LE FONTI
La Sezione 11 Settembre di Luogocomune.net è il corpo di lavoro principale da cui sono tratti sia il libro che il film intitolati INGANNO GLOBALE.
Questa pagina
contiene il testo completo della narrazione del film (ma non quello
delle interviste originali), con i riferimenti alle fonti per tutte le
affermazioni più importanti, e vale anche per il libro, che ne
segue da vicino la struttura.
Alcune pagine della Sezione 11 Settembre, il cui argomento non è stato trattato nel film/libro, portano le fonti supplementari direttamente al loro interno.
Indice |
CAP. 1 - LA VERSIONE UFFICIALE
La mattina dell'11 settembre 2001, 19 terroristi, armati tagliacarte, dirottano quattro aerei commerciali in volo dalla costa est alla costa ovest degli Stati Uniti.
Eliminano gli equipaggi, si impadroniscono dei comandi, fanno perdere le loro tracce, ed eludono per quasi due ore il sistema di sicurezza americano.
Riescono così a portare due degli aerei a schiantarsi contro le Torri Gemelle di New York, il terzo contro il Pentagono a Washington, mentre il quarto viene abbattuto dai passeggeri in rivolta nei cieli della Pennsylvania.
Le Torri Gemelle in seguito crollanoo a causa degli impatti e degli incendi, portando con sè quasi tremila vittime.
Nelle ore pomeridiane crolla anche una terza torre del Workd Trade Center, anch'essa a causa di un incendio.
I dirottatori risultano essere 15 sauditi e quattro egiziani, di cui due giorni dopo la FBI fornisce al mondo nome cognome e fotografia.
Questa è, in sintesi, la versione ufficiale dei fatti fornita al mondo dell'amministrazione americana tramite i maggiori media a diffusione globale.
Sono i fatti che hanno poi portato le conseguenze a livello planetario che tutti conosciamo.
Ma dall'identità stessa dei terroristi, alla scomparsa totale di due dei quattro aerei, dall'inspiegabile stallo della difesa più impenetrabile del mondo, alle cause stesse del crollo delle tre torri, questa versione ufficiale presenta moltissimi punti oscuri che nessuno finora ha mai saputo chiarire.
NEI CIELI AMERICANI
Ogni giorno transitano nei cieli americani circa 27 mila voli
commerciali. La densità varia da un minimo di 600 aerei nelle ore
notturne, a un picco di 4500 aerei, che volano contemporaneamente nella
mattinata e nelle ore centrali della giornata.
http://flightaware.com/analysis/graphs/total.rvt
La zona di maggiore densità è da sempre quella del nord-est, con i nodi più trafficati che sono New York, Washington, Chicago, Atlanta, e Miami.
Per garantire in ogni momento la sicurezza dei passeggeri, la
Federal Aviation Administration, che corrisponde alla nostra aviazione
civile, si serve di un complesso e sofisticato sistema di controllo,
basato su 21 centri radar indipendenti, tutti connessi fra di loro, che
si scambiano continuamente informazioni in tempo reale.
http://www.faa.gov/aua/weather/warp/warp_what.html
A sua volta il sistema civile è interconnesso a quello della difesa militare, il NORAD, che dispone anche di una sua rete di controllo indipendente.
E' quindi praticamente impossibile volare fuori rotta per più di
qualche minuto in qualunque ora in qualunque zona di cielo americano.
http://sdg.csail.mit.edu/D2/D2Requirements.htm
http://www.dtic.mil/doctrine/jel/cjcsd/cjcsi/3610_01.pdf
http://www.standdown.net/FAAstandardinterceptprocedures.htm
UN SISTEMA A PROVA DI ERRORE
Quando questo accade, l'aviazione civile avvisa subito quella militare, che fa scattare l'allarme e fa alzare in volo uno o due caccia dalla base più vicina.
Il tempo medio fra l'allarme e il decollo dei caccia di circa 6 minuti. A loro volta i caccia, viaggiando a velocità supersonica, possono raggiungere in pochi minuti l'aereo che non risponde più alle chiamate da terra. http://www.toledoblade.com/apps/pbcs.dll/article?Date=20011209&Category=NEWS28&ArtNo=112090036&Ref=AR
Ma i normali casi di sconfinamento, spesso anche di poche miglia, sono quasi una routine, e gli automatismi sono da tempo collaudati.
Nel solo 2001, prima dell'11 settembre, la difesa militare era intervenuta per 67 volte, e sempre con esito positivo.
FAA News Release, August 9, 2002
Vediamo ora che cosa è successo nei cieli americani la mattina dell'11 settembre 2001.
CRONOLOGIA COMPARATA
Alle otto del mattino decolla da Boston il volo American Airlines 11, diretto a Los Angeles. Finirà schiantato contro la prima Torre.
Alle 8 e 14 parte dello stesso aeroporto il volo United 175, anch'esso diretto a Los Angeles. Finirà schiantato contro la seconda Torre.
Alle 8 e 21 parte da Dulles, vicino a Washigton, il volo American 77 diretto a Los Angeles. Finirà schiantato contro il Pentagono, a pochi chilometri da dove era partito.
Alle 8 e 41 parte da Newark, in New Jersey, il volo United 93 diretto a San Francisco. Finirà schiantato in un campo vicino a Shanksville, in Pennsylvania.
Nel frattempo il
primo aereo ha staccato il transponder - che
per i controllori di volo significa dirottamento - e ha compiuto
un'improvvisa virata a sinistra. Subito dopo anche secondo aereo stacca
il transponder e vira a sinistra, venendo a trovarsi praticamente
accanto al primo, in rotta verso New York.
http://www.911timeline.net
cronologia
interattiva CNN
Ma mentre il primo aereo prosegue verso le Torri Gemelle, il secondo le oltrepassa e continua per almeno 50 miglia in direzione sud.
Solo quando il primo aereo ha colpito la prima Torre, il secondo fa un inversione di marcia, e punta a sua volta su Manhattan.
http://www.911timeline.net
cronologia
interattiva CNN
Arriva così 15 minuti dopo a colpire la seconda Torre, sotto l'occhio di tutte le telecamere, che già stavano inquadrando la prima che bruciava.
In quel momento il terzo aereo, che si trova già sul West Virginia, stacca il transponder e inverte la rotta.
http://www.911timeline.net
cronologia
interattiva CNN
Viaggia
indisturbato per quasi 40 minuti, e si abbatte sul Pentagono alle 9.39
. A quel punto il quarto aereo, che si trova ai confini dell'Ohio,
stacca il transponder e inverte la rotta.
http://911.timeline.net
cronologia
interattiva CNN
Viaggia a sua volta indisturbato per quasi mezz'ora, prima di cadere nel campo vicino a Shanksville.
Dal primo dirottamento sono passate quasi due ore.
Questa è la mappa delle basi militari nella zona interessata ai dirottamenti di quel giorno.
LA DIFESA INERME
Nonostante questo, nessun caccia della difesa americana è riuscito ad avvicinarsi a uno solo dei quattro aerei dirottati.
Mentre al NORAD si seguivano gli eventi in tempo reale, sulle
varie piste i caccia attendevano inutilmente un ordine di decollo, che
per qualche motivo non arrivava mai.
http://www.cooperativeresearch.org/entity.jsp?id=1521846767-1825
Una incredibile
serie di errori, di comunicazioni sbagliate, di ordini prima dati poi
ritirati, faceva ogni volta perdere minuti preziosi, impedendo ai
caccia di fare quello che avevano sempre fatto fino quel giorno.
http://www.911timeline.net
http://www.msnbc.msn.com/id/5232563/
Questa è la
cronologia ufficiale delle comunicazioni intercorse fra NORAD e
Aviazione Civile, che a tutt'oggi si rimpallano all'infinito le
responsabilità per i disguidi.
http://www.9-11commission.gov/archive/hearing2/9-11Commission_Hearing_2003-05-23.htm
http://www.911truth.org/article.php?story=20040805095600503
http://www.signonsandiego.com/news/nation/20020812-1404-attacks-faamilitary.html
http://911research.wtc7.net/cache/planes/analysis/norad/calgaryherald101301_scrables.html
http://www.defenselink.mil/news/Jun2002/n06042002_200206043.html
http://www.gwu.edu/~nsarchiv/NSAEBB/NSAEBB165/faa7.pdf
Fra le 8 e 20 e le
8 e 27 il primo aereo risultava già dirottato, ma ci voleva
quasi mezz'ora questa volta perché i caccia si alzassero in volo
dalla vicina base di Otis.
http://www.911timeline.net
American 11 faceva così in tempo a colpire la prima torre.
Il secondo aereo
dirottato entrava in quel momento negli schermi radar dell'aeroporto di
Newark, di fronte alle Torri Gemelle, ma per qualche inspiegabile
motivo ai due caccia già in volo per New York veniva ordinato di
proseguire a velocità ridotta.
http://www.911timeline.net
In questo modo anche United 175 faceva in tempo a colpire la seconda torre.
A quel punto i due caccia venivano inspiegabilmente mandati a parcheggiarsi in quota, al largo di Long Island,
nonostante il terzo aereo avesse già interrotto i contatti da molti
minuti. Mentre a quel punto doveva essere chiaro che si trattasse di
un'azione coordinata.
http://web.archive.org/web/20021014084231/
http://www.capecodonline.com/cctimes/archives/2002/aug/21/ithought21.htm
E infatti altri due caccia, pronti a decollare dalla pista di
Langley, vicino a Washington, decidevano di farlo anche se l'ordine
ufficiale continuava a non arrivare. http://web.archive.org/web/20020929120010/
http://www.aviationnow.com/avnow/news/channel_awst.jsp?view=story&id=news/aw090971.xml
Ma una volta in
volo, quando già stavano puntando sull'aereo diretto verso sul
Pentagono, venivano deviati verso Baltimora, su un bersaglio
inesistente, da una telefonata dei servizi Segreti della Casa Bianca.
http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/0406/17/bn.01.html
http://www.cooperativeresearch.org/entity.jsp?id=1521846767-1825
Pare che la
telefonata arrivasse direttamente da Dick Cheney, il vice-presidente
che sin dal primo mattino, a causa dell'assenza di Bush dalla capitale,
era saldamente al comando della situazione.
http://archives.cnn.com/2002/ALLPOLITICS/09/11/ar911.king.cheney/
http://www.fromthewilderness.com/free/ww3/011805_simplify_case.shtml#bullmeans
PUNIZIONI, O PROMOZIONI?
Non solo questa serie incredibile di errori non è mai stata
spiegata da nessuno, ma i responsabili ai più alti livelli della
difesa, invece di venire sospesi, degradati, o comunque puniti in
qualche modo, venivano sorprendentemente promossi a posizioni ancora più prestigiose.
http://911research.wtc7.net/cache/planes/defense/myers_confirmation_091301.html
http://www.af.mil/bios/bio.asp?bioID=6123
http://www.af.mil/bios/bio.asp?bioID=5317
http://www.monroe.army.mil/casemate/stack/070805usacc.htm
http://www.navy.mil/navydata/bios/bio.asp?bioID=174
http://www.9-11commission.gov/hearings/hearing12/leidig_statement.pdf
La parlamentare democratica Cinthya McKinney ha chiesto
ripetutamente al governo dei chiarimenti, ma fino ad oggi non ha mai
ottenuto risposta.
http://www.fromthewilderness.com/free/ww3/031505_mckinney_transcript.shtml
FOLLI PERCORSI, E STRATEGIE IMPROBABILI
Un altro aspetto che rende incomprensibile la strategia dei terroristi è come gli ultimi due aerei, nonostante ci dovesse essere l'intera aviazione che li cercava, si siano concessi il lusso di allontanarsi di 3 o 400 miglia ciascuno dal proprio bersaglio, prima di invertire la rotta.
Sarebbe come partire da Fiumicino, con l'intenzione di colpire il Colosseo, andando però fino a Milano a fare inversione di marcia, nonostante ci debbano essere i caccia di tutta Italia che ti stanno cercando.
Una strategia assolutamente suicida, quindi, che avrebbe potuto funzionare solo nel caso si fosse verificato quello stallo completo e imprevedibile della difesa a cui tutti abbiamo assistito.
Da come si sono comportati, sembrava quasi che i dirottatori sapessero in anticipo che avrebbero potuto scorrazzare liberi per quasi due ore nei cieli più trafficati, più osservati e più protetti del mondo.
CHI HA AIUTATO I TERRORISTI?
A questo va
aggiunto un particolare molto significativo, che non
può essere stato frutto della sola casualità: con scarti
di un paio di
minuti al massimo, ciascun aereo ha invertito la rotta subito dopo che
quello precedente aveva colpito il suo bersaglio.
8 e 46,8 e 47. 9 e 02, 9 e 03. 9 e 39, 9 e 40. Ma i dirottatori non
potevano certo parlarsi da un aereo all'altro, e anche se si fossero
messi d'accordo prima, due dei quattro voli hanno finito per decollare
con notevole ritardo sull'orario previsto.
9/11 Commission Report, p.7-10
Come hanno potuto allora scegliere il momento esatto in cui
entrare in azione, senza una regia esterna che potesse vederli e
coordinarli in tempo reale?
GLI ORDINI SEGRETI DI DICK CHENEY
A sua volta la
Casa Bianca, per giustificare il fatto di non aver saputo intercettare
il terzo aereo per oltre mezz'ora, ha sempre detto di averne perso le
tracce sin dal momento in cui ha fatto inversione di marcia.
9/11 Commission Report, pag. 34
E' però smentita in questo caso dalla deposizione di Norman
Mineta, il ministro dei trasporti, rilasciata nel 2004 alla commissione
indipendente per l'11 settembre.
Perché allora hanno mentito, dicendo di averne perso le tracce sin dall'inizio, e quale era questo ordine di Cheney che sarebbe rimasto in vigore fino al momento in cui l'aereo avesse colpito il pentagono?
HANI HANJOUR, DILETTANTE MIRACOLATO
Rimane un ultimo interrogativo, che rende la versione ufficiale ancora più difficile da accettare: come si può pensare di poter ritrovare il Pentagono partendo da un punto qualunque del West Virginia, senza più nessun aiuto da terra, nel bel mezzo di quella intricatissima selva di voli e rotte e canali preferenziali che abbiamo visto all'inizio?
Questo già sarebbe difficile per un pilota pluridecorato, nella giornata più fortunata della sua vita.
Ma Hani Hanjour, come ha confermato il suo istruttore in questa intervista al New York Times, ero lo zimbello della scuola di volo, non era mai stato in grado di pilotare nemmeno un monomotore, non aveva mai volato in quota, e di certo non aveva mai visto da vicino i comandi di un 757.
http://www.cbsnews.com/stories/2002/05/10/attack/main508656.shtml
http://web.archive.org/web/20031221013952/
http:/www.newsday.com/news/nationworld/nation/ny-usflight232380680sep23.story
http://newsmine.org/archive/9-11/suspects/flying-skills/pilot-trainee-noted-for-incompetence.txt
Ma Hanjour non aveva finito di stupire. Una volta in vista del
pentagono, è sceso in pochi secondi da oltre 2 mila metri, con una spettacolare virata di 270 gradi.
9/11 Commission Report, pag. 9
http://news.bbc.co.uk/hi/english/static/in_depth/americas/2001/day_of_terror/the_four_hijacks/flight_77.stm
Una manovra simile
a questa, ma fatta verso il basso, portando l'aereo con grande
sicurezza ben oltre i limiti concessi dal suo stesso sistema di
sicurezza.
Non a caso i controllori di volo che lo seguivano sui radar
commentavano: "la velocità, la manovrabilità, il modo in
cui ha virato,
tutto ci ha fatto pensare ad un caccia militare. E siamo tutti
controllori con una certa esperienza sulle spalle". http://web.archive.org/web/20011024150915/
http://abcnews.go.com/sections/2020/2020/2020_011024_atc_feature.html
http://www.lewisnews.com/article.asp?ID=106623
Questo ci porta a quella che si può chiamare la madre di tutte le domande sull'11 settembre: che cosa in realtà ha colpito il Pentagono?
CAP. 3 - IL SEGRETO DEL PENTAGONO
IL BLACK-OUT DI BIG BROTHER
Intorno al Pentagono sono disseminate centinaia di telecamere di sicurezza che coprono ad ogni minimo angolo della zona, di giorno e di notte. E' semplicemente il posto più protetto del mondo.
Ci sono inoltre le telecamere del vicino svincolo autostradale, che inquadrano ininterrottamente lo spazio aereo antistante il Pentagono stesso. Qualunque cosa l'abbia colpito, deve per forza essere passata di qua.
Aanche il vicino Hotel Sheraton ha alcune delle sue telecamere puntate proprio in direzione dell'edificio colpito.
Ma i nastri di tutte queste telecamere sono stati immediatamente confiscati dall'FBI, e nessuno ha mai potuto vederli.
http://news.nationalgeographic.com/news/2001/12/1211_wirepentagon.html
http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/0203/07/asb.00.html
Perché per le Torri Gemelle ci viene mostrato fino alla nausea l'impatto del secondo aereo, mentre per il Pentagono ci viene mostrato l'unico filmato in cui l'aereo non si vede affatto?
L'unica cosa su cui tutti testimoni concordano è che l'aereo
portasse le insegne della American Airlines, che volasse a pochi metri
dal suolo, e a velocità elevatissima.
Ma riguardo al tipo di aereo si va da chi aveva creduto di vedere
un Boeing 757, a chi dice di aver visto un aereo molto più piccolo, da
10-12 posti al massimo, molto più simile nelle dimensioni ad un caccia
militare.
http://911research.wtc7.net/pentagon/evidence/witnesses/bart.html
http://www.criticalthrash.com/terror/identification.html
http://www.guardian.co.uk/september11/story/0,11209,600839,00.html
http://www.militarycity.com/sept11/911_1068139.html
Queste testimonianze confermerebbero l'impressione avuta dai controllori di volo che seguivano sugli schermi radar l'acrobatica manovra del pilota.
UNA SCELTA ILLOGICA, UNA MANOVRA IMPOSSIBILE
Una volta allineato con l'edificio, l'aereo aveva davanti a sé lo svincolo autostradale a forma di quadrifoglio che dista dalla facciata del Pentagono circa 250 metri.
Ma invece di puntare comodamente verso la zona centrale dell'edificio, il pilota sceglieva a quel punto di abbassarsi pericolosamente a livello del suolo. Ccopriva così gli ultimi 250 metri a volo radente, viaggiando alla massima velocità, e tranciando nel frattempo lungo il percorso svariati pali della luce.
Oltre che assolutamente illogica, questa manovra è stata giudicata praticamente impossibile da piloti di linea ben più esperti di Hani Hanjour, che come abbiamo visto che non aveva mai guidato prima un jet nella sua vita.
1° inserto RAI - "Questo aereo arriva alla velocità di 530 miglia …"VORTICI E TURBOLENZE
Invece l'aereo prosegue, secondo i testimoni, senza un solo sbandamento, dritto verso il proprio bersaglio.Prima di schiantarsi colpisce con l'ala destra un grosso camion generatore che stava parcheggiato davanti all'edificio, mentre con la sinistra sorvola dei grossi rulli di cavo elettrico, senza farli cadere.
Il camion generatore prende immediatamente fuoco, e continuerà a bruciare per molto tempo.
Questa immagine è presa praticamente dalla stessa direzione da cui arrivava l'aereo: a destra si vede il camion colpito, a sinistra i rulli di cavo elettrico, che invece non sono stati toccati dall'aereo. Di fronte a noi, la zona dell'impatto.
MA DOV'E' FINITO L'AEREO?
Questa è l'immagine del Pentagono colpito che tutti ricordiamo. La spaccatura centrale è di circa 20 metri, mentre l'apertura alare di un Boeing 757 è di circa il doppio.
Già così è quindi difficile immaginare come l'aereo possa essere scomparso tutto sotto quelle macerie, ma l'immagine che sia presentava ai soccorritori subito dopo l'impatto era questa.
La parete è ancora tutta in piedi, e presenta un solo foro di entrata di 3 o 4 metri al massimo. Al piano terra le colonne portanti sono rimaste in piedi, le macerie sono quasi tutte riversate all'esterno, e molte delle finestre hanno addirittura il vetro ancora intatto.
Questa fotografia è stata scattata da un tenente dei marines, Jason Ingersoll, pochi minuti dopo l'impatto dell'aereo, e mezz'ora prima che la facciata crollasse, nell'immagine che a tutti ricordiamo.
L'aereo quindi non è finito sotto le macerie, come molti hanno creduto di fronte a questa immagine che ha fatto il giro del mondo.
Ma allora, dov'è finito?
Poco dopo l'impatto, il prato è intonso, e non si vede il minimo
segno di una strisciata, né tantomeno quello di una buca, e non c'è in
giro un solo rottame di una certa consistenza che possa essersi
sctaccato dall'aereo al momento dell'impatto. Non un motore, un sedile,
un pezzo di fusoliera, una valigia, un timone di coda. Niente,
assolutamente niente di quello che siamo abituati a vedere normalmente
quando cade un aereo di quelle dimensioni.
2° inserto RAI - "La cosa è molto strana perchè… " // "… cabrare all'ultimo momento."
Ma la cosa è
assolutamente impossibile, poiché il Pentagono si trova
più in basso del quadrifoglio di almeno 10-15 metri.
Questo è un filmato degli anni 60, ripreso proprio davanti alla facciata del Pentagono che è stata distrutta l'11 di settembre. Alle spalle di queste persone si vede chiaramente il dislivello fra il prato e la collina antistante.
L'aereo quindi avrebbe dovuto avere per forza una certa inclinazione verso il basso, scavando la classica buca davanti al punto di impatto, che invece non c'è.
Ma come può un Boeing di quelle dimensioni aver sorvolato il camion e i rulli elettrici senza fare nessuna buca per terra, per poi scomparire praticamente nel nulla?
Sulla facciata non
si vedono i segni delle ali, né quelli dei motori, o del timone
di coda, che è alto da terra quasi quanto l'edificio stesso.
http://www.boeing.com/commercial/757family/pf/pf_200tech.html
3° Inserto RAI
Se davvero si fosse trattato di un Boeing, con le sue 100 tonnellate
di peso lanciate a oltre 800 chilometri all'ora, come hanno potuto
restare in piedi oggetti come questo sgabello, dal quale non è nemmeno
caduto il libro che c'era appoggiato sopra?
JIM MCINTYRE - CNN
C'è chi dice che le pareti del Pentagono erano durissime. Talmente dure che l'aereo si sarebbe disintegrato contro la facciata.
Ma anche quando gli aerei sbattono contro una montagna, che è
molto più dura di qualunque edificio al mondo, i resti si vedono
eccome.
http://www.airdisaster.com/photos/
I motori poi sono
due proiettili di acciaio di 4 tonnellate l'una, talmente compatti che
non si disintegrano nemmeno cadendo da 10 mila metri di altezza.
4° Inserto RAI - "Quali son le parti che non vengono distrutte …"
Ma dove sono finiti i due motori, visto che sul prato non ci sono, e che sulla parete c'è un foro soltanto?
LA VERSIONE UFFICIALE
La versione ufficiale, illustrata da questo filmato, vuole
invece che l'aereo sia scomparso per intero all'interno dell'edificio.
http://www.purdue.edu/UNS/html4ever/020910.Sozen.Pentagon.html
Si dimentica però, curiosamente, proprio dei motori, che di colpo svaniscono nel nulla, mentre il Boeing diventa improvvisamente piccolo come un vagone della metropolitana.
Ma le dimensioni reali di un 757 sono queste, e questi sono i sui motori, non certo questi.
Questo c'è comunque l'unico foro di entrata che si vede sulla facciata del Pentagono. Questo invece è il foro praticato da un missile Cruise nel 1999, sulla facciata della casa del leader jugoslavo Milosevic.
IL PARADOSSO IMPOSSIBILE
In ogni caso, resta molto difficile credere che l'aereo sia entrato tutto all'interno dell'edificio, quando la maggioranza delle finestra ha ancora i vetri intatti, e i grossi rulli di cavo elettrico, che erano presenti sul prato già prima dell' impatto, non sono nemeno caduti.
Se invece l'aereo
si è disintegrato davanti alla facciata, che cosa può
aver causato questo foro di uscita, di dimensioni simili a quello di
entrata, che sta addirittura all'interno del terzo anello del
Pentagono?
http://www.fire.nist.gov/bfrlpubs/build03/PDF/b03017.pdf#search=%22b03017.pdf%22
http://pentagonresearch.com/exit.html
Fra il foro di entrata e quello di uscita ci sono di mezzo circa
un centinaio di colonne di cemento armato. Che cosa puo avere la forza
di travolgerle tutte, restando intatto, e conservando fino alla fine la
forza sufficiente per fare questo danno?
CAP. 4 - MISTERO UNITED 93
http://cooperativeresearch.org/timeline.jsp?timeline=complete_911_timeline&day_of_9/11=ua93
UN ALTRO BOEING SCOMPARSO
Ma il Boeing del Pentagono non è l'unico a mancare all'appello di quel giorno.
Questa donna mostra l'unica fotografia che sia stata scattata entro pochi secondi dalla caduta del volo United 93 in un campo della Pennsylvania.
E questo era l'aereo originale.
Inizialmente si
era sparsa la voce che fosse stato abbattuto in volo, e le diverse
testimonianze di rottami e di resti umani ritrovati nell'arco di molte
miglia sembravano confermarlo.
Philadelphia Daily News, 11/15/2001
http://911research.wtc7.net/planes/evidence/flight93witnesses.html
http://911research.wtc7.net/planes/attack/flight93site.html
http://www.flight93crash.com/flight93_eyewitness.html
http://post-gazette.com/headlines/20010913somersetp3.asp
http://www.dep.state.pa.us/dep/emergency/pictures/091201d.htm
Ma la versione ufficiale ha voluto che l'aereo sia stato fatto schiantare al suolo dagli stessi passeggeri, in un gesto di eroismo.
In quel caso però, questa enorme massa di acciaio avrebbe dovuto arrivare fino a terra intatta, scomparendo poi per intero in questa buca di pochi metri, che sembra quasi disegnata da un autore di cartoni animati.
Non c'è più niente. Non un timone di coda, un pezzo d'ala, un carrello, nulla.
Ma in tutti gli
incidenti di questo tipo, anche nei peggiori, almeno i motori ed il
troncone di coda rimangono comunque riconoscibili.
www.airdisaster.com
http://www.airdisaster.com/photos/ra-85185/photo.shtml
Mentre qui non c'è assolutamente nulla che si possa far risalire a un Boeing 757.
Solo dei piccolissimi rottami della misura di 20-30 cm. al massimo, che potrebbero appartenere a qualunque cosa.
http://pittsburgh.about.com/library/pictures/shanksville/uc_flight_93-5.htm
http://www.september11news.com/Flight93.htm
UNA BUCA PIENA DI NULLA
Ernie Stuhl, il sindaco di Shanksville, è stato uno dei primi ad accorrere sul posto.
Dennis Rodney è il direttore del Pittsburgh Gazette
Purtroppo, ci sono pochissime immagini a disposizione, e sono tutte molto simili
I reporter locali infatti, pur essendo accorsi entro pochi minuti, hanno trovato la zona già interamente recintata dagli uomini dell'FBI, che non li lasciavano avvicinare.
Odore di terra bruciata, hanno detto, e non di kerosene.
Torniamo ora alla fotografia scattata dopo l'impatto. In effetti il fungo è il risultato tipico dell'esplosione di una bomba. http://www.shanksvillememorial.com/endofserenity.html
Queste sono fotografie scattate in Afghanistan, subito dopo un bombardamento da parte degli americani.
Mentre un aereo che cade, carico di carburante, solleva al cielo una lunga colonna di fumo nero, che continua a bruciare per molte ore.
COLPITO IN VOLO?
Sembrerebbe quindi che sia stata approntata una esplosione a terra, per simulare un impatto al suolo, mentre la mancanza di veri rottami sembra indicare che l'aereo sia stato colpito in volo.
Altre testimonianze paiono confermarlo.
http://911research.wtc7.net/cache/planes/evidence/philadelphiadailynews111501.html
http://www.newsnet5.com/news/956371/detail.html
CHI SEGUIVA IL QUARTO AEREO?
Vi sono poi dei testimoni che hanno visto un piccolo aereo
allontanarsi dal luogo dell'incidente, subito dopo la caduta del Boeing.
http://www.dailymail.co.uk/pages/live/articles/news/news.html?in_article_id=401315&in_page_id=1770
http://www.flight93crash.com/second-plane-at-flight93-crash-site.htm
http://news.independent.co.uk/world/americas/article173206.ece
Bergen Record, 9/14/2001
http://www.mirror.co.uk/news/allnews/page.cfm?objectid=12192317&method=full
http://news.independent.co.uk/world/americas/article173206.ece
http://www.post-gazette.com/headlines/20010916otherjetnat5p5.asp
Ma a questo punto non è importante stabilire soltanto che il Boeing sia stato abbattuto in volo.
Se nel frattempo era stata approntata una buca, per simulare una caduta in quel punto preciso, vuol dire che destino di United 93 era già stato deciso fin dall'inizio.
Da chi?
CAP. 5 - LE TRE TORRI CADUTE
IL WORLD TRADE CENTER PLAZA
Larry Silverstein, l'uomo delle Torri
Il World Trade Center Plaza era un insieme di sette edifici, destinati
ad uso commerciale, collocato nella punta sud dell'isola di Manhattan.
Oltre alle torri gemelle 1 e 2, comprendeva anche gli edifici chiamati
World Trade Center 3, 4, 5, 6 e 7. Quest'ultimo era l'unico ad essere
fuori dal perimetro della Plaza vera e propria, ed era
entrato a far parte del complesso solo nell'agosto del 2001, quando il
suo proprietario, Larry Silverstein, era riuscito a coronare il sogno
della sua vita, acquistando dalla città di New York le torri più famose del mondo.
http://findarticles.com/p/articles/mi_m3601/is_39_47/ai_74942372
http://www.lloyds.com/market/issue3-2005-en/article1.htm
http://www.serendipity.li/wot/insurers.htm
http://guardian.150m.com/september-eleven/insurance-scam.htm
Ma Silverstein solo un mese dopo l'intero complesso andava distrutto dagli attacchi terroristici.
http://www.guardian.co.uk/september11/story/0,11209,601872,00.html
Non è facile per nessuno accettare l'idea che le torri non siano
crollate da sole ma che siano state demolite volontariamente, pur
sapendo quante persone si trovavano al loro interno in quel momento. Ma
nell'arco di questi anni sono emersi svariati indizi che puntano
chiaramente il dito in quella direzione, mentre rendono sempre più
difficile spiegare i crolli come semplice conseguenza degli impatti e
degli incendi.
IL PROGETTO - LE TORRI CHE NON DOVEVANO CROLLARE
Il primo elemento a mettere in dubbio la versione ufficiale è che le
torri stesse erano state progettate per reggere con ampio margine
all'eventuale impatto di un grosso aereo di linea con conseguente
incendio. I calcoli erano stati fatti su un Boeing 707, l'aereo più
grande che ci fosse in circolazione in quegli anni. Il suo peso, le
dimensioni e il carico di carburante erano molto simili a quelli dei
Boeing 767 che hanno colpito le torri l'11 di settembre.
Leslie Robertson era il progettista responsabile della robustezza
strutturale delle torri. LINK
La loro innovativa
struttura prevedeva quarantasette piloni di acciaio centrali,
talmente robusti e lunghi che era stato necessario costruire un
cantiere apposito in Giappone per poterli assemblare. Questa struttura
centrale era a sua volta contenuta da una gigantesca maglia in acciaio,
fatta di segmenti prefabbricati che venivano saldati e assemblati
direttamente sul luogo.
Nist NCSTAR 1, Chap. 1
www.house.gov/science/hot/wtc/wtc-report/WTC_ch2.pdf
http://911research.wtc7.net/wtc/arch/index.html
http://911research.wtc7.net/mirrors/guardian2/wtc/eng-news-record.htm
http://911research.wtc7.net/mirrors/guardian2/wtc/godfrey.htm
Il World Trade Center era diverso. Era quello che gli ingegneri
chiamano "struttura tubolare". Era una maglia d'acciaio molto, molto
robusta, che lo avvolgeva all'esterno. L'aggiunta di semplici pannelli
prefabbricati costituiva i pavimenti dei vari piani, che venivano
letteralmente agganciati fra il corpo centrale, dove si trovavano gli
ascensori e tutti gli altri servizi, e la maglia esterna di
contenimento. Questa maglia esterna, estremamente robusta ed elastica,
era concepita in modo da poter redistribuire in pochi secondi l'intero
carico della torre su tutta la sua superficie, nel caso che un aereo
l'avesse colpita in qualunque punto e a qualunque livello.
http://www.pbs.org/wgbh/nova/wtc/sunder.html
http://www.bbc.co.uk/science/horizon/2001/worldtradecentertrans.shtml
http://www.house.gov/science/hot/wtc/wtc-report/WTC_ch2.pdf
http://www.libertypost.org/cgi-bin/readart.cgi?ArtNum=38326&Disp=10
http://www.public-action.com/911/jmcm/sciam/
Lo conferma Frank De Martini, manager del progetto di costruzione delle torri in un'intervista del gennaio 2001:
E infatti dopo essere state colpite le torri hanno ondeggiato e
scricchiolato per qualche minuto, prima di fermarsi, con il carico
redistribuito, sulla struttura restante. Come previsto.
http://www.bbc.co.uk/science/horizon/2001/worldtradecentertrans.shtml
Ma poi, inspiegabilmente, quando gli incendi si erano già consumati da
un pezzo, sono improvvisamente crollate, una dopo
l'altra...trasformandosi in una nuvola di polvere finissima che ha
ricoperto come neve tutta la punta sud di Manhattan.
http://911research.wtc7.net/papers/dustvolume/volumev3.html
TEMPERATURA DEGLI INCENDI - Il kerosene non ha mai sciolto l'acciaio
http://education.jlab.org/qa/meltingpoint_01.html
La tesi ufficiale
vuole che... il calore degli incendi abbia
indebolito le strutture di supporto fino a farle crollare su se stesse.
Ma l'acciaio fonde a 1500 gradi e deve essere esposto a una temperatura
di almeno 800 gradi per lunghissime ore, prima di iniziare anche, solo,
ad ammorbidirsi.
A Madrid un edificio simile ha bruciato per due giorni interi, a
temperature ben più alte di quelle delle torri gemelle senza che
l'acciaio mostrasse, in seguito, il minimo segno di indebolimento.
http://911research.wtc7.net/wtc/analysis/compare/fires.html
http://webstore.ansi.org/ansidocstore/product.asp?sku=ASTM+E119%2D05
http://www.rinf.com/columnists/news/911-tower-recreation-building-does-not-collapse
http://www.prisonplanet.com/Pages/Apr_05/100405_WTC_Fire.html
http://www.flameseal.com/ASTM_E119.html
Non si spiegherebbe altrimenti perché sia necessaria la fiamma
ossidrica per saldarlo se bastasse poi del semplice kerosene per
scioglierlo.
Jonathan Barnett è un ingegnere specializzato nella protezione degli
edifici dal fuoco.
Lo conferma Steven Jones, uno dei tanti accademici americani ad aver
contestato pubblicamente la tesi dei cedimenti strutturali.
http://www.scholarsfor911truth.org/WhoAreWe.html
TEMPERATURA DEGLI INCENDI
- Una testimonianza cruciale
La scala A era quindi rimasta praticabile ed è proprio attraverso
quella che molte altre persone, rimaste intrappolate ai piani
superiori, sono riuscite a salvarsi, dopo Clark e Priamnath. Ma se delle persone hanno potuto transitare vive a quel livello,
vicino al centro della struttura, vuol dire che la temperatura lì non
ha mai raggiunto gli 800 gradi necessari anche solo ad ammorbidire i
poderosi piloni d'acciaio delle torri.
http://www.pbs.org/wgbh/nova/wtc/above.html
http://www.alllabs.com/cgi-local/SoftCart.exe/labrador_of_month_september2002a.htm?E+scstore
http://www.ctv.ca/special/sept11/hubs/canadian/ctv_lopes_survivors.html
http://www.ambassadoragency.com/client_profile.cfm/cid/29
http://www.whatreallyhappened.com/wtc911_survivor.html
Una conferma ci arriva da questa immagine termografica
scattata mentre la torre sud era in fiamme da una professionista del
settore. Dopo l'impatto dell'aereo, avvenuto alle 9:02, la maggior
parte del carburante era fuoriuscita prima di esplodere, creando la
palla di fuoco che tutti ricordiamo. La foto è scattata alle 9:18, è
quindi passato un solo quarto d'ora dall'impatto e già si vede come non
ci sia una sola zona della torre che superi i 100 gradi di temperatura.
http://www.irinfo.org/Articles/article_9_11_2001.html
www.house.gov/science/hot/wtc/wtc-report/WTC_ch2.pdf
Siamo distanti anni luce dalle temperature che sarebbero necessarie ad ammorbidire le strutture portanti delle torri.
Ambedue gli incendi,
in realtà, si sono consumati molto rapidamente, come è
testimoniato anche dal fumo che era già diventato nero molto
prima che le torri crollassero. http://www.newworldpeace.com/coverup5a.html
http://archives.cnn.com/2002/US/08/04/wtc.firefighters/
Quasi tutte le vittime infatti sono morte soffocate dal fumo o per i traumi riportati.
Tutti quelli che erano invece riusciti a sopravvivere, al di sopra
degli incendi, sono poi morti nel successivo crollo delle torri, mentre
erano in attesa di soccorso. http://www.cnn.com/2006/US/08/16/911.tapes.ap/index.html
Un altro fatto inspiegabile rimane, per tutte e tre le torri, la completa polverizzazione dell'intero edificio.
LA TOTALE POLVERIZZAZIONE
- Un fenomeno inspiegabile
Nei normali
crolli il cemento si spezza in svariati blocchi, che però
rimangono interi e ben riconoscibili l'uno dall'altro.
http://911research.wtc7.net/wtc/analysis/collapses/concrete.html
History Channel, 2002
http://911research.wtc7.net/papers/dustvolume/volumev3.html
http://911research.wtc7.net/cache/disinfo/deceptions/abc_nosurvivors.html
'La versione ufficiale vuole che siano stati i piani dell'edificio,
cadendo uno sull'altro, a causare il crollo delle torri. Ma in questo
caso, da dove viene la forza che scaglia quintali e quintali di
calcinacci a una distanza quasi doppia della larghezza della torre e
addirittura verso l'alto? Che cosa può essere in grado di tranciare di
netto dei pezzi di struttura esterna come questo, scagliandoli a
conficcarsi addirittura negli edifici antistanti?
David Childs è un noto architetto di New York che partecipa al progetto
di ricostruzione delle torri.
E infatti, se anche i piani fossero caduti uno sull'altro, ci si aspetterebbe di vedere i piloni della struttura centrale rimanere in piedi nonostante il crollo del resto dell'edificio. Questo invece, non è accaduto. Ambedue le torri si sono dissolte in polvere e dei piloni centrali non è rimasto più nulla.
DINAMICHE DI CADUTA - Sospese le leggi della fisica
Un altro fatto
inspiegabile è la velocità impressionante di caduta dei
tre edifici. Circa 10 secondi per le torri,
più di 100 piani per 400 metri ciascuna, e 6 secondi per
l'edificio
numero 7, 40 piani per circa 150 metri di altezza. Le tre torri sono
cadute praticamente nello stesso tempo che avrebbe impiegato a
raggiungere il suolo una sfera d'acciaio lasciata cadere dal tetto
dell'edificio al momento dell'inizio del crollo. Ma questo contraddice
uno dei più noti princìpi della fisica, secondo il quale,
invece, i
vari piani, cadendo l'uno sull'altro, avrebbero dovuto accumulare un
ritardo progressivo, risultando in un tempo totale di caduta molto
superiore a quello della sfera lanciata nel vuoto.
9/11 Commission Report, p.305
http://www.physics.byu.edu/research/energy/htm7.html
PRESENZA DI ESPLOSIVI
- Pozze incandescenti di acciaio fuso
Nelle
demolizioni controllate, gli esplosivi vanno piazzati con molta
cura e dopo lunghi calcoli. Bisogna fare in modo che le cariche
piazzate alla base dei piloni centrali, esplodendo un istante prima
delle altre, portino con sé il resto della struttura senza
danneggiare
gli edifici circostanti. Per garantire che questo accada, le esplosioni
alla base devono essere molto potenti, e di solito generano
un calore tale che nel punto in cui erano conficcati i piloni, si
vengono a formare delle vere e proprie pozze di acciaio fuso, mentre le
macerie tutte intorno continuano a ribollire per lungo tempo. Questo
invece non dovrebbe accadere nel caso che un edificio crolli per un
semplice cedimento strutturale.
http://science.howstuffworks.com/building-implosion1.htm
Questa immagine termografica scattata dal satellite cinque
giorni dopo i crolli delle torri ritrae la zona del World Center Plaza.
I punti più caldi sono proprio alla base delle tre torri crollate.
Queste immagini di New York sono state riprese dalla Shuttle due
settimane dopo i crolli. In un cielo completamente terso, si vede
chiaramente la lunga nuvola di fumo che, per molte settimane, ha
continuato a fuoriuscire dalla macerie delle torri crollate.
http://archives.cnn.com/2001/US/12/20/rec.athome.facts/
http://www.newscientist.com/article.ns?id=dn1634
http://calag.ucop.edu/0203MJ/briefs.html
http://www.newscientist.com/article.ns?id=dn1634
http://www.911review.com/attack/wtc/groundzero.html
http://www.physics.byu.edu/research/energy/htm7.html
Spezzone sulla temperatura delle macerie
Come può essere questo il risultato di un semplice crollo
passivo?
DAVID RAY GRIFFIN
- Al servizio della verità
David Ray Griffin, noto teologo e scrittore
americano, è l'autore del libro "Commissione 11 settembre - Distorsioni
e omissioni", che ha letteralmente smontato la tesi ufficiale del
governo americano. In questa conferenza all'università del Wisconsin,
Griffin elenca i motivi principali per cui ritiene che le torri non
possano essere crollate da sole ma siano invece state demolite con
l'uso di esplosivi.
WTC 7
- Il più strano di tutti
Il crollo del
World Trade Center 7, avvenuto nel pomeriggio, rappresenta l'unico caso
nella storia in cui un moderno edificio in acciaio sia crollato a causa
di un semplice incendio. Stupisce ancora di più, che ciò
sia avvenuto esattamente come per le Torri, con assoluta precisione, in
perfetta verticale e senza apportare nessun danno consistente agli
edifici circostanti.
La migliore squadra di demolizioni controllate difficilmente avrebbe
potuto ottenere un risultato migliore, lavorando e calcolando le cadute
per intere settimane.
http://www.danielsnews.com/index.php?name=coppermine&file=thumbnails&album=1
http://www.earthinstitute.columbia.edu/news/story11_16_01.html
http://www.wtc7.net/articles/FEMA/WTC_ch5.htm
Ma l'ostacolo
più grosso di tutti, per accettare la tesi dei crolli
strutturali, è una notevole quantità di testimonianze.
Poliziotti,
pompieri, giornalisti e comuni passanti che hanno sentito o hanno
vissuto in prima persona una lunga serie di esplosioni alla base delle
torri, qualche secondo prima o durante i crolli stessi.
http://graphics8.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/met_WTC_histories_full_01.html
http://worldtradecentertruth.com/Article_5_118Witnesses_WorldTradeCenter.pdf
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.reporter.1.wmv
http://www.letsroll911.org/discussion_in_firehouse.mpg
http://www.firehouse.com/terrorist/911/magazine/gz/blaich.html
http://web.archive.org/web/20010914230246/
http://people.aol.com/people/special/0,11859,174592-3,00.html
http://video.google.com/videoplay?docid=-4574366633014832928&q=9%2F11+bomb
http://terrorize.dk/911/comments/911.wtc.police.found.explosives.wmv
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110295.pdf
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/Gregory_Stephen.txt
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/Banaciski_Richard.txt
http://abclocal.go.com/images/wabc/2005/TurilliThomas_firefighter.pdf
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110035.pdf
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports01.pdf
http://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110290.PDF
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/Fitzpatrick_Tom.txt
http://www.amazon.com/gp/product/0028644220/002-7168646-8424844?v=glance&n=283155
http://www.whatreallyhappened.com/IMAGES/wtc-7_cbs_demolition.mpg
http://www.guardian.co.uk/september11/story/0,11209,600839,00.html
http://terrorize.dk/911/comments/911.abc.demolition.team.wmv
http://terrorize.dk/911/comments/911.abc.demolition.infrastructure.wmv
http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0742523160/102-8330725-1990556?v=glance
http://www.thememoryhole.org/911/veliz-bombs.htm
http://www.911forthetruth.com/William%27s%20pics/album2/WilliamBush2.html
http://911proof.com/resources/innrodriguesisdnsept05snow.wmv
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports01.pdf
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/Cachia_Edward.txt
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports02.pdf
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.debris.up.the.stairs.wmv
http://www.csmonitor.com/2001/0917/p1s1-usgn.html
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110510.pdf
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110288.pdf
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110486.pdf
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports02.pdf
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/Dixon_Brian.txt
http://st12.startlogic.com/%7Exenonpup/underground/lobby.mpg
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/
www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110346.pdf
http://xrl.us/gsji
http://www.veoh.com/videoDetails.html?v=e85459NJaeBWD7
http://www.arcticbeacon.com/12-Jul-2005.html
http://www.whatreallyhappened.com/IMAGES/911.wtc.carol.marin.wmv
http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0742523160/102-8330725-1990556?v=glance
http://www.bowhunter.com/feature_articles/BN_FromTheRubble
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.eight.floor.big.explosion..wmv
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.lobby.big.explosion.wmv
http://www.chiefengineer.org/article.cfm?seqnum1=1029
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.1.basement.morelli.wmv
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.2.basement.morelli.wmv
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.2.basement.morelli.wmv
http://sfgate.com/gate/pictures/2005/09/10/ga_karin_deshore.pdf
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports04.pdf
http://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110179.PDF
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports01.pdf
http://www.thememoryhole.org/911/pa-transcripts/pa-police-reports02.pdf
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/Grabher_Steve.rtf
http://a1022.g.akamai.net/f/1022/8160/1d/www.newsday.com/includes/fdny-9-11/pdf/9110019.pdf
http://september11.ceenews.com/ar/electric_broadway_electrical_supplys/
http://www.whatreallyhappened.com/IMAGES/911.wtc.msnbc.2.wmv
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.ann.thompson.cars.wmv
http://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110194.PDF
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.reporter.2.wmv
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.rose.arce.explosionsound.part.wmv
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.rose.arce.censored.part.wmv
http://research.amnh.org/users/tyson/essays/TheHorrorTheHorror.html
http://video.google.com/videoplay?docid=1375208054676470714
http://terrorize.dk/911/witnesses/911.wtc.witness.2.wmv
http://www.disinformazione.it/groundzero.htm
PRESENZA DI ESPLOSIVI - La parola ai testimoni
LE 3 TORRI CADUTE
- Crolli, o demolizioni controllate?
Nonostante il progetto
originale prevedesse chiaramente che le Torri
avrebbero resistito all'impatto di un grosso aereo di linea, nessuno
dei progettisti o costruttori è mai stato condannato, arrestato,
o anche solo incriminato per negligenza. E mentre non vi è mai
stata una sola causa legale relativa alla solidità strutturale
delle Torri, ...
... tutta la documentazione e i referti tecnici relativi ai crolli sono
stati sigillati dal giudice, per accordo delle parti, e non potranno
più essere visti da nessuno. http://911research.wtc7.net/cache/wtc/official/details_sealed.htm
http://www.wtc7.net/cache/nydailynews_010402_firefighter.html
Nessuno ha mai pensato di fargli causa.
Leslie Robertson è sempre stato, ed oggi continua ad essere, un libero cittadino. Come mai?
CAP 6 - UN POPOLO A PARTE
HELEN MARIANI
Helen Mariani ha perso il marito nel volo United che si è schiantato nella Torre Sud. Ha denunciato il presidente Bush, il vice Cheney, e le alte cariche dello stato, per alto tradimento.
http://www.nancho.net/911/mariani.pdf
BARRY ZELLMAN
Barry Zellmann ha perso il fratello nel crollo della Torre Sud.
http://911citizenswatch.org/September-Hearings.pdf#search=%22Barry%20Zellman%20transcript%22
LE VEDOVE DEL NEW JERSEY
Kristen Breitweiser, Laurie van Aucken, Patti Casazza, e Mindy Klimberg sono conosciute come "le vedove del New Jersey".
Dal giorno degli attentati hanno unito le loro forze, e combattono incessantemente perchè la verità venga a galla.
http://intelligence.senate.gov/0209hrg/020918/breitweiser.pdf
http://www.pbs.org/newshour/bb/terrorism/july-dec04/families_7-22.html
http://www.911citizenswatch.org/modules.php?op=modload&name=News&file=index&catid=7
http://www.coalitionof911families.org/
http://911independentcommission.org/questions.html
http://www.msmagazine.com/winter2004/womenoftheyear.asp
http://dir.salon.com/story/opinion/conason/2004/04/02/widows/index.html
KRISTEN BREITWEISER E L'AGENTE DELL' FBI
MINDY KLEINBERG PONE ALCUNE DOMANDE ALLA COMMISSIONE INDIPENDENTE PER L'11 SETTEMBRE
Statement of Mindy Kleinberg to the National Commission - March 31, 2003
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