"Un improvviso sconvolgimento
climatico portera' ad una catastrofe globale di monumentali
proporzioni, …portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i
pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo,
acqua ed energia". (Da un rapporto "segreto" del Pentagono).
C'E' QUALCUNO CHE GIOCA CON I
NUMERI?
Forse le date - 26 Dicembre 2002
(Ciclone Zoe in Polinesia), 26 Dicembre 2003 (terremoto in Iran), 26
Dicembre 2004, onda tsunami nelll'Oceano Indiano - sono solo una
coincidenza. Forse non è vero - al di là delle date
- che lo
tsunami del Dicembre 2004, come
suggeriscono alcuni siti di "cospirazionismo", è stato
provocato da un esperimento tecnologico segreto (altri dicono
addirittura "voluto"), ma questo non basta certo a scartare del tutto
l'idea che con il controllo dell'atmosfera gli uomini non abbiano mai
pensato di giocare. Anzi. Gli stessi sospetti dei "paranoici" riguardo
al recente tsunami probabilmente non sarebbero mai potuti nascere, se
le
premesse, almeno generiche, per una tale follia non fossero esistite in
primo luogo (la fantasia ha sempre bisogno di un appiglio reale, per
poter dare i suoi frutti migliori).
IL PROGETTO H.A.A.R.P.
Nel corso dei secoli, i
mutamenti climatici hanno rappresentato uno dei più potenti
catalizzatori dei pensieri dell'uomo, influenzandone le credenze e le
azioni, gli umori e le decisioni, sempre in un modo apparentemente
casuale, ma in realtà guidati dalla ferrea logica della natura.
Tuttavia dalla rivoluzione
industriale
ad oggi qualche ferita abbiamo incominciato ad infliggergliela, e la
Terra oggi non è certo più quella dei giorni antichi,
dove tutto era in
perfetto equilibrio bio-ambientale.
Ma mentre i più visibili
sembrerebbero
gli allarmi della comunità scientifica sul surriscaldamento
globale, il
rischio maggiore è forse quello, praticamente ignorato dai
mass-media,
di un mutamento climatico a scopi militari.
Esiste infatti dal 1992 un progetto
del Dipartimento della Difesa Statunitense, coordinato dalla Marina e
dall'Aviazione, denominato HAARP
(High-Frequency Active Auroral
Research Program). E' il cuore vero e proprio del più vasto - e
ben
più noto - programma di "Guerre Stellari", avviato nei primi
anni
Ottanta sotto le amministrazioni Reagan-Bush, che ora sta accelerando
la
sua corsa drogato da una spesa militare mai vista in precedenza,
giustificata dal solito bipensiero orwelliano: "La guerra è
pace".
La base principale di HAARP
occupa
un'estesa area a Gakona, in Alaska, sul cui terreno è installata
una
serie di 180 piloni d'alluminio alti 23 metri, su ognuno dei quali si
trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per la banda
alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una
distanza di 350 km. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone
strategiche del pianeta, sia terrestri che atmosferiche.
Come spesso succede, la facciata
dell'operazione ha nobili scopi: lo studio accademico della ionosfera e
lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli
comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di
terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di
profondità; a conferma di ciò, è online il sito
del progetto, che
dipinge l'immagine di un'innocua stazione scientifica, con tanto di
webcam. (1)
La realtà, come sempre,
va cercata oltre la superficie.
DA TESTLA A EASTLUND
Negli anni Ottanta Bernard
J. Eastlund, fisico texano del MIT di Boston, ispirandosi alle scoperte
di Nikola
Tesla, registrò negli Stati Uniti il brevetto n° 4.686.605
denominato
"Metodo ed attrezzatura per modificare una regione dell'atmosfera,
magnetosfera e ionosfera terrestre", a cui ne fece seguire altri
undici. In uno di questi era descritta la proprietà riflessiva
della ionosfera
per utilizzi come "sistemi di raggi energetici", "esplosioni nucleari
graduali senza radiazioni", "sistemi di rilevamento e distruzione di
missili nucleari" e "sistemi radar spaziali".
Alcune di queste invenzioni furono
acquisite dalla ARCO, proprietaria di ampie riserve di gas naturale in
Alaska, le quali potevano in questo modo essere riconvertite in energia
elettrica redistribuibile tramite la ionosfera ai propri clienti in
tutto il mondo: la visione di Tesla di distribuire energia senza fili e
gratis nelle case di tutto il mondo stava in parte per realizzarsi,
seppur concettualmente distorta da forti interessi economici. (Su
Nikola Tesla, un genio tanto ignoto alla storia quanto è grande
il debito dell'umanità nei suoi confronti, è in
preparazione una apposita scheda).
Inoltre, queste invenzioni
rendevano
possibile manipolare il clima, quindi creare pioggia quando necessario
per favorire l'agricoltura o neutralizzare fenomeni distruttivi quali
tornado ed uragani.
A questo punto entrò in
scena il governo, e la storia si fece più complicata.
Tutti i brevetti di Eastlund
vennero
dapprima sigillati sotto un ordine di massima segretezza, per poi
passare alla E-Systems, una delle maggiori fornitrici di tecnologie
avanzate ai servizi segreti di molte potenze mondiali, assorbita poi
dalla Raytheon, una delle quattro maggiori fornitrici della difesa Usa,
produttrice dei missili Tomahawk, Stinger (questi spesso finiti nelle
mani di paesi "canaglia" e gruppi terroristici"), e dei famigerati
Bunker Buster. Le connessioni con il potere sono riassumibili nella
figura di Richard Armitage, oggi Vicesegretario di Stato e Viceministro
degli Esteri nell'amministrazione Bush. Armitage, già
consulente,
membro del consiglio d'amministrazione, firmatario e convinto
sostenitore del PNAC, risulta anche implicato in molte operazioni
segrete della CIA dal Vietnam ad oggi.
Secondo le scoperte di Eastlund,
dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera
la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente, in modo da
creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui "effetto
lente", in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti
devastanti: la potenza di tali onde sarebbe tale da provocare
modificazioni molecolari dell'atmosfera, causando - a seconda delle
diverse frequenze - cambiamenti climatici, la possibile disgregazione
di processi mentali umani, e forse anche, appunto, effetti sui
movimenti
tettonici di magnitudine imprecisata.
STRATEGIE GLOBALI
Gli avvenimenti geopolitici
attuali potevano essere intuiti già anni fa, leggendo profetici
libri
come la Grande Scacchiera di Zbygniew Brzezinsky, del 1997, o i testi
programmatici del PNAC, Project for a New American Century, dello
stesso
anno.
lo stesso possiamo fare ora
analizzando scritti e dichiarazioni di influenti pensatori ed alti
vertici militari, rispetto ad un futuro relativamente vicino.
Lo
stesso Brzezinsky, consigliere
della Sicurezza ai tempi di Carter, già nel 1970 scriveva nel
suo libro
"Tra due Età'": " La tecnologia renderà disponibile, ai
leader delle
principali nazioni, tecniche per condurre operazioni di guerra segrete,
che richiederanno l'impiego di un esiguo numero di forze di sicurezza
[...] Tecniche di modificazione climatica potranno essere impiegate per
produrre prolungati periodi di siccità o tempesta". Risalgono
infatti
a quei tempi, seppur in forma rudimentale, i primi studi relativi alla
guerra climatica, come il Progetto Popeye per estendere la stagione dei
monsoni in Vietnam.
Il documento più
interessante è lo
studio redatto da sette ufficiali dell'esercito Usa nell'Agosto del
1996, intitolato: " Il clima come moltiplicatore di potenza: averne il
controllo nel 2025", nato da una direttiva del Comandante delle forze
aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra i
membri dell'esercito, in cui si afferma: "Nel 2025 le forze
aereospaziali Usa potranno avere il controllo del clima se avranno
capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle
applicazioni di guerra. [...] Dal miglioramento delle operazioni degli
alleati e dall'annullamento di quelle del nemico tramite scenari
climatici "su misura", alla completa dominazione globale delle
comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre al chi
combatte una guerra un'ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o
sottomettere l'avversario". (2)
Questi propositi sono confermati
da un
successivo studio del 2003, intitolato "Padroneggiare l'ultimo campo di
battaglia: i prossimi avanzamenti nell'uso militare dello spazio" ad
opera del Project Air Force della Rand Corporation, un think-thank
legato alle lobbies del petrolio e delle armi che ha avuto come
amministratore Donald Rumsfeld, e nel cui consiglio di amministrazione
figura Lewis Libbey, socio fondatore del PNAC ed attuale direttore del
personale di Dick Cheney.
Il concetto alla base di questo
rapporto è la "Full Spectrum Dominance", vale a dire una
politica di
eccezionali investimenti militari mirati alla conquista ed al
mantenimento di una posizione di superiorità nello spazio, se
non
addirittura di un suo controllo assoluto.
Il che obbligherebbe chi volesse
contrastare l'impero a farlo esclusivamente via terra e
mare.
Al riguardo, sono
particolarmente
significative le parole del Comandante in Capo del comando spaziale
Usa, Joseph W. Ashy: "Alcune persone non vogliono sentirne parlare. ma
assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio. Combatteremo
dallo spazio e nello spazio. Un giorno o l'altro colpiremo obiettivi
terrestri - navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma - dallo
spazio."
Il 22 Febbraio del 2004,
l'Observer ha
pubblicato un rapporto "segreto", commissionato da Andrew Marshall,
influente consigliere di Rumsfeld, che sarebbe sfuggito al Pentagono, e
che conclude: "Un improvviso sconvolgimento climatico porterà ad
una
catastrofe globale di monumentali proporzioni, che comprende una guerra
nucleare e disastri naturali, portando intere nazioni a scomparire
sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le
scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia".
Può sembrare la
descrizione di un
futuro remoto da film Hollywoodiano, ma già nel 2006
avverrà il lancio
dimostrativo nella stratosfera del Falcon, un drone armato di testate
nucleari in grado di volare all'altezza di 100.000 piedi, alla
velocita' di 12 volte quella del suono, virtualmente inattaccabile, i
cui futuri sviluppi lo renderanno in grado di colpire ovunque partendo
dal territorio degli Stati Uniti.
Il 2006 è anche l'anno in
cui HAARP
verrà dotato dei restanti trasmettitori, portandolo alla massima
potenza. Sempre per aiutare l'agricoltura?
LA COMUNITA' SCIENTIFICA
Sono molte le voci di protesta
riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la
scienziata di fama mondiale
Rosalie
Bertell denuncia che "gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno
lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi
includono l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di
vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o
inondazioni
mirate". Richard Williams, fisico e consulente dell'Università
di Princeton, dice
che "i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto
irresponsabile di vandalismo globale [...] HAARP potrebbe essere un
serio pericolo per l'atmosfera terrestre. Con esperimenti di questo
tipo, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo".
Alcuni ricercatori già
oggi sospettano
dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti,
uragani, maremoti, diffuse siccità. (3)
LA RUSSIA
Il
Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente
comunicato, firmato da 188 deputati: "Sotto il programma HAARP, gli
Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono
influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il
significato di questo salto è comparabile al passaggio dall'arma
bianca
alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari".
Alcuni scienziati temono che la ionosfera possa collassare per
squilibrio elettrico, concludendo: "Possiamo davvero rischiare di
manomettere qualcosa che ancora non comprendiamo del tutto, e che
appartiene ad ogni forma di vita (non solo umana) su questo pianeta?"
Recentemente il presidente
russo Putin ha annunciato di aver sviluppato un nuovo tipo di missile
balistico telecomandato, in grado di mutare tragitto durante il viaggio
e rendendo dunque virtualmente inutile la difesa dello scudo spaziale:
che sia un bluff o no, è certo che i progetti militari
Statunitensi
degli ultimi anni hanno generato una corsa agli armamenti senza
precedenti che andrebbe decisamente ridimensionata e regolamentata;
purtroppo, ciò viene ostacolato dal fatto che l'unica
superpotenza
rimasta si sia arrogata il diritto di giudicarli a seconda dei propri
interessi come malvagi o meno, venendo così di fatto a creare le
premesse per una nuova guerra fredda di dimensioni globali.
La Russia stessa ha portato
avanti
alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni
Cinquanta, in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo
poi rallentarli anche a causa del collasso economico. Chissà se
un
certo Emmanuel Todd, il ricercatore francese che predisse la fine dell'
impero sovietico nel 1976 ("Il crollo finale"), non abbia ragione
ancora questa volta: analizzando gli stessi indicatori, nel suo ultimo
lavoro "Dopo l'impero", del 2003, ha preannunciato la dissoluzione
dell'ultima restante superpotenza.
Per ora, la Cina tace.
Come affermò Brecht: "La
scienza, al servizio del potere, crea
solo danni all'intera Umanità".
Scritto da Roberto Toso per www.luogocomune.net
Fonti: The New York Times, Heart Island Journal, BBC, Canadian
Working TV, Earthpulse Press, altre.
LINKS:
(1) Sito ufficiale del progetto
HAARP: www.haarp.alaska.edu
(2) L'intera analisi e'
visionabile all'indirizzo http://www.au.af.mil/au/2025/
(3) A questo proposito si
leggano le analisi di Michel Chossudovksy, www.globalresearch.ca
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