Ma il vero problema della mancata difesa aerea non sta negli errori più
o meno plateali dei militari, ma nel fatto che i dirottatori abbiano
messo in atto una strategia che li ha portati ad allontanarsi fino a
600 km. dal proprio bersaglio, prima di impadronirsi dell'aereo e
invertire la rotta.
Si va a cercare di penetrare lo spazio aereo notoriamente più
difeso
del mondo, ben sapendo che nessuno è mai riuscito a volare,
fuori rotta, per più di qualche minuto
nei cieli americani, da quando esistono i controllori di volo.
Figuriamoci quindi nei cieli di Washington, e dopo aver addirittura
dirottato un aereo, su quanti minuti si potrà davvero contare
per
portare a termine la propria missione.
Nonostante questo imponesse, quindi, la massima simultaneità possibile delle
quattro azioni, abbiamo invece visto da parte dei dirottatori proprio l'esatto contrario:
Perchè scegliere due aerei
che partono alle otto del mattino, il terzo alle otto e venti, ed il
quarto alle otto e quaranta (che ha poi finito per
partire addirittura dopo le nove?)
Perchè mai UA175 (2° aereo) dovrebbe oltrepassare Manhattan,
e andare a prendere
una
rincorsa di 50 KM da Sud, quando era praticamente accanto ad AA11, e già si stava dirigendo
con lui verso le Torri?
Perchè mai AA77 (3° aereo) dovrebbe aspettare
che tutto il
mondo capisca che si
tratta di un'operazione congiunta - il che avviene con l'impatto di
UA175 nella
seconda Torre - per rivelarsi anche lui come dirottato, ma
a quasi 400 Km. dal suo bersaglio? Notare inoltre che il volo AA77 era partito da un aeroporto a pochissimi chilometri dal Pentagono stesso.
Perchè a sua volta UA93 (4° aereo) dovrebbe aspettare di
arrivare fino ai confini dell'Ohio, cioè a 600 Km. dalla costa,
quando le sue possibilità sarebbero state già minime -
visto il ritardo con cui era partito - se fosse entrato in azione
appena raggiunta la quota di crociera?
E c'è di più: sapendo che il centro
nevralgico della difesa è il
Pentagono, voi scegliereste di colpire PRIMA le Torri, ed il Pentagono
solo un'ora e mezza dopo, o per prima cosa puntereste sul Pentagono,
per approfittare almeno della confusione, ed aumentare di un pò
le
vostre speranze di arrivare in tempo fino alle Torri? Non
è che i voli manchino, partendo al mattino da quella zona degli
Stati Uniti.
Doveva essere chiaro a chiunque che questa strategia avrebbe
comportato, in normali condizioni,
la sicura intercettazione di salmeno 3 dei 4 aerei dirottati, ed
è quindi evidente che i dirottatori contassero già in
partenza sul totale malfunzionamento del sistema di
sicurezza, che però nessuno avrebbe mai
potuto prevedere.
A meno di fare parte di un piano molto più grande di loro. Da questa cronologia
interattiva della CNN si possono verificare passo per passo le mosse dei 4 aerei dirottati.