Citazione:

Non esistono i preti "veri" e gli altri preti.
Son preti.
Tutti.

Dove sta la differenza fra un prete "vero", cioè uno che si studia per ANNI una disciplina che trae origine da una donna che ruba una mela ida un albero perché stigata da un serpente parlante, e così facendo ci avrebbe messo tutti quanti nei gua per milioni di generazioni, e un prete "falso", cioè uno che magari anche lui si studia per ANNI Nietzche o Icke o quello che vuoi tu?

Entrambi studiano di cose basate sul niente, e sulla base di cose basate sul niente pretendono di avere ASSOLUTAMENTE RAGIONE su qualunque argomento (solo che anche loro dicono "argomento", ma per i preti si chiama "dottrina").
Dal fondamento di una loro presunzione di "ragione" non si prendono neppure la briga di articolare una discussione.
Fanno le omelie.
Sparano una serie di granitiche affermazioni dogmatiche, del tutto arbitrarie, e poi ci ricamano sopra a loro piacimento.

Quella cosa dell'omelia è una cosa che (nella loro idea) tu devi solo ascoltare e approvare.
E in effetti NON PUOI confrontarti con persone che fanno costruzioni dogmatiche, perché Loro hanno la Verità.

Il fatto che queste omelie non abbiano perlopiù contatti con la realtà, visto che sono preti, non li preoccupa minimamente.
Un po' come quando un prete "vero" arriva da te dopo che ti sono morti moglie e figli in un incidente stradale e ti dice, contro ogni evidenza, che "Dio ti ama".


Robe così.
Insomma, essere preti non è un luogo dell'anima.
Non necessariamente coincide con un sentimento religioso.

E' uno stato - alterato - del cervello.