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DOV'E' FINITO L'AEREO?
Questa è l'immagine del Pentagono che tutti ricordiamo:
Già così non è facile immaginare che un
intero Boeing sia scomparso sotto quelle macerie, visto che è il
757 è largo circa il doppio della sezione distrutta:
Ma la cosa sconcertante è
che subito dopo l'impatto, e prima che la facciata
crollasse, l'immagine del Pentagono era questa:
La parete è ancora tutta in piedi, e sulla facciata si vede un foro di
entrata largo 3-4 metri al massimo. Più in basso a sinistra si vede una spaccatura
larga circa altrettanto, che risulterà però essere in tutta probabilità la
conseguenza dell'esplosione della parete verso l'esterno. Ma anche
considerando l'intera superficie come unico foro di entrata, si arriva
ad una decina di metri al massimo, che non bastano di certo
ad accomodare un Boeing che è largo 4 volte tanto, ed il cui timone di
coda è alto da terra quasi quanto l'edificio stesso.
I grandi rulli di cavo elettrico (al centro della foto), che erano
presenti già prima dell'impatto, sono quasi tutti
rimasti in piedi, e le macerie alle loro spalle sono riversate verso
l'esterno, a conferma che buona parte dei danni è stata causata
dall'esplosione susseguente, e non dall'impatto stesso.
Manca inoltre una qualunque traccia dei fori provocati dai due motori
Rolls Royce - cinque tonnellate l'uno, lanciati a 850 Km/h - che debbono
necessariamente aver sfondato la parete, visto che all'esterno
dell'edificio non sono mai stati trovati. I motori sono notoriamente la
parte più robusta di tutti i grossi aerei commerciali.
Soprattutto la parte interna - il "core" - è fatta di speciali
leghe in acciaio e titanio, che le permettono di resistere alle temperature di
2000°/2500° gradi normalmente sviluppate dalle turbine.
Se c'è una parte dell'aereo che non si distrugge nemmeno cadendo
da diecimila metri di altezza, sono proprio i suoi motori.
Con questo fotomontaggio cerchiamo di mostrare quello che sarebbe stato
logico aspettarsi se un Boeing di quelle dimensioni avesse sbattuto
contro il Pentagono.
Invece quello che si è presentato ai soccorritori è stato questo:
L'aereo, semplicemente, non c'è.
Due tesi contrapposte
Di fronte a questa sconcertante assenza di rottami, i
sostenitori della versione ufficiale si sono divisi su due fronti
opposti: quelli che sostengono che il Boeing - a causa dell'alta
velocità a cui viaggiava, e della particolare robustezza della
parete - si sia praticamemte disintegrato all'impatto, e chi invece
sostiene che sia penetrato quasi per intero all'interno dell'edificio.
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