Trovo interessante notare quanto sforzo venga applicato per evitare il problema.
Un sacco di commenti sull'autrice, alcuni su di me, nessun quote del testo.
Bah.
Capisco che ci siano persone che si sono surriscaldate all'idea di commentare delle parole di una pornostar, ma mi verrebbe ci consigliarvi una maggiore misura.

Veniamo all'unico commento che per il momento può portare uno sprazzo di approfondimento.


horselover
Citazione:

Vero che "semplicità non vuol dire stupidità".
Ci mancherebbe altro.
Vero anche che "menti semplici" (e non "semplicità") è una forma verbale più garbata per dire "persone stupide".

Questa parte del discorso è inconfutabile.
Quando si dice che il QI medio è pari a 100, si dà un valore arbitrario costruito SUCCESSIVAMENTE alla rilevazione statistica.
Da questa si apprende che un QI di 100, analizzati i test, non è che sia una cosa particolarmente brillante.
Si apprende anche che circa la metà della popolazione è AL DI SOTTO di quel valore.

Ha importanza?
Certo che si.
Basta analizzare la comunicazione politica che ci si accorge piuttosto facilmente che esiste una comunicazione politica SPECIALIZZATA nel parlare a queste persone.
Semplice, lineare, manichea, basata su una serie di fallacie o su una selezione accurata delle informazioni, del tutto irrazionale e parecchio di pancia.
Prima era tipica della Lega Nord su qualunque argomento.
Oggi la Lega si è concentrata sul razzismo e sulla xenofobia, e il suo posto è stato preso da Grillo.

Per esempio, solo per citarne uno fra tantissimi, prendiamo questo articolo emanato ufficialmente dal M5S tramite la sua Sede Ufficiale di Partito:
http://www.beppegrillo.it/2014/06/indovina_chi_non_viene_a_cena.html


Per chi non voglia cliccare sul blog riporto il testo SENZA grassetti:

""L'altra mattina si è verificato un episodio sintomatico a Bruxelles.
E' avvenuto un episodio simile al famigerato sorrisetto di Sarkozy su Berlusconi, ma molto molto peggio e ben più grave. Dopo le riunioni ufficiali del G7, Barack Obama ha organizzato una riunione strategica "con i partner europei" (quindi niente Cina, niente Giappone) per stabilire alcuni "punti fermi nella strategia politica globale dei prossimi mesi". L'ora era le 17. Il nostro premier si è accodato, tutto contento. Peccato che l'Italia non sia stata invitata. Ci sono andati la Germania, la Francia, l'Inghilterra. Lui no. Quindi, nessuno di noi. L'Italia è stata tenuta fuori.
Lo capisco.
Grazie alla nostra overclass, il nostro Paese è ritenuto non affidabile, non attendibile, non adulto a sufficienza per ascoltare ciò che devono dirsi i grandi che contano.
La cupola mediatica -a differenza che per il sorrisetto di Sarkozy- ha provveduto a non comunicare la notizia, non sottolinearla, non darle enfasi. Ecco perchè serve qualche atto comportamentale immediato di grande spessore.
Gli investitori internazionali stanno scappando via: è il danno collaterale provocato da persone come Berneschi, Bazoli, Pesenti, Penati, Ligresti, Greganti, Zaia, Cota, ecc.
Chi li paga, questi danni? Quanto ci costa la nuova immagine di un nostro premier che viene tenuto fuori della stanza che conta? Quanto ci costa il fatto che nessun telegiornale abbia dibattuto sulla vicenda?
L'Italia va a guidare il semestre europeo non per merito, ma per burocrazia, dato che c'è il turnover, quindi tocca a noi. Ci arriva schiaffeggiata e umiliata, avvilita e denigrata.
Non si otterrà, dunque, un bel nulla. Ciò che ci prospettano è pura piatta retorica.
Per i partiti verticali è l'ultima spiaggia. E' la loro, non degli italiani. Per noi è la prima spiaggia.
Per i cittadini, per gli intellettuali liberi e pensanti, per i soggetti autonomi e indipendenti, per gli appassionati civili per bene, si tratta di equipaggiarsi per lo sbarco nel "Paese normale".
Dal D-day del 6 Giugno 1944 che oggi si celebra, al O-day di domani. Dove O sta per zero. Tolleranza zero. Mafia zero. Criminalità organizzata zero. Nominati zero. Parassiti zero. Come le bibite senza zucchero, fa anche bene alla salute. Rimbocchiamoci le maniche e chiamiamo a raccolta la parte nobile del paese che esiste, eccome se c'è. Lavoriamo per il nostro sbarco.
Perchè vinciamo noi: questo è poco ma sicuro." Sergio Di Cori Modigliani

PS: Ha partecipato Napolitano agli incontri ai quali Renzie non è stato invitato"


Per un qualunque lettore non grillino, soprattutto per uno che si disinteressasse completamente della politica, questa è OGGETTIVAMENTE una marea di cazzate. Basta saper leggere per capirlo. O meglio, basta saper leggere e saper capire cosa si è letto.
Per un grillino invece questo è un DOPPIO scandalo.

Guarda un po', questo testo si rivolge DELIBERATAMENTE alle persone che sanno leggere, ma non sanno capire cosa hanno letto.
Perché? se ci sono grillini in sala non si preoccupino: a loro lo spiego dopo
(semicit.)


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Diversa invece la parte "ma il vero danno lo fa l'ignoranza che infatti è coltivata ad arte"
A parte che la considerazione è sostanzialmente falsa (proprio non esiste un relazione diretta fra ignoranza e stupidità. Anzi) la cosa più interessante è quel fatto che l'ignoranza viene "coltivata a arte".

Questa frase l'ho letta centinaia di volte, qui e altrove.
Potrebbe essere il caso di approfondirla.

Il fatto che ci sia una sensazione diffusa che l'ignoranza venga "coltivata a arte", ancora ai nostri giorni, pone delle domande interessanti.
Quattro su tutte:
- CHI E' che coltiva a arte l'ignoranza?
- PERCHE', proprio nel senso di "a quale scopo", l'ignoranza viene "coltivata a arte"?
- QUALI PARTI el sapere sono interessate da questa ignoranza "coltivata a arte"?

- E soprattutto: IN CHE MODO si ottiene il risultato di "coltivare a arte" l'ignoranza?


Che simpatici quesiti, no?
Immagino che ci siano molte "menti semplici" che avranno una risposta preconfezionata (da altri) nella loro testa.
Invece se si prova a rifletterci un po' le cose si complicano parecchio.