La distruzione del World Trade Center:
Crolli passivi o demolizioni?
Quanti
edifici, con struttura portante in acciaio, sono crollati totalmente, a
causa di uno o più incendi, nel corso della moderna storia
dell'ingegneria?
E' una domanda molto semplice e la sua risposta può
aiutarci a capire che cosa sia successo l'11 Settembre al World Trade
Center. Se si esclude quel giorno, infatti, la risposta alla domanda
precedente è
nessuno.
Un
esempio recente ci può aiutare a capire perché è molto improbabile che
quel giorno siano stati tre, invece, gli edifici a collassare. Si
tratta del Windsor Building,
a Madrid, che nel febbraio del 2005 è stato colpito da un tremendo
incendio, durato 26 ore: c'è stato qualche crollo limitato ma
l'edificio è rimasto in piedi.
Questo è solo un esempio, tra tanti,
di edifici colpiti da incendio e che, tuttavia, non sono crollati.
Certamente il WTC1 ed il WTC2 hanno anche subito molti danni a causa
dell'impatto dei due aerei ma la loro struttura era stata appositamente
progettata per una eventualità simile.
In
ogni caso rimarrebbe inspiegabile, secondo questo ragionamento, la
distruzione dell'edificio numero 7 che, nel tardo pomeriggio, ha subito
la stessa sorte dei due palazzi più famosi del complesso.
Oltre
queste considerazioni puramente intuitive, vi sono delle
caratteristiche peculiari, riscontrate prima e durante i crolli degli
edifici del World Trade Center, che fanno pensare ad una demolizione
effettuata con esplosivi, piuttosto che ad un crollo spontaneo. |
Caratteristiche tipiche di una demolizione
Crollo improvviso e globaleNelle
demolizioni controllate, il crollo dell'edificio è improvviso e
repentino. Laddove qualche istante prima l'edificio rimaneva in piedi
senza alcun problema, dopo l'esplosione delle cariche, improvvisamente,
inizia il suo crollo totale e viene totalmente distrutto. Ma l'acciaio
strutturale non perde improvvisamente le sue caratteristiche di
resistenza, una volta riscaldato, e sarebbe molto più logico aspettarsi
degli indizi visibili che preannuncino il collasso dell'edificio: travi
che si deformano, colonne che si piegano, cedimenti parziali nei piani
interessati dagli impatti.
Nulla di tutto questo. Un momento prima
gli edifici erano immobili e sfidavano il cielo e poco dopo stavano,
irrimediabilmente, collassando al suolo, completamente.
Link crollo Wtc1 - Link crollo Wtc2
Crollo verticale
Quando
si deve demolire un alto edificio, inserito in un contesto urbano, la
preoccupazione principale è di farlo senza danneggiare gli edifici a
fianco. La tecnica richiesta prevede l'uso, accuratamente pianificato e
coordinato, di cariche di esplosivo, fatte esplodere in sequenza, che
"guidano" il crollo dell'edificio in modo che sia il più possibile
verticale. Nel crollo degli edifici del World Trade Center abbiamo
assistito ad una dinamica molto simile: gli edifici sono venuti giù
sostanzialmente in modo verticale ed i danni alle strutture circostanti
sono stati provocati più dalle travi delle facciate, scagliate
lateralmente con violenza nei primi istanti del crollo, piuttosto che
dal crollo stesso.
Ecco invece cosa capita ad un edificio che crolla in modo spontaneo (
Video wmw, 149Kb)
Crollo a velocità prossima a quella di caduta libera
Come
si è visto precedentemente, il NIST ha giustificato la
velocità con cui le torri sono crollante affermando che:
Poiché i piani al di sotto del livello in cui è iniziato il crollo hanno offerto poca resistenza alla tremenda energia rilasciata dalla massa dell'edificio in caduta, la sezione superiore dell'edificio è venuta giù essenzialmente in caduta libera, come osservato nei video.Ma
gli edifici non cadevano nel vuoto e la massa di piani in caduta ha
frantumato, riducendo in polvere finissima, i piani sottostanti,
rompendo i vincoli strutturali, distruggendo travi reticolari, colonne
e pavimenti. Un risultato simile si ottiene nelle demolizioni
controllate utilizzando degli esplosivi che, appositamente piazzati,
forniscono l'enorme quantità di energia necessaria a compiere queste
operazioni. Solo così l'energia potenziale rilasciata durante la caduta
dell'edificio si trasforma in energia cinetica in modo tale da
consentire le velocità osservate.
Crollo globale
Il
crollo totale degli edifici del World Trade Center è una delle
questioni più inspiegabili di quel giorno. Non è necessario, infatti,
spiegare solamente come il collasso degli edifici sia iniziato ma è
importante capire anche perché questo è avvenuto in modo totale e, dei
tre edifici, non sono rimaste che rovine. Altri edifici del complesso,
come il WTC4 ed il WTC5 sono stati danneggiati dalle macerie e da vasti
incendi: si sono verificati dei crolli parziali ma non globali. Come
mai per il WTC 1&2 ed il WTC7, invece, si è assistito al collasso
totale dell'edificio?
Nelle demolizioni controllate le cariche sono
piazzate in modo da ottenere proprio questo risultato ma, in qualche
caso, neanche le cariche esplosive riescono a far crollare totalmente
un edificio: come in questo caso. (
streaming video)
Acciaio tagliato e polverizzazione dell'edificio
Una
peculiarità delle demolizioni controllate è quella di tagliare le travi
di acciaio in modo netto e preciso, in modo tale che siano facilmente
trasportabili. Allo stesso modo l'azione degli esplosivi, di solito,
produce una vasta distruzione dei materiali dell'edificio, che vengono
polverizzati in particelle delle dimensioni di pochi micron. Lo stesso
è avvenuto al World Trade Center, dove gli edifici sono stati
frantumati in una polvere finissima che ha ricoperto tutta Manhattan
sud.
Nubi di polvere
La
distruzione degli edifici del World Trade Center ha prodotto delle
enormi nuvole che si sono espanse su tutta la zona. Questo fenomeno è
caratteristico delle demolizioni controllate, come ad esempio quella
del Seattle's Kingsdome (
Video Mpg),
e richiede tantissima energia, che viene fornita dagli esplosivi. Può
l'energia potenziale del World Trade Center essere stata sufficiente?
Squibs
Osservando
i video di una demolizione controllata è possibile notare come, poco
prima del crollo, vi siano dei "getti" orizzontali in corrispondenza
dei muri esterni. Questo fenomeno, anche se in maniera leggermente
diversa, si verifica anche nel caso dei crolli delle tre torri, con
questi getti, "squibs" che si verificano molti piani al di sotto del
fronte di collasso.
Link Inganno Globale
EsplosioniL'uso
di esplosivi produce ovviamente rumore ed infatti numerose sono le
testimonianze, specialmente da parte dei pompieri (link articolo
Griffin), di aver udito o visto esplosioni e flash caratteristici delle
demolizioni controllate . Una delle più famose è quella dei pompieri
nel video dei fratelli Naudet (link)
Acciaio Fuso
Ultima
caratteristica delle demolizioni controllate è la produzione di pozze
di acciaio fuso laddove l'esplosivo va a tagliare le travi di acciaio.
Christopher Bollyn (link Griffin La distruzione del World Trade Center)
ha raccolto le testimonianze di Peter Tully, presidente della Tully
Construction, e Mark Loizeaux, presidente della Controlled Demolition,
Inc. che parlano di "pozze di acciaio fuso" ed un'indagine
spettrometrica, effettuata a giorni di distanza, ha rivelato la
presenza di "hot spots" in cui la temperatura era prossima ai
700°C.
Le
analogie tra una demolizione controllata ed il crollo degli edifici del
World Trade Center sono moltissime e non sono riscontrabili,
normalmente, in un crollo spontaneo. E' ragionevole pensare che si
siano verificate tutte assieme, fortuitamente, per ben tre edifici
crollati lo stesso giorno? O è più ragionevole ritenere che le torri
del World Trade Center siano state distrutte tramite una qualche forma
di demolizione controllata?