huffingtonpost.it La lettura profonda - in contrasto con la lettura spesso superficiale che facciamo sul Web - è una pratica in via di estinzione. La sua scomparsa potrebbe mettere in pericolo lo sviluppo intellettuale ed emotivo delle generazioni a venire, così come il perpetuarsi di una parte fondamentale della nostra cultura: i romanzi, le poesie e altri tipi di letteratura possono essere apprezzati solo dai lettori il cui cervello, letteralmente, è stato formato a comprendere.
Una recente ricerca ha dimostrato che la lettura profonda - lenta, coinvolgente, ricca di dettagli sensoriali e complessità emotiva e morale - è una caratteristica esperienza, di natura diversa dalla semplice decodifica di parole. L'immersione nella lettura stimola aree del cervello che gestiscono il linguaggio, l'allusione e la metafora: con la creazione di una rappresentazione mentale che attinge le stesse regioni del cervello che risulta attiva come se la scena si svolgesse nella vita reale. Le situazioni emotive e i dilemmi morali che sono il materiale della letteratura sono dunque un vigoroso esercizio per il cervello, spingendoci dentro le teste dei personaggi di fantasia e anche, studi suggeriscono, aumentando la nostra capacità di empatia nella vita reale.
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