L'iniezione di liquidità interviene o non interviene sui prezzi in funzione di com'è investita. Non c'è nulla di automatico.
Se in una economia in espansione dosi l'iniezione di liquidità puoi limitare al minimo gli effetti inflattivi ma non è mai vero il viceversa: se emetti moneta alla cazzo hai necessariamente inflazione. Poi... che in misura limitata si possa avere aumento dei prezzi anche in assenza di aumento di liquidità è possibile ma l'inflazione è per definizione l'eccesso di liquidità!
Citazione:
l'economia NON E' INGEGNERIA, non risponde a principi deterministici.
A essere pignoli neanche l'ingegneria risponde sempre a principi deterministici. Tuttavia anche l'economia deve essere basata su modelli in grado di spiegare e/o prevedere, almeno qualitativamente, la realtà delle cose. Se tali modelli falliscono, si buttano nel cesso.
Citazione:
Ma cos'è: quando l'Italia dei decenni del dopoguerra aveva sovranità monetaria ed interessi bassi, non ha forse prodotto un'enorme ampliamento del tessuto produttivo nazionale, e conseguentemente dell'offerta?
In ogni caso le tue obiezioni sono del tutto fuori luogo. Non ho mai affermato che lo Stato non sia in grado di intervenire per finanziare le aziende private e pubbliche (oggi per fortuna o sfortuna gli aiuti di stato sono vietati). Ma per farlo deve spendere i soldi delle tasse ed eventualmente indebitarsi. Il debito non è il male assoluto ma lo diventa se porta ad un peggioramento della situazione!
Citazione:
Guarda che ad essere in discesa, e da parecchi anni non dall'altroieri, è l'occupazione, proprio perchè è calata l'offerta e le aziende o chiudono, o sopravvivono disfandosi dei lavoratori in eccesso rispetto alle loro ridotte esigenze produttive.
Sì certo... è nato prima l'uovo o la gallina? E' ovvio che se la gente non ha soldi non compra e le aziende che producono sono costrette a chiudere, portando sul lungo periodo ad una riduzione dell'offerta (in valore assoluto non relativo!).
Però ho come l'impressione che confondi la causa principale con gli effetti.
La causa è che, per foraggiare lo spreco pubblico, la tassazione sulle imprese è stata portata a livelli folli. Risultato: le aziende non riescono a competere, assumere lavoratori è troppo costoso, i salari sono fra i più bassi d'Europa, ecc... Ergo si chiude, si licenzia e si perdono stipendi. Il che alimenta la riduzione della domanda e quindi della produzione in un circolo vizioso.
Citazione:
Fallimenti a catena, licenziamenti, cassa integrazione in vertiginoso aumento, tagli agli stipendi (quando si è abbastanza fortunati da non perdere direttamente il lavoro) e compressione dei diritti del lavoro secondo te equivalgono a "offerta elevatissima"? Davvero?
In valore relativo sì. Perchè le aziende chiudono? Perchè non riescono a piazzare la propria offerta sul mercato ovvero quest'ultima è in surplus rispetto alla domanda. Per definizione.
Citazione:
Il calo dei prezzi, cioè la deflazione di cui parli, è notizia relativamente recente, nonchè conseguente al calo dell'offerta.
Ho la certezza che confondi la causa con l'effetto! Se in un mercato riduci l'offerta i prezzi dovrebbero alzarsi!!! Perchè i prezzi invece si riducono? Perchè le aziende, nel tentativo di sopravvivere, comprimono i profitti pur mantenendo elevata l'offerta. E' praticamente un effetto inevitabile di una recessione. E' la mancanza di domanda a trascinare la riduzione dell'offerta, non viceversa. Ma la seconda si trova ad un livello sempre maggiore rispetto alla prima.
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