Certo, se le tue ragioni si basano sul fatto che dici l'opposto-differente di quello che dice P. A. elevato a potenza (Piero Angela e Paolo Attivissimo...) sono veramente inattaccabili... woow.
Citazione:
Neanche la non-fermezza. E neanche l'autorita' di Piero Angela. In ultima analisi, e mi sto veramente annoiando nel ripeterlo, l'autorita' risiede nel lettore.
Esattamente cio' che intendevo dire quando ho scritto quella frase:
nelle argomentazioni, ma per forza di cose nel lettore che ne deve trarre la propria conclusione.
Beh.
Detto cio' :
Citazione:
Improvvisazione e' la capacita' di scelta, in questo caso complessa ed istantanea, che e' ESATTAMENTE cio' di cui si sta parlando e NON di meccanismi tipo memoria nella ripetizione meccanica di patterns motori
Piu' semplicemente e' cio' che si vorrebbe "sentire - esprimere" che viene messo in atto. Quindi e' tutto cio' che liberamente passa per il proprio cervello.
La complessita' sta nel creare un azione non in base a cio' che si sta ascoltando che sarebbe piu' un esercizio di riproduzione ad orecchio non troppo difficile, ma a cio' che si vorrebbe ascoltare. La difficolta' e' che e' dinamica e si modula sulla frase precedente (nel free jazz la cosa diventa ancora piu' complessa perche' non c'e' una struttura definita di riferimento...).
Comunque e' tutto "orecchio - cervello" ... l'emotivita' sceglie "l'umore" delle frasi utilizzate semmai ...
L'esempio forse era meglio farlo con il canto (coinvolge il fisico maggiormente, quindi il controllo periferico, ma in fondo e' la stessa cosa...):
Il canto da sempre e' considerato una espressione emotiva, capace di richiamare emozioni intime e slegate dalla razionalita' in generale.
In realta' molti studi localizzano nel cervello e nell'orecchio la funzione del canto: la modulazione della voce e' filtrata dal cervello che imposta il corpo (tutto) e modifica l'emissione vocale (aria spinta sulle corde vocali, ma non solo) in base a cio' che si vuole cantare. L'orecchio, raccoglie il feedback e permette di correggere tonalita' a livello armonico e tonale inducendo il cervello a modificare di fino, se necessario, le impostazioni precedentemente descritte.
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Citazione:
E perche' allora starebbero continuamente a farsi quei fervorini idioti sulla necessita' di avere Fede?
Io continuamente mi chiedo della necessita' di avere fede...
... Lo faccio per attaccare l'indottrinamento di massa operato dai manipolatori religiosi forse??
Condividere una intuizione??
Portare la propria opinione sull'argomento ??
Non credevo di impormi un credo... (ma che noia questa teoria... "i non-credenti sono piu' credenti dei credenti stessi..." che cazzata!!...).
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In realta', tornando in tema, non mi trovo contrario ad una distinzione delle origini del pensiero, se il tutto rimanesse nell'ambito in cui dovrebbe essere relegato, la metafora... ed e' in quell'ottica che suppongo se ne parli in alcune culture, anche se spesso qualche fondamentalista trasforma semplici intuizioni in realta', nel corso del tempo... Inoltre, mai mettere in contrapposizione, come malcelatamente si sta provando a fare parlando di sistemi nervosi con propria vita cosciente, razionalita' ed emotivita'.
Il pensiero emerge tra queste due entita' teoriche e dalla stessa fonte si originano entrambi.
mc