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Fabrizio70 |
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Re: Referendum 12.13 giugno | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
Da Roma
Messaggi: 3721
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Citazione: florizel ha scritto:
Io non lo sto mettendo sul piano che il pubblico è buono ed il privato è cacca. Io la metto sul piano del fatto che questo referendum costituisce la fragilissima opportunità di segnare una direzione. Se da essa di devia, si potrà sempre precisare che una posizione chiara era stata espressa.
E vale per tutti i quesiti, non solo per quelli relativi all'acqua.
Vediamo la posizione chiara sul primo referendum sull'acqua: http://www.repubblica.it/politica/2011/03/03/news/quesiti_referendum-13130298/Citazione: "Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?".
In primis non c'è scritto come sperava Lonewolf se vogliamo che l'acqua rimanga pubblica , è semplicemente l'abolizione di una legge , in questo caso particolare modificata più volte fino all'ultima evidenziata in grassetto , che è quella che ci interessa , vediamo cosa dice in alcuni punti : http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09166l_Testo%20coordinato.pdfCitazione: b) i commi 2, 3 e 4 sono sostituiti dai seguenti:
«2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria:
a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, effi cacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità;
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di cui alla lettera a) , le quali abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l’attribuzione di specifi ci compiti operativi connessi alla gestione del servizio e che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento.
3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un effi cace e utile ricorso al mercato, l’affi damento può avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall’ente locale, che abbia i requisiti richiesti dall’ordinamento comunitario per la gestione cosiddetta “in house” e, comunque, nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria in materia di controllo analogo sulla società e di prevalenza dell’attività svolta dalla stessa con l’ente o gli enti pubblici che la controllano.
Per prima cosa questi due articoli non dicono che l'acqua è privata , anzi danno la possibilità in deroga di affidare il servizio ad un ente completamente pubblico per motivi economici e sociali(temini molto vaghi quindi interpretabili) , quindi si vuole abolire l'affidamento pubblico dei servizi. Citazione: 1 -ter . Tutte le forme di affidamento della gestione del servizio idrico integrato di cui all’articolo 23 -bis del citato decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, devono avvenire nel rispetto dei principi di autonomia gestionale del soggetto gestore e di piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità e prezzo del servizio, in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, garantendo il diritto alla universalità ed accessibilità del servizio»
Non solo si vuole abrogare l'affidamento pubblico pubblico dei servizi , ma addirittura la proprietà pubblica delle risorse idriche , e non si vuole garantire il diritto all'universalità ed accessibilità del servizio , immaginiamo che se dovesse passare il si e tra qualche anno fanno una legge che privatizzi l'acqua , vediamo questa precisazione : Elettore: Ehi , grandissimo pezzo di m... , ti avevo detto che volevamo l'acqua pubblica !!! Politico : Quando scusi ? E: Nell'ultimo referendum , abbiamo detto di no all'acqua privata !!! P: Guardi che si stà confondendo , è stata abolita la legge che garantiva l'acqua pubblica e con costi di gestione competitivi. E: Non mi confondo per niente , sui manifesti c'era scritto che se votavo si intendevo dire no all'acqua privata. P: Per quello che mi riguarda sui manifesti ci poteva essere scritto che si intendeva liberalizzare il mercato delle noccioline allo zoo , quello che conta è che la maggioranza degli italiani ha abolito la legge che garantiva l'acqua pubblica , quindi vogliono l'acqua privata , ecco fatto , li abbiamo accontentati.....
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo. Wilhelm Richard Wagner-1849
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