Grazie per tutti i vostri gentile e simpatici commenti. Siete meravigliosi.
Vediamo come funziona la complementarità al lato pratico. Immaginiamo che siamo in un posto, e vediamo entrare questa bambola. Inutile dire che tanto io come Pike saremmo disposti a fare 10 km a piedi solo per leccagliela, io almeno lo farei, e credo che quel simpaticone di Pike pure.
Due persone stile "invisibile" potrebbero avvicinarsi a lei e cercare di capire se lei ha qualche interesse per qualcuno di noi. Ma siccome noi siamo animali evoluti, prendiamo la tabella della complementarità e facciamo un veloce analisi di ciò che abbiamo davanti.
Dalla analisi, viene fuori che io non ho alcuna possibilità e che Pike è più che un favorito. Pike potrebbe fallire nel suo intento, ma io so di certo che non ho alcuna possibiltà. Quindi, ecco cosa faccio.
Mi metto d'accordo con Pike per "lasciarlo da solo" vicino a lei. Lui deve rimanere da solo come un coglione. Deve far finta di aspettare qualcuno che non arriverà, mentre io scompaio dalla scena.
Da lì in poi, qualsiasi cosa può succedere, ma una cosa è certa, agli occhi di lei, quello più bello e lui, e qui che io ho l'assoluta certezza.
Non ho la certezza che Pike sia l'uomo più bello in assoluto per lei, magari c'è un altro simile a Pike dentro il luogo, magari ha un fidanzato, ma quello che è sicuro è che tra me e lui, lei scegliera sempre Pike.
Troverà mille scuse, o nessuna. Dirà, perché a me piace il particolare, e non il comune, io amo le persone diverse, io scelgo gli uomini per la capacità di scrivere, per la razionalità, per il conto in banca... Dirà qualsiasi cosa, ma sceglierà sempre lui, o non sceglierà niente.
Chiunque potrebbe dire, "però tu non hai provato". Questo è vero, ma è anche vero che se io provo con lei, e poi prova PIke, lei dice di no a prescindere, perché si sente "una scommessa".
Perché geneticamente e caratterialmente è complementare con lui, come detto prima, la bellezza non centra.
Gustavo