Ciao Maksi, ti conviene leggere l'originale dell'articolo linkato su space.com, che la scadente traduzione di nexus non gli rende giustizia.
In ogni caso il fatto è che la luminosità delle comete (soprattutto quelle non ricorrenti o comunque osservate per la prima volta) è una variabile altamente imprevedibile. Mi ricordo che, quando passò Hale-Bopp, nessuno si aspettava uno spettacolo del genere. Al contrario, molte comete annunciate come altamente spettacolari finiscono con il deludere le aspettative.
Citazione:
Dunque, secondo Ferrìn, ISON ha rallentato
Come no! Con i retrorazzi. Infatti su space.com si dice che a rallentare non è stata la cometa, ma l'aumento della sua luminosità. Tra l'altro le comete cominciano a rivelare il proprio "potenziale" visivo quando si avvicinano abbastanza al Sole da far sciogliere il ghiaccio che contengono, cosa che ad ISON deve ancora succedere.
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