Il rapporto del NIST: Simulazione di... collasso
Dopo
una ricerca durata tre anni e costata 20 milioni di dollari,
nell'ottobre del 2005 il NIST, National Institute of Standards &
Technology, ha pubblicato il
rapporto definitivo della sua indagine, dedicata a stabilire:
“come e perché il WTC1 ed il WTC2 siano collassati a seguito dell'impatto di un aereo e di come sia collassato il WTC7”Poiché,
come si è visto, i campioni di acciaio recuperati non consentivano
un'analisi oggettiva delle condizioni che la struttura portante aveva
dovuto sopportare tra l'impatto degli aerei ed il collasso, e poiché
non si poteva stabilire con certezza quale fosse l'estensione dei danni
provocata dall'impatto degli aerei stessi, il NIST si è affidato a dei
modelli computerizzati,
mai resi pubblici, per simulare il comportamento degli edifici e stabilire le cause del loro crollo.
Nell'utilizzare
questi modelli il NIST ha ipotizzato che l'urto degli aerei rimuovesse
le protezioni antincendio da alcune delle colonne centrali (p.117) e
che l'arredo d'ufficio venisse accumulato proprio attorno alle colonne
del core, alimentando un incendio che, dopo il contributo iniziale del
carburante degli aerei avrebbe raggiunto una temperatura, all'aria, tra
gli 800 ed i 1100 °C circa (p.123)
L'ipotesi della rimozione
delle protezioni antincendio, che erano costituite da una pasta
isolante spruzzata sulle colonne, si è resa necessaria in quanto, i
test antincendio compiuti su dei provini di acciaio analoghi, avevano
stabilito che quel
“tipo di struttura [WTC] era in grado di sostenere un elevato carico, senza collassare, per un sostanziale periodo di tempo” (p.141).
Le
protezioni antincendio del WTC obbedivano, infatti, allo standard ASTM
E 119 (p.69), che garantisce un periodo di sicurezza di almeno due ore,
e quindi la rimozione delle stesse era necessaria affinché l'acciaio
strutturale delle colonne centrali potesse raggiungere la temperatura
di 600°C necessaria perché, nei modelli del NIST, l'edificio
collassasse da solo.
In aggiunta a queste ipotesi, suffragate soltanto da simulazioni e non ad prove concrete (ricordiamo che
gli unici campioni trovati, di colonne centrali non recavano prova di aver superato i 250°C di temperatura), gli investigatori del NIST hanno dovuto effettuare altre due operazioni (p.142)
- Utilizzare soltanto gli scenari che prevedevano un danno più severo
- Apportare delle modifiche “in corsa” per conformare il risultato del modello alla realtà osservata
Ricapitolando,
l'impatto degli aerei tranciava alcune colonne, rimuoveva il
rivestimento antincendio di alcune delle altre ed accumulava, attorno
al corpo di colonne centrali, un conveniente ammasso di mobilio
d'ufficio che alimentasse, come in un enorme caminetto, l'incendio che
avrebbe ammorbidito le colonne. Anche così, per raggiungere, nei
modelli, il collasso degli edifici, si sono rese necessarie delle
modifiche “in corsa” per “aggiustare” i risultati.
Solo a questo punto, infatti, iniziava il collasso e... (p.143)
....once
the upper building section began to move downwards, the weakened
structure in the impact and fire zone was not able to absorb the tremendous energy of the falling building section and global collapse ensued.....una
volta che la parte superiore dell'edificio ha iniziato il collasso, la
struttura indebolita nella zona dell'impatto e degli incendi non ha
potuto assorbire la tremenda energia della sezione dell'edificio in caduta ed è seguito il collasso globale.Iniziato il
collasso. poi
Since the stories below the level of collapse initiation provided little resistance to the tremendous energy released by the falling building mass, the building section above came down essentially in free fall, as seen in videos
Poiché i piani al di sotto del livello in cui è iniziato il crollo hanno offerto poca resistenza alla tremenda energia rilasciata dalla massa dell'edificio in caduta, la sezione superiore dell'edificio è venuta giù essenzialmente in caduta libera, come osservato nei video.Ma questo modello, che richiede il manifestarsi di un
tremendo numero
di coincidenze, rispecchia la realtà che tutti abbiamo osservato quel
giorno maledetto? Come vengono spiegate, da questo modello,
...le colate di metallo fuso...
...le persone che si affacciavano dallo squarcio per cercare sollievo dal fumo degli incendi..
...le macerie scagliate a decine di metri di distanza durante il crollo..
...
i sopravvissuti intrappolati sopra la zona dell'impatto, che sono riusciti a salvarsi utilizzando le scale (che si trovano proprio nella zona ?
...
e tante altre caratteristiche che sembrano escludere incendi con
temperature infernali e che accumunano la sorte delle torri del World
Trade Center con quella di molti altri edifici demoliti con esplosivi?
*
Il crollo del World Trade Center ha causato la morte di quasi tremila
persone. Il rapporto del NIST, dopo tre anni e 20 milioni di dollari,
definisce il crollo inevitabile dopo il cedimento a causa della
“tremendous energy” della massa in caduta.
Non si fa accenno
ad un ordine di grandezza, ad una stima della resistenza strutturale,
dell'energia dissipata in calore, di quella necessaria per polverizzare
l'edificio o di quella utile, ovviamente, per accelerare la massa in
caduta e provocare il crollo con la tempistica osservata.
Basta un solo aggettivo, al NIST, per descrivere e spiegare, scientificamente, tutto ciò: "Tremendous"