CHI E' OSAMA BIN LADEN
Questo è quanto appare sul sito ufficiale dell'FBI in data 1 dicembre 2006:
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Nella scheda dei "10 most wanted", i 10 ricercati più importanti, bin Laden compare "RICERCATO
IN RELAZIONE ALLE BOMBE DEL 7.8.98 ALL'AMBASCIATA AMERICANA DI
DAAR EL SALAAM IN TANZANIA, E NAIROBI IN KENIA, IN CUI SONO MORTE OLTRE
200 PERSONE. BIN LADEN È INOLTRE SOSPETTATO PER ALTRI ATTACCHI
TERRORISTICI NEL MONDO".
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Osama bin Laden non è ufficialmente ricercato per i fatti dell'undici settembre.
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1) I trascorsi ambigui di bin Laden.Osama
bin Laden nasce in Arabia Saudita nel 1957. Figlio d'una ricca famiglia
yemenita, a cavallo del 1980 si laurea in Ingegneria Civile e
Business Administration all'Università di Jeddah. Subito dopo lo vediamo impegnato in Pakistan: reclutamento, supporto e finanziamento dei
mujaheddin
inviati oltre confine per respingere l'invasione russa
dell'Afghanistan. Proprio a questo periodo si ritiene risalgano i primi
contatti con la CIA, impegnata a spalleggiare il movimento di
resistenza contro i russi, e da essa
viene addestrato:
"
Osama
bin Laden è a tutt'oggi un vessillo dell'Islam tanto quanto il Generale
Mladic, capo delle forze serbe, poteva essere considerato un esempio di
cristianità...
...Bin Laden fu, piuttosto, il risultato di un
tremendo errore strategico dei Servizi Segreti occidentali. Per tutti
gli anni '80 fu armato dalla CIA e finanziato dai sauditi per sostenere
la jihad contro l'occupazione russa dell'Afghanistan. Al Qaeda,
letteralmente "il database", in origine era il file sul computer che
conteneva i nomi di migliaia di mujaheddin reclutati ed addestrati con
l'aiuto della CIA per sconfiggere i russi. Inspiegabilmente, e con
conseguenze tremende, non sembra che Washington si sia mai preoccupata
del fatto che l'organizzazione di bin Laden si sarebbe rivolta ad
ovest, una volta sconfitta la Russia."
Robin Cook, ex Presidente della Camera dei Comuni e Ministro degli Esteri inglese (1997-2001).La
creazione di Al Qaeda in Pakistan gli è attribuita sul finire degli
anni '80; segue una puntatina armata in Arabia Saudita dietro pretesa
di difendere i luoghi sacri dell'Islam dalla presenza dell'alleato
americano durante la prima Guerra del Golfo. Nel '91 viene però
espulso, riparando in Sudan dove si industria per far proseliti e
affari. Anche da qui viene allontanato, nel 1996, trovando rifugio in
Afghanistan dove instaura rapporti di amicizia coi capi Talebani che
aiuta sia economicamente che militarmente.
Il 7 agosto 1998 segna
l'entrata di bin Laden sotto i riflettori della stampa internazionale:
gli attentati simultanei alle ambasciate USA di Dar El Salaam
(Tanzania) e Nairobi (Kenya) uccidono 257 persone ferendone più di
4000. Sono attribuiti a cellule locali di Al Qaeda e costano al loro
capo l'inclusione nella lista FBI dei 10 terroristi più ricercati al
mondo oltre all'ordine esecutivo, da parte del Presidente Bill Clinton,
di catturarlo vivo o morto. Alla fine degli anni '90 l'organizzazione
Al Qaeda è stimata avere ramificazioni profonde in decine di Paesi, con
migliaia d'affiliati ed eccellenti capacità logistiche, finanziarie e
d'intervento armato.
Nonostante le divergenze religiose e la
caccia senza tregua, preda e predatore mantennero saldamente un vincolo
di carattere economico: fu grazie ai Bush che i parenti stretti di bin
Laden sin dagli anni '60
avviarono potenti investimenti nel Texas del boom petrolifero.
Le rispettive famiglie fino all'ottobre 2001 sedettero insieme al tavolo degli azionisti del
Gruppo Carlyle,
alfiere nelle forniture d'armi e logistica al comparto militare
pubblico statunitense, che all'avvio delle operazioni in Afghanistan e
Iraq registrò invidiabili introiti, unitamente ad altri membri delle
amministrazioni USA del tempo o passate.
Fonte: Guardian Unlimited, 31 ottobre 2001.Tali
traffici sono addebitati alla famiglia bin Laden tramite la compagnia
Saudi Binladin Group, controllata da suoi fratelli e nipoti. Nonostante
i familiari abbiano pubblicamente interrotto ogni rapporto col
ricercato sin dal 1994, è accertato che privatamente ancora li
mantengano: nel febbraio 2001 diversi suoi parenti lo raggiunsero in
Afghanistan per celebrare il matrimonio del figlio. Durante
quell'evento avrebbe posato in un video esaltando l'attentato alla nave
USS Cole.
Fonte: CNN.Secondo il
quotidiano Le Figaro
bin Laden intrattenne ulteriori rapporti coi Servizi Segreti USA appena
due mesi prima degli attentati dell'11 settembre: dal 4 al 14 luglio
sarebbe stato ricoverato all'American Hospital di Dubai per necessità
di dialisi renale e avrebbe ricevuto la visita del caposezione CIA,
oltre a quella di parenti e conoscenti, volato poi di fretta a
Washington il giorno seguente la partenza del malato. A quel tempo bin
Laden era già ricercato n°1 al mondo, con una bella taglia "vivo o
morto" di milioni di dollari. La CIA nega l'incontro, così come nega i
presunti contatti al tempo della resistenza afghana; a smentirla però
ci sarebbero testimonianze da dipendenti dell'ospedale stesso e la
cartella clinica del paziente visionata dal quotidiano francese, nonchè
dichiarazioni attribuite al caposezione che ha riferito a terzi del suo
incontro. Ciò su cui invece sembrano tutti d'accordo sono le pessime
condizioni fisiche del terrorista già prima dell'11 settembre: tali da
impedirgli persino il camminare e obbligarlo a ripetuti ricoveri o
interventi tramite delicate apparecchiature.
Fonte: La Repubblica.Sempre
a causa di una dialisi renale, gli è stata attribuita la permanenza in
un ospedale militare pakistano addirittura il giorno prima degli
attentati: il 10 settembre. Il Pakistan è noto per avere un Servizio
Segreto (l'ISI) in stretti rapporti con quello americano; se lo scoop
della CBS e Le Figaro (ripreso anche dal London Times) è attendibile,
perchè non l'hanno consegnato a un tribunale americano? Perchè tutti lo
danno per scomparso, quand'anche i suoi parenti (con cui avrebbe
"chiuso ogni contatto") sanno dove andare a trovarlo?
Fonte: CBS.La
residenza di bin Laden era infatti già nota al Governo USA subito dopo
gli attentati, tant'è che il 12 settembre l'allora Segretario di Stato,
Colin Powell, avviò negoziati col Pakistan per l'estradizione di bin
Laden. Tali negoziati sono avvenuti tramite il capo dei Servizi
pakistani, per conto del Presidente Musharraf. Come è andata a finire?
Chi ha permesso che potesse "fuggire" di nuovo?
Fonte: GlobalResearch.*** *** ***
2) Apparizioni di bin Laden dopo l'11/9.Le
interviste ed i nastri audio o video attribuiti a bin Laden dall'11
settembre ad oggi sono numerosi e controversi: non solo si smentiscono
tra loro, ma su molti di essi è dubbia tanto l'attribuzione al
leader di Al Qaeda quanto la corretta traduzione dall'arabo. Di seguito si riportano i più notevoli o controversi:
16 - 28 settembre 2001:
"Voglio
sottolineare che non ho organizzato tali attacchi, i quali sembrano
piuttosto eseguiti da soggetti con motivazioni personali... Ho già
detto che non sono coinvolto negli attacchi dell'11 settembre agli
Stati Uniti... Non avevo conoscenza di tali attacchi."
Osama bin Laden."Il
Governo americano, come al solito, mi ha incolpato di essere dietro a
ciascun attacco. Vorrei assicurare il mondo che non ho pianificato i
recenti attacchi, i quali sembrano programmati da individui con moventi
personali. Io ora vivo nell'Emirato Islamico dell'Afghanistan e seguo
le regole dei suoi capi. L'attuale capo non mi consente di svolgere
simili operazioni."
Osama bin Laden.Intervista a bin Laden del quotidiano Ummat Karachi.26 dicembre 2001:
"Osama
bin Laden è deceduto di morte non violenta a causa di complicanze
polmonari trascurate, riferisce il Pakistan Observer citando un leader
talebano che avrebbe assisitito ai funerali del capo di Al Qaeda."
Fonte: Fox News."Fonti
israeliane affermano che Israele e gli Stati Uniti ritengono che bin
Laden sia morto durante le operazioni militari USA di dicembre [2001 -
NdT] in Afghanistan. Dicono che i nuovi messaggi rilasciati da parte di
bin Laden sono molto probabilmente delle montature."
Fonte: World Tribune, 16 ottobre 2002.27 dicembre 2001:
Nel
video rilasciato in questa data Bin Laden torna ad esaltare i 19
attentatori e condannare USA ed Israele. E' noto che risalga a non
prima del 16 novembre, causa un evento di quei giorni accennato da bin
Laden nel suo messaggio, e non più tardi del 7 dicembre poichè
l'indomani partì un massiccio attacco aereo contro la zona delle grotte
di Tora Bora dov'era nascosto. Bin Laden appare molto stanco e assai
diverso rispetto al video di Jalalabad rilasciato il 13 dicembre (vedi
paragrafo seguente): muove solo il braccio destro ma è mancino, per la
qual cosa si ritiene ferito o invalido, il che si somma
all'impossibilità di curarsi liberamente. Cammina a stento e presenta
un viso pallido e scarno, tanto che un analista di terrorismo avanza
l'ipotesi che possa essere gravemente malato, notando anche il fatto
che in pochi anni è invecchiato enormemente. Già sul finire del 2001,
diverse opinioni depongono a favore del sospetto che bin Laden stesso
sia morto in seguito ai raid USA in Afghanistan:
"La registrazione è
stata liquidata ieri dall'Amministrazione Bush come bassa propaganda
forse intenzionata a mascherare il fatto che il capo di Al Qaeda sia
già morto."
Dopo il famoso video di Jalalabad, "nient'altro è
pervenuto dal leader di Al Quaeda ed il Presidente Bush ha commentato
in privato che il silenzio di bin Laden potrebbe significare che è
stato ucciso".
Fonte: Daily Telegraph e CNN."La
caccia a bin Laden si è attenuata nelle ultime due settimane, e c'è
ancora confusione sulla sua attuale residenza o se sia già stato ucciso
nei bombardamenti USA".
Fonte: BBC.Tra
i sostenitori dell'avvenuto decesso, oltre ad ambienti del Governo USA,
sono il Presidente Pakistano Pervez Musharraf, quello Afghano Hamid
Karzai ed il capo dell'antiterrorismo dell'FBI, Dale Watson.
9 settembre 2002:
Stavolta
tocca a un nastro audio, contenente le invettive di bin Laden,
dichiarato autentico dai Servizi Segreti USA ma dato come falso dal
centro di analisi svizzero IDIAP (Institute for Perceptual Artificial
Intelligence). Al solito, la qualità dell'audio è molto scarsa e dunque
l'accertamento dell'autenticità più difficile.
Il rapporto dell'IDIAP
è basato sul confronto con altre registrazioni originali del terrorista
saudita; la falsità del nastro, secondo tale studio, è assicurata al
95% secondo un modello vocale ricostruito al computer che ha sempre
fornito risultati positivi anche in caso di audio autentici ma
scadenti... sempre, tranne in questo caso.
Fonte: Guardian Unlimited.29 ottobre 2004Quattro giorni prima delle elezioni presidenziali USA, che videro Bush rieletto per il rotto della cuffia, bin Laden
pubblica un video
in cui si rivolge agli americani affermando esplicitamente, per la
prima volta, l'implicazione sua e di Al Qaeda negli attacchi agli USA
dell'11 settembre, condannando la reazione successiva del Presidente
Bush e la sua "Guerra al Terrore". Minaccia anche futuri attentati
poichè accusa come la politica estera del Governo USA non sia affatto
mutata nonostante gli attentati.
Ecco un'immagine dal video in oggetto (a sinistra) e una "ufficiale" di bin Laden (a destra):
(Fonti: a sinistra
WhatReallyHappen; a destra
CNN)
La reazione del Presidente Bush non si è fatta attendere:
"Lasciate
che metta in chiaro una cosa: gli americani non si faranno intimidire o
influenzare da un nemico della nostra Nazione. Sono certo che il
Senatore Kerry è d'accordo. Vorrei anche dire al popolo americano che
siamo in guerra con questi terroristi e sono certo che li
sconfiggeremo."Presidente G. Bush jr., poche ore dopo la pubblicazione del video.E nemmeno quella degli americani:
"Il
Presidente Bush ha guadagnato sei punti percentuali nei confronti di J.
Kerry [il rivale Democratico alle Elezioni Presidenziali del 2004 -
NdT] secondo il primo sondaggio eseguito dopo il rilascio dell'ultimo
video di Osama bin Laden, venerdì scorso. Se il trend è confermato,
Bush potrebbe dover ringraziare il suo peggior nemico per averlo
aiutato ad assicurarsi altri quattro anni alla Casa Bianca, dopo che la
pubblicazione del video ha incentivato uno stretto giro di polemiche
incentrate su quale candidato potrebbe meglio sconfiggere il
terrorismo."
Fonte: Daily Telegraph, 31 ottobre 2004.“Sono
propenso a credere che Karl Rove, il consigliere politico della Casa
Bianca, uomo molto astuto, ha probabilmente inscenato la farsa del
video di bin Laden.”Walter Cronkite, CNN.E'
un fatto che molti di questi audio/video siano stati pubblicati poco
prima di importanti eventi quali l'approvazione di leggi speciali
restrittive causa terrorismo, l'occupazione dell'Iraq, le elezioni
presidenziali del 2004, i sondaggi sul consenso calante
dell'amministrazione Bush, la recente invasione israeliana del
Libano... riuscendo sempre a compattare l'opinione pubblica sotto l'ala
protettrice dell'attuale Governo, grazie alla quale si è sentito
legittimato a proseguire la propria linea di politica interna ed
estera. Pare strano che una mente acuta quale deve per forza essere
quella del terrorista più ricercato al mondo non sappia far di meglio
che rafforzare i propri nemici giurati ogni volta che apre bocca.
*** *** ***
3) La prova schiacciante della confessione di bin Laden...Tra i tanti rilasciati, il
video del 13 dicembre 2001
segna una svolta: viene trovato per caso da truppe d'occupazione USA in
ricognizione nella città afghana di Jalalabad, il 9 dicembre 2001.
Detto autentico dal Dipartimento di Stato americano, ritrae un incontro
informale avvenuto il 9 novembre in cui bin Laden si vanta coi suoi
ospiti d'aver organizzato e programmato gli attentati dell'11
settembre. Casualmente questo video, preso a riprova della sua
colpevolezza, è molto scadente per qualità delle immagini... nonostante
ciò diviene l'elemento catalizzatore del consenso pubblico al
proseguimento della "guerra al Terrorismo" da poco intrapresa.
"Comè
può esserci ancora il benchè minimo dubbio, nella mente di tutti, su
ciò che andiamo ripetendo sin dall'inizio: che [bin Laden] è il
vertice, il capo di un'organizzazione coinvolta in questo genere di
attività criminali?"
Colin Powell, Segretario di Stato, 13 dicembre 2001."Voglio
dire: questo è un bin Laden inedito. Questo è bin Laden - il bin Laden
che ha ammazzato della gente. Questo è l'uomo che ha decretato la morte
di persone innocenti - questo è un uomo così deviato e insensibile da
ridere di quei suicidi, i cosiddetti martiri suicidi, che persero la
vita. E' assurdo per chiunque il pensare che questo video sia alterato.
Questa è solo una fragile scusa per fornire un debole appoggio ad un
uomo incredibilmente malvagio. E, voi sapete, ci ho messo i miei
sentimenti nel parlare di questo video perchè c'è molta gente che
soffre in conseguenza di tale malvagità. Ed ero esitante a che la messa
in onda sulle nostre televisioni rianimasse il ricordo della tragedia e
delle loro perdite. D'altra parte, sapevo che sarebbe stato - che il
video sarebbe stato una devastante dichiarazione di colpevolezza per
questa persona malvagia."
Presidente G. Bush jr., 14 dicembre 2001."Chiamente
possiede una rete ben finanziata. Copre molte molte nazioni in tutto il
mondo. E' un pianificatore attento. Sono anche abili a compartimentare
le informazioni per far sì che solo certe persone sappiano certe cose.
E' anche perfettamente in grado di fare praticamente tutto ciò che
chiunque potrebbe immaginare, pur di uccidere. Se mi aspetto che
riservi altri attentati? Certamente.
Donald Rumsfeld, Ministro della Difesa, 13 dicembre 2001.Il video è stato trasmesso in tutto il mondo, grazie alla comoda e tempestiva
traduzione in inglese
fornita dal Dipartimento di Stato USA. Nei suoi 60 minuti di
trasmissione appare come bin Laden conoscesse le mosse dei terroristi
già prima dell'attacco:
"Abbiamo stimato
in anticipo il
numero di vittime del nemico che sarebbero state uccise in base alla
posizione della torre. Abbiamo calcolato che i piani colpiti sarebbero
stati tre o quattro. Ero io il più ottimista. Secondo la mia esperienza
in questo campo ho ritenuto che gli incendi dovuti al carburante
dell'aereo avrebbero fuso la struttura di ferro dell'edificio, facendo
collassare la zona dove l'aereo ha colpito e tutti i piani superiori...
E' accaduto tutto ciò che noi avevamo sperato... Abbiamo avuto conferme
sin
dal giovedì precedente che l'attacco sarebbe stato attuato
quel giorno [martedì 11 settembre 2001 - NdT]... I fratelli che han
condotto l'operazione, tutto ciò che sapevano era che gli aspettava un
martirio e a ciascuno di loro
abbiamo chiesto di andare in
America, ma non sapevano nient'altro dell'operazione, nemmeno una
lettera. Ma sono stati allenati e non gli abbiamo rivelato nulla finchè
non sono arrivati lì, poco prima dell'imbarco sugli aerei"
Innanzitutto pare strano che un laureato in Ingegneria Civile in uno dei migliori
college
sauditi confonda il ferro (iron) con l'acciaio (steel) riferendosi alle
travi portanti di un grattacielo; c'è poi l'affermazione sul fatto che
il kerosene dell'aereo, nelle condizioni di un impatto contro una
struttura complessa come quella del WTC, sarebbe stato sufficiente per
sciogliere travi il cui "ferro" ha temperatura di fusione superiore a
1530 °C. Un incendio da idrocarburi però non supera mai i 1100 °C, che
raggiunge solo in condizioni ottimali di combustione. Invece gli
incendi di kerosene in aria libera superano di poco i 900 °C.
Oltre
a questo, si è accertato da più parti che tanto il video quanto la
traduzione del Dipartimento di Stato USA sono un falso clamoroso.
La traduzione.
Un'emittente
tedesca ha confermato che la traduzione eseguita dalla Casa Bianca non
solo è imprecisa, ma addirittura manipolata ad arte:
L'arabista
Dott. Abdel El M. Husseini, uno dei traduttori, afferma: "Ho esaminato
attentamente la traduzione del Pentagono. Questa traduzione è molto
problematica. Nei passaggi più importanti, dove si vuol dimostrare la
colpevolezza di bin Laden, non è coerente col testo in arabo."
Laddove la Casa Bianca vorrebbe convincerci che Osama bin Laden ammette "Abbiamo stimato in anticipo
il numero di vittime del nemico", il traduttore Dott. Murad Alami
rileva che 'in anticipo' non viene mai pronunciato. La traduzione è
errata. In un altro passaggio, la traduzione della Casa Bianca riporta
"Abbiamo avuto conferme sin dal giovedì precedente che
l'attacco sarebbe stato attuato quel giorno"; il Dott. Murad Alami
afferma: "la parola 'precedente' non viene mai pronunciata. La frase
seguente a proposito dell'evento che sarebbe stato intrapreso in quel
giorno non si può ricavare dall'originale in lingua araba."
La
versione della Casa Bianca include anche la frase 'abbiamo chiesto a
ciascuno di loro di andare in America' ma Alami dice che la versione
originale è nella forma passiva, cioè 'gli è stato chiesto di andare'.
Afferma anche che la prosecuzione 'ma non sapevano nient'altro
dell'operazione' non è comprensibile dall'originale.La
traduzione del Pentagono è stata supervisionata da degli esperti
"indipendenti": George Michael, traduttore dei Servizio Linguistico
Diplomatico e Kassem M. Wahba, coordinatore del programma per la lingua
araba alla John Hopkins University. Non vi han trovato nulla da
eccepire.
Un articolo di USA Today del 20 dicembre 2001 getta un
po' di luce sul perchè la traduzione originale potrebbe anche non
essere attendibile: "la prima versione fu eseguita di corsa in 12 ore,
in una stanza del Pentagono". Ma allora, perchè non han trovato gli
stessi errori scoperti dai traduttori tedeschi? Michael, che è
d'origine libanese, ha tradotto il nastro assieme con Kassem Wahba, un
egiziano. Entrambi hanno ammesso di aver avuto problemi nella
traduzione del dialetto saudita che bin Laden ed i suoi ospiti hanno
usato nel video. Com'è possibile che non si sia trovato un interprete
saudita in un Paese multiculturale come gli Stati Uniti, specialmente
grazie agli stretti rapporti d'affari con l'Arabia Saudita? Bush sr.
probabilmente ne conosce lui stesso a decine.Per la seconda
traduzione, eseguita "in proprio" da Michael, ci sono voluti ben
quattro giorni e sono fuoriusciti brani sfuggiti alla precedente. La
stessa portavoce del Pentagono si dichiarò non sorpresa del fatto che
una più accurata analisi potesse rivelare dell'altro. Si sarà mica
accorta di quanto simili comportamenti siano inqualificabili, vista la
posta in gioco?
Fonte: CBS.Richiesto
di fornire spiegazioni sull'imbarazzante accaduto, il Pentagono non ha
trovato di meglio se non specificare che quella "ufficiale"
non era una traduzione letterale:
"A
causa della qualità del video, questa non è una traduzione letterale di
ogni parola pronunciata durante l'incontro, ma ne rende noti i passaggi
ed il flusso di informazioni."
Alla domanda se per caso ne avrebbe
eseguita una seconda più precisa, magari rilasciando anche il testo
integrale tradotto invece dei pochi stralci, ha risposto con un "no".
Il video.
Proprio
il primo video in cui bin Laden sembra lasciarsi scappare dalla bocca
le sue responsabilità negli attentati dell'11 settembre è anche quello
ritenuto il primo d'una serie di falsi. Infatti in quello realizzato il
19 novembre (e pubblicato il 27 dicembre) bin Laden appare in pessime
condizioni e molto dimagrito al punto da indurre gli analisti a
crederne prossima la morte. Ma nel presente video del 9 novembre, cioè
appena dieci giorni prima, egli non solo appare di ottimo umore, ma
anche in perfetta salute.
Kevin Barrett ha un dottorato in
Arabo, con specializzazione in studi islamici all'università del
Wisconsin di Madison. Ecco cosa afferma circa il video in questione:
In
qualità di specializzato in Studi arabi ed islamici, odio doverlo dire
ma lo farò lo stesso. Gli eventi dell'11 settembre non avevano nulla a
che fare con l'Islam. La stessa "Guerra al Terrore" è una truffa tanto
quanto l'ultimo video di bin Laden. Di recente ho aiutato a tradurre un
precedente nastro di bin Laden, un originale dei primi anni '90 quando
ancora era vivo. Conosco bene i fronzoli religiosi della sua retorica.
Il nastro recente di sicuro non è suo. Il video del "bin Laden grasso"
è stato ampiamente screditato e non ho ancora incontrato qualcuno di
informato che lo consideri autentico.Gli fa eco un altro studioso:
Il
maggior esperto americano della figura di bin Laden, il Prof. Bruce
Lawrence, responsabile del Dipartimento di Studi Religiosi alla Duke
University, ha appena terminato un libro di traduzioni dei discorsi di
bin Laden. Afferma che il nastro recente è falso e che bin Laden è
morto da anni.Fonte: Physics911.Ecco un confronto di alcuni particolari: la stazza e l'ovale del viso, la proporzione dei connotati...
(Fonte:
WhatReallyHappen)
Un paragone tra i due nasi, la loro conformazione...
(Fonte:
911blimp)
Altre fonti per confronto:
WhatReallyHappen e
WelfareState.
*** *** ***
4) Il Governo accusa, l'FBI non ha prove.Lo
sviluppo dei giorni successivi all'11 settembre è cosa nota: entro
poche ore dagli attentati l'argomento è virato dal "cosa" al "chi" ed
il nome di Osama bin Laden ha subito accompagnato le note immagini dei
crolli, sottraendo i riflettori ad una seria indagine sul "come".
Alla
domanda se credesse alla dichiarazione d'innocenza di bin Laden, il
Presidente Bush domenica ha detto: "Non c'è dubbio che sia il primo
sospettato. Su questo non si discute."Presidente G. Bush jr., 16 settembre 2001.L'enorme
impatto emotivo di questo video è giunto proprio nelle settimane in cui
il prevedibile odio verso i responsabili stava montando:
Le
famiglie delle vittime dell'11 settembre pensavano di non poter più
provare un dolore simile. Questo, prima di vedere il video in cui bin
Laden esprime soddisfazione per il buon esito degli attacchi, andati
anche meglio del previsto. A Times Square, la gente si fermava per la
strada a guardare gli schermi che di solito riportano informazioni
finanziarie. Scene simili sono avvenute negli uffici e nei negozi di
Manhattan. Nella maggior parte dei casi, il video è stato guardato in
rabbioso silenzio. Uno che il video lo ha guardato è Patrick Cartier,
il cui fratello 26enne James fu ucciso nel crollo delle Torri. "Se
questo nastro non convince ogni nazione che Osama bin Laden è
l'artefice del Male, allora nient'altro potrà farlo." ha dichiarato a
BBC News. "Dopo aver visto quel video, non ho mai più odiato nessuno
quanto lui. Odio lui e tutto ciò che rappresenta". [Gli americani]
hanno condiviso la dichiarazione del Governo che questa sia una prova
inconfutabile della colpevolezza di bin Laden, e la dimostrazione al
resto del mondo della necessità di appoggiare la guerra al terrorismo.Fonte: BBC News.Non è finita: il 4 ottobre 2001 il Primo Ministro inglese, Tony Blair,
rilascia un dossier
in cui si elencano ben 69 punti per cui è giusto e doveroso dar la
caccia a bin Laden invadendo l'Afghanistan. "Non c'è dubbio che Al
Quaeda ed il suo capo, bin Laden, siano i responsabili degli attacchi
dell'11 settembre", riferisce
alla CNN.
Tale dossier è un capolavoro di pretesti e non accenna a nessuna prova
evidente nei confronti di bin Laden. In particolare, nessuno dei tanti
punti fornisce una prova della colpevolezza di bin Laden ma piuttosto
cerca di aggirare la questione attraverso varie accuse relative ad
altre attività sue o di Al Qaeda precedenti l'attentato dell'11
settembre, con il quale non è provata alcuna attinenza delle stesse. Il
dossier afferma:
Questo documento non intende fornire alcuna
prova valida in un tribunale contro bin Laden. Le informazioni
d'intelligence spesso non possono essere usate apertamente, a causa sia
delle rigide regole di ammissibilità sia dal dovere di proteggere
l'incolumità delle fonti. Ma sulla base di tutte le informazioni
disponibili, HMG è certa delle sue conclusioni come espresse in questo
documento.Questo documento è una vera rivoluzione nella pratica
dei Governi di fornire ai propri elettori (e nel caso di un'invasione
militare contro un Paese non belligerante, anche al resto del mondo)
una ragione più che certa, cioè valida anche secondo i criteri di
rigore usati nei tribunali, che si sta agendo sulla base di fatti veri
e verificabili. L'innovativo cambiamento del governo Balir sembra,
invece, riassunto in una semplice parola: "Fidatevi!".
Lo strano caso del Muckraker Report.Dopo
tutto il polverone creato attorno alla "sicura e incontestabile"
colpevolezza di bin Laden, ripetuta fino alla nausea a mezzo stampa e
TV sin da subito, nella tarda primavera di quest'anno 2006 il
giornalista Ed Haas ha fatto una strana scoperta: nella
pagina web ufficiale dell'FBI
relativa ai dieci terroristi più ricercati del mondo, alla voce "bin
Laden" non si fa menzione alcuna degli attentati dell'1 settembre. In
poche parole: bin Laden non è ricercato per gli attacchi terroristici
di quel giorno.
Osama bin Laden è ricercato per implicazioni
nell'attentato del 7 agosto 1998 alle Ambasciate USA di Dar es Salaam,
Tanzania, e Nairobi, Kenya. Questi attacchi hanno ucciso più di 200
persone. In aggiunta, bin Laden è sospettato di altri attacchi
terroristici in tutto il mondo.Incuriosito da tanta
contraddizione, il 5 giugno 2006 ha telefonato all'FBI che ha risposto
per mezzo del capo responsabile della pubblicazione dei manifesti e
delle liste di ricercati, l'agente Rex Tomb:
Quando gli fu
chiesto come mai non ci fosse alcun riferimento all’11/9 nella pagina
web Most Wanted di Bin Laden, Tomb ha detto: "La ragione per cui l’11/9
non è citato nella pagina Most Wanted di Bin Laden è che l’FBI non ha
nessuna prova certa [“has no hard evidence” - NdT] che colleghi Bin
Laden all’11/9". Sorpreso dalla semplicità con cui questo portavoce
dell’FBI ha rilasciato un’affermazione così stupefacente, ho chiesto:
"Ma come è possibile?". Tomb ha continuato: "Bin Laden non è stato
formalmente accusato in relazione all’11/9". Ho chiesto: "Come funziona
questo tipo di cose?". Tomb ha continuato: "L’FBI raccoglie le prove.
Appena le prove sono state messe insieme, vengono girate al Ministero
di Giustizia che poi decide se ha abbastanza elementi da presentare ad
un grand jury federale. Nel caso del bombardamento del 1998 alle
Ambasciate degli Stati Uniti, Bin Laden è stato formalmente accusato e
incolpato da un grand jury. Non è stato formalmente accusato ed
incolpato per l’11/9 poichè l’FBI non ha prove certe che colleghino bin
Laden all’11 settembre.”Fonte: Articolo e traduzione.Dopo
cinque anni di ricerche senza sosta, mobilitazioni di intelligence e
apparati diplomatici in tutto il mondo, non si è ancora riusciti a
collegare con certezza il nome di bin Laden ai fatti dell'11 settembre.
Con molta fantasia e una certa dose di malizia, si potrebbe pensare che
il motivo sia, semplicemente, che queste prove invece non siano mai
esistite. Risulta anche, da questa indagine di giugno, che nessun
organo od agenzia del Governo abbia autenticato ufficialmente il famoso
video rilasciato il 13 dicembre.
Ma ecco le parole di persone indubbiamente degne di fiducia:
"Non
c'era alcun dubbio sulla colpevolezza di bin Laden per gli attentati
dell'11 settembre anche prima che il nastro venisse rilasciato".Donald H. Rumsfeld, Ministro della Difesa, 13 dicembre 2001.Il
Sindaco di New York, Rudy Giuliani, ha affermato che il video rimuove
ogni dubbio che la campagna militare USA avviata per catturare bin
Laden e i suoi accoliti è 'più che giustificata':
"Ovviamente,
quest'uomo è l'impersonificazione del Male." aggiunge Giuliani. "Sembra
compiaciuto d'aver ammazzato più persone di quanto da lui previsto, il
che ci lascia immaginare quanto sia davvero profonda la sua malvagità
d'animo."Fonte: CNN, 14 dicembre 2001.Il
fatto è che proprio la ricerca di bin Laden quale colpevole dell'11
settembre ha portato all'invasione dell'Afghanistan. Ora l'FBI rivela
che tale ricerca, costata migliaia di morti oltre a cinque anni di
leggi speciali antiterrorismo e limitazioni delle libertà sui cittadini
di America ed Europa, è basata su prove indiziarie?
"[I
terroristi dell'11/9- NdT] non han lasciato alcun indizio. Durante le
nostre investigazioni non abbiamo ritrovato un solo pezzo di carta- nè
qui in USA nè nel tesoro d'informazioni che è stato scoperto in
Afghanistan - che menzioni un qualunque aspetto dell'11/9."Ufficiali
investigativi affermano che nonostante siano stati capaci di
ricostruire i movimenti dei dirottatori prima degli attacchi - tutti
legali eccetto qualche multa per eccesso di velocità - non hanno invece
trovato alcuna prova del loro coinvolgimento nell'attentato.
Robert Mueller Direttore dell'FBI,19 aprile 2003.
Quasi
prevedendo le immense difficoltà che le agenzie americane avrebbero
incontrato nel reperire prove a carico d'un figuro tanto losco quanto
sfuggente, già il 20 settembre 2001 niente meno che i Talebani si
offrirono di "
...consegnare Osama bin Laden ad una Nazione islamica
neutrale per permettere l'avvio di un processo, se gli Stati Uniti
avessero fornito le prove della sua colpevolezza negli attacchi a New
York e Washington".
Era il tempo in cui certe dichiarazioni sul
fatto che bin Laden sarebbe stato braccato per mare e per terra senza
riposo stavano convogliando l'ira della gente in un consolatorio
sospiro d'approvazione e fiducia. Forse perchè poco ascoltata, la
proposta fu rinnovata pochi giorni dopo, sempre dai Talebani ora
minacciati dai bombardamenti, ma la risposta del Presidente Bush fu
secca e indiscutibile: "
Nessuna negoziazione, nessun calendario. Agiremo come pare a noi."
Fonte: Guardian Unlimited.*** *** ***
5) L'epilogo inglorioso...(Fonte immagine:
Michel Kichka)
Sul
finire del 2005 la CIA ha chiuso un'unità d'intelligence chiamata "Alec
Station" che per ben 10 anni ha avuto come compito la caccia a bin
Laden ed ai suoi colonnelli. La scusa sarebbe che Al Qaeda non è più
una struttura gerarchica come un tempo e che i recenti attacchi sono
sempre più il risultato di gruppi ispirati ad essa ma non dipendenti o
collegati. Insomma, la situazione è cambiata e la CIA si è evoluta di
conseguenza, poichè "Questa è un'agenzia agile, e la decisione è stata
presa per raggiungere obiettivi maggiori." afferma la sua portavoce.
Fonte: Articolo e Video.Notevoli anche le
dichiarazioni dell'ex direttore della CIA "Buzzy" Krongard, datate 9 gennaio 2005:
"Si
potrebbe sostenere che staremmo meglio lasciandolo libero", ha
dichiarato Krongard, "perchè se gli accadesse qualcosa potresti
ritrovarti con troppi [terroristi - NdT] che ambiscono a rimpiazzarlo e
per apparire dei duri scatenerebbero un'ondata di terrore... Si sta
trasformando in qualcosa più simile ad un leader carismatico che non un
capo terrorista," aggiunge. "Sono alcuni dei suoi colonnelli a
preoccuparci, ora."Diversi ufficiali USA hanno privatamente
ammesso che sarebbe meglio lasciare bin Laden relegato ai confini tra
Afghanistan e Pakistan piuttosto che farne un martire o metterlo sotto
processo.
Rispetto al fiero e soprattutto
pubblico
intento espresso da Bush di catturare bin Laden "vivo o morto" appena
un anno prima, sembra proprio un radicale cambio di programma. A quanto
pare, dalle dichiarazioni rilasciate da ambienti governativi, la stella
di bin Laden è in declino: cioè non è più nè tanto potente, nè così
pericoloso come un tempo. Purtuttavia, sembra molto ambiguo il
comportamento di chi si dimostra ora disposto a lasciarlo "uccel di
bosco" nonostante sia ancora esplicitamente accusato d'aver organizzato
il più grande attentato della Storia Americana. Sembra ieri quando Bush
giurava che lo avrebbe braccato senza scadenze, fino alla morte o
cattura. Il terrore dunque continua... ma esistono forti indizi che le
troppe occasioni già sprecate in passato siano frutto di calcolo, più
che distrazione:
Bin Laden ha tenuto un discorso di fronte a
circa 1000 dei suoi sostenitori il 10 novembre 2001, nella città di
Jalalabad, Afghanistan. La notte del 13 novembre, un convoglio di 1000
o più combattenti di Al Qaeda e talebani fugge da Jalalabad e raggiunge
la fortezza di Tora Bora dopo ore di guida e marcia. Si ritiene che Bin
Laden fosse con loro, in una delle “diverse centinaia di auto” del
convoglio. L'Alleanza del Nord prende Jalalabad il giorno successivo.
Le truppe di Ismail Kahn e altri combattenti dell'Alleanza del Nord,
stando a quel che si dice, in questo momento sono pronte a sottrarre le
aree Pashtun al controllo talebano. Khan, governatore della provincia
di Herat e uno dei capi miliziani di maggior successo dell'Afghanistan,
in seguito affermerà: “Avremmo potuto catturare tutti i gruppi talebani
e di Al Qaeda. Avremmo potuto arrestare Osama bin Laden e tutti i suoi
sostenitori". Comunque, secondo Khan, le sue forze si trattennero su
richiesta degli Usa, che presumibilmente non volevano che l'Alleanza
del Nord, non di etnia Pashtun, conquistasse le aree Pashtun. I
giornali britannici dell'epoca riportano che bin Laden era circondato
in un'area di 30 miglia, ma, senza l'aiuto dell'Alleanza del Nord, la
conquista di Kandahar richiese settimane e bin Laden se la squagliò
(altri riferiscono che sia a Tora Bora). Secondo il Newsweek,
approssimativamente 600 combattenti talebani e di Al Qaeda, inclusi
molti capi di alto rango, fuggono dall'Afghanistan in questo giorno.
Questo è il primo giorno di pesanti bombardamenti della regione di Tora
Bora (vedi 16 novembre 2001). Ci sono due strade principali che portano
dal complesso di grotte di Tora Bora al Pakistan. Gli Usa bombardano
solo una strada, così i 600 riescono a scappare, senza essere
attaccati, usando l'altra strada. A migliaia continueranno ad usare
quella via di fuga per settimane, di solito non disturbati dai
bombardamenti Usa e dalle guardie di confine pakistane. Ufficiali
americani, in seguito, privatamente ammetteranno di aver perso
un'eccellente opportunità per far scattare la trappola. Lo stesso
giorno i media danno la notizia che gli Usa stanno studiando le strade
che bin Laden potrebbe usare per fuggire da Tora Bora, ma quella via di
fuga non è chiusa e, secondo alcune testimonianze, bin Laden ed altri
fuggiaschi alla volta del Pakistan useranno la stessa strada parecchie
settimane dopo (vedi 28-30 novembre 2001). Ufficiali di alto rango
britannici privatamente si lamenteranno in seguito: “I comandanti
americani si sono opposti, bloccandola, alla proposta di mettere sotto
controllo i sentieri in alta quota, sostenendo che i rischi di
conflitti a fuoco in mezzo alla neve alta, i venti forti e le nuvole
basse erano troppo alti".
Fonte: Cooperative Research.Bush
affermò che i comandanti USA sul campo non sapevano che bin Laden fosse
nascosto tra le montagne lungo il confine afghano. Ma in un libro di
prossima pubblicazione il comandante sul campo del team CIA
"Jawbreacker" a Tora Bora, Gry Berntsen, afferma che lui ed altri
comandanti USA sapevano benissimo che bin Laden era tra le centinaia di
affiliati talebani e qaedisti in fuga. Berntsen aggiunge che possedeva
informazioni certe sul fatto che bin Laden era rintanato a Tora Bora -
gli agenti segreti lo avevano rintracciato - e avrebbe potuto essere
preso. "Era lì.", racconta Bernsten a NewsWeek.
Questo conferma
altre dichiarazioni recenti, inclusa quella del militare Sean Naylor,
che definisce Tora Bora un "disastro strategico" poichè il Pentagono si
rifiutò di schierare un cordone di forze armate per impedire la fuga di
talebani e quaedisti.Fonte: MSNBC, 15 agosto 2005.Donald Rumsfeld era però di diverso parere:
"E' come cercare un ago in un pagliaio!"
In conclusione, verrebbe da chiedersi se per caso Al Qaeda sia stata un'
organizzazione non gerarchica nè incentrata sulla figura di bin Laden
sin da subito, e non solo dal tardo 2005 come affermato dalla CIA. Che
il processo di globalizzazione di questi gruppi locali e spesso
isolati, al fine di creare un Asse del Male di portata mondiale contro
cui sollevare una opposta "Coalizione del Bene", sia stato una
deliberata strategia dell'Amministrazione Bush per giustificare
politiche limitanti le libertà civili dei propri concittadini dietro la
scusa della "Guerra al Terrorismo".
Ci è stato fatto credere che con
certa gente non si può trattare poichè rifiuta ogni punto d'incontro,
ogni negoziazione; di conseguenza, la sola reazione plausibile per
preservare la nostra incolumità fisica e il nostro stile di vita
minacciati "a livello globale" fosse quella di decidere in modo
unilaterale avviando misure estreme di tipo militare. La falsità del
principio logico e morale su cui si basano simili ragionamenti era
facilmente riscontrabile sin nei giorni pre-invasione, poichè verità a
se stante. Ora si ha notizia che anche su una base più bassamente
pragmatica le dichiarazioni di cui sopra sono inconsistenti: non solo
non si hanno ancora prove nè della colpevolezza di bin Laden per i
fatti dell'11 settembre, nè della collusione di Saddam Hussein con Al
Qaeda (come se le false armi di distruzione di massa non
bastassero...), scuse queste accampate come principali pretesti per
attaccare Afghanistan e Iraq, ma in più risulta che addirittura vi
erano state occasioni imperdibili di mettere le mani sul "colpevole" di
quegli attentati. Tanto i Talebani quanto Saddam Hussein avevano dato
garanzie di collaborazione per trattative diplomatiche.
"Bin
Laden e i suoi terroristi hanno fatto intendere le loro intenzioni
proprio come Lenin e Hitler in passato. Il punto è: li ascolteremo?
Presteremo attenzione a ciò che dicono questi uomini malvagi? Siamo
all'attacco. Non avremo riposo. Non ci ritireremo. E non smetteremo di
combattere fino a che questa minaccia alla civiltà non sarà eliminata."
Presidente G. Bush jr., 5 settembre 2006.
Da questo ritratto emerge una figura a dir poco ambigua, i cui contorni
sono molto più simili a quelli di un doppiogiochista, che non a
quelli di un terrorista vero e proprio. Il fatto che bin Laden non sia
tecnicamente ricercato per i fatti dell'11 settembre, significa che se
si imbattesse casualmente nelle autorità americane, queste non
sarebbero nemmeno autorizzate ad arrestarlo, e questo è un fatto
che deve certamente dare da pensare.
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