Un punto di partenza
Cinque anni di ricerche, portate avanti da centinaia di anonimi
"investigatori" in ogni parte del mondo, hanno permesso di arrivare ad
una serie di punti fissi, su cui tutti più o meno concordano,
che costituiscono il corpo centrale delle accuse mosse alla versione
ufficiale.
Qui abbiamo riassunto una trentina di punti fra i più
importanti, per permettere a chi ancora non conosca bene la materia di
farsi almeno un'idea del punto a cui è giunto il dibatto fino ad
oggi.
Ricordiamo che questa Sezione Undici Settembre si limita volutamente
agli elementi fattuali relativi agli attentati di quel giorno, proprio
per permettere una valutazione oggettiva di quanto riscontrato,
indipendentemente dai possibili mandanti e dalle eventuali loro
motivazioni. |
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1 - Il foro di entrata nel Pentagono risulta molto piccolo per aver
inghiottito un intero Boeing da 100 tonnellate, che è
largo circa il doppio della facciata distrutta.
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2 - La maggioranza delle finestre attorno al foro è rimasta in
piedi, e molte di queste conservano ancora i vetri intatti. |
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3 - Sul prato antistante ci sono mille frammenti e piccoli rottami, ma
nulla che si possa ricondurre con certezza a un Boeing 757. |
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4 - Non ci sono valigie, sedili, portelloni, pezzi dì ala o di
fusoliera, non c'è nulla che indichi che si trattasse di un
normale volo di linea, carico di passeggeri.
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5 - Di fronte a un aereo che sembra scomparso nel nulla, non si capisce
quale sua parte fosse invece così robusta da aver attraversato
ben tre anelli dell'edificio, abbattendo dozzine di colonne di cemento
armato, per lasciare un foro di uscita molto simile a quello di
entrata. L'oggetto misterioso, infatti, non ci è mai stato
mostrato. |
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6 - Delle 85 telecamere di sicurezza che circondano il Pentagono, e
che devono in qualche modo aver inquadrato l'aereo che passava, non ci
è mai stato mostrato un solo fotogramma da cui si possa
riconoscere che aereo fosse. |
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7 - La manovra di approccio rasoterra appare del tutto illogica per chi
fosse arrivato a quel punto in vista del Pentagono, mentre è
ritenuta decisamente difficile, a causa delle turbolenze create dai
grossi jet, persino per consumati piloti professionisti. |
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8 - Mentre alla guida dell'aereo, secondo la versione ufficiale, c'era un dilettante dell'aria che non
aveva mai guidato un jet nella sua vita, e che era considerato dagli
istruttori di volo un tale incapace da non avergli mai affidato nemmeno
un piccolo aereo da turismo per volare da solo. |
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9 - Nemmeno gli altri dirottatori avevano mai guidato un jet nella loro
vita. Nonostante questo, sono stati perfettamente in grado di
impadronirsi dei comandi, e due di loro hanno saputo ritrovare, senza
nessun aiuto da terra, dei bersagli distanti centinaia di miglia, per
poi centrarli con assoluta precisione. Viste da sotto, le Torri possono
anche apparire enormi, ma dal cielo sono poco più di due matite
che spuntano appena da una jungla di edifici tutti uguali.
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10 - Nonostante gli Stati Uniti siano dotati di uno dei più
sofisticati sistemi di controllo dello spazio aereo, che in caso di
dirottamenti prevede procedure automatiche che riescono portare
all'intercettazione di un aereo nell'arco di pochi minuti, quel giorno
l'intero sistema è andato in stallo, permettendo agli aerei
dirottati di scorazzare liberi per quasi due ore per i cieli più
osservati e protetti del mondo.
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11 - A loro volta i dirottatori hanno
adottato una strategia che li ha portati ad allontanarsi fino a 600 Km.
dal loro bersaglio, prima di entrare in azione. Dovevano quindi contare per forza già in anticipo sullo stallo totale della difesa
aerea, che però nessuno avrebbe mai potuto prevedere. A meno di fare tutti parte di un piano molto più
grande di loro.
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12 - Dell'intero apparato di sicurezza, sia civile che militare, non
è mai stata identificata nè punita una sola persona per i
gravi errori che sono costati la vita a tremila persone. Alcuni
militari di alto livello, direttamente coinvolti nella mancata difesa,
sono anzi stati promossi a gradi ancora più alti.
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13 - Una testimonianza del ministro dei trasporti rivela come la Casa
Bianca conoscesse molto bene la posizione dell'aereo che stava puntando
su Washington, ma non risulta che abbia fatto nulla per fermarlo. |
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14 - Nonostante debbano esistere per forza, non ci è mai stata
mostrata una sola immagine che permetta di identificare con chiarezza i
dirottatori agli imbarchi dei 4 aerei. L'unica in cui è
riconoscibile Mohammed Attà, stranamente non appartiene al volo
dirottato, ma a un volo precedente. |
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15 - Sulle liste passeggeri non compariva un solo nome arabo. |
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16 - Non si capisce quindi come abbia fatto l'FBI a fornire al mondo,
nell'arco di sole 48 ore, la completa identità di tutti e
dicciannove i dirottatori, con tanto di fotografia per ciascuno. |
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17 - Le Torri Gemelle erano state progettate espressamente per reggere
con ampio margine all'impatto di un aereo di quelle dimensioni. Se
fossero quindi crollate a causa degli impatti e degli incendi, come
sostiene la versione ufficiale, non si capisce perchè non sia
stata intentata nessuna causa, nè civile nè penale,
contro i progettisti o i costruttori, che a quel punto sarebbero
responsabili per la morte di tutti coloro che erano sopravvissuti agli
impatti iniziali. |
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18 - Il kerosene non è mai stato in grado di sciogliere
l'acciaio, e difficilmente avrebbe potuto anche solo ammorbidirlo,
poichè l'acciaio è anche un eccezionale conduttore di
calore, che viene quindi disperso immediatamente per tutta la struttura
di supporto, che a sua volta è profondamente conficcata nel
terreno.
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19 - In ogni caso, la tesi del calore come causa del crollo strutturale
è contraddetta dal fatto che almeno diciotto persone siano
riuscite a discendere, dopo l'impatto, da una scala centrale rimasta
intatta, per poi uscire sane e salve dall'edificio, prima che
crollasse. Se in quella zona ci fosse stata una temperatura di 800°
gradi, che è la minima necessaria per ammorbidire l'acciaio,
nessuno avrebbe mai potuto transitarvi vivo.
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20 - Vi sono invece dozzine di testimonianze che parlano di forti esplosioni, avvenute prima e durante i crolli stessi.
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21 - Molte riprese televisive mostrano i classici squibs, o "sbuffi",
che sono tipici delle demolizioni controllate, mentre sono ben
difficili da spiegare con il crollo dei pavimenti, che erano dei
semplici pannelli prefabbricati.
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22 - Lo stesso crollo dei pavimenti non è sufficiente a spiegare
una forza orizzontale che ha scagliato cemento e acciaio a distanze
pari almeno alla larghezza della Torre stessa, mandando interi blocchi
della stuttura esterna a conficcarsi negli edifici circostanti. |
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23 - La velocità di caduta delle tre torri è molto simile
a quella delle demolizioni controllate, dove è l'improvvisa
mancanza del supporto dei piloni a far cadere l'edificio, e non
viceversa. Se invece fosse stato l'edificio, cadendo, a
distruggere i piloni di supporto, avrebbe dovuto accumularsi un certo
ritardo, fra il crollo di un piano e quello successivo, che invece non
c'è stato |
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24 - Il fatto che una Torre alta quattrocento metri cada da sola
interamente sulla propria base, senza colpire nessun edificio accanto,
è altamente improbabile. Che lo facciano due edifici simili, che
fra l'altro sono stati colpiti in modo molto diverso, sfida le
più robuste leggi statistiche.
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25 - Che poi lo abbia fatto anche un terzo edificio, che non era
nemmeno stato colpito da un aereo, rende la cosa davvero difficile da
credere. Mentre questo è proprio il risultato che si sarebbe
voluto ottenere, per ciascun edificio, nel caso di una demolizione
controllata. |
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26 - Al di là della dinamica di caduta, nessun moderno edificio
in acciaio al mondo è mai crollato a causa di un incendio. Non a
caso, nessuno ha mai saputo spiegare in maniera credibile come la Torre
numero 7 possa averlo fatto. |
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27 - Anche la completa polverizzazione degli edifici è del tutto
incompatibile con un cedimento strutturale, mentre è proprio il
risultato ottimale in una demolizione controllata. |
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28 - A un mese e mezzo dai crolli, sono state trovate fra le macerie
delle pozze di acciaio incandescente, assolutamente incompatibili con
un semplice cedimento strutturale. |
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Siamo quindi di fronte a molteplici elementi, che da una parte
impediscono di spiegare i crolli come semplice risultato degli impatti
e degli incendi, mentre dall'altra corrispondono in pieno ai più
noti effetti delle demolizioni controllate. |
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29 - La versione ufficiale, in cui il volo UNITED 93 sarebbe stato
abbattuto dai passeggeri in rivolta, è contraddetta da svariate
testimonianze di resti umani e di rottami trovati nel raggio di alcune
miglia dal luogo dell'impatto. |
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30 - L'unica immagine scattata dopo l'impatto mostra il fungo tipico di
una bomba, e non la classica colonna di fumo che si alza al cielo
quando cade un aereo carico di carburante. |
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- Esattamente come per il Pentagono, non si è potuto
rintracciare un solo rottame che fosse riconducibile ad un Boeing. Agli
occhi dei soccorrotori si è presentata una buca praticamente
vuota,che conteneva solo piccoli rottami che sarebbero potuti appartenere a qualunque cosa.
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32 - A distanza di 5 anni sono
improvvisamente comparse delle immagini in cui i resti di un Boeing si vedono invece molto
bene. In una di queste si vede addirittura un motore, che però nessuno
aveva notato nel giorno del disastro, e che non risulta da nessuna
delle foto originali, pubblicate ai tempi dell'incidente. |
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33 - Altrettanto sorprendentemente, da un aereo che non si è mai trovato si
sarebbero salvati: il documento di identità di un dirottatore,
il testamento di un dirottatore, il bandana di un dirottatore, il
coltellino di un dirottatore, la foto del passaporto di un dirottatore.
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34 - Dal sito ufficiale dell'FBI risulta che Osama bin Laden
non è, nè è mai stato, ricercato per gli attentati
dell'undici settembre 2001
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