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La sorpresa di Gobekli-Tepe (continuazione)

Questa scheda è il proseguimento dell'articolo "La sorpresa di Gobekli-Tepe"

*************

Riassumo alcune delle anomalie gia’ conosciute, che avrebbero dovuto gia’ da tempo inserire fra gli studiosi un sano dubbio molto prima della scoperta del pastore curdo.

Le piramidi

Tutti conosciamo questa forma geometrica, dato che le costruzioni in Egitto o in Messico sono meta di studiosi e turisti da centinaia di anni. Ma quello che non tutti conoscono e’ la sua diffusione capillare nel mondo.

Sono state trovate infatti piramidi in Africa, in Australia, nelle Americhe, in Asia, in Cina, sopra e sotto i mari, ovunque...

La forma piramidale non e’ certamente pratica come impiego, malgrado questo in tutto il globo sono state rinvenute costruzioni con questa forma, erette da popolazioni che non hanno avuto alcun contatto se non dopo millenni.

Se erano templi, questo presuppone una religione mondiale quando l’uomo non sapeva ne’ navigare attraverso gli oceani, ne’, tantomeno, sapere dell’esistenza di altre terre o popolazioni oltre gli stessi. Se erano destinate ad altri usi a noi ancora sconosciuti, vale la stessa considerazione, sia che fossero “tombe dei faraoni” od altro.

La retrodatazione della sfinge avvenuta attraverso lo studio dell’erosione delle pietre della piana di Giza, erosione da acqua piovana in una zona in cui non piove a sufficienza da migliaia di anni, e’ la piu’ famosa delle prove scientifiche che raccontano una “storia diversa” , ma ce ne sono molte altre.

Per ragioni di spazio, fra le altre piramidi nomino solo quella di Cuicuilco, considerata la struttura più antica e la prima costruzione monumentale di tutte le Americhe.



L'archeologia uffìciale la dà per costruita intorno al 600 a.c., la geologia dice che venne costruita prima dell'eruzione dei vulcano Ajusco, avvenuta ca 8000 anni fa’, in quanto un angolo dei monumento appare ancora inglobato nella lava a suo tempo fuoruscita





Altre foto http://www.delange.org/Cuicuilco/Cuicuilco.htm

Per gli archeologi, l'eruzìone non può essere avvenuta che fra il 500 e il 200 a.c., ma la loro affermazione e’ smentita dalle prove empiriche


Tiwanaku

La citta andina presenta quello che resta un vero enigma per l’archeologia: una serie di strutture come il Puma Punku, un vero e proprio miracolo di ingegneria modulare, ma realizzato in granito. Sono stati utilizzati blocchi fra le 10 e le 200 tonnellate, intagliati, forati e incastrati perfettamente cosi’ come, al giorno d’oggi, si fa con il cartongesso.


Tiwanaku (Bolivia) Source: Jean-Pierre Protzen & Stella E.Nair, “On Reconstructing Tiwanaku Architecture”,
Jpurnal of the Society of Architectural Historians, Vol. 59, Nr.3, 2000, pp. 358-371


Si possono anche ammirare le altre incredibili realizzazioni architettoniche della zona (vasche di raccolta d'acqua da cui una serie di canali intagliati creava fantastici effetti, giardini pensili e no, un osservatorio astronomico, un tempio, una piramide etc etc), tutti lavorati con una tecnica sbalorditiva




Altre bellissime foto
http://www.world-mysteries.com/mpl_PumaPunku.htm

La cultura da cui proverrebbero possedeva solo strumenti in rame e pietra e non conosceva ne’ il ferro ne’ la ruota, ma avrebbe ottenuto, malgrado questo enorme limite, cio’ che difficilmente siamo in grado di realizzare anche al giorno d’oggi, perche’l’unica maniera da noi conosciuta per intagliare il granito o la diorite sono le frese al diamante.

Eppure qualcuno sapeva addirittura forare, non solo lavorare con mirabilia e precisione, il granito in questa maniera



I fori piu’ piccoli hanno il diametro di 1 mm.
E non sono stati trovati residui di alcun metallo all’interno dei fori, piccoli o grandi che fossero.

Sacsayhuaman

Tre foto doverose per una delle piu’ incredibili costruzioni realizzate utilizzando la lavorazione poligonale, la “fortezza” situata a pochi Km da Cuzco, in Peru'. Anche qui abbiamo del granito lavorato come fosse pongo, in blocchi che raggiungono le 200 tonnellate.







La struttura poligonale si e’ rivelata fra le piu’ resistenti tecniche di lavorazione della pietra, quella di Sacsayhuaman ha resistito ad almeno due terremoti nella zona senza mostrare il minimo segno di deterioramento.

Baalbek

Il tempio del Libano, in cui esistono le pietre da costruzione piu’ mastodontiche mai ritrovate (ca 1.200 tonnellate le piu’ grandi), oltretutto posate non come basamento, ma in “sospensione” a ca 5 mt. dal suolo







Ma se esistevano culture capaci di queste meraviglie, dove sono finiti i nostri antenati, perche’ non abbiamo molte piu’ testimonianze della loro esistenza? La spiegazione piu’ probabile e’, a mio parere, nella veridicità dei racconti mitologici che riguardano

Il diluvio

Oltre un migliaio di miti, comuni in tutte le culture conosciute e diffusi ovunque sul pianeta, parlano di un disastro che ha provocato non solo maremoti, ma addirittura l’innalzamento dei mari.

Che sia stato un evento globale non credo possano esistere dubbi, o non ne parlerebbero tutte le tradizioni, e che sia stato un evento catastrofico per la sopravvivenza degli uomini di allora e’ abbastanza facile da ipotizzare.

Cosa l’avesse provocato (un asteroide, forse, o il dislocamento della crosta terrestre ipotizzato da Charles Hapgood http://www.edicolaweb.net/appro10s.htm ) non si sa, ma che l’evento sia stato reale, e non solo una invenzione biblica, anche la scienza lo sta confermando. Ci sono infatti sempre piu’ ritrovamenti sott'acqua a raccontare di un pianeta con un livello dei mari decisamente piu’ basso di quello attuale. Ne riporto alcuni

Lago Titicaca

Gli abissi del lago Titicaca nascondono i tesori di una civiltà scomparsa risalente a 10mila anni fa. Questa è la convinzione di un archeologo italiano, Lorenzo Epis, annunciata a La Paz, in Bolivia, e basata sui reperti e le Fotografie raccolti ad oltre cento metri di profondità da robot sottomarini

http://translate.google.com/translate?hl=it&langpair=en|it&u=http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/892616.stm

prova (ovviamente se validata) che nella zona era presente una civilta’ addirittura prima che il lago si formasse o che comunque assumesse l’attuale dimensione.

Non sono state misurate apprezzabili variazioni nella sua lenta ritirata se non nell’ordine dei 3mm all’anno, cosa che costringe ad affrontare un problema attualmente irrisolvibile: se davvero Tiwanaku e’ stata eretta nel 1500/2000 A.C. (ultima datazione accettata ufficialmente), come mai sono presenti inequivocabili costruzioni portuali se il lago era gia distante in quel periodo molti km?

Capo San Antonio

...la scoperta di un sorprendente sito archeologico subacqueo al largo di Capo San Antonio dell’isola di Cuba. Risale al mese di luglio del 2000, ma è stata resa nota soltanto nel 2002 da un articolo pubblicato il 28 maggio sul sito ufficiale del National Geographic.

Due ricercatori canadesi, Paulina Zelitsky e suo marito Paul Weinzweig, hanno localizzato strutture megalitiche geometriche di piramidi o rettangoli organizzate simmetricamente e perfettamente allineate.

http://news.nationalgeographic.com/news/2002/05/0528_020528_sunkencities.html

... precise risonanze del sonar che rilevano una struttura piramidale di 35 metri e, grazie all’utilizzo di un mini-sottomarino chiamato “Deep Worker”, fotografie della struttura scattate “…dalla distanza variabile tra l’uno e i tre metri, non riuscendo a farlo in modo che venisse resa correttamente la prospettiva delle strutture scoperte…”.

Non solo risonanze e foto, ma anche pezzi di roccia con fossili di piccoli animali da superficie e resti di polveri vulcaniche (anche queste che si formano solo in superficie)


one-half mile off the western tip of Cuba are large stones in rectangular and pyramidal shapes. There are also huge unidentified structures that have 90 degree corners …

(un miglio e mezzo dalla punta ovest di Cuba ci sono pietre larghe disposte in strutture piramidali e rettangolari. Ci sono anche grandi strutture ancora non identificate che hanno angoli a 90° …)

http://www.altarcheologie.nl/index1.html?underwater_ruins/cuba/Earthfiles_com.htm
(in inglese, ma con fantastiche foto suddivise per luogo)



Ricostruzione del sito in base ai rilevamenti sonar


Yonagumi

Nei fondali del Mar della Cina, nei pressi dell’Isola di Okinawa, l’ultima isola delle Ryukyu, è stata scoperta una struttura misteriosa, rimasta nascosta nei fondali marini per oltre 10.000 anni. http://www.express-news.it/misteri/nuove-immagini-subacquee-da-yonaguni-la-mano-delluomo-e-evidente/

A quanto affermano gli archeologi, si tratterebbe della più antica costruzione mai realizzata dall’uomo.

Masaaki Kimura: “Ho studiato le strutture sottomarine dell’isola di Yonaguni, presso l’Iseki Point, per oltre dieci anni” spiega Kimura, “Ho compiuto personalmente più di 100 immersioni in quel sito. Posso affermare, dopo analisi compiute col Carbonio 14 e altri metodi, che l’intera struttura è stata costruita da esseri umani all’aria aperta, oltre 10.000 anni fa. Inoltre ho notato differenze fondamentali tra le antiche civiltà giapponesi a noi note, come quella Jomon, e quella di Yonaguni: la cultura Jomon non ha mai costruito piramidi o strutture megalitiche.

Masaaki Kimura è docente presso l’Università delle isole Ryukyu, Dipartimento di Facoltà di Scienze
http://en.wikipedia.org/wiki/Masaaki_Kimura

Alcune foto del sito








Khambhat (Cambay)

Nel 2000 l’Istituto nazionale di Tecnologia Marina dell’India annunciò di aver trovato, nel fondale prospicente la costa dello stato del Gujarat, a 40 metri di profondità, delle strutture megalitiche simili ad una città.

Nel 2001 però il Ministro per la Scienza e Tecnologia Murli Manohar Joshi annunciò ufficialmente la scoperta: le strutture sommerse trovate nel golfo di Khambhat (Cambay) sono i resti di un’antica città che fu cancellata da inondazioni improvvise.

Verso la fine del 2001 furono incontrati dei pezzi di legno carbonizzato nelle vicinanze della città sommersa, che vennero datati, con il metodo del carbonio 14, 9500 anni prima di Cristo

Nel 2003 e 2004 l’Instituto Nazionale di Tecnologia Marina dell’India fece altre esplorazioni subaquee, durante le quali furono incontrati dei pezzi di ceramica, indizi di attività artistica e artigianale di un popolo antico.

I reperti furono inviati in alcuni laboratori indiani ed europei e, per mezzo del metodo della termoluminescenza, furono datati 31 millenni fa. Il geologo indiano Batrinaryan confermò l’autenticità dei ritrovamenti, sostenendo che le reliquie sono state sottoposte ad analisi con la tecnica della diffrazione dei raggi X. In base a questi ritrovamenti la città sommersa di Khambhat sarebbe stata la più antica del mondo risalendo a 31 millenni or sono.


http://www.yurileveratto.com/it/articolo.php?Id=45


(foto da yurileveratto.com)



Altro articolo
http://www.edicolaweb.net/am_0407a.htm

E' quindi possibile che i nostri progenitori, e la maggior parte della loro cultura e conoscenze, siano stati "cancellati" da un aumento del livello del mare. Questa e' la teoria di Flavio Barbiero, autore di "Una civilta' sotto ghiaccio", la piu' credibile e documentata, a mio parere ovviamente, ricostruzione degli eventi seguenti ad un disastro di proporzioni cosmiche che avesse colpito una avanzata cultura, prevalentemente marittima.

Ed ora, grazie ai ritrovamenti di Gobekli tepe, in un prossimo futuro si parlera' finalmente anche della civilta' umana prima della fine della glaciazione di Wurm.

Sempre che gli archeologi non preferiscano attribuire ad un intervento alieno l'edificazione del sito curdo

Ahmbar

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