|
Informazioni sul sito |
|
|
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
|
|
|
|
|
|
|
American Moon |
|
|
Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE
|
|
|
|
Articoli degli utenti : Come essere obliterati, ovvero una questione di in-giustizia |
Inviato da Redazione il 12/7/2015 21:30:00 (7555 letture) |
di Pike Bishop
Devo mettere in piazza gli affari miei, catastrofici, con una storia vera e magari istruttiva - e che contribuisce a chiarire come non e' solo per il costo del lavoro che le ditte straniere non gradiscono investire in Italia, a meno che non siano di dimensioni tali da comprarsi decine di studi legali di grido - e con la preghiera di diffonderla in ogni media, se volete.
Nel 2001 una proprieta' indivisa - composta di 8 alloggi, garages e magazzini - di proprieta' di mio zio paterno e di mio padre - venne ereditata da due parti distinte in seguito alla loro morte a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro: mia zia e mio cugino, eredi di mio zio, e mio fratello ed io, eredi di mio padre. La proprieta' era stata amministrata da mia zia per parecchi anni.
L'atto notarile di successione, redatto dal notaio di fiducia di mia zia, sanci' che la nostra quota era maggioritaria, ma nostra zia decise che non fosse giusto e che a noi invece spettava solo un'alloggio all'ultimo piano piu' quelli che gia' possedevamo a nostro nome al secondo.
Sia io che mio fratello, a quel punto, pensammo che l'amministrazione dello stabile non potesse essere lasciata in mano ad una delle parti in disaccordo, specie essendo noi emigrati e lontani e pure noi in affitto, e chiedemmo al Tribunale di nominare un amministratore di ufficio. [...]
|
|
|
|
|
|
|
|
|