Nel primo la lingua è così: " che per auttorita di questo conseglio sia concesso al fidel nostro Marco Guazzo, che per anni diece prossimi alcuno senza sua permissione non possa stampare, ne far stampare in questa nostra città, ne in alcun luogo del dominio nostro, ne altrove stampate in quelli vendere la Cronica da lui composta in lingua volgare sotto le pene, & li modi ne la sua supplicatione contenuti, essendo obbligato di osservar tutto quello che per le lezze nostre è disposto in materia di stampare "
La lingua del secondo libro, si suppone di solo 50 anni più vecchia è così: " PHOEBO IN QUEL’HORA manando, che la fronte di Matuta Leucothea candidava, fora già dalle Oceane unde, le volubile rote sospese non dimonstrava, ma sedulo cum gli sui volucri caballi, Pyroo primo, et Eoo alquanto apparendo, ad dipingere le lycophe quadrige della figliola di vermigliante rose, velocissimo insequentila, non dimorava "
_________________ « Da oggi latini e romani sono lo stesso popolo » (Costantino Paleologo, I453)
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