Citazione:

Sono d'accordo.

Ma vediamo di andera oltre e di raccogliere appunto la quint'essenza anche di questie storie.

Allora, io l'ho capita cosi': per un aserie di ragioni negli anni 50 e 60 è partita l'ossessione della conquista dello sapzio. Ora , aldi là della propria partigianeria, leggendo con un minimo di distacco la storia di quel periodo puo' essere cosi' riassunta: ad est: qualuqnue sacrifico per la grandezza della patria socialista; ad ovest, al dil à dell'oceabo: qualunque cos apur di farci fregare da quelli d'ortecotrina; al centro (belapsese e dintorni) : a leggere i bilanci degli enti spaziali a quelli della corte dei conti ogni volta viene la pelle d'oca.

In sostanza anche le storie spaziali sono lo spechhio della società che le ha espresse.

Ma non finisce qui: in questi scenari la "varità" è l'ultima cosa che trova sapazio, anzi spesso non ne trova ma quel che è peggio è che se capolino è un guaio .

L'attuale era del villaggio globale, con il web che fa correre le informazioni in un secondo da un capo all'altro del mondo non ha migliorato questi scenari, anzi, li ha peggiorati perchè il pilastro dell'edificio dell'informazione non è piu' la ricerca della verità ma è la ricerca continua dell'aggangiare il bias di conferma del consumatore di informazione per trainarlo nel proprio "pascolo".

Ma anche questo è noto e da' origine al fenomeno noto come "hostile media effect" che traspare un pò ovunque cosa che paradossalmente rafforza il circolo vizioso dell'informazione non piu' legata alla ricerca della verità ma alla ricerca di consumatori da prendere all'amo con le esche dei vari bias cognitivi.

Citazione:

Cerchero' di essere piu' chiaro.

La tesi portata avanti da quel sito è che i viaggi spaziali ci furno e ci sono e ci saranno e quando si fa notare la biancheria per terra (esempio, "oh, yes, but how much fuel ..." o anche " si ma primo e terzo principio della dinamica ...") la risposat è del tipo "Honi soit qui mal y pense" (quando va bene, quando va male si veda nell l'angolo dell'immagin, il diagramma di flusso postato tempo fa).

Detto questo si nota sui media un fenoemno curioso che si puo' riassumere cosi': ad ovest non ci fu nessun complotto ( e giu' servizi televisivi, arricoli sui media , siti web dedicati tutti tesi a dimostrare che complotto non ci fu assolutamente); ad est , invece, il complotto era pane quotidiano (ad esempio ho visto un servizo in cui si sosteneva che gli avvistamenti degli UFO ed alieni negli states nei primi anni 50 erano un complotto di baffone) .

Quindi in questi scenari dovedomina la paranoia, la quint'essenza di quel dibattito qual'è? Che ci fu gente che si sacrifico' per la casua? Che solo li' fu tutta una fiction? Che il sacrifico racconatato dalla "controinformazione" è una leggenda metropolitana ?