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La
distruzione del World Trade Center:
un
parere sulle diverse teorie
Scritto/Organizzato da Rick
Rajter
Versione 1.0 pubblicata il
25/06/2006
Versione 1.5 pubblicata il
17/06/2006
Disclaimer: Questa è
una analisi in evoluzione che verrà aggiornata, come è
necessario nella ricerca della verità. Indubbiamente, altre
teorie verranno aggiunte ed i riferimenti incrociati diverranno un
poco più complessi ed approfonditi per quanto il tempo e
l'ambizione permetteranno. Controllate sempre l'originale
a nomoregames.net.
Se
conosci il nemico e conosci te stesso,
non
devi aver paura del risultato di cento battaglie.
Se
conosci te stesso ma non il nemico,
per
ogni vittoria conquistata subirai anche una sconfitta.
Se
non conosci né il nemico né te stesso,
perderai
ogni battaglia.
Sun
Tzu, L'arte della guerra
Introduzione
Questo trattato serve
per
effettuare un confronto completo tra tutte le principali teorie
presentate per spiegare il meccanismo di crollo degli edifici 1,2 e 7
del World Trade Center (WTC). La mia speranza è che questo
saggio possa anche servire ai ricercatori del 9/11 come utile un
strumento di confronto e contrasto, che elimini la confusione
esistente tra le diverse teorie.
Il mio
obiettivo è dimostrare i seguenti punti:
-
Le
teorie che supportano la “Teoria della Cospirazione ufficiale del
governo” (Official Government Conspiracy Theory, OGCT) si contraddicono
le une con le altre;
-
Le
teorie che supportano la OGCT spesso contraddicono se stesse
(contraddizione interna);
-
Le
teorie che supportano la OGCT non spiegano e spesso ignorano prove
fondamentali che direttamente o indirettamente confutano le loro
affermazioni;
-
Per
logica e deduzioni, non c'è modo per una teoria del crollo, che non
preveda una demolizione controllata, di spiegare tutte le prove
disponibili pubblicamente.
Se vi sono errori
riguardo le prove reali, vi prego di segnalarmelo e sarò più
che felice di correggerli. Dopotutto sono un essere umano e quindi
posso sbagliare. I miei giudizi sulle teorie rimarranno tali a meno
che non sia convinto del contrario. Tutti i riferimenti sono citati
ed i conflitti tra le diverse teorie collegati tra loro in modo che
voi, lettori, possiate verificare tutto da soli. Chi dubita non deve
prendere la mia parola per buona (così come quella del
governo).
Sommario
Introduzione 1
Sommario 2
Prove che le diverse teorie/modelli devono poter
spiegare 3
Teorie/Analisi che supportano la “Teoria ufficiale
governativa della cospirazione” 6
█
Bazant e Zhou -”Buckling” Theory 6
█
Thomas Eagar - “Teoria Pancake” 9
█
FEMA 12
█
NIST FINAL REPORT 13
█
Greening – CoM 16
█
9/11 Commission Report 17
█
Università di Sidney 18
█
Lane e Lamont 19
Teorie/Analisi neutrali rispetto alla OGCT 21
█
Xinzheng 21
Teorie/Analisi che rifiutano la OGCT 22
█
Demolizione controllata: Come le Twin Towers sono state fatte crollare
22
Conclusioni 24
Wish list (considerazioni per il futuro) 26
Prove che le diverse teorie/modelli devono poter
spiegare
Definizione di “Teoria”
da Wikipedia:
In scienza, una teoria è un modello proposto, una
spiegazione o una descrizione del modo in cui interagisce un set di
fenomeni naturali, capace di predirne i comportamenti futuri o le
osservazioni della stessa specie, e capace di essere testata con
esperimenti oppure verificata attraverso osservazioni empiriche.
Le caratteristiche chiave delle teorie
fisiche sono quindi:
-
Capacità di spiegazione
-
Capacità di predizione
-
Riproducibilità
Se questi criteri possono essere raggiunti, allora la teoria è
considerata robusta, dato il sistema di ipotesi corrente. Se una
teoria non rispetta uno di questi criteri, una verifica ulteriore è
richiesta per stabilire quanto essa sia buona a modellare la realtà
ed a spiegare il fenomeno fisico.
Per questi motivi, ho raccolto una lista di 10 elementi di prova
che ritengo siano rilevanti nel determinare le virtù ed i
difetti delle diverse teorie sulla disintegrazione del WTC in
rispetto dei criteri menzionati in precedenza.
-
Il
WTC7 è crollò alle 5:20 PM del 9/11 sebbene non fosse stato colpito
da nessun aereo ed avesse ricevuto danni minimi dalle macerie in caduta
dal WTC1 e dal WTC2. L'attività sismisca causata dal collasso del WTC1
e dal WTC2 ha
registrato valori di 2.1 gradi alle 9:59 AM (per il WTC2) e di 2.3
gradi alle 10:23 AM (per il WTC1) sulla scala Richter, e quindi molto
difficilmente essa può essere stata una causa potenziale del collasso
del WTC7.
-
Sette minuti
prima del collasso del WTC2, un
pompiere che aveva raggiunto i piani inferiori interessati dall'impatto,
comunicò che c'erano “due piccoli focolai isolati” e che sarebbero
stati “in grado di spegnerlo con due pompe”. In aggiunta, alcune
persone che erano al di sopra della zona danneggiata del WTC2 furono in grado di
attraversarla ed uscire dall'edificio.
-
Del
metallo liquido (che si suppone sia acciaio) è stato
osservato riversarsi fuori dal WTC2 pochi secondi prima del
collasso benché gli incendi fossero in gran parte contenuti, in carenza
di ossigeno e/o quasi spenti. Perciò una temperatura molto calda era
stata creata in quei sette minuti di intervallo da quando il comandante
Palmer aveva iniziato a spegnere gli incendi
all'istante in cui l'edificio è collassato.
-
Il WTC7 ha iniziato a cedere in due locazioni differenti
(i piani superiori iniziarono a cadere per primi e poi l'intera torre
cadde dal basso). Non vi erano incendi ai piani superiori.
-
Il WTC7 è
crollato in 6.6. (+/- 0.2) secondi, solo 0.6 secondi più che in
caduta libera nel vuoto
-
Prima del
collasso, i lavoratori riportarono di esplosioni di bombe
nei piani seminterrati del WTC1 e del WTC2. Corpi feriti e vittime
ustionate furono
portate via dai paramedici.
-
Sono state
osservate rapide espulsioni di detriti 5-15
piani al di sotto del fronte del crollo del WTC1 e del WTC2.
-
L'antenna
del WTC1 ha iniziato a crollare dentro la torre prima che
collassassero i piani interessati dall'impatto
-
I piani della
sezione superiore dl WTC avevano
iniziato una rotazione prima di terminarla e cadere direttamente al
suolo
-
Gli incendi non hanno mai causato il crollo di un grattacielo con
struttura in acciaio. Grattacieli con struttura in acciaio interessati
da incendi anche per più di 24 ore (es. il Windsor
building) non sono crollati.
Questa lista non è completa. Ci
sono certamente altri fattori importanti ma questi 10 sono
sufficienti per lo scopo di questo saggio e per definire gli
elementi essenziali.
Teorie/Analisi che supportano la “Teoria
ufficiale governativa della cospirazione”
Come sottolineato da Jim Hoffman, le
teorie/analisi che supportano la OGCT generalmente cadono nella
categoria del “collasso pancake” dopo uno dei due
metodi distinti di inizio crollo. Questi metodi sono normalmente
definiti “column failure theory” e “truss failure theory”.
Questo è significativo perché mostra come anche i più
fedeli sostenitori della OGCT non sono d'accordo ed hanno creato due
differenti correnti su questo argomento.
█ Bazant e Zhou
-”Buckling” Theory
Principali sostenitori:
Zdenek
Bazant
Yong Zhou
Date di pubblicazione:
13 Settembre, 2001:
inviata al Journal of Engineering Mechanics
22 Settembre, 2001:
versione completa
1 Sennaio, 2002:
Pubblicata: Journal of Engineering Mechanics 128/2 (2002)
La teoria in breve:
Column failure
Theory
Dal riassunto: “il
ricaldamento prolungato ha fatto sì che la maggioranza delle
colonne di un singolo piano perdesse la propria capacità di
sostenere il carico: il destino dell'intera torre era segnato”.
Dopo l'inizio del
collasso, a causa delle colonne deformate, i piani superiori caddero
ad una velocità vicina a quella di caduta libera ed
impattarono su quelli sottostanti. Questo ha causato la deformazione
delle colonne del piano inferiore ed il processo si è ripetuto
via via sino a terra.
La teoria in dettaglio:
La teoria si può
riassumere in cinque passi.
-
L'acciaio si scalda e mostra una
deformazione plastica dovuta a temperature “apparentemente superiori a
800°C” (Nota dell'autore: Il discorso sulla deformazione è appropriato
se queste temperature si fossero verificate e si fossero mantenute
abbastanza a lungo da riscaldare anche il cuore delle colonne stesse e
non solo la parte superficiale);
-
La deformazione plastica conduce
all'incurvamento delle singole colonne quando queste perdono la loro
capacità di carico. Si assumono quindi incendi diffusi per riscaldare
tutte le colonne e non isolati focolai;
-
L'incurvamento si manifesta
sistematicamente sino a quando circa il 50% delle colonne si è piegata.
Il peso dei piani superiori eccede quindi la capacità di carico delle
rimanenti colonne ed inizia un immediato crollo a velocità di caduta
libera;
-
La porzione superiore cade sino a
quando non impatta sul piano successivo con una “tremenda” energia
cinetica, superando la capacità di carico del piano e facendo sì che le
colonne portanti si incurvino istantaneamente o quasi;
-
Il piano collassa e si unisce
alla sezione superiore nel colpire quello successivo e cosi via sino a
terra.
Pregi:
Comparata alle
altre teorie “column/thruss failure”, questa è la più
semplice.
Riconosce che il
WTC2 si inclinò prima di collassare.
Benché non sia d'accordo sulla loro conclusione per cui la
torre ha potuto fermare la rotazione attraverso il rilascio di forza
elastica delle presunte “colonne incurvate”, per lo meno hanno
proposto una teoria che tenta di riconciliare l'inizio e la fine
della rotazione, invece di ignorarla. Tuttavia, penso che ulteriori
analisi sull'eventuale rilascio di forza elastica non siano
necessarie in quanto altri difetti del modello ne inficiano la sua
validità.
Questo modello
presuppone ma non esplicità il fatto che a cedere sia stato il
“core”. Un collasso del “core”, diversamente da quello del
“truss”, può potenzialmente spiegare la caduta
dell'antenna del WTC1 prima dell'inizio del
collasso globale. Ma il modello non fa nulla per spiegare il
cedimento del “core”, il che potrebbe essere il suo difetto più
appariscente.
Difetti:
Il collasso del
WTC7 è definito come “un enigma importante” ma poi viene
spiegato grossolanamente assumendo, senza evidenza empirica, che deve
essere stato causato dagli incendi ai piani inferiori. Questo ignora
i due luoghi in cui è
iniziato il cedimento ed anche come, in primo luogo ,
gli incendi siano iniziati.
Si assume che il
meccanismo di incurvamento e la seguente caduta contro il piano
successivo siano avvenute a velocità
di caduta libera. Questo ignora le considerazioni di Greening
Assume “una
sostenuta temperatura apparentemente superiore a 800°C”.
Tuttavia questa è una supposizione per la quale gli autori non
offrono alcuna evidenza empirica. Infatti è anche in contrasto
cone la testimonianza dei pompieri. Gli autori
ipotizzano che devono esserci stati incendi di questa entità
perché altrimenti non possono spiegare il crollo senza far
ricorso ad altre cause. Poiché, per le loro ipotesi, altre
cause non furono presenti, gli incendi devo avere avuto
quell'intensità, un esempio di petitio principi
prendendo per garantita una premessa che richiede giustificazione.
Le ipotesi di temperature superiori agli 800°C contraddicono, tra
l'altro, le affermazioni del “compagno” teorico della pancake
theory, Thomas Eagar
Benché la teoria offra una spiegazione manca di capacità
di predizione e di riproducibilità.
La teoria non spiega:
Il
metallo liquido
Le
espulsioni di detriti molti piani sotto il fronte di crollo
I
due punti di cedimento del WTC7
Le
testimonianze dei pompieri di focolai isolati
Le
esplosioni nei livelli seminterrati al momento dell'impatto
dell'aeromobile e prima di ogni collasso
Plausibilità:
Molto bassa. Il
modello non riesce a spiegare quasi nessuna delle problematiche
Bibliografia:
Pubblicato su
Journal of Engineering Mechanics 128/2 (2002). Articolo
disponibile qui.
█
Thomas Eagar - “Teoria Pancake”
Maggiori sostenitori
Thomas
Eagar
Christopher
Musso
Data di pubblicazione
JOM 53/12 (2001),
pp. 8-11
La teoria in breve
Truss Failure
Theory
La combinazione di
colonne danneggiate/tranciate dall'impatto, calore dagli incendi, ed
una distorsione nella struttura causata dall'espansione termica ha
fatto sì che cedessero la maggior parte delle “angle clips”
nei piani interessati dall'impatto. Questo ha portato al collasso di
un singolo piano, iniziando dai “truss”, che in cascata hanno
condotto ad una serie di collassi di tipo “pancake”
La teoria in dettaglio
L'impatto dei Jet
ha tranciato alcune colonne degli edifici
90000 litri di jet
fuel sono stati iniettati nel piano. Infatti Eagar-Musso dichiarano
che “Il successivo incendio è stato chiaramente la causa
principale del collasso”
Gli autori
affermano che “E' altamente inverosimile che l'acciaio del WTC
abbia sopportato temperature sopra i 750-800 °C” e che “Questa
fiamma diffusa in difetto d'ossigeno può far scendere la
temperatura fino ad un fattore di due, di nuovo. Questo è il
perché le temperature negli incendi residenziali sono,
usualmente, tra i 500°C ed i 650°C. Sappiamo che gli incendi
del WTC erano caratterizzati da fiamma diffusa e difetto d'ossigeno,
come evidenziato dal copioso fumo nero.”
Tuttavia, l'acciaio
deve superare sensibilmente i 650°C per perdere metà della
sua resistenza. Eagar e Musso riconoscono questo fatto in quanto
asseriscono che il WTC avrebbe dovuto essere in grado di sostenere
ancora 2/3 volte il suo carico a 650°C!
Propongono che un
candidato più plausibile per il cedimento sia stato lo stress
meccanico provocato dall'espansione termica non uniforme verso
l'esterno. La distorsione ha causato la deformazione plastica ed il
seguente cedimento dei “truss”.
Riassumendo – il
meccanismo di inizio crollo è stato una combinazione di
distorsione strutturale ed indebolimento dell'acciaio causato dal
calore. Il cedimento è cominciato dai “truss”,
specificamente nelle “angle clips”. Una volta che il primo piano
ha iniziato a cadere, i piani impattati hanno ceduto
catastroficamente in successione.
Pregi
Predice un collasso
senza aver bisogno di acciaio o alluminio allo stato “liquido” o
“fuso”
Predice un inizio
di collasso con cedimento delle “giunture”. Le giunture sono
ovviamente una parte vitale di ogni struttura. Ipotizzare un collasso
causato dal loro cedimento è un approccio legittimo. L'effetto
di una ruttura quasi simultanea di tutte le giunture di un dato piano
è similare a quello ottenuto nella teoria delle cariche
esplosive preposizionate ipotizzata dal prof. Steve Jones, benché
abbia una origine diversa..
Difetti
Appare
pregiudiziale sin dall'introduzione. La frase “in modo da separare
i fatti dalla fantasia” ha il suo tocco d'autoironia.
Compie numerosi
tentativi di suggerire che il WTC sia stato costruito in modo debole
ed insufficiente e, contemporaneamente, di affermare che l'edificio
avrebbe potuto sostenere un carico addizionale doppio o triplo alla
temperatura di 650°C.
Afferma che la
rotazione avrebbe dovuto essere praticamente inesistente a causa
della mancanza di carichi laterali. Questo contraddice direttamente
Bazant, che aveva sostenuto che il danno
asimettrico avrebbe dovuto far sì che un punto della struttura
fungesse da perno, provocando così un iniziale rotazione al
momento del collasso.
L'affermazione dei
90000 litri di jet fuel iniettati nelle torri è
grossolanamente esagerata. Il report della FEMA ed altri hanno
concluso che il presunto volo avesse circa 37000
litri al decollo. Gli aerei non caricano 4 volte il carburante
necessario per il volo, perché il peso aggiuntivo limita
l'efficienza ed aumenta i pericoli di incendio in caso di problemi di
atterraggio
Dei 37000 litri
(circa 10000 galloni), la FEMA stima che la metà sia andata
persa nella palla di fuoco iniziale.
Contraddice le
affermazioni del NIST e della FEMA per cui il jet fuel avrebbe dovuto
bruciare completamente entro i primi minuti. In mancanza di un'altra
principale sorgente di carburante (non essendo l'arredo d'ufficio una
fonte incredibilmente efficiente o abbondante), i piani avrebbero
dovuto raffreddarsi per gran parte del tempo.
Benché la
teoria proponga una spiegazione, assume condizioni iniziali sono
molto distanti dal caso in esame. Anche se possedesse la capacità
di predizione per edifici che soddisfano a queste condizioni,
tuttavia non si potrebbe applicare al caso del WTC.
La teoria non riesce a spiegare o
ignora:
Il
metallo liquido. Eagar spiega che la combustione dell'alluminio
risulterebbe in fiamme bianco scintillantie molto calde. Questo è
vero per l'alluminio a temperature molto più alte del punto di
fusione. Per condizioni al punto di fusione, l'alluminio ha
bassa emissività ed alta riflessività, che gli
conferiscono un colore grigio argenteo in condizioni di luce
ambientale . Anche acciaio e ferro sono possibili candidati, ma Eagar
e Musso li avevano già esclusi per la mancanza di adeguate
temperature. Questo, ovviamente, è ragionamento circolare,
poiché la logica conseguenza del loro pensiero è che,
se ci fosse stato metallo bianco brillante, allora la temperatura
sarebbe stata superiore a quella prodotta dagli incendi. Infatti,
almeno un reporter ha raccontato che, quando ha chiesto ad Eagar se
quel metallo fuso potesse essere acciaio liquido, Eagar
ha riagganciato il telefono senza rispondere.
Espulsioni
di detriti molti piani al di sotto del fronte di collasso
Collasso
del WTC7
I
due punti di cedimento del WTC7
L'antenna
del WTC1 in caduta prima che l'edificio inizi a crollare. Questo
è significativo perché Eagar sostiene che fossero stati
i “truss” a crollare per primi e non le colonne centrali.
Le
esplosioni ai livelli seminterrati avvenute nei momenti
dell'impatto dell'aeromobile e prima di ogni collasso.
Plausibilità
Molto bassa. Il
modello presenta errori peggiori di quello di Bazant
Riferimenti
JGM
53/12 (2001), pp. 8-11.
█ FEMA
Principali sostenitori:
Il governo che ha istituito la FEMA e
ne è il principale finanziatore per questo report
Data di pubblicazione:
FEMA 403 (Maggio 2002)
La teoria in breve:
“column failure” che segue al
“truss failure”
Il calore ha fatto espandere e piegare
i “truss”. Questo ne ha provocato la distorsione, facendoli
staccare dalle colonne verticali. Mentre i piani erano in caduta, le
colonne centrali non hanno più potuto usufruire della
ripartizione del carico attraverso i truss ed hanno iniziato ad
incurvarsi. Il “buckling” è progredito verso il basso
tramite un meccanismo “pancake”.
La teoria nel dettaglio:
L'impatto dei jet ha tranciato delle
colonne ed ha fatto redistribuire il peso sulle rimanenti
Gli impatti (probabilmente) hanno
rimosso alcune/tutte le protezioni antincendio attorno le colonne
centrali.
Il jet fuel è bruciato in circa
5 minuti, ma gli arredi da ufficio, i tappeti, la carte, etc. hanno
generato incendi fornendo calore addizionale
I piani si sono espansi molto
probabilmente verso l'esterno (espansione termica) ed hanno generato
ingenti tensioni, mentre allo stesso tempo a causa dell'incurvamento
tiravano verso l'interno.
I truss nella zona dell'impatto si
sono sganciati dalle colonne verticali e sono caduti
Mentre il piano crollava, i supporti
laterali tra le colonne sono stati rimossi, aumentando la possibilità
che la colonna si incurvasse.
Si è verificato il pancake.
Pregi:
Sembra essere la prima teoria che
supporta la OGCT che effettivamente ammette che un rivolo
di materiale liquido sia colato fuori dal WTC2. Sebbene la FEMA
ne ammetta l'esistenza, non fornisce però alcuna reale
spiegazione a questa prova cruciale
Diversamente da Bazant, la FEMA tenta
di spiegare la teoria pancake senza temperature altissime. La FEMA
più avanti afferma però che le temperature potrebbero
aver raggiunto i 900- 1100 °C (sezione 2.2.1.2) secondo i
loro modelli.
Difetti:
Si ammette che il meccanismo proposto
abbia “una
bassa probabilità di essersi verificato” per il WTC7
Benché non di richiedano alte
temperature, “viene modellato” un aumento di circa 1000°C,
molto più alto di quanto affermano gli stessi Bazant ed Eagar!
Poiché simultaneamente si dichiara che il jet fuel è
bruciato in 5 minuti, queste alte temeperature non hanno causa
apparente se non l'arredo da ufficio.
Non si spiega il meccanismo per cui i
“truss” avrebbero dovuto cedere.
La teoria non spiega o ignora:
L'identità del metallo
liquido (alluminio o acciaio) e come sia potuto essere presente
in condizioni di incendio da idrocarburi. Perché ignorare una
cosa tanto affascinante?
Le espulsioni di
detriti molti piani al di sotto del fronte di collasso
I due
punti di cedimento del WTC7
Le esplosioni nei
piani seminterrati verificatesi nei momenti dell'impatto
dell'aeromobile e prima ci ciascun collasso.
Plausibilità
Bassa
Riferimenti
FEMA
403 (Maggio 2002) con commenti di Jim Hoffman
La copia originale non è più
disponibile sul sito della FEMA
█ NIST FINAL
REPORT
Principali sostenitori:
Il governo: ha creato il NIST e ne è
la principale fonte di finanziamento per questo report (20 mil.$)
Date di pubblicazione:
DRAFT: Settembre 2005
Rapporto finale: Settembre 2005
La teoria in breve
Truss failure Theory
Gli impatti dei jet hanno indebolito
una frazione sostanziale delle colonne del perimetro e di quelle
centrali. Gli incendi che si sono sviluppati a partire dal jet fuel e
dal mobilio da ufficio hanno indebolito la struttura sino al punto di
inizio del crollo. La torre è quindi collassata perché
l'incurvamento dei piani ha generato forze dirette verso l'interno,
che hanno causato un piegamento ed il definitivo cedimento.
La teoria nel dettaglio:
I sette principali fattori per il WTC1
(pag. 34):
-
Danno strutturale dovuto all'impatto;
-
Incendi diffusi iniziati dal jet fuel;
-
Protezioni antincendio rimosse dall'acciaio;
-
spazi aperti che hanno permesso agli incendi di diffondersi;
-
colonne centrali indebolite che hanno dovuto sopportare un
carico addizionale proveniente dal perimetro;
-
L'incurvamento della facciata sud ha portato a forze “verso
l'interno” sulle colonne del perimetro;
-
Colonne del perimetro sud incurvate che avevano così una minor
capacità di carico.
Sette principali fattori per il WTC2
(pag. 45):
-
Danno diretto: un numero maggiore di colonne danneggiate
rispetto al WTC1?
-
Incendi diffusi iniziati dal jet fuel;
-
Rimozione delle protezioni antincendio;
-
Incendi sostenuti nella facciata est con ampia ventilazione;
-
Il core, indebolito, ha aumentato il carico sui muri perimetrali;
-
L'incurvamento della facciata est ha causato forze “verso
l'interno” sulle colonne del perimetro est;
-
Incurvamento delle colonne del perimetro est che aveva una
ridotta capacità di carico.
Pregi:
Riconosce la
rotazione del WTC2 precedente al collasso
Spiega il collasso senza richiedere
incendi violenti o il cedimento delle colonne
Difetti:
Presuppone un danno rilevante al
“core”. Curiosamente si afferma che il WTC2 sia stato danneggiato
più gravemente del WTC1 benché quest'ultimo sia stato
colpito in modo più centrale e diretto.
Il NIST esegue il modello soltanto
sino all'evento che inizia il collasso e non il crollo stesso. Si
afferma che “per la brevità del rapporto, la sequenza viene
definita come “probabile sequenza del collasso”, benché
sia inclusa una limitata analisi del comportamento strutturale della
torre dopo che le condizioni iniziali per il crollo sono state
raggiunte ed esso è diventato inevitabile” (pag. 82 fn 1).
Questo contraddice l'analisi agli elementi finiti effettuata da
Xinzheng che dimostra la possibilità
che il crollo rallenti e si interrompa.
Si evocano come false le teorie sulla
demolizione controllata ma non vengono portate argomentazioni logiche
o analisi scientifiche a supporto di questa affermazione.
Le simulazioni al computer del NIST non avevano portato al crollo con
i parametri iniziali, per cui il NIST ha dovuto “aggiustare i
numeri”.
Le simulazioni, benché pagate
con fondi pubblici, non sono state rilasciate per un pubblico
scrutinio.
I video
della simulazione sono di qualità povera e non mostrano
nessuna informazione reale ed utile per gli ingegneri.
Sebbene sia stata pubblicata più
recentemente delle prime teorie pro OGCT, il rapporto del NIST non
rifiuta né riconcilia le inconsistenze presenti in molti dei
rapporti precedenti.
Il collasso del WTC7 si suppone verrà
analizzato in un seguente rapporto. La ragione del suo crollo è
ancora indeterminata nonostante un budget di 20 milioni di dollari.
Esperimenti con un acciaio simile
(fornito dagli Underwriters Lab) mostrano che 4 differenti scenari
sperimentali siano stati in grado di mantenere i carichi desiderati
per 2 ore a 500°C (NIST Final Report pag. 142)!. Quindi sia le simulazioni al computer che quelle
sperimentali non sono riuscite a provocare il cedimento sotto le
condizioni ipotizzate.
Lamont e Lane
(così come la FEMA ed Eagar) usano in modo specifico
l'espansione termica per spiegare la distorsione. Il NIST ottiene la
distorsione della struttura (“verso l'interno” opposto al “verso
l'esterno” di Eagar/Lamont e Lane) NON considerando l'espansione
termica..
Non parla del metallo
liquido riversatosi fuori dall'edificio.
La teoria nons piega o ignora:
Il metallo
liquido
Le espulsioni di
detriti
Il crollo del WTC7
I due
punti di cedimento del WTC7
Le esplosioni nei
piani seminterrati verificatesi nei momenti dell'impatto
dell'aeromobile e prima ci ciascun collasso.
Plausibilità
molto bassa
Riferimenti
wtc.nist.gov
█ Greening – CoM
(Conservazione della quantità di Moto)
Sostenitori principali:
F.R. Greening
Date di pubblicazione:
Versione originale (1.05) 1 Marzo,
2005
Versione corrente (2.06) 16 Febbraio,
2006
La teoria in breve:
Un modello CoM anelastico divide il
peso della torre in 110 piani di spessore nullo. I calcoli mostrano
un tempo di collasso entro i 4 secondi di quello di caduta libera nel
vuoto.
La teoria nel dettaglio:
Il peso totale di
ogni torre del WTC viene diviso equamente tra i 110 piani di spessore
nullo. Questi piani sono posti ad una distanza uniforme in modo da
eguagliare lo spazio, tra un piano e l'altro, del WTC1 e 2. Questi
piani “galleggiano” in aria sino a quando vengono impattati.
I piani al di
sopra della zona d'impatto agiscono come blocco invincibile che cade
e colpisce quelli sottostanti.
All'impatto con i
piani sottostanti (es. il blocco che impatta sul piano 80), la
velocità risultante è calcolata tramite la legge di
conservazione della quantità di moto (M1*V1
= M2*V2)
Dopo
l'impatto la nuova massa (la vecchia più il piano impattato)
può continuare il moto come in caduta libera nel vuoto sino ad
impattare il piano seguente.
Il
processo si ripete sino a terra.
Pregi:
E'
un semplice modello che chiunque con una base di algebra può
duplicare e testare, modificandone i parametri.
E'
specifico nel suo obiettivo di voler spiegare il tempo di crollo
prossimo a quello di caduta libera,
che
spesso è ignorato dalle altre teorie.
Greening
ha almeno il coraggio di denunciare alcune
ovvie pecche del modello del NIST.
Difetti:
Assume
che il cedimento/incurvamento avvenga sempre al di sotto del “blocco
invincibile” in caduta. Credo che dovrebbe permettere anche al
“blocco invincibile” di deformarsi. Dopotutto le colonne
diventano più sottili, e quindi deboli, man mano che si
procede verso la cima dell'edificio.
Ammette
che il suo modello modelli i piani essenzialmente come delle
strutture senza supporto che galleggiano in aria sino all'impatto.
Questo ignora l'enorme numero di colonne (240 perimetrali, le 47
centrali e gli “spandrels”) che sono di supporto ad ogni piano.
Il
modello ignora specificamente la rotazione del
WTC2, benché ne parli nella sua analisi al di fuori del
modello di calcolo. Il modello CoM ignora la possibilità che
la parte superiore cada esternamente lasciando il resto dell'edificio
in piedi. Questo si può capire in quanto un modello che
consideri una caduta con rotazione angolare genera equazioni
difficili o impossibili da risolvere analiticamente.
Il
modello di Greening ignora i “truss” orizzontali che connettono
le colonne perimetrali e gli “spandrels” al “core”. Ogni
“steel pan”, per esempio, pesava sette tonnellate ed il cemento
armato era rinforzato con acciaio.
Ironicamente,
un modello che sospende nell'aria i piani, che essenzialmente perdono
il supporto delle colonne nel momento preciso, o appena prima, in cui
la sezione superiore lo impatta è esattamente l'obiettivo di
una implosione controllata. Se il supporto delle colonne fosse
eliminato un attimo prima dell'impatto, il modello CoM avrebbe
raggiunto un tempo anche più vicino a quello, prossimo alla
caduta libera, di una demolizione controllata.
Il modello non spiega o ignora:
Le
espulsioni di detriti
molti
piani al di sotto del fronte di crollo
I
due punti di cedimento
del
WTC7;
Altre
informazioni sono al di là dello scopo del modello e vengono
quindi ignorate.
Plausibilità
Molto
alta perché Greening, che lo volesse o no (?), ha
essenzialmente modellato il comportamento di una demolizione
controllata. I piani “galleggianti” senza colonne di supporto
sono proprio ciò che capita durante una demolizione
controllata quando le giunture vengono fatte saltare.
Riferimenti
WTC
Report di Frank Greening
Confutazione
qui: Confutare
i Debunker della demolizione
█ 9/11 Commission Report
Sostenitori principali:
Il governo. Ha creato la commissione
per il 9/11 e ne è il principale finanziatore
Data di pubblicazione:
22 Luglio, 2004
La teoria in breve
Nessuna ipotesi portata avanti per
spiegare il collasso
La teoria nel dettaglio
Vedi sopra
Pregi
Non si possono commettere errori se
non si dice nulla!
A pag. 305 la Commissione afferma che:
“Alle 9:58:59, la Torre sud crolla in dieci secondi... l'edificio
collassa su se stesso...” La Commissione quindi ammette uno dei
punti chiave citati in supporto delle spiegazioni alternative.
Difetti
Non parla nemmeno del crollo del WTC7
Essenzialmente 585 pagine di prosa
tranquillizzante per far sentire i sostenitori della OCGT confortati
e tranquilli che si farà qualcosa per “quel problema di
terrorismo” nel futuro.
La teoria non spiega o ignora
Praticamente tutti i
dieci punti chiave elencati in precedenza.
Plausibilità
Zero.
Riferimenti:
The
9/11 Commission Report
Versione web disponibile
qui
█ Università di Sidney
Sostenitori principali:
Tim Wilkinson, Docente di Ingegneria
Civile
Date di pubblicazione:
Originale: 11 Settembre, 2001
Sezione sulle altre teorie aggiunta il
14 Gennaio, 2006
La teoria in breve:
L'impatto distrugge alcune colonne
mentre gli incendi indeboliscono/provocano distorsione nelle colonne
del perimetro/core, che risultano in un crollo o dei “truss”, o
delle colonne del perimetro o di quelle centrali. Una volta iniziato
il crollo, la quantità di moto è troppo grande perché
si fermi.
La teoria nel dettaglio:
Vedi sopra. Non è proprio molto
dettagliata. Wilkinson principalmente fa speculazioni senza affermare
niente di concreto. Essenzialmente è un “Bazant
in versione light”. Fa otutte quelle speculazioni sulla bontà
del governo che ti aspetteresti da un sostenitore delle OGCT, senza
affermazioni sostanziali supportate da analisi/numeri.
Pregi:
Effettivamente parla delle teorie
della demolizione controllata, ma il suo rifiuto si concentra
principalmente sul fatto che “non potessero succedere” da un
punto di vista logico. Non analizza la fisica o le prove di una
demolizione controllata.
Difetti:
Quelli delle teorie pancake (vedi
Eagar, FEMA, Bazant)
Praticamente non fa reali
affermazioni. Sembra più un “editoriale domenicale” che un
saggio scientifico
La teoria non spiega o ignora:
Metallo
liquido;
Espulsioni di
detriti molti piani al di sotto del fronte di crollo;
Crollo del WTC7;
I due
punti di cedimento del WTC7;
Le esplosioni nei
livelli seminterrati nel momento degli impatti e prima del crollo di
ciascun edificio.
Plausibilità:
molto bassa
Riferimenti:
Qui
l'articolo
█ Lane e Lamont
Sostenitori principali:
Lane e Lamont
Data di pubblicazione:
Aprile 2005
La teoria in breve
Gli incendi hanno causato l'espansione
termica, che ha provocato la distorsione di parte di un piano,
causando la rottura delle colonne perimetrali. Questo ha portato i
“truss” a passare da uno stato di compressione ad uno di
trazione. Il cambio della direzione della tensione ha causato
l'incurvamento delle colonne del core, facendo collassare l'intero
edificio.
La teoria nel dettaglio:
Vedi sopra.
Pregi:
Considera l'espansione termica
Difetti:
Richiede che l'incurvamento sia
catastrofico per cambiare la condizione dei “truss” da
compressione (verso l'esterno) a trazione (verso l'interno).
Non descrive chiaramente la
magnitudine del cambiamento delle forze di trazione/compressione.
Contraddice direttamente il rapporto
del NIST per cui i “truss”
tirano le colonne perimetrali verso l'interno invece di spingerle
verso l'esterno.
La teoria non spiega o ignora:
Metallo
liquido;
Espulsioni di
detriti molti piani al di sotto del fronte di crollo;
Crollo del WTC7;
I due
punti di cedimento del WTC7;
Le esplosioni nei
livelli seminterrati nel momento degli impatti e prima del crollo di
ciascun edificio.
Plausibilità:
Inizio del collasso: basso
Continuazione del crollo: 0
Riferimenti:
Il rapporto è qui
Teorie/Analisi neutrali rispetto alla OGCT
█ Xinzheng
Sostenitori principali:
Xinzheng
Data di pubblicazione:
Novembre
2002
La teoria in breve:
Una
simulazione numerica con il “metodo degli elementi finiti”
dell'impatto dei jet più gli incendi per il WTC1 e per il
WTC2. Conclude che, se la duttilità dell'acciaio era
aumentata, il crollo avrebbe potuto fermarsi entro i 100 metri dalla
zona di inizio cedimento.
La teoria nel dettaglio:
Completamente
numerica.
Il
metodo aggli elementi finiti considera dei pezzi rimossi per simulare
l'impatto (es. colonne tranciate)
Le
proprietà di altri elementi sono alterate per simulare
l'indebolimento da incendi (es. la resistenza di certe colonne è
stata diminuita)
I
parametri sono stati manipolati per capire quando e come il crollo
avrebbe potuto fermarsi dopo il suo inizio.
Pregi:
TUTTE
le parti del modello sono state rese pubbliche. Se fosse necessario
uno scrutinio, potrebbe essere fatto
E'
uno studio interessante. Più che modellare il crollo, Xinzheng
ha modellato che cosa potrebbe essere cambiato per evitarlo.
Difetti:
Giocare
con i numeri può essere divertente ma non aderente alla realtà
fisica (Confrontare cme il rapporto del NIST
abbia aggiustato i parametri per forzare l'evento di inizio collasso)
L'espansione
termica non è stata considerata, ma probabilmente sarebbe
stata poco significativa dopo che il crollo era iniziato (che è
il punto in cui inizia a modellare)
Come
il NIST, si è modellata solo una parte dell'intero problema.
Il NIST ha modellato sino all'inizio
del
cedimento e poi si è fermato. Il modello di Xinzheng
assume che il cedimento ci sia già stato.
Plausibilità:
Indeterminata.
Dettagli più specifici sono necessari per determinare se
questa ricreazione del WTC rappresenti un modello adeguato o meno. In
aggiunta, poiché assume semplicemente l'inizio del cedimento
come suo punto di partenza, non fornisce alcune potenziale
spiegazione di cosa abbia causato questo cedimento.
Riferimenti:
Il
documento presentato alla conferenza da Xinzheng è disponibile
qui.
Singapore, Novembre 2002.
Teorie/Analisi che rifiutano la OGCT
█ Demolizione
controllata: Come le Twin Towers sono state fatte crollare
Sostenitori principali:
Steve
Jones
Scholars
for 9/11 Truth
Date di pubblicazione
Draft
1.0, 10 Novembre, 2005
Draft
6.4, Giugno 2006
La teoria in breve
Il
WTC1, 2 e 7 sono stati fatti crollare mediante esplosivi
preposizionati o, come si dice comunemente, tramite una
demolizione/implosione controllata.
La teoria nel dettaglio
Il
WTC7 è stato fatto crollare tramite un tradizionale processo
di implosione come illustrato da howstuffworks.
In pratica le cariche esplodono in sequenza. Si inizia dalla parte
inferiore, al centro, per mettere fuori gioco il “core” e far
inclinare l'edificio verso l'interno. Successivamente viene fatta
saltare l'intera parte inferiore e l'edificio inizia a crollare.
Mentre questo cade ed approccia il terreno, le bombe continuano ad
esplodere nei piani più bassi della sezione in caduta. Questa
sequenza fa sì che la struttura venga distrutta appena prima
di impattare il terreno, in modo da cadere con poca resistenza se non
addirittura nulla.
Il
WTC1 ed il WTC2 sono stati fatti crollare con un metodo non
convenzionale perché farli collassare dal basso quando la zona
danneggiata era nella parte superiore sarebbe stato un enorme segnale
che qualcosa era sbagliato. Perciò, l'edificio è stato
distrutto tramite onde di esplosioni dalla zona dell'impatto,
progredendo sino a terra con velocità di caduta libera.
Far
crollare l'edificio dall'alto è significato, inoltre, che la
gravità avrebbe potuto essere effettivamente sfruttata per far
cadere le torri. E' stato necessario, quindi, che gli esplosivi
facessero gran parte del lavoro. Questo spiega perché il WTC1
ed il WTC2 sono “esplosi” e che, alla fine, siano rimaste solo
le travi e cenere.
Gli
impatti dei jet e gli incendi seguenti causati dal jet fuel e dal
mobilio, non importa quanto sostanziali, sono stati irrilevanti nel
crollo dei tre edifici
Pregi:
Rispecchia
le caratteristiche
osservate, comuni alle demolizioni controllate, di tutti e tre
gli edifici
Non
richiede alte temperature prima che l'azione degli esplosivi e della
termite abbia inizio
La
teoria fornisce una spiegazione che ai adatta
alle prove, ha
un'eccellente
capacità di predizione sul
comportamento di altre torri simili da far implodere, e nel caso del
WTC7 è stata ripetuta centinaia di
volte da diverse imprese in giro per il mondo.
Difetti:
Scientificamente
impeccabile. La discussione pubblica però viene di solito
fatta cadere usando il senso di colpa, (mal indirizzato)
patriottismo, autocensura, paura che il governo accordi un rifiuto, e
così via. La testimonianza dei perpetratori, benché
senza dubbio illuminante, non è rilevante nella spiegazione
oggettiva del crollo dei tre edifici.
La teoria non spiega o
ignora:
Solo
la logistica e l'affiliazione di coloro che hanno portato a termine
questi atti; cosa che non è compresa nello scopo della teoria,
ma la cui importanza in termini investigativi diventerebbe somma se
la spiegazione venisse accettata. Un approccio tipico potrebbe
appellarsi ai moventi, i mezzi e le opportunità come fattori.
Plausibilità
Alta
Riferimenti
Why
Indeed Did the WTC buildings collapse?
Scholars
for 9/11 Truth
Conclusioni
Spero che questa semplice
analisi aiuti ad illustrare i difetti delle teorie che supportano la
OGCT.
Ecco un sommario grafico dei
risultati:
Quanto bene, i differenti
modelli del 9/11 spiegano le evidenze empiriche?
E1 Collasso del WTC7 alle 5:20
PM del 9/11/2001
E2 Mancanza di incendi nelle
zone dell'impato prima del crollo
E3 Metallo liquido che si
riversa dal WTC2 alcuni secondi prima del crollo
E4 Collasso del WTC che inizia
simultaneamente dalla cima e dal basso
E5 Il Wtc collassa ad una
velocità prossima a quella di caduta libera nel vuoto
E6 Esplosioni di bombe nei
piani seminterrati prima del crollo
E7 Espulsioni di detriti 5-15
piani sotto il fronte del crollo
E8 L'antenna del WTC1 che cade
prima del collasso
E9 Il WTC2 che inizia ad
inclinarsi, ma si ferma e cade verticalmente
E10 Nessun edificio con
struttura in acciaio è mai collassato a causa di incendi
Il modello riconosce e
fornisce una spiegazione plausibile per questa prova.
Il modello ignora ma sembra
tener conto di questa prova.
Il modello riconosce ma non
dà una spiegazione plausibile per questa prova.
Il modello ignora e non tiene
conto di questa prova.
Una
nota a parte è necessaria per spiegare il mio processo
decisionale per il grafico precedente e che cosa significhino i
risultati per l'utilità di un dato modello/teoria. Il processo
decisionale è stato semplice per gran parte del grafico. Un
pollice verso, rosso, è stato dato ad ogni teoria che ha
ignorato le prove che non rientravano all'interno della spiegazione o
del modello generale. Per esempio, Eagar non poteva ammettere il
metallo liquido senza contraddire la sua teoria e le temperature che
cita. Le decisioni più difficili sono state i casi in cui a)
una teoria ammette una prova ma non riesce a spiegarla e b) una
teoria ignora una prova che è in accordo con la conclusione
che porta avanti. Qui ho occasionalmente spaccato il capello in
quattro per dare il giusto peso al messaggio principale della teoria
ed alla sua spiegazione scientifica. Ci sono stati casi in cui la
spiegazione dell'autore era corretta, ma il modello no. Ho dovuto
prendere una decisione. Ovviamente alcune persone non saranno
d'accordo con me, ma dietro ad ogni mia decisione ci sono soltanto
io. Se potete fornirmi una valida argomentazione scientifica sul
perché dovrei cambiare una particolare decisione, fatevi
avanti.
Un'altra
cosa importante da tenere in mente è che una teoria può
fallire completamente nel suo tentativo di spiegare i crolli del WTC
come insieme, ma essere utile per spiegarne un particolare aspetto o
comportamento. Per esempio il modello di Xinzheng è
assolutamente terribile in quanto a fornire una spiegazione di quanto
sia avvenuto al WTC ma è lo stesso molto utile per far notare
che cosa sarebbe potuto succedere e come l'edificio avrebbe dovuto
comportarsi. Tuttavia, questa utilità implica che io debba
essere indulgente sul fatto che il modello non spiega per niente le
evidenze empiriche.
Come si può chiaramente
notare, TUTTE le teorie che supportano la OGCT non riescono a
spiegare queste evidenze empiriche cruciali. Per chiunque non abbia
studiato approfonditamente gli eventi del 9/11, la OGCT sembra
impressionante per la sua voluminosa analisi e per il suo logo
ufficiale. Un attento scrutinio però ne evidenzia i difetti.
Vorrei incoraggiare i sostenitori della OGCT a cercare di speigare
tutte le prove all'interno dei loro modelli. Nel farlo, sarebbero
forzati ad esaminare le contraddizioni che i loro modelli creano,
violare il principio del Rasoio di Occam, e quindi alterare le leggi
fisiche per far combaciare le loro spiegazioni con i crolli del WTC.
Per chi è ancora
convinto che la OGCT sia corretta, osservate anche solo il fatto che
i sostenitori della OGCT non siano stati in grado di mettersi
d'accordo su un intervallo di temperature. Eagar non ha potuto
nemmeno sceglierne una. Prima sostiene che non possano essere
superiori ai 650°C e poi, successivamente, sostiene che il fumo
avrebbe permesso alla temperatura di essere superiore impedendo al
calore di diffondersi all'esterno per irraggiamento (cosa
sorprendente quando gli incendi sono carenti di ossigeno e quindi
meno efficienti). Considerando che sono stati spesi 20 milioni di
dollari di tasse federali per il rapporto del NIST, meriteremmo una
spiegazione migliore di quella che ci è stata data. Le teorie
OGCT non sono nemmeno d'accordo se le travi si siano espanse verso
l'esterno o contratte verso l'interno.
Il professor Jones ed altri
scienziati (insieme a molti altri prima di loro, che hanno fatto gran
parte del lavoro manuale) hanno messo insieme delle semplici ma
tuttavia notevoli teorie che spiegano il fenomeno e rifiutano le OGCT
senza la necessità di introdurre nuove leggi fisiche, nuovi
modelli o scenari fisicamente impossibili. Invece di essere lodati
per il loro lavoro ed essere encomiati per il loro coraggio
nell'affrontare di petto una sfida così controversa, vengono
largamente ridicolizzati.
Ma la scienza è scienza
e porta a prove, le quali lasciano sempre da parte le emozioni e le
convinzioni per rivolgersi alla ragione. Incoraggio chiunque a
contattare quelli che supportano le OGCT e far presente loro queste
contraddizioni. Molto probabilmente verrete ignorati. Possono essere
a conoscenza della verità ma non vogliono confrontarsi con
essa. Se non sono capaci di cambiare i loro modelli per adattarli
alle prove, allora i loro modelli meritano di essere rifiutati. C'e'
differenza tra verità e politica.
Vi incoraggio anche a far
circolare questo articolo, particolarmente a quelli che vogliono
appellarsi all'autorità delle OGCT.
Wish list (considerazioni per il futuro)
Se anche le teorie del professor Jones sono quasi sufficienti a
provare la “inside job conspiracy theory” (DCT), tuttavia non
sono perfette nello spiegarne i dettagli. Certamente non è
necessaria una ulteriore analisi dettagliata per provare che la DCT
sia vera, conclusione che ritengo ovvia a questo punto. Tuttavia, se
dovessero venir fuori altri modelli, ci sono delle cose che trovo
utili per togliere ogni spazio di manovra ai sostenitori della OGCT.
Ecco le cose che desidererei:
A) Vincoli alla Conservazione
dell'Energia aggiunti ai modelli CoM. Questa energia è
convertita in suoni, energia di superficie dopo la polverizzazione
del cemento armato, la deformazione del metallo, etc. L'assunzione di
un generico “impatto anelastico” ne tiene conto in modo non
controllabile. Essere in grado di tenere sotto controllo questo
parametro potrebbe essere utile per incorporare al modello un
maggiore o minore effetto dissipativo dovuto a queste energie.
B) La dispersione della massa e la sua
diffusione nel modello CoM. Come sappiamo la parte superiore della
torre non si è comportata come “un martello
indistruttibile”. Se fosse stato così saremmo in grado di
vedere l'intera parte superiore starsene in piedi in cima alle
rovine.
C) Aumentare la massa nei piani
inferiori dei modelli CoM. I piani superiori, dopotutto, sono più
leggeri di quelli inferiori. E' solo buon senso che ci voglia più
forza per accelerare quelli inferiori durante l'impatto.
D) Eliminare il concetto di
“galleggiamento in aria” da tutti i modelli non di demolizione
controllata. I piani del WTC erano sostenuti da quelle cose tangibili
chiamate “colonne portanti”, gente. Perciò, i piani non
vanno giù in caduta libera appena le colonne iniziano a
piegarsi. Le travi ed i “truss” non “scompaiono nel nulla”
lasciando che il piano cada nel vuoto. Se fosse così sarei in
crado di rompere una lattina di Soda contro il muro con la mia mano
senza sentire alcuna resistenza nel farlo. Ovviamente questo non
accade. L'acciaio è abbastanza elastico. Chiunque abbia mai
visto i sollevatori alzare grandi pesi in palestra potranno
confermare che le barre d'acciaio si piegano considerevolmente. Se si
continuasse ad aggiungere peso, non si romperebbero
“catastroficamente”. Invece, inizierebbero a deformarsi
plasticamente sino al punto in cui si spezzano in due parti come
quando spezziamo in due una caramella.
E) Simile a B, eliminare l'assunzione
che la porzione superiore crolla come un blocco solido. Invece,
dovrebbe anche piegarsi e deformarsi al suo interno. Dopotutto che
differenza fa tra chi impatta e chi è impattato? Un
pipistrello che colpisce una bottiglia di vetro o quest'ultima
lanciata contro un pipistrello hanno effetti simili.
Questa lista di “desideri” richiederebbe un modello
differenziale agli elementi finiti, poiché non vi è
modo di incorporare questi elementi analiticamente. Se qualcuno
accetta la sfida, avrà tutto il mio incoraggiamento.
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