Giuliano Ferrara è un disinformatore, non un gatekeeper. Che lui fosse di parte era chiaro a tutti, il fatto che abbia ammesso di lavorare per la CIA è solo un aggiunta a quanto si poteva constatare da fuori.
Uno come Paolo Attivissimo, che ha ammesso di venire pagato per fare trasmissioni di debunking sul 9/11 è a mezza via, perché fa sia disinformazione, e sia si è costruito un ruolo di "svelatore di bufale" che sfrutta per dire che i complotti sono tutti bufale.
Assange non ha mai detto nulla di interessante, fin dall'inizio, eppure è stato osannato, veramente osannato, da tutti i mass media mondiali quale l'uomo che raccontava i segreti scomodi. Li vai a vedere: sono tutte cazzate, o cose funzionali ad un determinato sistema di potere dell'asse Londra-Washington-TelAviv. Poi lo senti parlare di complotti, e li schernisce. Allora i fatti sono chiari: i segreti veri sono quelli che dice lui, ogni cosa di più (dal 9/11 al Bilderbergs all'ufologia) è qualcosa da ignorare o schernire, al pari di chi dice di essere l'anticristo. Gatekeeper da definizione.
Cioè la differenza tra i vari tipi di agenti dell'informazione (giornalista, disinformatore, falso amico, gatekeeper) è il ruolo, se è riconosciuto oppure no.
Si tratta di guardare ai fatti e applicare delle definizioni, cercando di lasciare fuori il più possibile i pregiudizi, tutto qui.
_________________ Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
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