Se poi qualcuno per coercizione decide che una donna deve tenersi il figlio, non ha capito che esiste una differenza fra mammiferi e uomini e che la differenza sta proprio che i primi non hanno mai fatto delle civiltà ......
Quoto, e alla grande, anche questo passaggio. Non per niente la natura ha dotato la donna di una testa pensante, e questo l'ho sottolineato più volte per evidenziare che il libero arbitrio e la libertà sono cose che si manifestano attraverso un processo culturale cui il genere umano non si è mai sottratto. E proprio dove, fino a prova contraria, i sessi maschile e femminile non hanno nulla da sottrarsi l'un l'altra. La più grande differenza (dato di fatto) è proprio invece nella condizione di gravidanza relegata univocamente alla donna/madre.
Mi pare anche di capire che abbiamo delle differenze col regno animale. Se non sbaglio non andiamo in calore come i cani e non obbediamo a dei codici istintivi comportamentali. Abbiamo miriadi di esempi tanto amorevoli quanto orripilanti nel regno animale. Questo partendo dagli insetti fino ad arrivare alle balene, dove nessuna Legge coordinata da un legislatore decide cosa sia giusto o sbagliato. Da qui, per noi, la risposta inconfutabile sul perché questa tematica non possa che essere giudicata eticamente.
Nel genere umano, quello cui apparteniamo, la donna come l'uomo interagiscono e cooperano tra loro per seguire, da soli o in coppia, un processo a cui diamo adito attraverso sogni e speranze, gioie e dolori, eccetera eccetera... e nessuno di questi fini è guidato da un periodo di migrazione o dalla marea, o dall'andare in calore. Noi abbiamo quello che chiamiamo: - SCEGLIERE il nostro percorso -. Diritto inalienabile. Ecco qui dimostrata la fondatezza di un problema assolutamente etico ove l'unica cosa certa è che non si conoscono con certezza i confini ...
... non solo: va preso inoltre atto che un genere sessuale (il maschio) ne sa ancora meno di niente. Ma ecco che fa capolino l'arroganza: ed è in base proprio a una "civiltà" decantata, cui a volte qualcuno decreta di appartenere in maniera incongruente (si legga quelli come Mangog) che costui si arroga anche il "diritto" di enunciare - con il megafono - l'assassinio e l'infanticidio... nei confronti di colei che non è una cagna, che ha le sue speranze di vita, che vive una simbiosi biologica comprensibile solo da lei medesima, che non è una gallina che deve depositare un uovo e che inoltre è bistrattata dal fatto con cui viene dato per scontato che colui che sparge il SEME poi, fondamentalmente, non ha spade di Damocle sulla testa - né (sempre il maschio) un corpo che si trasforma sotto i suoi occhi quando collabora per avere un figlio...
... se questi misogini sotto mentite spoglie fossero coerenti nell'esprimere tali condanne con tanta sicumera, meriterebbero di accoppiarsi con delle belle mantidi religiose. Né più né meno.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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