effeviemme ha scritto: . E ciò che il "maschio" non vuol capire è che per evitare che una donna si senta costretta ( perchè nessuna lo fa a cuor leggero), bisogna creare le condizioni di serenità che questa società fa di tutto per non far creare; incolpando poi la donna della "scelta sbagliata" indotta da mancanza di serenità.
credo che a sto' discorso siamo parecchio duri d'orecchio: perchè?
ciao fvm
Premesso che la società di certo non colpevolizza l'aborto,casomai qualcuno quì dentro si stà permettendo di farlo subendone tutte le conseguenze.... Ciò che personalmente rimprovero alle donne è il cuor leggero invece Ragazzine che abortiscono,"solo"perchè troppo giovani,o donne come diceva sitchnite che arrivano ad abortire 3 volte nell'arco della propia vita Mi sembra un'esagerazione,utilizzare così banalmente un diritto acquisito è da irresponsabili
Non è un gioco,di questo dovrebbero rendersene conto;ho espresso la mia disapprovazione persino riguardo l'aborto in caso di gravi malformazioni(vedi post di spiderman) Quì le mie ragioni,sarei felice se spiderman le commentasse,visto che è stato lui a sollevare la questione
Se un embrione non accogliesse dall’esterno l’impronta del corpo eterico in procinto d’incarnarsi e non si realizzasse tutto quello che tra poco descriverò, si assisterebbe, secondo i casi, all’aborto spontaneo od a malformazioni fisiche incompatibili con la vita terrena (ad esempio l’acefalia).
Un simile evento non si può verificare nel mondo animale se non eccezionalmente per tremende cause esterne all’embrione, come le mutazioni genetiche e tanto meno nel mondo vegetale, dal momento che i germi appartenenti a questi due regni non sono coinvolti nei processi di un corpo eterico individuale, bensì in una corporeità eterica che si edifica interamente sotto l’influsso di una specie o di una famiglia.
Quando le lesioni embrionarie sono ancora compatibili con la vita terrena, sebbene deteriorino profondamente le funzioni del nuovo nato, sono l’espressione di una prova karmica difficile ma evolutivamente necessaria, che coinvolge anche coloro che vivranno con lui.
Si può comprendere quanto grande possa essere lo spavento di una madre che soltanto pensi di dovere affrontare una simile prova; tuttavia è stata già decisa ed accettata secondo le leggi karmiche.
L’impedimento che, attraverso l’aborto volontario, vanifica l’esperienza di tale prova costituisce un limite evolutivo per tutti coloro che vi si trovano coinvolti; pertanto la prova, anche se modificata nei suoi aspetti esteriori, dovrà ripresentarsi nel corso di quella vita o di una vita futura con il peso di ulteriori conseguenze karmiche.
"Un uomo aveva dovuto vivere in passato una vita ottusa, per effetto di un cervello non sviluppato. Nel tempo trascorso fra morte e nuova nascita egli poté elaborare tutte le dolorose esperienze di una tale vita: la mancanza di carità della gente, il venire respinto da ogni parte ecc; quell’uomo rinacque come un vero genio della carità.(4)
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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