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Un sistema a prova di errore
Come funziona il meccanismo di
emergenza: In un qualunque momento del giorno o della notte, ci
sono in volo sugli Stati Uniti circa duemila aerei commerciali, buona
parte
dei quali vanno a congestionare le zone più
affollate di cielo (New York, Atlanta, Miami San Francisco e Los
Angeles). Per poter ottenere quindi lo stato di relativa sicurezza
di cui si gode oggi da quel punto di vista, è stato necessario
sviluppare, negli anni, un sistema di una rigidità ed efficienza
assolute.
Ecco sotto) come appare la mappa delle "autostrade" di svincolo aereo
attorno all'aeroporto di S. Francisco.
E' evidente come non ci possa essere spazio per il minimo margine di errore. |
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Le regole della FAA (Federal Aviation Authority) prevedono che non appena un volo
civile finisca di un solo metro fuori rotta scatti un allarme che si
estende
automaticamente anche a tutti
i quadranti contigui.
Nello stesso momento viene allertato il
corrispondente settore di controllo
aereo militare, il NORAD, che dispone a sua volta di un
sistema completo ed indipendente di monitoraggio. Questo, sommato
all'uso
dei satelliti, permette di non lasciare una sola striscia di cielo
americano fuori controllo per un solo secondo, anche perchè
NORAD e FAA sono perennemente in contatto incrociato, scambiandosi
di continuo informazioni di ogni tipo.
Appena scattato l'allarme, i controllori civili cercano di contattare
il
pilota fuori rotta, e se la sua posizione si rivela un
semplice errore, il tutto rientra. Ma se per caso il
problema perdura (un'avaria strumentale, ad esempio), NORAD fa
immediatamente alzare
due caccia dalla base più vicina (ce ne sono un pò
dappertutto, disseminate in maniera strategica sul territorio),
mentre i controllori civili provvedono a sgombrare uno o più
"strati" di traffico attorno all'aereo fuori
rotta. |
Entro pochi minuti i caccia, che possono viaggiare a quasi tre volte la
velocità dell'aereo commerciale, lo raggiungono, e se questo
nel frattempo non ha ripreso i contatti, gli si affiancano e cercano di
fargli capire che sta
creando dei problemi. Se a quel punto
venissero ignorati, o se per un qualunque motivo non riuscissero a
farsi capire, gli si mettono davanti e
ondeggiano le ali, il che vuol dire "seguimi senza
fare discussioni". Pare che siano
talmente bravi nel fare questo, che riescono ad obbligare un pilota
civile a seguirli dovunque vogliano, a meno che questi non preferisca
scontrarsi e disintegrarsi in cielo a 800 KM
all'ora.
La
FAA
ha fatto sapere che questa procedura, relativamente comune, era
già stata implementata per 61 volte nei 10 mesi precedenti l'undici di settembre 2001, e
sempre con pieno successo. E così ha continuato ad avvenire anche dopo quella data, come conferma questa notizia, datata 11 Maggio 2005:
Usa: evacuazioni, piloti arrestati
andavano a show aereo
WASHINGTON
- Si stavano recando ad uno show aereo nella Carolina del Nord le due
persone a bordo del velivolo Cessna 152 che ha fatto scattare oggi le
evacuazioni della Casa Bianca e del Congresso. I due piloti avevano
tracciato un
piano di volo che mirava ad evitare le zone interdette dello spazio
aereo della capitale ma qualcosa non ha evidentemente funzionato e il
Cessna è finito a cinquemila metri dalla Casa Bianca facendo
scattare
il codice rosso nella capitale, con la evacuazione della residenza
presidenziale e degli edifici del Congresso.Il velivolo,
affrontato da caccia F-16 che hanno sparato traccianti verso il Cessna
152, è stato fatto atterrare nell'aeroporto di Frederick, nel
Maryland. I
due piloti sono stati arrestati e interrogati dalla polizia e dal
servizio segreto anche se la meccanica dell'incidente sembra avvalorare
l'ipotesi di un errore di navigazione.
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Ma proprio l'11 di Settembre le cose
sono andate in modo del tutto diverso dal solito. Non solo il secondo aereo, che ha
colpito la
Torre Sud dopo oltre mezz'ora dal dirottamento, avrebbe
potuto essere intercettato con comodità, ma addirittura il terzo
ha scorrazzato per oltre 30 minuti in quello che è considerato
lo spazio aereo meglio difeso del mondo. Il quarto aereo infine, prima
di schiantarsi al suolo, aveva a sua volta viaggiato per oltre
mezz'ora nelle stesse condizioni del penultimo.
Inoltre, come si può vedere dalla cronologia dei 4 voli, queste tre "mezze ore"
circa di libertà ciascuno sono arrivate l'una dopo
l'altra, e non contemporaneamente, il che porta il tempo totale di cieli sguarniti ad un'ora e
mezza in tutto. (La cosa è talmente inconcepibile, che in
realtà il sistema è scattato comunque da solo, come
vedremo più avanti. Ma a quel punto
è intervenuto qualcuno a rimescolare le carte, con ordini
sbagliati, in modo che questi interventi finissero completamente fuori
strada).
A tutt'oggi, mentre nessuno fra
FAA e
NORAD è mai stato nè punito
nè licenziato per questa totale negligenza, l'unica
spiegazione che Cheney ha saputo
dare all'impasse collettivo è che "anche se si fossero alzati al
momento giusto,
non avrebbero fatto
in tempo a raggiungerlo". Il che tradisce, come minimo,
una
curiosissima capacità divinatoria da parte dell'uomo che in quel
momento era al comando assoluto di tutte le forze armate americane*:
Potrebbero anche non avercela fatta, in via del tutto teorica, ma
questo lui certo non poteva saperlo, e nulla quindi giustifica il
fatto di non averci provato. (Tra l'altro, per quel che ne
sapeva lui, stavano venendo
dritti proprio verso Washington e la Casa Bianca).
* Come già descritto nella pagina "La
strana giornata del Presidente degli
Stati Uniti", ricordiamo che Dick Cheney è stato
saldamente al comando della
situazione, nel
bunker della Casa Bianca, dal primo all'ultimo momento, mentre Bush,
che si trovava in
Florida, veniva spupazzato per i
cieli d'America con la scusa, avanzata dallo stesso Cheney, di
proteggerlo da minacce rivelatesi poi inesistenti.
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