Questa infamia te la potevi anche risparmiare: non mi risulta, in generale, che Barnard nei suoi documentari-discussioni abbia mai mentito, per lo meno non volontariamente, poi se si ritiene qualcosa errato tecnicamente è un altro paio di maniche, ma non giustifica l'accusa di mentitore a Barnard.
Peraltro, se c'è un mentitore è proprio Casaleggio che ha "sparato" la puttanata del secolo che l'euro non è un problema, e si dovrebbe vergognare di avere detto questo, ma mi fermo qui.
Citazione:
Sertes ha scritto:
e l'appello all'autorità piuttosto che entrare nel merito
Perchè dici questo?
Ho dato per scontato che ti fossi dato la pena di leggere (o che già sapessi) ciò che ho riportato da "il più grande crimine".
Te lo rimetto, magari questa volta gli dai un occhiata:
Citazione:
Riassumendo, lo Stato in un caso lo rinnova scrivendo pezzi di carta da nulla, nell’altro caso semplicemente passa il denaro di un tizio/ente a un altro tizio. Nessuno deve pagare alcunché, meno che meno il cittadino per il quale si tratta, ripeto, di vedere i propri soldi transitare da un c/c a un ‘libretto di risparmio’ (il titolo di St.) che frutta, oppure ritornare nel proprio c/c dopo aver incassato degli interessi. E gli interessi non pesano alle casse dello Stato? No, neppure quelli. Lo Stato a moneta sovrana li onora pigiando i soliti tasti che inventano denaro dal nulla, creando un po’ più di debito che tuttavia crea ricchezza nei cittadini, la quale ricchezza aumenta il PIL, che aumenta le entrate, che riducono il deficit ecc. ecc. in un circolo virtuoso. Quando poi i titoli di Stato finiscono alle BC, esse certamente ne trarranno un certo profitto, ma sono tenute per legge a restituirne un’alta percentuale al Tesoro ogni anno.
In ogni caso, se anche non fosse esattamente come riporta Barnard, e gli interessi fossero un problema anche con moneta sovrana (come tu sostieni) , devi considerare che l'euro lo Stato deve andare a prenderlo in prestito, esattamente come farebbe un qualsiasi individuo, sui mercati, e gli interessi che deve pagare per avere preso in prestito l'euro, non li decide lui (lo Stato) , ma vengono stabiliti da chi te li presta. Mentre, con moneta sovrana lo Stato può comunque gestirsi gli interessi sui Titoli di Stato emessi.
Già solo questo differenziale tra la quantità di interessi che lo Stato deve pagare con l'euro invece che con la lira basterebbe ed avanzerebbe pre buttare al cesso l'euro e tornare a moneta sovrana.
Ma gli interessi sul debito non sono gli unici motivi tecnici per detestare la moneta unica: bisogna anche considerare la FONDAMENTALE perdita da parte dello Stato di potere controllare l'emissione di moneta, e quindi quanto ne circola, con tutte le conseguenza negative del caso, tanto per dirne una, non può più svalutare la propria moneta per recuperare competitività, ciò, unito al regime di libero mercato, è destinato a strozzare e portare al fallimento le attività economiche medio-piccole, perchè è chiaro che alla lunga, essendo succubi di una moneta forte in un paese con la stessa moneta, le piccole-medie imprese, e non solo le imprese, non potranno più competere coi mercati internazionali o con multinazionali che delocalizzano.
Ti ho risposto sul merito, ma è talmente evidente che il problema è anche l'euro in sè come strumento che non pensavo ce ne fosse bisogno.
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“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”
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