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In questa categoria vengono raccolti articoli più approfonditi, saggi e veri e propri studi.
Dossier : La scienza della propaganda |
Inviato da music-band il 4/3/2008 7:38:36 (12728 letture) |
di Federico Povoleri
La propaganda è utilizzata in modo scientifico ed efficace da moltissimi anni. Si tratta di un argomento vastissimo e molto interessante come materia di studio; anche perché, conoscerne i meccanismi ci permette di sviluppare un naturale antidoto ai suoi effetti. Uno degli aspetti più interessanti infatti è il pensiero comune che: "Su di noi" non abbia effetto. Oppure che la propaganda sia semplicemente identificata come menzogna. Non è così; il suo modus operandi non è sempre così facilmente identificabile, altrimenti potremmo dire davvero che: "Su di noi" non ha effetto. Invece, molte delle idee che, ne siamo convinti, appartengono al nostro libero pensiero, sono frutto della propaganda.
La propaganda infatti ha successo quando è invisibile e quando agisce a livello emozionale; facendo leva sull'emotività è infatti possibile far nascere naturalmente dei pensieri e delle idee che l'individuo riterrà sue. C'è da dire anche un'altra cosa: la propaganda è diversa per ogni paese in cui viene praticata. La propaganda Americana ad esempio, non potrebbe funzionare in Italia [...]
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Dossier : Crop Circles: è tutta colpa dei porcospini |
Inviato da Redazione il 29/1/2008 8:30:00 (52762 letture) |
Uno degli argomenti più affascinanti che Internet permette di conoscere e di approfondire sono i cosiddetti Crop Circles, o “cerchi nel grano”. Complesse figure geometriche, che appaiono nei campi di cereali dalla sera alla mattina, le cui origini sono finora sconosciute.
Io stesso, quando mi imbattei per la prima volta in questo fenomeno, rimasi folgorato. Affascinato dalla meraviglia delle forme geometriche, ma fermamente devoto al metodo analitico, non mi feci prendere da facili entusiasmi, e cercai di arrivare a capirne l’origine utilizzando l’unico strumento che si ha a disposizione in mancanza di dati certi: il processo di eliminazione.
La prima conclusione a cui arrivai, più che evidente anche a uno sguardo superficiale, è che di sicuro i Crop Circles non possono essere opera di umani. Non solo le dimensioni, la precisione e l’intricatezza del disegno, ma la quantità sempre crescente dei cerchi stessi (quante squadre di burloni ci possono essere, in giro per il mondo?), e soprattutto la rapidità con cui venivano a formarsi - al massimo nell’arco di una notte, e in Inghilterra, d’estate, le notti durano poche ore – rendevano assolutamente impossibile pensare ad una mano umana. E furono proprio i patetici tentativi di replicarli (i cosiddetti “hoax” dei due vecchietti inglesi), fatti per cercare di “smontare” il crescente entusiasmo dei New Agers, a permettermi di scartare definitivamente l’ipotesi umana del fenomeno. (Non parliamo quindi delle attuali posizioni del CICAP, che dopo aver sostenuto per anni che si trattasse di semplici burloni, ha dovuto fare una imbarazzante retromarcia, assestandosi però su una tesi ancora più ridicola: si tratterebbe ora, secondo loro, di “Land Art”, ovvero non più burloni qualunque, ... |
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Dossier : Il caso Pearl Harbor |
Inviato da Primus il 11/9/2007 13:00:00 (38666 letture) |
“ …e mentre sto parlando a voi, madri e padri, vi do un’altra assicurazione. L’ho già detto altre volte, ma lo ripeterò all’infinito. I vostri ragazzi non verranno mandati a combattere nessuna guerra straniera... potete quindi definire qualsiasi discorso sull’invio di eserciti in Europa come pura menzogna”. F.D. Roosevelt Riguardo allo storico attacco di Pearl Harbor, i libri di scuola, i film, i documentari e tutti i reportage storici allineati alle versioni ufficiali ci hanno raccontato solo una verità di comodo. Attraverso i canali d’informazione istituzionali è stato ripetuto fino alla nausea che nel 1941 un brutale attacco aereo giapponese a sorpresa annientò la flotta americana del pacifico, lasciando sul campo migliaia di vittime innocenti. Tale versione dei fatti venne diramata dalla Casa Bianca allo scopo di scatenare l’indignazione del popolo americano. Da qui, a legittimare la sua chiamata al fronte come un dovere morale, il passo è stato molto breve. Sono passati molti anni da quel drammatico 7 dicembre 1941, ma la storia continua a riemergere inquietante, come il cadavere di un omicidio che non vuole affondare. Le numerose inchieste pubbliche e private condotte su Pearl Harbor sembrano infatti avere raccolto ormai sufficiente materiale probatorio per ricostruire una volta per tutte, il vero corso degli eventi in questione. |
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