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Appello Bologna
Appello ai luogocomunesi in vista del convegno del 17 settembre a Bologna
Appello ai luogocomunesi in vista del convegno del 17 settembre a Bologna
A pochi giorni dalla giornata-evento
all'Arena del Sole mi rivolgo a tutti voi a nome del gruppo che la sta
organizzando. Ci chiamiamo Faremondo. Siccome molti non ci
conoscono spendo alcune parole per dire chi siamo. Siamo un gruppo di
scrittori, studiosi ed artisti formatosi nell'estate del 2001 a Bologna
nel mezzo di intense discussioni sui fatti del G8 di Genova e sull'11
settembre. Dal 2002 abbiamo iniziato a pubblicare libri di narrativa e
saggistica "appoggiandoci" alle edizioni Pendragon di Bologna (la
nostra collana si chiama Tempi Nuovi ed è diretta da Roberto Di Marco).
Come alcuni ricorderanno, a marzo abbiamo organizzato al Dopolavoro
Ferroviario le quattro serate intitolate Il grande inganno: dall'11 settembre agli sviluppi geo-politici più attuali,
nel corso delle quali sono intervenuti alcuni degli ospiti che
parteciperanno il 17: Massimo Mazzucco, Maurizio Blondet, Eric
Hufschmid e Giulietto Chiesa. Oltre ad essere coinvolti nel movimento
di inchiesta sull'11 settembre, stiamo continuando a dare spazio ad
altri scrittori giovani all'interno della nostra collana e allo stesso
tempo stiamo ristrutturando uno spazio per farne la sede dei nostri
eventi culturali e delle nostre attività editoriali. Abbiamo in testa
un progetto culturale assai articolato che si muoverà tra scrittura,
teatro, cinema e "teoria". Per questo non abbiamo finanziamenti da
nessuno e tutto quello che abbiamo fatto finora ce lo siamo pagati da
soli. Faremo così anche con questo convegno e con la ristrutturazione
del nostro spazio. Poi, quando riusciremo a far partire lo spazio,
speriamo di auto-sostenerci.
La giornata del 17 all'Arena del Sole abbiamo voluto chiamarla "Prima conferenza internazionale del movimento di inchiesta
italiano sugli eventi dell'11 settembre 2001". L'inchiesta infatti è
stata ed è il tratto comune di questo movimento, il suo motore e
principio determinante, in rete e fuori della rete.
Dall'approccio all'inchiesta è nata
la nostra prossimità rispetto al lavoro che tanti di voi stanno facendo
su Luogocomune. Col tempo abbiamo visto il sito diventare il più
importante laboratorio italiano di documentazione e di dibattito sugli
aspetti fattuali dell'11 settembre. Pensiamo che proprio per via di
questa sua connotazione Luogocomune abbia fornito la spinta principale
che ha consentito a tutto il movimento di inchiesta italiano di andare
avanti. Fino al punto che oggi la questione di rafforzare questa
connotazione diventa vitale un po' per tutti, per quelli che sul sito
postano e per quelli che lo frequentano assiduamente senza postare.
Nella fase che si è aperta la scorsa
primavera con le apparizioni mediatiche tutti rischiamo di essere
investiti dalle pesanti palate di sabbia dei mainstream media. Dovremo
con ogni probabilità affrontare una serie di mosse comunicative via via
più avvolgenti e sottili che, bene che vada, lasceranno filtrare alcuni
dubbi e verità "limitate" per poter precludere del tutto il davanti
della scena alle critiche più forti. Il recente, blindatissimo Speciale
TgUno al quale hanno costretto Roberto Olla costituisce una spia
significativa: il peso delle ricerche che smontano la versione
ufficiale si fa sentire eccome, ma tutta la trasmissione viene
orchestrata in modo da lasciarlo sullo sfondo, in un non detto che non
si deve dire e dal quale tutti si sforzano di prendere le distanze...
Cosa che ricorda la pluridecennale gestione comunicativa delle stragi
di stato da parte dello stato stesso, dei politici e dei principali
media.
Proprio per prepararci al meglio ad
una fase come questa pensiamo sia importante fare adesso un convegno
come quello all'Arena del Sole. Noi speriamo – ed è questa la nostra
scommessa – che Griffin, Tarpley, Jones, Hufschmid, Mazzucco, Blondet e
Chiesa, ibridati fra loro, con i nostri pensieri e il nostro spettacolo
unDC/9, possano riuscire a darci gli spunti che come movimento ci servono per continuare a crescere ancora.
Venite dunque a Bologna e
intervenite durante la tavola rotonda che ci accompagnerà per tutta la
serata. Per quanto noi si riesca a mobilitare gente in città, resta
fermo un punto cruciale: la riuscita dell'iniziativa nel suo complesso
e l'ulteriore evoluzione del movimento di inchiesta dipendono in modo
determinante dai frequentatori di questo sito.
Emanuele Montagna, gruppo Faremondo
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