Il 29 luglio 2006 il Partito Unico vota il provvedimento che sconta 3 anni dalla pena della maggior parte dei reati, escluse alcune pene legate a terrorismo, riciclaggio, traffico e detenzione di stupefacenti, ma inclusi tutti i tipi di frode e anche l'omicidio. Contrari solo Italia Dei Valori e Lega, i comunisti si asterranno.
Beneficeranno dell'indulto:
-Cesare Previti e Attilio Pacifico, condannati per corruzione in relazione alla vicenda Imi-Sir -i rapinatori, ma pure i trafficanti di droga che non sono stati condannati anche per associazione a delinquere, e coloro che hanno compiuto reati finanziari: corruzione, concussione, appropriazione indebita e bancarotta. -Calisto Tanzi, crack Parmalat, un buco di 14,4 miliardi di euro, bancarotta fraudolenta. E Sergio Cragnotti, stesso reato per il crack della Cirio -Giampiero Fiorani e Stefano Ricucci accusati di aggiotaggio, insider trading, truffa aggravata e bancarotta fraudolenta, gli "scalatori" di Antonveneta e Rcs, i "furbetti del quartierino" -nessuno dei 29 poliziotti che fecero l'irruzione nella scuola Diaz durante i G8, qualora fossero condannati, faranno mai anche solo un giorno di carcere.
la lista è tratta da un articolo che PREVEDE l'indulto, cioè per capire cosa si sapeva PRIMA di votarlo. Ora il dubbio è stato risolto dato che alcuni dei poliziotti della Diaz sono stati condannati e hanno beneficiato dell'indulto... aggiungo un paragrafetto sulla DIAZ:
I ricorrenti hanno denunciato di essere stati ripetutamente picchiati dagli agenti, di essere stati minacciati, insultati, obbligati ad intonare canti fascisti e a fare il saluto romano. Alcune delle ricorrenti, inoltre, hanno denunciato di essere state minacciate di abusi sessuali da parte degli agenti, e di essere state obbligate a denudarsi davanti a loro.
Risulta, infatti, dalla sentenza di primo grado che alcuni degli agenti condannati hanno beneficiato dell’indulto, previsto dalla Legge n. 249/06, evitando, così, di scontare le pene già di per sé irrisorie previste ex-lege.
La sproporzione tra l’irrisorietà delle pene inflitte rapportata alla gravità dei fatti commessi dagli agenti è dovuta, secondo i giudici di primo grado, alla mancanza nel nostro ordinamento di una fattispecie criminosa tipizzata di tortura. Secondo i giudici genovesi, infatti, le condotte tenute dagli agenti, e peraltro definite di “inusitata violenza” dalla Corte di Cassazione, costituirebbero ipotesi di “tortura” secondo la nozione internazionalmente riconosciuta. Ma poiché l’ordinamento italiano non prevede ancora il reato di tortura, si é dovuta derubricare l’imputazione degli agenti responsabili per le violenze alla Diaz e alla caserma di Bolzaneto al reato di abuso d’ufficio, previsto dall’art. 323 c.p.
Abuso d'ufficio. Indultato.
_________________ Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
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