Mi pare che su questo tema si stia facendo grande confusione.
Non è certamente l'acqua ad essere privatizzata (il che sarebbe ovviamente una follia), ma la gestione idrica.
C'è una certa differenza.
Se noi abbiamo l'acqua in casa, è perchè esistono delle infrastrutture che ce la portano. La costruzione e la gestione di queste infrastrutture hanno ovviamente un costo. La domanda del referendum non è se si desidera avere "l'acqua privata" oppure "l'acqua libera", ma chi si deve fare carico di offrire il servizio dell'approvvigionamento.
Perchè qualcuno lo deve fare.
La domanda quindi è: si vuole che sia lo stato, e solo lo stato, oppure si desidera che intervengano anche i privati.
Il problema, secondo coloro che vanno un po' più nel dettaglio della questione e non si limitano a parlare di "acqua privatizzata", sarebbe che i privati, investendo per guadagnare, alzerebbero i prezzi del servizio (servizio che anche adesso paghiamo, avere l'acqua in casa non è "gratis"), mentre lo stato manterrebbe i prezzi bassi.
La quale obbiezione potrebbe anche apparire logica. Occorre però tenere presente che attualmente, con la gestione pubblica, in molte zone d'Italia si arriva a sprecare fino al 50% dell'acqua per colpa di infrastrutture obsolete sulle quali manca quasi del tutto la manutenzione.
Questo perchè lo stato non sempre è "esemplare" in questi tipi di gestione: si fanno appalti ad amici, svaniscono milioni tra mazzette e sprechi, ecc. Le solite cose, insomma: i governanti stanno dove stanno per rubare, non certo per "servire il cittadino"
Occorre attenzione quindi, la questione non è così ovvia come viene presentata.
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