivando ad distruggersi praticamente fino alle fondamenta).
Kausel ha stimato l'energia potenziale delle Torri in "10 seguito da 19 zeri" erg.
Perché si usa l'erg come unità di misura? (l'unità di misura
dell'energia nel sistema MKS è il Joule). In secondo luogo usando i
dati riportati la formula dell'energia potenziale è M (in Kg) * g * h
(baricentro, che si trova a metà, quindi 206 metri). Il risultato è
10^12 joule (1 terajoule).
L'erg si usa come unità di misura nello
studio, ad esempio, degli elettroni, non del crollo di un edificio, ma
siccome un erg equivale a un decimilionesimo (10^-7) di joule il numero
risulta astronomico. Perché non dire che le torri erano alte 4,11 *
10^11 (10 seguito da 11 zeri) nm?
In ogni caso nessuno ha ancora saputo spiegare in maniera convincente
da dove provenga l'energia che genera la cosiddetta "fontana di
cemento", indicata dal punto interrogativo che abbiamo sovrapposto
all'immagine di pag. 27 (più sopra).
"L'ipotesi degli esplosivi regge solo se si ipotizza che siano stati piazzati
nei piani colpiti dagli aerei".
Questo non è vero. Esistono da tempo sofisticate tecnologie
che permettono di teleguidare un aereo su un preciso punto di impatto,
invece di stare a
dannarsi per indovinare a che piano questo potrà colpire
l'edificio.
PAGINA 28
"i sismografi della Columbia University di Palisades non hanno registrato vibrazioni indipendenti"
Se
le esplosioni avvengono durante il crollo, non si capisce
perchè i sismografi dovrebbero registrare "vibrazioni
indipendenti".
In ogni caso, ecco il tracciato della Columbia University di
Palisades di cui parla l'articolo. Proprio all'interno del crollo si
registra un picco decisamente fuori scala in ambedue i tracciati:
A che cosa potranno corrispondere
questi due picchi estremi, visto che avvengono più vicino
all'inizio del crollo stesso che non verso la fine?
"evidenti i detriti del Boeing" (didascalia foto con lamiera sul prato)
Non vi è assolutamente nulla che possa far risalire quel pezzo
di lamiera, o un qualunque altro detrito ritrovato sul prato, ad un Boeing 757-200. Anzi, nel caso particolare si
può sostenere che in tutta probabilità quello NON POTEVA
essere un pezzo di Boeing della American. Eccone il motivo:
Sul
pezzo di lamiera si vede una parte di una lettera che - a causa della
forma, e dello spazio che c'è alla sua destra - può
essere solo la "N" finale della scritta "American" che sta sulla
fiancata destra dell'aereo (ovale nella foto sotto).
Sulla fiancata sinistra infatti (cerchio a destra,
nella foto sopra) lo spazio fra l'ultima lettera e il portellone
è molto minore di quello che si vede nel rottame fotografato sul
prato, mentre sulla fiancata destra dei Boeing della American
c'è una certa distanza fra la lettera "N" finale e il
portellone. Sotto vedete altri B-757 della
American, che presentano tutti la stessa distanza ravvicinata fra la
"N" e il portellone sulla fiancata di sinistra.
Sarebbe quindi come dire che un'automobile si è schiantata
contro in muro, e che un pezzo della sua portiera di destra è
finito a centinaia di metri sulla sinistra del punto di impatto, mentre
il resto della macchina è scomparso nel nulla. Tutto è
sempre possibile, ovviamente, ma da questo a sostenere che quel pezzo
di lamiera dimostra la presenza del Boeing al Pentagono ce ne passa.
Quanto ai rumori molto forti, possono sembrare esplosioni...
Sembra un modo un pò troppo sbrigativo per sbarazzarsi da
una gran quantità di testimonianze che parlano chiaramente di esplosioni nei
seminterrati, e a diverse altezze degli edifici. Inoltre, CERTI rumori forti
potranno anche "sembrare esplosioni", ma ve ne sono altri per i quali
è molto difficile sostenere che NON si tratti di esplosioni. Questo è un esempio:
"Secondo Inganno Globale [il WTC7] era uscito indenne dall'attentato, ma crollò
lo stesso. Perchè? Perchè come gli altri fu fatto
crollare con l'esplosivo".
Inganno Globale non dice affatto che il WTC7 fosse "uscito indenne
dall'attentato", fa solo notare che è crollato pur non essendo stato colpito da nessun
aereo.
Come
già detto, inoltre, il film non trae nessuna conclusione sul
modo in cui sarebbero
crollati gli edifici, ma si limita a riportare i più importanti
elementi che mettono
in dubbio la versione ufficiale, sottolineando che i medesimi compaiono
regolarmente in tutte le più comuni demolizioni controllate.
"Secondo Inganno
Globale, "pull it" è un termine tecnico che significa
demolizione controllata, e quindi Silverstein avrebbe ammesso di aver
autorizzato la demolizione".
Inganno Globale non fa il minimo accenno alla dichiarazione di
Silverstein. L'autrice deve aver fatto confusione con qualche altro film. In compenso possiamo tranquillamente
smentire l'affermazione (a pag. 30, più sotto) secondo cui "pull it" non sarebbe un termine
usato nelle demolizioni controllate:
"We are getting ready to pull
building 6", ha detto la voce che ha risposto al telefono. Quello che
è poi accaduto all'edificio lo possono vedere tutti.
In
secondo luogo, le "precisazioni del portavoce di Silverstein" non
arrivarono affatto "il giorno successivo", ma oltre un anno dopo,
quando cioè qualcuno si accorse di quella frase, presente in un
documentario, e giustamente la additò a "smoking gun"
dell'intera questione demolizioni. Solo a
quel punto intervenne la "precisazione" di cui parla l'articolo, che in
casi come questo sarebbe più accurato definire "damage control",
ovvero "contenimento dei danni".
In ogni caso, la tesi che il termine "pull it" fosse riferito
alle squadre di pompieri da "ritirare" - come vorrebbe sempre la citazione di
Dara McMillan - è smentita alla radice dal fatto stesso che nessuna
squadra di pompieri stesse lavorando all'interno del WTC7 in quel
momento. Come si può vedere dalla clip che segue, si sapeva anzi
con anticipo che l'edificio sarebbe stato demolito, e la zona stava giustamente venendo evacuata:
Forse non tutti si rendono conto di quello che hanno appena sentito, ma
questa clip video DIMOSTRA che WTC7 non è affatto caduto in maniera
"spontanea", ma che è stato demolito intenzionalmente.
PAGINA 30
"Il
buco nel muro dell'edificio è largo 19 metri" e poi
"questo, secondo la tesi ufficiale, spiega la breccia di "soli" 19
metri nel muro: l'aereo era quasi parallelo al suolo e quindi l'angolo
di impatto nel muro era di 90 gradi."
Non vi è nessuna "breccia nel muro di 19 metri", se non quella
causata dal crollo stesso dell'edificio, che è però avvenuto venti minuti
circa dopo l'impatto:
Mentre inizialmente la facciata del Pentagono si presentava così:
Come si vede, la parete è ancora tutta in piedi, e sulla facciata si vede un foro di
entrata largo 4-5 metri al massimo (nell'ovale). Più in basso a sinistra si vede una spaccatura
larga circa altrettanto, che risulterà però essere la
probabile conseguenza dell'esplosione della parete verso l'esterno. Ma anche
considerando l'intera superficie come unico foro di entrata, si arriva
ad una dozzina di metri al massimo, che non bastano di certo
ad accomodare un Boeing che è largo 3 volte tanto, ed il cui timone di
coda arriva quasi alla sommità dell'edificio stesso.
L'affermazione di FOCUS sulla "breccia di 19 metri" è quindi completamente falsa, e costituisce un
gravissimo episodio di disinformazione, visto che tutta la diatriba sul
Pentagono è basata proprio sulle dimensioni del foro di
entrata. (Sulla "angolazione di 90°" torniamo fra poco).
Inoltre, i grandi rulli di cavo elettrico che si vedono al centro della
foto, e che erano
presenti già prima dell'impatto, sono quasi tutti
rimasti in piedi, e questo a sua volta rende molto difficile che
l'aereo stesse volando rasoterra come sostiene l'articolo.
E come
vorrebbe la versione ufficiale, nei noti filmati della telecamera di
sicurezza del Pentagono che ritraggono il momento dell'impatto (ma
sfortunatamente non ci permettono di capire di che aereo di trattasse).
"Secondo
una teoria complottista, la breccia del Pentagono è troppo
piccola per un Boeing: l'avrebbe causata un missile".
Accanto a questa affermazione compare l'immagine di un determinato tipo
di missile, con le alette particolarmente strette, che l'autrice
utilizza per sostenere che
"la posizione dei pali della luce abbattuti non è compatibile con le alette di un missile".
Davvero un metodo curioso di ragionare: prima si attribuisce alla
controparte una affermazione che non ha mai fatto, poi si sceglie con
proprio comodo l'immagine che meglio si presta al gioco, e infine la si
smentisce impunemente.
Mentre nessuno può escludere che esistano "missili", o
altri tipi di velivolo militare, con una apertura alare sufficiente ad
abbattere quei pali. A sua volta non è affatto detto che
i pali siano caduti a causa dell'impatto con le ali dell'aereo. Possono
averlo fatto per il vortice d'aria creato dal suo passaggio (viaggiava a
circa 900 km./h), come possono essere stati segati in
precedenza (un paio di essi sembrano davvero esserlo stato, fra
l'altro) proprio per farli apparire "divelti" da un aereo molto
più largo di quello che sarebbe effettivamente passato.
"Migliaia di persone hanno visto aereo e passeggeri"
Questa è una affermazione talmente spropositata che merita da sola un articolo di correzione. Anche perchè
queste "migliaia" di persone nel testo diventano addirittura "decine di
migliaia"!
Inoltre, l'autista che avrebbe visto l'impatto con tale precisione "da
distinguere i volti terrorizzati dei passeggeri dai finestrini"
è
un caso talmente eccezionale che avrebbe meritato almeno una verifica.
L'autrice avrebbe così scoperto che l'affermazione
è stata smentita dallo stesso testimone, dopo essere stata
manipolata ad hoc dal giornalista che l'aveva riportata. (Il testimone
chiarì che intendeva dire "l'aereo era cosi vicino che avrei
potuto distinguere i volti dei passeggeri dai finestrini", e non che
questo fosse accaduto davvero).
Ma soprattutto l'articolo dimentica di dire che
vi sono anche molti testimoni la cui versione dei fatti non concorda
affatto con quella ufficiale: vedi articolo I testimoni oculari, da cui è tratta questa selezione:
De Chiaro,
Steve:Il mio cervello non riusciva a far quadrare il fatto
che fosse stato un aereo, perchè sembrava ci fosse solo un
piccolo buco nell'edificio - ha detto. "Niente coda, niente ali, niente
di niente."
Khavkin,
D. S.:Al primo momento, ho pensato che fossero quei jet che
a volte ti passano sopra. Ma comunque, sembrava essere un piccolo aereo
commerciale...
Rains,
Lon:Ho sentito come un rapido sibilo... Ero convinto che fosse un missile.
E venuto giù così veloce che il suono non aveva niente a
che vedere con quello degli aerei.
Seibert,
Tom:Abbiamo sentito qualcosa che sembrava (/ faceva il
rumore di) un missile, poi abbiamo sentito una forte esplosione.
Brown,
Ervin: ha detto di aver visto in terra quelli che sembravano essere dei
pezzi di un piccolo aereo...
Terronez,
Tony: ... in quel momento non sapevo che era un aereo, e ho pensato che fosse
un missile a colpire...
Walter,
Mike:... e ho visto questo aereo, questo jet della American Airlines, e mi
sono detto "qualcosa non quadra, è davvero basso" E poi l'ho
visto. Voglio dire, era un missile cruise con le ali.
Creed,
Dan: ... quando hanno visto l'aereo scendere in picchiata e mettersi in
orizzontale. Era a non più di dieci metri da terra, e urlava.
Non era niente di più di un missile teleguidato, a quel punto.
... alla massima velocità, con l'acceleratore al massimo...
Voi sono inoltre quattro testimoni, che si trovavano in prossimità della stazione di
servizio CITGO (foto sotto), sono stati recentemente intervistati da un
gruppo di ricercatori americani. Tutti e quattro hanno visto chiaramente l'aereo, che gli è passato praticamente
sopra la testa, ma ne collocano senza ombra di dubbio la traiettoria a
nord della stazione di benzina (traccia blu), rendendo quindi
impossibile che abbia divelto i famosi pali autostradali (traccia
rossa, e versione ufficiale).
Due dei quattro testimoni sono dei poliziotti. Il loro resoconto, disponibile in video e
liberamente scaricabile dal sito www.thepentacon.com presenta una realtà
molto difficile da ignorare. Questo il nostro articolo: The Pentacon: parlano i testimoni.
"Gli incidenti aeronautici si possono dividere in due categorie: nella
prima la collisione con suolo o con un ostacolo ha un'angolazione
minore di 45 gradi, cioè l'aereo precipita "di piatto ". Più
l'angolazione è bassa, e più volte l'apparecchio "rimbalza" a terra,
prima di fermarsi, si sfascia, e i pezzi sì sparpagliano su una vasta
area. Il secondo tipo di collisione comprende impatti con angolo
superiore a 45 gradi e fino a 90 gradi. L'aereo cade in picchiata come
ha fatto il volo 93 (il quarto aereo dirottato) o ad angolo retto
contro muro del Pentagono, come il volo 77. Non c'è rimbalzo, il veicolo
si accartoccia su se stesso a cannocchiale nel cratere che ha creato.
Con questa dichiarazione,
l'autrice dell'articolo ha fatto ai "cospirazionisti" il più bel
regalo che mai potesse immaginare. Anzi, due regali:
Per AA77, è vero che l'angolazione orizzontale fosse - secondo
la versione ufficiale - di 90°, ma quella laterale era di circa
42°. Lo stesso articolo riporta infatti un'immagine dall'alto del
Pentagono con la scritta "traiettoria d'arrivo del Boeing".
Involontariamente l'autrice conferma una tesi portata avanti dal sottoscritto,
nella quale sarebbe proprio l'angolazione laterale dell'impatto a
rendere impossibile che l'aereo si sia "accartocciato" tutto contro la
facciata, oppure che sia scomparso, in parte o tutto, al suo interno.
La forte
velocità dell'aereo, e il basso angolo di incidenza avrebbero dovuto
far rimbalzare il Boeing sul prato antistante, proprio come dice la
citazione.
Inoltre, a causa della grande apertura alare, l'ala destra del Boeing
avrebbe dovuto staccarsi dalla fusoliera prima del resto, restando
quindi un buona parte all'esterno dell'edificio.
Mentre non se ne è trovato un solo pezzo riconoscibile.
Per United 93 invece l'autrice conferma - secondo lo stesso ragionamento
- che l'aereo dovrebbe trovarsi tutto, o quasi tutto, all'interno della
buca, mentre svariate testimonianze parlano di detriti e resti umani
trovati a oltre 5 km di distanza dal luogo d'impatto.
Ecco un estratto da un articolo del Pittsburgh Gazette: "Wednesday morning, crash debris began washing ashore at the marina.
Fleegle said there was something that looked like a rib bone amid
pieces of seats, small chunks of melted plastic and checks.
He said FBI agents who spent the afternoon patrolling the lake in
rented boats eventually carted away a large garbage bag full of debris." [Traduzione]: Il mercoledì
mattina i relitti dell'aereo hanno cominciato a venire a riva.
Fleegle ha detto che c'era qualcosa che assomigliava ad una costola, in
mezzo a pezzi di sedile, piccoli pezzi di plastica fusa, e degli
assegni. Ha detto che gli agenti dell'FBI, che hanno passato il
pomeriggio a rastrellare il lago con delle barche in affitto, alla fine
si sono portati via un grosso sacco della spazzatura pieno di resti.
PAGINA 32
Le ali si sono staccate dalla carlinga e per effetto della velocità si
sono raccolte lungo l'asse dell'aereo
Affermazione arbitraria,
poco credibile, e
del tutto infondata, che dimentica inoltre di spiegare da dove le ali
sarebbero passate per entrare nell'edificio. E' facile infatti dire che
le loro ceneri sono nel cratere
ma l'immagine della facciata colpita, prima che crollasse, l'abbiamo vista
tutti.
Fra i frammenti trovati nel buco del Pentagono sono chiaramente
riconoscibili le ruote, un pezzo del carrello di atterraggio, e parte
della fusoliera.
In verità, le foto a cui si riferisce l'autrice ritraggono UNA ruota, il pezzo
di UN carrello di atterraggio, e parte di UNA fusoliera, che possono
essere appartenuti a dozzine di modelli di aerei diversi. Scritto in
quel modo invece dà chiaramente ad intendere che si trattasse delle
parti del Boeing.
Quanto al foro, quello che all'esterno appare una breccia di 19 metri
dall'interno è un tunnel che ha sfondato ben tre dei cinque anelli
concentrici in cemento armato rinforzato di cui è fatto il Pentagono.
La "breccia di 19 metri" - come già detto - non esiste, mentre
stupisce che l'autrice si sia già dimenticata di aver sostenuto
che gli aerei sono fatti di materiali poco resistenti, per cui non si
comprende quale sua parte sia diventata improvvisamente così
"robusta" da aver sfondato addirittura "tre dei cinque anelli
concentrici in cemento armato rinforzato di cui è fatto il
Pentagono".
Come disse giustamente l'autrice di In plane site,"you
can't have it both ways", non puoi avere la botte piena e la moglie
ubriaca: o l'aereo era "fragilissimo", per cui si è
"disintegrato" all'impatto, o era "robustissimo", ed ha perforato tre
anelli in cemento armato dell'edificio.
Oppure quell'aereo non era un
Boeing, ma qualcos'altro di completamente diverso, stretto abbastanza
da entrare in quel buco, e veloce/robusto abbastanza da perforare tre
anelli dell'edificio.
Senza offesa per il Signor Lecce, ma quello che "dice di aver sentito" un docente di strutture
areonautiche sembra avere ben poco valore di fronte a molteplici
testimonianze di piloti professionisti, che definiscono la manovra fra
il "molto difficile" e il "decisamente impossibile" per gente che abbia
venti o trent'anni di carriera sulle spalle.
Figuriamoci per Hani Hanjour, che non aveva nemmeno mai guidato un jet nella sua vita, ed era
stato definito un "negato" dai suoi istruttori di volo, che non
lo ritenevano nemmeno in grado di volare da solo con un Cessna
monomotore.
PAGINA 34
Ecco il "cratere di 35 metri"provocato da un aereo i cui resti - come abbiamo già detto - sono
stati rinvenuti fino a qualche miglio di distanza. Come è
possibile che sia accaduto questo, visto che l'aereo sarebbe stato
abbattuto intenzionalmente dai passeggeri (e si suppone quindi che sia
caduto tutto intero in quel punto)?
[I comandi militari] "non ebbero mai sotto controllo gli aerei dirottati:
seppero del volo AA11 solo 9 minuti prima del suo impatto contro la
torre nord: del volo UA 175 contemporaneamente all'impatto contro torre
sud, del volo AA77 con quattro minuti di anticipo rispetto all'impatto
nel Pentagono, e del volo UA93 alle 10.07, quando si era già schiantato
al suolo da due minuti."
L'autrice - che ci propone in questo
caso
solo l'ultima delle tre versioni ufficiali dateci dal governo americani
- è smentito da svariate testimonianze degli stessi controllori
di volo. In questa clip si può seguire il drammatico racconto da
parte dei controllori di volo che seguivano le tracce di UA175, e che
non lo hanno mai perso di vista per più di un istante:
Mentre per il volo diretto al Pentagno lo stesso Ministro dei Trasporti
Norman Mineta ha confermato che se ne conoscesse la posizione fin da quando si
trovava ad oltre 50 miglia di distanza:
LE OMISSIONI PIU' IMPORTANTI
Passiamo ora alla carenza più grave - specialmente per un
articolo che si intitola "Tutta la Verità sull'undici settembre"
- e cioè tutto quello che Focus NON ha detto riguardo agli
attentati di quel giorno.
AEREI DIROTTATI:
L'articolo dimentica di dire che erano quattro, e non soltanto uno,
i
dirottatori che non avevano mai guidato un jet nella loro vita. Credere
che siano stati davvero in grado d portarsi a spasso in quel modo degli
aerei di quelle dimensioni equivale praticamente a dover licenziare le
centinaia di
piloti professionisti delle varie compagnie di bandiera, che ci costa
milioni di euro far addestrare per garantire la nostra sicurezza in
volo. Non su trattava solamente, come sostengono alcuni, di guidare
l'aereo in orizzontale, ma di effettuare manovre - come il banking
estremo di UA175 prima dell'impatto, oppure la virata di 330° con
riallineamento del bersaglio di AA77 - assolutamente impensabili per
chi non sia profondamente familiare con il comportamento in aria di
aerei di quelle dimensiomi.
L'articolo non fa il minimo cenno alla
confusione inaccettabile delle diverse cronologie - spesso in palese
contraddizione fra di loro - fornite nel tempo dalle aviazioni civile e
militare, per spiegare in qualche modo la loro completa defaillance
difensiva. Il semplice fatto che FAA (civili) e NORAD (militari)
abbiano dato almeno tre versioni
diverse delle loro timeline DIMOSTRA che abbiano mentito in almeno due
casi. Non è un fatto così trascurabile.
PENTAGONO:
L'articolo dimentica di dire che ben
20 finestre su 26 della facciata colpita avevano ancora i vetri intatti
dopo l'impatto. Questo getta una luce completamente diversa sull'intera
versione ufficiale, poichè diventa ben difficile posizionare
sulla facciata un aereo di quelle dimensioni - che è largo
quanto l'inquadratura stessa - senza andare a colpire direttamente
almeno la metà di quelle finestre.
Dove possono infatti aver sbattuto la fusoliera,
le ali, il timone di coda, e i motori soprattutto, prima di scomparire nel nulla?
E anche supponendo che l'intera fusoliera sia riuscita a infilarsi
nella famosa "voragine di 19 metri" - ovvero il foro che vedete nella
foto sotto, largo quanto due normalissime finestre - quelle che gli
stanno direttamente sopra avrebbero dovuto venire colpite in pieno dal
timone
di coda.
Invece
conservano ambedue i vetri intatti.
(Se qualcuno volesse per caso sostenere che i vetri erano rinforzati,
al punto da poter resistere ad un QUALUNQUE oggetto solido che li
colpisse a 900 Km./h, ci dovrebbe anche spiegare perchè a questo
punto non facciamo direttamente gli aerei con quel tipo di vetro
particolare. Viaggiare diventerebbe anche molto più divertente.)
UNITED 93:
L'articolo non dice che resti umani e parti dell'aereo sono stati
trovati fino a 5 miglia di distanza,
e questo DIMOSTRA che l'aereo non è caduto intero, rendendo la
storia dei passeggeri in rivolta poco più di una fiaba
domenicale. Ricordiamo infatti che l'aereo non può essersi spezzato
in volo a causa di eventuali "manovre estreme", poichè i comandi degli
aerei di quel tipo sono tarati appositamente per evitare proprio le
manovre che possano metterne a rischio l'integrità strutturale.
Interessante al proposito quello che ha da raccontarci questo personaggio:
WORLD TRADE CENTER:
1 - L'articolo non dice che 18 persone hanno potuto salvarsi dalla Torre Sud in fiamme
scendendo lungo una scala rimasta intatta al centro dell' edificio, proprio al livello dell'impatto, e subito dopo il medesimo.
Questo mette decisamente in crisi qualunque teoria dei crolli basata sul "calore", visto che non si conoscono temperature in
grado di far transitare vivi degli esseri umani e di "snervare" allo stesso tempo dell'acciaio come quello delle Torri Gemelle.
2 - L'articolo non dà nessuna importanza al fatto che le Torri Gemelle
siano crollate in tempi vicini a quelli di un corpo in caduta libera
(legge di Galileo), mentre questi sono assolutamente incompatibili nell'ambito di
un semplice crollo passivo.
3 - L'articolo non fa alcun cenno alla polverizzazione quasi completa dei
tre edifici, che resta assolutamente inspiegabile in un semplice
cedimento strutturale.
L'energia necessaria per scomporre tutta quella materia in un particolato così fine - stiamo parlando di circa 80 ETTARI di cemento che mancano all'appello -
è decisamente superiore alla cosiddetta energia potenziale delle
Torri stesse, ovvero quella che viene generata dalla sola forza di
gravità.
Infatti, questo è quello che normalmente accade, quando gli edifici crollano da soli:
La parte che si polverizza è minima, e i blocchi di cemento, anche nel peggiore dei casi, sono sempre riconoscibili.
Mentre una polverizzazione così
fine del cemento è proprio la caratteristica principale delle
demolizoini controllate, che utilizzano esplosivi ad altissimo
potenziale.
4 - L'articolo non dice che fino ad oggi non era mai crollato un solo
edificio in acciaio a causa del fuoco, il che rende particolarmente
problematico spiegare il crollo del WTC7. Ed infatti nessuno fino ad
oggi è stato in grado di farlo, mentre lo stesso NIST evita
addirittura di citarne il crollo nel suo rapporto conclusivo. Come se
non fosse mai esistito, o non avesse alcuna rilevanza nel quadro
generale.
5 - Ma soprattutto, l'articolo di
Focus dimentica di affrontare quello che è semplicemente
l'argomento numero uno a sostegno delle critiche alla versione
ufficiale, e cioè il fatto che fra le macerie delle torri
siano state trovate delle pozze di metallo fuso che registravano
temperature di 7-800 gradi centigradi addirittura un mese e mezzo dopo
i crolli.
Inutile dire che tali effetti non si possono attribuire ai soli incendi dovuti al kerosene.
Che cosa ha potuto piegare in questo modo dei piloni di acciaio di queste dimensioni...
... o di queste...
... oppure creare inestricabili grovigli di acciaio e roccia fusi insieme, come questi?
CONCLUSIONE
Queste sono le vere domande che
attendono una risposta, e che
l'articolo di Focus per qualche motivo ha scelto di ignorare, rendendo
al lettore un tale disservizio, rispetto alla "verità"
sull'undici settembre, che ci sentiamo di chiedere apertamente che
Focus pubblichi, appena possibile, una esaustiva
correzione/integrazione che abbia almeno la
stessa visibilità dell'articolo originale.
NOTA AGGIUNTIVA
E' triste notare
l'accostamento, del tutto arbitrario, nell'ultima pagina dell'articolo, a certe presunte
"leggende"
legate alla numerologia, che con il lavoro di ricerca da noi svolto sull'undici settembre non hanno nulla a che
vedere. Esisteranno anche delle necessità di "riempire" le
pagine in sede grafica, ma chi lo fa non può non
conoscere gli effetti che tali accostamenti producono nel lettore a
livello subliminale.
Se proprio c'era da riempire in qualche modo
quello spazio, si sarebbe potuto pubblicare, ad esempio, alcune di
queste domande che i parenti delle vittime hanno rivolto alle massime
autorità americane, dalle quali purtroppo attendono ancora la
risposta. Sempre per la completezza dell'informazione.
100 DOMANDE SENZA RISPOSTA
Sono più di 100 domande (di cui presentiamo
una breve selezione) poste direttamente dal Family Steering Committee,
il Comitato Familiari delle Vittime, al Presidente Bush, al Vice-Presidente Cheney, al direttore
della CIA Tenet,
a quello dell'FBI Mueller,
all'Aviazione Civile,
all' Aviazione Militare,
alla Port Authority di New York e al suo sindaco
Rudy Giuliani.
Ovvero a tutte le più alte autorità dell'amministrazione
coinvolte nei fatti dell'11 Settembre.
Queste domande hanno delle implicazioni talmente vaste, che in realtà
basterebbero a fare da sintesi per tutte le accuse che vengono mosse alla
versione ufficiale. Non a caso infatti queste domande non hanno mai avuto
nessuna risposta. Qui trovi la lista
originale con le domande complete.
1 - DOMANDE AL PRESIDENTE BUSH
Your schedule for September 11, 2001
was in the public domain since September 7, 2001. The Emma E. Booker School
is only five miles from the Bradenton Airport, so you, and therefore the
children in the classroom, might have been a target for the terrorists
on 9/11. What was the intention of the Secret Service in allowing you
to remain in the Emma E. Booker Elementary School, even though they were
aware America was under attack?
Il suo programma
per la giornata dell'11 Settembre era stato reso pubblico sin dal 7 Settembre.
La scuola Emma Booker è a sole 5 miglia dall'aeroporto di Bradenton,
e quindi sia lei che i bambini avreste potuto essere bersaglio dei terroristi
quel giorno. Secondo quale logica i Servizi Segreti le hanno permesso
di rimanere nella scuola, pur sapendo che l'America era sotto attacco?
[I Servizi Segreti sono gli addetti alla sicurezza personale del Presidente].
19. Who approved the flight of the
bin Laden family out of the United States when all commercial flights
were grounded, when there was time for only minimal questioning by the
FBI, and especially, when two of those same individuals had links to WAMY,
a charity suspected of funding terrorism? Why were bin Laden family members
granted that special privilege—a privilege not available to American
families whose loved ones were killed on 9/11?
Chi ha autorizzato
il volo della famiglia bin Laden fuori dagli Stati Uniti, quando tutti
gli aerei commerciali erano a terra, e quando c'era pochissimo tempo per
interrogarli da parte dell'FBI, visto che due di costoro avevano collegamenti
con la WAMY, un'organizzazione sospettata di finanziare il terrorismo?
Perchè è stato concesso questo particolare privilegio alla
famiglia bin Laden, ma non alle famiglie degli americani i cui cari sono
morti negli attentati di quel giorno? [Alcuni familiari hanno dovuto attendere
tre giorni per potersi recare a Washington o N.Y.]
Please explain why no one in any level
of our government has yet been held accountable for the countless failures
leading up to and on 9/11?
Ci spieghi perfavore
perchè ad oggi nessuno, a nessun livello governativo, è
stato chiamato a rispondere per gli innumerevoli errori che sono sfociati
nell'11 Settembre.
Which individuals, governments, agencies,
institutions, or groups may have benefited from the attacks of 9/11?
Please state specifically how you think they have benefited.
Quali individui,
governi, agenzie, istituzioni o gruppi possono aver beneficiato degli
attacchi dell'11 Settembre? Spieghi perfavore in dettaglio come lei pensa
che possano averne beneficiato.
Please discuss the American government’s
role and position, either officially or unofficially in discussions/negotiations
with the Taliban in 2001 and their timing and appropriateness with respect
to the executive order of July 2, 2001 mentioned above. According to an
article in Salon, 6-05-02:
“The Bush White House stepped up negotiations with the Taliban
in 2001. When those talks stalled in July, a Bush administration representative
threatened the Taliban with military reprisals if the government did not
go along with American demands.” FONTE
Perfavore ci
illustri ruolo e posizione del governo americano - ufficiali o meno -
in discussioni o trattative coi Talebani nel 2001, e la loro tempistica
ed opportunità rispetto all'Ordine Esecutivo del 2 Luglio sopracitato.
Secondo un articolo di Salon, del 5 Giugno 2002:
La Casa Bianca di Bush nel 2001 intensificò
le trattative coi Talebani. Quando queste trattative si bloccarono, un
esponente dell'Amministrazione Bush minacciò i talebani di ritorsioni
militari se il [loro] governo non avesse assecondato le richieste degli
americani. [Altrove abbiamo citato la frase "Vi possiamo ricoprire
di un tappeto d'oro, oppure di un tappeto di bombe", riportata dal giornale
francese Le Figaro].
Please discuss the National Security
Presidential Directive presented for your approval on September 9, 2001,
which outlined plans for attacking al Qaeda in Afghanistan. FONTE FONTE FONTE
Ci parli perfavore
della Direttiva Presidenziale per la Sicurezza Nazionale, sottoposta a
sua approvazione il 9 di Settembre 2001, che descriveva un piano di attacco
[militare] ad Al-Queda in Afghanistan.
[Vedi "10 Settembre, qualcuno sapeva"].
Please explain your 14 month opposition to the creation of an independent
commission to investigate 9/11 and your request to Senator Daschle to
quash such an investigation.
Spieghi perfavore
la sua opposizione, durata 14 mesi, alla creazione di un Commissione Indipendente
sui fatti dell'11 Settembre, e la sua richiesta al senatore Daschle [capogruppo
dei democratici] di affossare tale investigazione.
2 - DOMANDE AL VICEPRESIDENTE CHENEY
Please describe any discussions/negotiations between the Taliban and
either public or private agents prior to September 11th regarding Osama
bin Laden and/or rights to pass a pipeline through Afghanistan, or any
other subject pertaining to Afghanistan.
Perfavore ci
parli di eventuali discussioni o trattative avvenute prima dell'11 Settembre
fra i Talebani ed agenti [americani], sia pubblici che privati, sia su
bin Laden, sia sui diritti di transito di un oleodotto attraverso l'Afghanistan,
o su qualunque altro argomento che riguardasse l'Afghanistan. [Ricordiamo
che Cheney era stato, fino al giorno prima di entrare alla Casa Bianca,
il presidente della Halliburton, la società petrolifera che si
è poi aggiudicata - unica in gara - la messa in posa del suddetto
oleodotto].
3 - DOMANDE A GEORGE TENET, DIRETTORE DELLA CIA
Is the October
31, 2001 story by Le Figaro true which wrote of Osama bin Laden meeting
with a CIA officer in Dubai in July, 2001?
E' vera la notizia
pubblicata da Le Figaro secondo la quale Osama bin Laden si è incontrato
con un rappresentante della CIA a Dubai, nel Luglio del 2001?
Se sì, perchè non è stato arrestato?
There were an
extraordinarily large number of stock puts on American and United airlines
stock and others which were subsequently impacted by the terrorist attack.
“It is well documented that the CIA has long monitored such trades
– in real time – as potential warnings of terrorist attacks
and other economic moves contrary to U.S. interests. FONTE
Was such activity viewed as a warning of an impending attack?
Did the CIA, in coordination with other agencies, both domestic and abroad,
investigate the purchasers of those stock puts?
Please provide the names of those individuals, investment groups and others
who purchased the stock puts in question and the reasons they gave for
anticipating a drop in the stocks of companies which coincidentally happened
to have been severely impacted on September 11th.
Si è registrato
un movimento straordinario di azioni "put" della American e della United
Airlines [il venerdì precedente gli attentati], che hanno poi risentito
fortemente degli attacchi terroristici.
E' ampiamente documentato come la CIA segua regolarmente - in tempo reale
- i movimenti azionari, come potenziali indicatori di attacchi terroristici
o di altre operazioni economiche contro gli interessi americani.
L'attività sopracitata è stata interpretata come allarme
di un possibile attacco imminente?
La CIA ha indagato, in collaborazione con altre organizzazioni, sia nazionali
che estere, sugli acquirenti di quelle azioni?
Vogliate perfavore fornire i nomi degli individui, gruppi finanziari od
altri, che abbiano acquistato quelle azioni, ed i motivi per cui avrebbero
saputo in anticipo del crollo di certe società, che casualmente
hanno risentito così fortemente degli attacchi dell'11 Settembre.
[Pare che questi nomi non li sapremo mai].
4 -
DOMANDE A ROBERT MUELLER, DIRETTORE DELL'FBI
On the FBI’s Ten Most Wanted
Fugitive poster, revised Nov. 2001, why isn’t the September 11th
terrorist attack listed as one of Usama bin Laden’s crimes? FONTE
Come mai gli
attacchi dell'11 Settembre non risultano attribuiti ad Osama bin laden,
nel cartello dei 10 ricercati più importanti dell'FBI aggiornato
al Novembre 2001?
Has the FBI investigated the charge
that there was an unexplained surge in financial transactions totaling
more than 100 million dollars electronically passed through the World
Trade Center immediately prior to, and during its destruction on 9/11?
If not, why not?
L'FBI ha investigato
l'aumento inspiegabile di transazioni elettroniche, per oltre 100 milioni
di dollari, passate per il World Trade Center prima e durante gli attacchi
terroristici? Se non lo ha fatto, perchè? [La punta di traffico
si è registrata fra le 7 e le 9 del mattino, momento in cui la
seconda Torre è stata colpita].
Why were these four planes
able to evade all radar ? Even when the transponders are disconnected,
a plane is still able to be located by its "skin" on radar screens.
Come hanno fatto questi 4 aerei
a sfuggire a tutti i radar? Anche col transponder spento un aereo può
essere individuato sullo schermo radar dalla sua figura.
6 - DOMANDE AL NORAD (North American Air Defense Command / Difesa aerea militare)
Was NORAD aware
of the four hijacked planes veering off course even before being reported
by the FAA? If not, please explain why NORAD which monitors 7000
flights a day, was unable to track the four aberrant flights.
Il NORAD si è accorto,
ancora prima di essere avvisato dall'aviazione civile, dei quattro aerei
che andavano fuori rotta? Se no, spiegate perfavore perchè NORAD,
che controlla quotidianamente 7.000 voli, non è stata in grado
di seguire i 4 aerei vaganti.
Why weren’t
the jets able to intercept the hijacked planes if they were airborne within
eight minutes of notification?
Se i caccia si sono alzati
entro otto minuti dalla notifica [come ha sostenuto il NORAD], perchè
non sono riusciti ad intercettare gli aerei sequestrati?
Why weren’t
the fighter jets that tailed flights 11 and 175 as they crashed into New
York’s WTC, rerouted to intercept flights 77 or 93, before they
crashed into the Pentagon and Pennsylvania?
Perchè i caccia che
inseguivano i voli 11 e 175 che hanno colpito il WTC di New York, non
sono stati reindirizzati ad intercettare i voli 77 e 93, prima che si
abbattessero sul Pentagono e in Pennsylvania?
7 -
DOMANDE ALLA PORT AUTHORITY E ALLA CITY OF NEW YORK
Why were
WTC emergency evacuation protocols not followed?
Why were the roof access doors locked?
Why were the sprinkler systems locked?
Why was there no roof-top evacuation?
What is the name of the individual who made the announcement in 2 WTC
who told workers to return to their offices?
The Port Authority of NY/NJ owns and operates Newark International Airport.
They also owned and operated the WTC.
Please explain the failure of the Port Authority to coordinate and act
on the information about the second plane heading for the South Tower
when they had this information available to them by their own Air Traffic
Control Center. They had eleven minutes of notice that the plane was bearing
down on Tower Two and yet, they told people that the building was safe
and secure.
Why won't the Port Authority in concert with the City of NY release the
9/11 tapes?
Perchè non sono state
seguite le previste procedure di evacuazione d'emergenza?
Perchè le porte d'accesso al tetto erano chiuse?
Perchè i sistemi antincendio erano bloccati?
Perchè non vi è stata evacuazione dal tetto?
Chi è la persona che ha fatto l'annuncio alla Torre 2, dicendo
agli impiegati di tornare ai loro uffici?
La Port Authority di New York/New Jersey è proprietaria ed opera
l'aeroporto di Newark. Era anche proprietaria del World Trade Center [prima
che passasse a Silverstein, nell'agosto 2001].
Spiegate perfavore l'incapacità di coordinarsi e di agire davanti
all'informazione che il secondo aereo era diretto verso la Torre Sud,
quando lo avevano saputo dal loro stesso Centro di Controllo Aereo. Hanno
avuto undici minuti di preavviso sull'aereo che puntava sulla Torre 2,
mentre è stato detto alla gente che l'edificio non correva nessun
pericolo.
Perchè la Port Authority, in accordo con la City of New York, non
rende pubblici i nastri dell'11 Settembre?
8 -
DOMANDE PER IL SINDACO DI NEW YORK RUDOLPH GIULIANI (v. commento
sotto)
Why were the steel beams sold and
shipped overseas and not retained as evidence? Was the material examined
before it was sent overseas? If examined, then by whom? Were any diagnostic
studies/tests performed? If not, then why? Whose responsibility was this?
Perchè i [resti dei]
piloni d'acciaio sono stati venduti e spediti all'estero, invece di conservarli
come elemento di prova? Il materiale è stato analizzato, prima
di essere spedito oltremare? Se sì, da chi? Sono stati fatte analisi
diagnostiche o controlli? Se no, perchè? A chi spettava questa
responsabilità?
On 9/11, rooftop doors to both of
the World Trade Center towers were locked. Thus, rooftop rescue by helicopter
was impossible. Who made the decision to lock the rooftop doors? When
was this decision made? Why was this decision made?
L'11 di Settembre, le porte
d'accesso ai tetti di ambedue le Torri erano bloccate. Ciò ha impedito
di effettuare dei salvataggi con gli elicotteri. Chi ha preso la decisione
di bloccare le porte dei tetti? Quando è stata presa questa decisione?
Perchè è stata presa?
Please explain the presence of the FBI at the WTC during the two weeks
prior to 9/11. Were you informed of their increased surveillance? How
was the City of New York included in such increased surveillance? What
actions were carried out by the NYPD to facilitate the FBI’s increased
surveillance?
Spieghi perfavore la presenza
dell'FBI nel WTC nelle due settimane precedenti l'11 Settembre. Era stato
informato di questo aumento di sorveglianza? In che misura la City of
New York è stata coinvolta in questo aumento di sorveglianza? Che
cosa ha fatto il Dipartimento di Polizia di NY per facilitare l'FBI in
questo aumento di sorveglianza?
Why did you oppose the creation of
this commission? Why did you ask to have your records
as Mayor of New York City sealed for 25 years?
Perchè lei era contrario
alla creazione di questa Commissione?
Perchè ha chiesto che la documentazione relativa al suo operato
come sindaco di New York, rimanga secretata per 25 anni?