Citazione:
gustavo66 ha scritto:
In quel momento ero devastato, non funzionavo bene nemmeno a letto, non so perché lo chiami "più te stesso".
Perché, come ho scritto: "dopo qualche tragedia, cadono molte delle difese che ci portiamo appresso quotidianamente, costruite negli anni e che ci nascondono agli occhi degli altri."
Abbiamo tutti uno "strato" esteriore composto da personalità, difese, opinioni, convinzioni, atteggiamenti e abitudini. Quando sei in crisi questo strato si indebolisce perché le tue energie, attenzione, bisogni, sono rivolti a qualcosa di più profondo e autentico, la difficoltà che stai vivendo in quel periodo.
Noi manteniamo questo "strato" esteriore perlopiù in modo inconscio e spesso ci identifichiamo con esso fino a credere di essere noi stessi quello "strato".
Quando é indebolito, per qualsivoglia ragione, viene fuori "quello che siamo veramente" e anche gli altri possono vederlo.
Di solito ne rimangono incantati, come si rimane incantati di fronte ai bambini che hanno la grande fortuna di non aver ancora costruito quello strato.
Magari tu stai di merda, ma gli altri sono attratti dalla verità che sei in quei momenti.
Non sto dicendo che per indebolire o eliminare quello strato si debba per forza vivere un dramma, lo si può fare anche consapevolmente, decidendolo, ma qui si apre un discorso spirituale e mi fermo.
Ecco, caro Gustavo, cosa é veramente irresistibile: quello che sei veramente.
Thanks again per la frase magica, incredulo.
Veramente utile.