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FAQ - 11 settembre
Le domande più frequenti
(clicca sul testo per andare direttamente alla rispoosta)
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Domanda 1: Non penserete davvero che gli Stati Uniti avessero bisogno di farsi da soli un danno del
genere, solo per provocare un paio di guerre contro Afghanistan e Iraq?
Domanda 2: Come
si può pensare di minare le Torri in anticipo, con le centinaia di
persone che vanno e vengono quotidianamente in quegli edifici, senza
che nessuno si accorga di niente?
Domanda 3: Con le centinaia di persone
che dovrebbero per forza essere coinvolte in una "cospirazione" del genere,
come si può pensare che stiano tutti zitti per sempre, senza che nemmeno uno prima o poi decida di parlare?
Domanda 4: In
un paese dove
la libertà di espressione è sacrosanta, e dove si trovano
probabilmente più televisioni e giornali indipendenti che in
tutto il
resto del mondo, come è possibile che non ci sia una sola voce
che si levi chiara e forte a denunciare queste "verità
alternative"?
Domanda 5: Molti vi accusano di essere "antiamericani" e "nemici della democrazia". Cosa rispondete?
Domanda 6: Chi è Paolo Attivissimo?
RISPOSTE
Domanda 1: Non penserete davvero che gli Stati Uniti avessero bisogno di farsi da soli un danno del
genere, solo per provocare un paio di guerre contro Afghanistan e Iraq?
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Non solo la
storia americana è piena di precedenti in quel senso (v. "I precendenti storici"), ma loro
almeno una motivazione ce l'avevano (v. "I neocons"). Mentre il mondo sta ancora
aspettando di capire che cosa ci avrebbe guadagnato bin Laden e tutto
l'Islam insieme a lui.
Domanda 2: Come
si può pensare di minare le Torri in anticipo, con le centinaia di
persone che vanno e vengono quotidianamente in quegli edifici, senza
che nessuno si accorga di niente?
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L'obiezione
è più che legittima, ed infatti nessuno di noi saprebbe nemmeno da che
parte cominciare. Esistono però
testimonianze precise (v. "Scott Forbes racconta"), che ci suggeriscono
come la cosa si sia potuta fare in relativa tranquillità, nello
stesso modo in cui si fanno tutti gli inganni più colossali di
questo mondo: sotto gli occhi di tutti.
In
ogni caso, statisticamente parlando, è molto più facile
minare due edifici del genere di nascosto che non vedere due Torri alte
400 metri autodistruggersi da sole, cadendo interamente sulla propria
pianta, senza quasi andare a toccare gli edifici circostanti. Se poi lo
fa anche una terza
Torre, che era costruita in maniera completamente diversa, e che non
era nemmeno stata colpita da un aereo, allora sì che si
può cominciare a parlare di "impossibile".
Domanda 3: Con le centinaia di persone
che dovrebbero per forza essere coinvolte in una "cospirazione" del genere,
come si può pensare che stiano tutti zitti per sempre, senza che nemmeno uno prima o poi decida di parlare?
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Prima di
tutto, non è affatto detto che davvero servano "centinaia" di persone
per portare a termine una cospirazione del genere - ne bastano sicuramente
molto meno, purchè siano collocate al posto giusto. Ma qualunque fosse il numero,
tutti costoro non parlerebbero comunque, visto che sono gli stessi che
hanno voluto prendere parte alla cospirazione. (Come si può
pensare che una banda di ladri, oppure la mafia stessa, taccia per
sempre dopo aver effettuato un colpo? Perchè è interesse
di ciascuno dei suoi componenti farlo). E se mai a qualcuno venisse il rimorso, vi sono
degli ottimi "incentivi" per farglielo passare immediatamente.
Quelli da temere sono piuttosto i "buoni",
coloro cioè che non ne sapevano nulla, e che "inciampano"
per caso in qualche
dettaglio che di colpo gli rivela la verità. Si può
pensare, ad esempio, a un qualunque pompiere del Pentagono, che avrebbe
visto da vicino se il Boeing c'era oppure no.
Ma il fatto che noi non li sentiamo significa automaticamente che costoro non provino a parlare? Basta davvero che un pompiere vada alla CNN
per raccontare quello che ha visto sul prato del Pentagono,
perchè la sua intervista venga subito diffusa in diretta
mondiale?
Teniamo inoltre presente che la stragrande maggioranza delle persone
coinvolte sono dipendenti statali o federali (dai pompieri ai
poliziotti, dai militari agli stessi agenti dell'FBI), i quali sono tenuti per giuramento a rispettare eventuali gag orders
- cioè, letteralmente, "ordini di imbavagliamento" - da parte di
un giudice o di un loro superiore. Parlare non solo li metterebbe allo
scoperto personalmente, insieme alla loro famiglia, ma sarebbero
automaticamente perseguibili per legge.
Di fronte a tutto questo quindi è molto facile che scatti in ciascuno il classico ragionamento "ma chi me lo fa fare?"
Nonostante questo, scoprirete molti casi di persone che a "parlare" ci
hanno provato eccome - e sono anche persone di una certa
importanza: ministri, ex- militari, politici, ecc. - ma per qualche
motivo noi non ne sapevamo assolutamente nulla (v. "Patrioti per
l'undici settembre").
Chi controlla i media oggi controlla il mondo,
e se non ci fosse
Internet molto probabilmente non sapremmo nemmeno che l'11 settembre
forse non è andato come ci dicono che sia andato. Questo ci
porta direttamente alla prossima domanda.
Domanda 4: In
un paese dove
la libertà di espressione è sacrosanta, e dove si trovano
probabilmente più televisioni e giornali indipendenti che in
tutto il
resto del mondo, come è possibile che non ci sia una sola voce
che si levi chiara e forte a denunciare queste "verità
alternative"?
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Probabilmente di giornali - o meglio, di giornalisti - che vorrebbero farsi sentire ce ne sono tanti, ma questo
non significa che possano automaticamente riuscirci.
Quella che si può scambiare per molteplicità di voci, sparse e
frammentate su tutto il territorio nazionale, è soltanto la replica
infinita di uno stesso schema ben preciso, che risponde ovunque alle
stesse regole di mercato dettate dalla competizione più sfrenata. Se in
Italia la guerra dell'audience può sembrare spesso esagerata, negli
Stati Uniti mezzo lettore in più o in meno può significare l'inizio o
la fine di una carriera pluridecennale. Chi comanda quindi sono gli
inserzionisti pubblicitari, che impongono ai direttori una linea politica il più neutra possibile, per puntare
sistematicamente verso "il centro" del target popolare. Dove di certo
argomenti come questo non trovano un'accoglienza delle più festose.
A sua volta, nel paese che ha inventato le grandi corporations, sono in
realtà solo quattro i gruppi finanziari/di potere che detengono la
proprietà ultima di quel complesso sistema di informazione - radio, TV e
giornali - che visto dal basso ci appare così variopinto e frastagliato.
Mai come nel caso dei media americani, quantità non significa affatto
molteplicità, ma caso mai replicazione infinita di una soffocante
uniformità.
Domanda 5: Molti vi accusano di essere "antiamericani" e "nemici della democrazia". Cosa rispondete?
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Se
per "democrazia" si intende il divieto di porre delle legittime domande
a chi ci governa, o i mille "gag-orders" con cui i giudici americani
impediscono ai testimoni "scottanti" di parlare, allora ne
siamo i peggiori nemici. Altrimenti, siamo convinti che di fronte a
versioni ufficiali come quella dell'undici settembre, che non reggono
ad un esame appena dignitoso da parte di chiunque lo affronti in
maniera onesta e non prevenuta, sia non soltanto un diritto, ma un dovere del
cittadino pretendere chiarezza.
In
realtà quindi non siamo nè contro l'America nè
contro la democrazia, ma contro una amministrazione che ha palesemente
calpestato la Costituzione della prima, e ha vistosamente deformato le
procedure della seconda, sin dal giorno in cui si è insediata a
Washington.
A nostra volta
riteniamo i veri nemici della democrazia proprio coloro
che ci accusano di queste cose, poichè nel farlo evitano di guardare in
faccia certe scomode realtà e prolungano uno status quo decisamente inaccettabile.
Domanda 6: Chi è Paolo Attivissimo?
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Paolo Attivissimo è un noto personaggio della rete, che si
propone al pubblico come "cacciatore di bufale", ovvero
una persona che verifica certe notizie e certe affermazioni
particolarmente estreme per conto di chi non abbia il tempo, la voglia,
o la capacità di farlo da solo. Offre quindi un servizio molto
utile, specialmente a tutti coloro che si avventurano in rete per la
prima volta, e ancora non hanno imparato a districarsi fra le mille
diverse "verità" che ci si ritrova quotidianamente di fronte
navigando in Internet.
Attivissimo predica un approccio rigorosamente scientifico, teso a
separare le superstizioni, le dicerie, e le cosiddette "leggende
metropolitane" dagli eventi reali ed appurati come tali. Non a caso il
suo mantra preferito è "affermazioni eccezionali necessitano di
prove eccezionali per essere validate."
Pur avendo realizzato ricerche encomiabili in passato, Attivissimo ha
però mostrato, sull'undici settembre, di faticare non poco ad
aderire ai suoi stessi principi.
Come molti sanno, la critica alla versione ufficiale consta ormai di
una serie di accuse che si può considerare, nella migliore delle
ipotesi, "imbarazzante" per chi ce l'ha raccontata. Si va da quattro
terroristi che si trasformano in acrobati dell'aria senza aver mai
guidato un jet nella loro vita, a due edifici alti 400 metri che
riescono a cadere da soli interamente sulla propria pianta, e lo fanno
in maniera praticamente identica pur essendo stati colpiti ad altezze e
con angolazioni completamente diverse. Solo per vedere, nello stesso
luogo e nella stessa giornata, il primo edificio al mondo in acciaio
(che appartiene casualmente allo stesso proprietario), cadere e
distruggersi anch'esso per intero, e anch'esso perfettamente sulla
propria pianta, in seguito ad un semplice incendio. Oppure avremmo, nel
corso della stessa giornata, i primi due Boeing nella storia
dell'aviazione civile che scompaiono nel nulla dopo essersi schiantati,
mentre i resti dei loro passeggeri - ma non dei terroristi -
vengono tutti recuperati e positivamente identificati, nessuno escluso.
Oppure ancora dei passaporti che resistono alle stesse fiamme a cui
l'acciaio delle Torri si deve umilmente inchinare.... eccetera eccetera
eccetera.
Come il lettore avrà modo di verificare - visitando il nostro, o
qualunque altro sito che si occupi di 11 settembre - le "anomalie" di
questo genere nella versione ufficiale abbondano, e arrivano
spesso a sfidare le più note leggi della fisica e della
statistica, per non parlare di quelle del più comune buon senso.
Nonostante questo, quando Enrico Mentana, al termine di una
puntata di Matrix che riassumeva proprio questa valanga di accuse
contro la versione ufficiale, chiese a Paolo Attivissimo quali di
queste secondo lui fossero da prendere in maggiore considerazione, egli rispose con una sfumatura di disdegno "praticamente
nessuna".
Ci si domanda quindi se il principio "affermazioni eccezionali
necessitano di prove eccezionali" sia da applicare sempre, secondo
Attivissimo, oppure in alcuni casi soltanto.
Nella prima ipotesi, dovremmo concludere che Attivissimo è
davvero una persona di bocca buona, visto che riesce ad accettare a
scatola chiusa una versione ufficiale come quella dell'undici settembre
senza farsi venire il minimo dubbio. Nel secondo invece dovremmo
dedurre che Attivissimo non è purtroppo il "cacciature di
bufale" che dice di essere - scientifico, rigoroso e super partes - ma
un banalissimo debunker come
mille altri, che si dedica sistematicamente, per scelta personale,
filosofica o politica, a combattere tutto ciò che rischia in
qualche modo di mettere a repentaglio lo status quo sociale.
Al di là della sua ovvia libertà di agire come meglio
crede, resta il fatto che di certo, in nessuno dei due casi, Paolo
Attivissimo può definirsi un "amico della verità".
Per giudicare personalmente il metodo di lavoro di Attivissimo puoi andare QUI.
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