10 prove sull'esistenza delle scie chimiche (1a parte)
10
PROVE
SULL'ESISTENZA
DELLE
SCIE
CHIMICHE
Introduzione -
Differenza fra contrails
e chemtrails
(Chi conosce l'argomento può saltare
l'introduzione)
Prima di tutto è necessario chiarire bene cosa si intende per “scie
di
condensa”
(contrails) e cosa
si intende per “scie
chimiche”
(chemtrails).
Per scie di condensa si
intende la
classica striscia bianca che compare in cielo dopo il passaggio di un
aereo ad alta quota. Le scie di condensa non contengono alcun composto
chimico che non sia il risultato diretto della
combustione del carburante nelle turbine.
Per scie chimiche si intende
invece una qualunque scia, rilasciata da un aereo in volo, che contenga
anche composti
chimici che non sono direttamente
implicati nel processo di alimentazione delle turbine. In altre parole,
sono composti chimici aggiuntivi,
che
non
hanno
nulla
a
che
vedere
con
la
propulsione
e
il
sostentamento
dell’aereo
in
volo.
Come si formano le scie di
condensa - Il fenomeno delle contrails è dovuto al rapido
congelamento
del vapore acqueo che si condensa intorno alle particelle solide
rilasciate dagli
scarichi dei jet. Il vapore acqueo proviene in parte dalla combustione
del carburante, in parte è già presente
nell'atmosfera. Il fenomeno
di condensazione non si verifica sempre, ma solo in
presenza di determinate condizioni atmosferiche, come una
umidità pari o
superiore
al 70%, una temperatura inferiore a 40 gradi sotto zero,
e una quota superiore agli 8000 metri. Questi non sono parametri
assoluti, ma sono quelli ritenuti validi per la grande maggioranza
delle scie
di condensa.
Trattandosi sostanzialmente di una
“striscia di vapore ghiacciato” sospesa nel cielo, la scia di condensa
si
scioglie rapidamente sotto i raggi solari, e scompare
normalmente dopo qualche minuto. Solo in presenza di condizioni molto
particolari
una scia di condensa può perdurare nel cielo anche per svariate
ore.
E' molto importante conoscere
bene queste condizioni
particolari, che esamineremo più avanti,
perchè stanno al cuore del dibattito
sulle scie chimiche.
PROVA n.1 - Le contrails
ufficialmente promosse a "nuvole permanenti".
Come diceva Edgar Allan Poe, il modo
migliore per nascondere una cosa è di metterla sotto gli occhi
di tutti.
La prima prova dell’esistenza delle
scie chimiche infatti proviene dalle stesse fonti
istituzionali che cercano di nasconderne l’esistenza.
Come abbiamo detto altre volte, la presenza delle scie chimiche nel
mondo ormai è talmente evidente che è diventato
impossibile fingere di non vederle. Qualcuno quindi deve aver pensato
che fosse meglio riconoscerne l’esistenza, cambiando
magari nel frattempo il nome di questo fenomeno.
Se si consulta l'attuale
“tabella delle nuvole” della NASA,
si scopre
che accanto ai classici cirri, cirrostrati e cirrocumuli delle alte
quote compare anche un nuovo tipo di “nuvola”, chiamato “contrail”:
Mentre se torniamo solo al 2007 le contrails non apparivano quasi mai nella
"nuvologia ufficiale", e restavano confinate fra le "nuvole anomale" (notiamo
però che la fotografia riporta delle VERE contrails, corte e NON
PERMANENTI). Se poi torniamo al 1969, quando già l'aviazione
civile era molto diffusa, e i "Jumbo" 747 iniziavano a coprire le
più importanti rotte mondiali, le "contrails" restavano delle
emerite sconosciute (v.Atlante
De
Agostini).
Purtroppo invece oggi stanno
iniziando ad insegnare ai bambini che tutte
le
scie
osservate
in cielo
sono normali scie di condensa. Stanno cioè cercando di
condizionare le future generazioni
ad accettarne la presenza come un dato di fatto, senza più
porsi
nessuna domanda sulla vera origine di questo fenomeno.
Sul sito
dell’Associazione
degli
insegnanti
di
scienza
americani le contrails non solo vengono
elencate fra i normali tipi di nuvole ufficiali, ma viene specificato
che ne esistono di tre tipi diversi:
Contrails di breve
durata: quando
nell’aria c’è un pò di umidità, dietro all’aereo
si forma una contrail
che crea una brillante linea bianca che dura poco tempo.
Contrail
persistenti che non si
espandono: se l’aria è
molto umida, si formerà dietro all’aereo una
scia di condensa che durerà per molto tempo. Questo tipo di
scia
perdurerà in cielo per molto tempo, dopo che l’aereo è
scomparso dalla
vista. Può durare da qualche minuto fino ad oltre un
giorno, mantenendo la sua forma di linea sottile.
Contrail
persistenti che si
espandono: queste contrail si
formano quando una contrail persistente
si allarga. Con il passare del tempo diventano sempre più larghe
e
lanuginose.
Naturalmente, Attivissimo ed il CICAP hanno sposato in pieno questa
nuova "verità", fingendo che si tratti della cosa più
naturale del mondo.
Noi invece, che siamo leggermente più scettici, vorremmo sapere come mai queste "contrails
persistenti" appaiono oggi
ormai dappertutto, mentre fino a una decina di anni fa il fenomeno era
praticamente sconosciuto. (Il "caso chemtrails" è nato
pubblicamente,
intorno all'anno 2000, proprio perchè la gente ha iniziato a
notare nel cielo delle lunghe scie persistenti che non aveva mai visto
prima).
Lo stesso Attivissimo, nel rispondere alla domanda "Perchè oggi si vedono molte
più scie di prima?", riconosce che
"indubbiamente
le
scie
di
condensa
erano
molto
meno frequenti in passato
rispetto ai giorni nostri." Secondo Attivissimo "le ragioni sono principalmente due: si
volava di meno e i motori degli aerei producevano meno scie."
Come vedremo, si tratta di due spiegazioni fasulle, che poggiano su un
sottile inganno di tipo psicologico.
PRIMA SPIEGAZIONE: Il traffico
oggi è fortemente aumentato.
A sostegno della sua tesi, Attivissimo dichiara che
"il
traffico
aereo
in
Italia
dal
1986
al 2006 è triplicato",
anche se non mostra nessun documento ufficiale che confermi questi
dati. In ogni caso è scorretto
prendere i dati "a partire dal 1986", perchè il fenomeno
delle "contrails persistenti" ha cominciato ad essere notato soltanto
negli ultimi anni del secolo scorso. Bisogna
quindi
prendere i dati del 2000, quando il fenomeno era ancora quasi
inesistente, e
confrontarli con quelli degli ultimi 10 anni, quando invece
è esploso dappertutto. (Altrimenti, perchè non prendere i
dati "dal 1925 al 2006", già che ci siamo, per dimostrare che
"il traffico aereo è aumentato"?)
Se guardiamo i dati degli ultimi 10 anni scopriamo che il traffico aereo complessivo mondiale (e
non solo "italiano") non è affatto aumentato, ma è
anzi leggermente diminuito.
Consultando le tabelle dell'Airports
Council
International, si può confrontare il movimento
complessivo annuale (decolli+atterraggi) dei più importanti
aeroporti
del mondo. Ad esempio l’aeroporto di Parigi
è
sceso da 517.000 movimenti nel 2000 a 499.000 movimenti nel 2010. Los
Angeles da 783.000 a 666.000. New
York (LGA) da 384.000 a 362.000. New
York (EWR) da 450.000 a 403.000. Londra da
466.000 a 454.000. Miami da
517.000 a 376.000. San Francisco
da 429.000 a 387.000. Toronto
da 426.000 a 418.000. Ci sono anche casi in
cui il traffico locale è aumentato (Atlanta da 915.000 a
950.000),
ma
il trend
complessivo rimane comunque al ribasso.
In un articolo
del
New
York
Times del 2008 leggiamo: "Le
aerolinee
stanno riducendo i
programmi di volo interni fino al 20%, a causa del crescente costo del
petrolio
e della crisi economica. Riduzioni ulteriori sono previste per l'anno
prossimo." L'articolo dice anche, ad esempio, che "a St. Louis il traffico aereo è
crollato del 53.9% dal 2000 ad oggi". "A Pittsburgh il traffico passeggeri
nell'ultima decade è dimezzato." "A Cincinnati il traffico passeggeri
è diminuito del 36% dal 2005 ad oggi." Soltanto a Las
Vegas il traffico è aumentato del 50% fra il 2000 e il
2007, ma nell'arco 2000-2010
è comunque sceso da 521.000 movimenti annuali a 505.000 (v.
tabella precedente).
Volano quindi oggi
complessivamente
meno aerei di quanti ne volassero 10 anni fa.
In ogni caso, come dicevamo, questa spiegazione è solo un
inganno di tipo psicologico: la quantità
di
traffico aereo infatti non
ha nulla
a che vedere con il fenomeno di formazione delle
“contrails persistenti”, poichè ciascun
aereorilascia la sua scia
individuale, indipendentemente dal numero di aerei che stanno
volando
in quel momento nella zona, o che voleranno nelle prossime ore. Nessun aereo infatti “ricalca”
una scia fatta in precedenza da un altro aereo, e quindi
ciascuna scia va esaminata individualmente. (Avete
visto come sono bravi i debunkers, quando si tratta di farvi confondere
la
quantità con la qualità?)
SECONDA SPIEGAZIONE - I motori
di oggi producono più scie di una volta.
La seconda
spiegazione di Attivissimo per il fenomeno delle contrails
persistenti è che
"oggi
sono
molto
più
diffusi
rispetto
anche
a solo pochi anni fa i
motori turbofan a doppio flusso, che provocano più facilmente la
formazione di contrail rispetto ai sorpassati turbofan a flusso singolo."
Che sia vero o meno, non ha nessuna importanza. Siamo infatti
nuovamente di fronte ad una
trappola di tipo psicologico, poichè la formazione di una contrail non ha
nulla a che vedere con la sua persistenza
nel
tempo. Se ti racconto una barzelletta ridi una volta, se te ne
racconto 50 ridi 50 volte. Ma non è che ridi per mezz'ora di
seguito, ogni volta che ti racconto una barzelletta, sono perchè
queste sono "tante".
Ma aspettate, perchè la
vera barzelletta arriva adesso. Guardate cosa scrive Attivissimo in proposito:
"Ma in questa
seconda citazione si sta esaminando nello specifico la persistenza delle scie di
condensazione, non la loro semplice formazione.
I sostenitori della teoria delle "scie chimiche" mescolano erroneamente
queste due citazioni, riferite a concetti diversi, e ne creano una
ibrida che non corrisponde alla realtà tecnica descritta dalla
letteratura di settore. Bisogna dunque distinguere fra formazione
e persistenza delle scie di condensazione."
Avete capito? Sono "i
sostenitori delle scie chimiche" che "mescolano erroneamente queste due
citazioni", non è lui a farlo! Lui è puro, lui
è santo, e gli tocca pure fare la predica a quei pasticcioni
che sostengono le scie chimiche! (Non c'è modo migliore per
nascondere la propria colpa che addossarla con grande sdegno a qualcun
altro).
Come andiamo dicendo ormai da tempo, quello
dei
debunkers
è
soprattutto
uno
spettacolo
di illusionismo, fatto di cortine fumogene e di inganni
mentali, il cui vero scopo è di distogliere l'attenzione
dal problema, non certo di risolverlo.
Quindi, nel ringraziare Attivissimo per aver riconosciuto che "le scie di condensa erano molto meno
frequenti in passato
rispetto ai giorni nostri", poniamo le seguenti DOMANDE:
1A-
Sai spiegare
perchè il
fenomeno delle "contrails persistenti", oggi diffuso dappertutto, non
veniva quasi mai osservato sul finire degli anni ’90, quando
l’intensità del traffico aereo era simile, se
non
addirittura maggiore, di quella odierna?
1B– Puoi mostrare
una
tabella di classificazione delle nuvole precedente al 2000, presa da un
qualunque
libro scolastico, enciclopedia o atlante di meteorologia, in cui
compaia anche la
categoria di “contrail persistenti”? (Se si tratta di un fenomeno
dovuto al semplice passaggio dei jet, questa categoria avrebbe
già
dovuto esistere, accanto a tutte le altre, da almeno 30 anni).
(Ma poi scusate, se fossero davvero i "nuovi turbofan" a creare tutti
quei disastri in cielo - non dimentichiamo che secondo la NASA le
"contrails permanenti" contribuiscono adirittura ad aumentare l'effetto
serra -
non basterebbe tornare ai motori di una volta per risolvere il
problema?)
PROVA n.2 - Il fenomeno della
persistenza/allargamento
Affrontiamo ora il fenomeno della
persistenza/allargamento delle scie, che sta al cuore del
dibattito.
"La
persistenza,
invece,
è
un
particolare
fenomeno che si verifica
solo
quando l'umidità relativa in quota è sufficientemente
alta (solitamente
uguale o superiore al 60%-70%), tuttavia è semplicemente
impossibile
ridurre il fenomeno ad una triade stringente di parametri. Innanzitutto
perché i tre parametri in questione vanno considerati in
correlazione
uno all'altro e non in modo indipendente, sicché le loro
combinazioni
sono infinite e non catalogabili in modo rigoroso e preciso. Inoltre la
formazione e la persistenza delle scie dipendono anche da molti altri
fattori difficilmente misurabili e/o prevedibili come efficienza del
motore, tipo di combustibile, venti, correnti ecc, ecc.: quindi i
modelli previsionali, anche i più recenti, non potendo
semplicemente
tenere conto di tutto ciò per essere gestibili, sono e sempre
saranno
imprecisi."
In altre parole, IL CICAP NON OFFRE
NESSUNA SPIEGAZIONE. Crea soltanto una grande cortina fumogena,
nella quale "è impossibile ridurre il fenomeno a parametri
stringenti", con "combinazioni infinite e non catalogabili", e con
"molti altri fattori difficilmente misurabili" che permettono solo di
ottenere "modelli imprecisi".
Così sono capace anch'io a spiegare le cose. Manca solo il
punteggio dell'Atalanta in campionato, fra le variabili in gioco, e
puoi spiegare persino le apparizioni di Fatima.
***
Vediamo se per caso Attivissimo aggiunge qualcosa di più
concreto, nel rispondere alla domanda "Non
è
strano
che
certe
scie
di condensazione siano lunghe anche
centinaia di chilometri? Non è più logico che siano
sostanze sparse dall'aereo?"
ANCHE ATTIVISSIMO NON OFFRE
NESSUNA SPIEGAZIONE. Con la classica astuzia da prestigiatore,
Attivissimo si è addirittura "preparato" la domanda in modo da poter evitare di affrontare il
problema:
"No,
anzi,
è
logico
proprio
l'opposto:
nessun
aereo potrebbe contenere così tanto materiale, di qualsiasi tipo
esso
fosse, da poterlo spargere ininterrottamente per tratte così
lunghe".
In altre parole, Attivissimo ci dice che siccome gli aerei non
avrebbero uno spazio sufficiente per trasportare "così tanto
materiale", le scie persistenti non possono essere scie chimiche.
Ecco il classico uso della regola "se
non riesci a nascondere un problema, capovolgilo a tuo favore"
di cui parlavamo all'inizio. Siccome la lunghezza delle "contrails"
ormai è diventata imbarazzante, Attivissimo cerca di usarla a
suo favore, e ci dice che le scie sono TROPPO lunghe per contenere dei
composti chimici che sull'aereo non ci starebbero nemmeno.
E per le scie lunghe "così così" cosa facciamo,
Attivissimo? A che punto una scia diventa "troppo lunga" da dover
contenere "così tanto materiale" che "nessun aereo potebbe
contenerlo"?
Naturalmente Attivissimo non si spreca nemmeno per spiegare il fenomeno
dell'allargamento delle scie
persistenti: visto che sull'aereo non c'è spazio
a sufficienza per i composti che servono a fare una scia "molto lunga",
figuriamoci se c'è posto per quelli che devono farla pure
allargare di svariati chilometri.
Ma poi, dove sarebbero i calcoli scientifici degli "specialisti", che
Attivissimo dice di consultare regolarmente, a sostegno della sua tesi?
In realtà, a quelli del CICAP piace molto
PARLARE di scienza, ma evitano accuratamente di utilizzarla. Noi
invece gli presentiamo un vero
calcolo
scientifico, fatto da un fisico di professione (Corrado
Penna), che dimostra come persino nei casi più estremi, in cui
una scia PUO' effettivamente persistere ed allargarsi il cielo, non può comunque allargarsi
fino alle dimensioni mostrate dalla stragrande maggioranza delle foto
satellitari che provengono ormai da ogni parte del mondo.
A chi nega l'esistenza delle scie chimiche poniamo quindi
queste DOMANDE:
2A - Sai spiegare in
termini
scientifici il fenomeno che porterebbe centinaia di scie di condensa a
formarsi e persistere nell'atmosfera per diverse ore, o addirittura per
giorni
interi, allargandosi spesso fino a coprire aree di svariate centinaia
di chilometri quadrati?
Attenzione: non stiamo
chiedendo
di descrivere le "condizioni estreme"
in
cui
il
fenomeno
fisico
PUO'
accadere.
Quelle
le
conosciamo
già.
Vorremmo
conoscere
le condizionimeteorologiche (set di parametri
potenziali) che
debbono
verificarsi contemporaneamente(o comunque nell'arco di poche
ore) su zone molto ampie di territorio per
ciascuna
delle
"contrails
persistenti",
lunghe
spesso
centinaia di
chilometri, che vengono rilevate sistematicamente dalle
immagini satellitari da ogni parte del mondo. (Cliccare l'immagine per
vederne alcuni esempi).
2B - Sei in grado
di confutare il calcolo scientifico di Corrado Penna, che
dimostra (con un margine errore di +- 5%) come la dimensione raggiunta
dalla grande
maggioranza delle scie visibili nelle foto satellitari non possa
essere dovuta al semplice fenomeno di condensa noto come "contrail"?
Mentre aspettiamo la risposta a queste domande, facciamo notare un paio
dei classici "infortuni" nei quali Attivissimo inciampa regolarmente,
quando cerca di sostenere a tutti costi una tesi
insostenibile.
1 caso: contraddizione plateale
Nel tentativo di spiegare i casi di persistenza, Attivissimo riporta
questa citazione da un testo americano:
"le
scie
di
condensazione
possono
formarsi
anche se l'ambiente ha
umidità relative pari allo 0%,
a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa, perché
l'acqua
necessaria è contenuta, sotto forma di vapore, nello scarico dei
motori
a getto".
Quindi, quando gli fa comodo, l'acqua necessaria per formare la scia è contenuta nello scarico
dei motori. Quando invece gli torna utile il contrario, dice che
"Il grosso dell'acqua presente
nella scia viene appunto dall'atmosfera, cioè da fuori l'aereo,
e
quindi
il
contenuto
totale
di acqua di una scia di condensa
corrisponde a molte volte il carico utile di qualsiasi aereo."
E' un pò come l'aereo del Pentagono: quando doveva spiegare la
totale mancanza di rottami, diceva che si era disintegrato in mille
frammenti invisibili. Quando invece doveva spiegare il foro di uscita
al terzo anello, l'aereo diventava un ariete indistruttibile capace di
abbattere un centinaio di colonne di cemento armato lungo il suo
percorso.
Basta sapersi adattare. Come è noto la scienza, a casa del
CICAP,
è elastica come le mutande di Pantalone.
2° caso - clamoroso autogoal
Sempre per sostenere la "normalità" delle scie persistenti,
Attivissimo cita un documento dell'Istituto
Geofisico dell'Alaska del 1970, che dice:
"L'autore
in
persona ha visto casi
nei quali una singola contrail sembrava crescere fino a formare una
copertura occupante l'intero cielo."
Peccato che Attivissimo si sia dimenticato di tradurre la frase seguente, che dice:
"Se la
contrail è stata la causa effettiva [del fenomeno], cosa tutt'altro che certa, avremmo
una prova definitiva che le contrails sono in grado di influenzare il
tempo locale, ecc. ecc."
Si tratta infatti di una ricerca per valutare la possibilità di
sfruttare le scie degli aerei per la modifica del tempo, confrontandole
con i risultati ottenuti fino a quel momento con la generazioni di
nuvole da terra. L'autore del documento dubita fortemente che il
semplice fenomeno della scie di condensa possa ottenere dei risultati
utili, e conclude dicendo:
E' evidente
che, in ogni caso e dovunque si producano contails persistenti, le
aerolinee stiano conducendo delle operazioni di cloud-seeding nelle
quali ogni aereo in transito deposita dei nuclei [di condensazione] in
numero almeno pari agli esperimenti di disseminazione fatti da terra.
E così Attivissimo, pur di scovare una qualunque affermazione
che facesse apparire "normale" il fenomeno della persistenza, è
riuscito a citare un documento che dubita che questo sia attribuibile
alla semplice emissione di scie di condensa, mentre suggerisce che sia
probabilmente il risultato di disseminazioni artificiali già in
corso in quel momento.
(In realtà il documento lo conoscevamo già, ma è
più divertente fingere che ce lo abbia regalato lui).
PROVA n. 3 - Le risposte degli
organi ufficiali confermano l'esistenza del problema
La seconda prova si trova nelle risposte date da diversi organi
governativi nel mondo alle richieste di chiarimenti, da parte di
parlamentari come di semplici cittadini, sul contenuto effettivo delle
operazioni di aerosol (irrorazione) osservate sui cieli delle loro
città.
Raramente infatti queste risposte negano drasticamente l'esistenza del
fenomeno, ma
ne attribuiscono la responsabilità ad entità di tipo
militare, spesso straniere, che sfuggono al loro controllo.
CANADA - Il primo caso
famoso è quello di Espanola,
una
cittadina
canadese
i
cui
abitanti
avevano
iniziato
ad
accusare
strani
disturbi
polmonari
dopo
che
erano
state
notate
ripetute
operazioni
di
aerosol
sui cieli della città. 550 cittadini
firmarono una petizione che chiedeva l'immediata sospensione delle
operazioni di aerosol, ma il governo canadese rispose laconicamente
"non
siamo noi".
ITALIA - Nel 2003-2005 i
deputati Ruzzante e Galante fecero diverse
interrogazioni parlamentari, chiedendo chiarimenti sulle fenomeno delle
scie permanenti osservate nei cieli italiani. Il Ministro della Difesa
Martino rispose:
“I velivoli
dell'Aeronautica militare non sono
coinvolti nella generazione o emissione di scie differenti da
quelle normalmente dovute alla condensazione del vapore acqueo”.
Martino quindi non negò che qualcuno emettesse delle scie
"differenti da
quelle normalmente dovute alla condensazione", disse semplicemente che
la nostra Aeronautica non lo faceva.
Ancora più trasparente la risposta
data di recente dal
Presidente della Repubblica Napolitano ad una cittadina
italiana, Luigina Marchesi, che gli aveva scritto una lunga lettera per denunciare le continue operazioni
di aerosol sulla sua vallata. Una vallata, fra l'altro, che non
è nemmeno attraversata da aerovie civili.Tramite il suo
attachè
dell'Areonautica, Napolitano fece rispondere che "pur comprendendo le motivazioni e il
coinvolgiimento morale ed emotivo che hanno originato la Sua istanza,
devo mio malgrado informarLa che risulta impossibile intervenire su
materie regolate da specifiche disposizioni di legge, la cui
applicazione spetta ai competenti ministeri e su cui la Presidenza
della Repubblica non può in alcun modo intervenire".
Larisposta
concludeva
dicendo: "La informo che la sua istanza è
stata nuovamente portata del competente
Ministro della Difesa, per un sollecito esaustivo diretto riscontro".
Anche in questo caso,
Napolitano non ha detto che le scie chimiche non esistono, ha detto che
lui non può farci nulla, e che la competenza del problema ricade
sotto il
Ministero della Difesa.
A chi nega l'esistenza delle scie chimiche poniamo quindi
queste DOMANDE:
Se
le scie chimiche fossero solo un parto della fantasia, e tutto
quello che
vediamo in cielo fossero normali scie di condensa...
3A - ...
perchè il Presidente della Repubblica avrebbe definito il
problema sollevato dalla Marchesi come
"materie regolate da specifiche disposizioni di legge"?
3B - ...
perchè avrebbe risposto riconoscendo la propria impotenza in
materia?
3C - ...
perchè avrebbe rimandato la questione al Ministro della Difesa,
per avere
"un sollecito ed esaustivo riscontro" su un problema che non esiste
nemmeno?
3D - ...
perchè altri enti interpellati, come il governo canadese o il
Ministro della Difesa Martino, avrebbero risposto che "non siamo noi" a
causare un fenomeno che non esiste nemmeno?
PROVA n. 4 - Picchi anomali di
composti tossici nelle riserve acquifere
Rosalind Peterson
ha lavorato dal 1989 al 2005 come ispettrice per il Ministero
dell'Agricoltura della California. Nel
2006 ha lasciato il pubblico impiego e ha fondato la ADC (Agricultural Defense
Coalition), che si dedica a combattere l'inquinamento sistematico
dell'atmosfera, dei terreni e delle
riserve acquifere di tutta la nazione.
Nel 2002 gli abitanti della sua contea (Mendocino) avevano iniziato a
notare delle lunghe scie persistenti, di natura lattiginosa, che
venivano rilasciate da aerei bianchi o argentati senza livrea. Insieme
ai suoi concittadini, la Peterson iniziò a tenere un dettagliato
diario in cui annotava tutte le ossevazioni fatte dagli abitanti locali
sulle operazioni di aerosol: date, orario dei passaggi, frequenza,
direzione, quota stimata, il tutto accompagnato da centinaia di
fotografie.
Non ci volle molto per capire che non si trattasse di semplici scie di
condensa, anche perchè nel frattempo diverse specie di alberi
tipiche di quella zona avevano iniziato a morire senza ragione
apparente.
Nel 2007 la Peterson condusse una approfondita
analisi di tutti i test di laboratorio effettuati dal Ministero
della Sanità fra il 1984 e il 2006 sulle riserve d'acqua della
regione. La Peterson ha così scoperto che dal 1994 in poi si
verificavano periodicamente, nelle riserve d'acqua, dei picchi anomali
di composti chimici quali Bario, Magnesio, Piombo, Manganese,
Alluminio, Ferro, Sodio, oltre ai valori stessi di conduttività
dell'acqua (che indicano la presenza di particolato metallico
nell'acqua). Il fatto curioso è che questi picchi anomali si
verificavano quasi contemporaneamente in tutte le riserve d'acqua della
sua contea e di quelle circostanti. Poichè queste riserve
d'acqua non erano collegate fra di loro, la Peterson concluse che i
composti tossici dovessero arrivare necessariamente dal cielo.
Esaminando i dati raccolti dai suoi concittadini sulle operazioni di
aerosol, risultò evidente che i picchi anomali dei composti
tossici nell'acqua fossero direttamente legati ai passaggi degli aerei
senza livrea che disseminavano nell'aria le lunghe scie lattiginose.
***
Questo punto rimane in sospeso,
in attesa dei dati originali da parte della Peterson.
***
PROVA n. 5 - Non tutte le scie
sono bianche
Esistono svariate immagini di aerei che
rilasciano scie con diverse gradazioni di grigio, ed alcune persino
nere. Nella loro FAQ sulle scie
chimiche il CICAP e Attivissimo
offrono la seguente spiegazione per questo fenomeno:
Escludendo
i
casi
di
guasto,
è
del
tutto
plausibile
che
una
scia,
pur
bianca,
appaia
scura:
dipende dal fatto che, a seconda della posizione
del sole, una parte sarà in piena luce e l'altra in ombra,
apparendo
così più scura o più chiara a seconda della
posizione dell'osservatore
rispetto al sole.
Consigliamo ad Attivissimo e ai suoi colleghi del CICAP di frequentare
qualche corso di fotografia, prima di tornare a pronunciarsi su questo
argomento. Quello che cercano di suggerire, infatti, è che in
certi casi le "scie scure" siano dovute al fenomeno del cosiddetto
"controluce", che descriviamo nel grafico qui sotto.
Se
la foto è scattata in controluce
- sostiene il CICAP - con il sole che sta DI
FRONTE a noi (immagine A), il lato della scia rivolto verso
l'obiettivo potrebbe risultare più scuro, perchè non
è colpito direttamente
dalla luce solare.
Se invece passassimo dalla parte opposta (immagine B) avremmo il sole
alle spalle, per cui la scia, che sarebbe illuminata direttamente dal
sole, ci apparirebbe bianca.
Questo regola generale vale per tutti gli oggetti solidi:
qualunque oggetto illuminato DIRETTAMENTE dal
sole apparirà con la sua giusta luminosità e colore,
mentre gli oggetti che NON SONO ILLUMINATI DIRETTAMENTE dal sole ci
appariranno più scuri e di colore meno brillante del normale.
Le scie emesse dagli aerei
però
non sono oggetti solidi, ma TRASPARENTI. E quando un oggetto trasparente
viene illuminato in controluce diventa ancora più luminoso del
normale, specialmente se si staglia contro un fondo scuro, come
negli esempi che seguono:
Nella prima foto il sole
è in alto sulla nostra sinistra. La pancia dell'aereo è
completamente in ombra, ma la scia resta bianchissima, poichè
è ATTRAVERSATA dalla luce che viene dall'alto. Nella foto centrale il
sole è quasi di fronte all'obiettivo, sulla sinistra. Il lato
destro della fusoliera è completamente in ombra, ma la scia,
dallo stesso lato, rimane bianca. Nella terza foto il sole
sta proprio di fronte a noi, inquadrato dall'obiettivo. Eppure le scie,
essendo trasparenti, ci appaiono bianche. (Questo, naturalmente,
avviene indipendentemente da cosa contengano).
Quindi
il
controluce
NON
E'
una
spiegazione
valida per i casi di scie grigie.
(Solo in casi molto particolari una scia in controluce può
apparire scura, come ad esempio quando ricade parzialmente nell'ombra
della scia accanto,
o dell'aereo stesso. Vedi QUESTO
esempio).
Rimangono poi da spiegare i casi in cui la
scia appare grigia, o addirittura nera, pur essendo illuminata
DIRETTAMENTE dal sole. Eccone alcuni esempi:
Nella foto
1 il sole sta alla nostra destra, e illumina direttamente sia la
fiancata dell'aereo che la scia alle sue spalle. Nella foto 2 il
sole sta alla nostra destra. Nella foto 3 il
sole sta quasi alle nostre spalle, sulla destra. Nella foto
4 si trova
alla nostra sinistra, leggermente in alto. Nella foto 5 (fonte privata) il sole sta
alle nostre spalle. Nella foto 6 il sole si
trova alla nostra destra (quindi, almeno il lato esterno della
prima scia a destra dovrebbe apparire bianco, come la fusoliera
dell'aereo). Nella foto 7 il sole sta
alla nostra sinistra, leggermente
in alto. Nella foto
8 il sole sta alle nostre spalle (notare come nella foto intera
compaia anche un aereo con la scia bianca). Nella foto
9 il sole sta alla nostra sinistra. Nella foto 10 sta alle
nostre spalle, in alto.
In
nessuno di questi casi le
condizioni di luce giustificano il colore grigio/nero delle scie.
Notiamo inoltre che nelle foto 2-3-4-5-8-9 e 10 la scia è
nettamente
più scura delle nuvole, mentre le normali scia di condensa
dovrebbero avere più o meno la stessa luminosità delle
nuvole, se non apparire addirittura più chiare (vedi alcuni
esempi sotto).
A chi nega l'esistenza
delle scie chimiche poniamo quindi
questa DOMANDA:
5 - Sai spiegare
quali condizioni particolari di luce
debbono verificarsi affinchè le scie, che normalmente
appaiono bianche, risultino invece nere o grigie, o comunque nettamente
più scure delle nuvole, nonostante ricevano la stessa
quantità di luce dalla stessa angolazione?
PROVA n. 6 - Attivissimo
conferma le scie chimiche
Una delle prove migliori sull'esistenza delle scie chimiche ci viene
dallo stesso Attivissimo. Guardate questa pagina, in cui viene
presentato uno spezzone del TG1 che rivela apertamente l'uso di
composti chimici sopra il cielo di Mosca, per allontanare la minaccia
di
pioggia durante una importante manifestazione.
Una volta messo di fronte al fatto innegabile, Attivissimo opta
velocemente per la strategia del "capovolgimento del
problema a proprio favore", che è divisa in tre fasi.
Prima fase - ammissione:
E'
vero
che
un servizio del TG1, il 10 maggio 2007, ha parlato di come
i russi usassero aerei speciali per impedire che piovesse in occasione
degli eventi politicamente importanti. Tuttavia gli eventi descritto
[sic] dal servizio si riferiscono alla modificazione locale, su scala
molto ridotta e per brevissimi periodi, del tempo atmosferico, non del
clima.
Avete capito, stupidini che non siete altro? Quello è un
intervento locale, piccolo piccolo, che dura pochissimo, e siccome
modifica solo il tempo
atmosferico, ma non il clima, non vale come esempio per le scie
chimiche.
Ma scusate, chi l'ha mai detto che le scie chimiche devono per forza modificare il clima?
Una scia chimica è una scia rilasciata dagli aerei che contiene
composti chimici aggiuntivi. Punto e a capo. Perchè Attivissimo
si adopera come un dannato per negare il fenomeno in assoluto, e poi di
colpo, messo di fronte al fatto compiuto, si mette a sottilizzare sugli
usi effettivi che si possono fare o non fare irrorando il cielo?
Seconda fase - confutazione:
E non
c'entrano nulla con le presunte "scie
chimiche": tanto per cominciare, queste irrorazioni per la
modificazione locale del tempo atmosferico non lasciano scie
persistenti e non
contengono le sostanze citate dai sostenitori della teoria delle "scie
chimiche".
Come fa Attivissimo a sapere che "queste irrorazioni non lasciano scie
persistenti"? Era per caso a Mosca ad osservare le operazioni? Ma
soprattutto, come fa a sapere cosa
contengono e cosa non
contengono
queste irrorazioni? Ha riempito lui i serbatoi degli aerei? Glielo
hanno garantito i russi?
Parole, parole, parole, soltanto parole...
Terza fase - capovolgimento
La
modificazione
del
tempo atmosferico (non climatica) è un
procedimento noto da oltre 60 anni e per nulla segreto, anche se forse
il giornalista del TG1 non ne era a conoscenza.
Una volta che l'argine ha ceduto, Attivissimo cerca almeno di
approfittarne per dipingersi come un grande esperto in materia, dando
nel frattempo dell'ignorante al giornalista del TG. Per rinforzare il
concetto, Attivissimo cita poi una sfilza di documenti tecnici che
parlano apertamente di cloud-seeding (inseminazione delle nuvole), come
se questa pratica non rientrasse nella categoria delle chemtrails:
La modificazione del tempo
locale si ottiene utilizzando sali e sostanze criogeniche
(per esempio, ioduro d'argento e azoto liquido). [...] Il processo
è estremamente costoso [...], non sempre è efficace e non
impiega sostanze tossiche.
Se lo dice Attivissimo, che "non impiega sostanze tossiche", possiamo
fidarci. Anzi, quasi quasi preparo un beverone di azoto e ioduro
d'argento e lo faccio trangugiare subito ai miei figli.
In realtà, le attività di modificazione del tempo si
dividono in due categorie ben precise, che Attivissimo evita
accuratamente di distinguere: ci sono operazioni di cloud-seeding intese a FAR PIOVERE,
e quelle intese ad EVITARE
LA PIOGGIA.
Nel primo caso si usa normalmente lo ioduro d'argento, ma a Mosca
è successo esattamente l'opposto, cioè la piogga è
stata evitata. E per ottenere questo risultato normalmente si usano
sali di bario, oppure gel al silicio. Come mai Attivissimo ha fatto
questa grave confusione, dimenticandosi di elencare almeno la
metà dei composti chimici normalmente utilizzati?
DOMANDA 6- Sapresti
spiegare perchè le operazioni di modificazione del tempo,
nelle quali il cielo viene può venire irrorato, a seconda dei
casi, con
ioduri d'argento, sali di bario, gel al silicio, o altri composti
chimici - dichiarati o sconosciuti - non dovrebbe rientrare nel
fenomeno che viene genericamente definito come "scie chimiche"?
Non dimentichiamo inoltre che non c'è solo la Russia,
ovviamente. Nel 2001 nei soli Stati Uniti erano in corsoalmeno
66 diversi programmi di modificazione del tempo. (Alla faccia
dei "piccoli interventi locali"). E questo non
comprende tutte le attività di modificazione del tempo svolte
regolarmente da compagnie private in tutta America, che non sono
soggette a nessuna restrizione o controlli particolari.
Poi c'è la Cina, che sembra essere all'avanguardia nelle
tecniche di modificazioni del tempo. Nel 2008 il Guardian segnalava che in Cina esiste un
vero e proprio "ministero" addetto alla modificazione del tempo, che
impiega oltre 53.000 dipendenti.
E se le fanno regolarmente Russia, Stati Uniti e Cina, non si comprende
perchè in Europa le cose dovrebbero andare diversamente.
Come facciamo quindi a sapere che tutte queste irrorazioni di sostanze
chimiche sono perfettamente innocue
e non nocive? Ce lo garantisce forse Attivissimo? In realtà
nessuno
è in grado di
dimostrarlo, mentre dalle centinaia di esami di laboratorio svolte da
cittadini e ricercatori un pò dappertutto nel mondo risulta
piuttosto il contrario.