Mi pare esagerato, tanto più che nessuno la obbliga a tenersi il figlio una volta che è nato. Una possibile soluzione sarebbe di facilitare le adozioni, con la possibilità che le coppie che desiderano un figlio possano sostenere anche economicamente la puerpera.
Non ci sono parole sbagliate in quel che dici, anzi.
Ma salti a pie pari una bella questione. Per te comunque, in soldoni, la donna rimane una "mera incubatrice".
Mi pare ci siamo scordati una cosa. Portare in grembo una creatura indesiderata per 9 mesi, e avere con la stessa una fusione tale fisica con implicazioni psicologiche immani e delicatissime - per te sono una passeggiata mi pare di capire.
E mentre mangog non risponde alla mia domanda, voglio vedere una 17enne portare avanti una gravidanza con la tranquillità del "tanto ci sono le adozioni".
Il tuo, chiariamoci, non è un ragionamento semplicistico per il dopo, anzi lì, come detto, è un ottima riflessione.... ma lo è PRIMA, semplicistico.
... e qui nasce il dubbio legittimo ed etico di cosa sia una donna durante la gravidanza.
Citazione:
Il nodo della discordia, comunque, mi pare il fatto che tu consideri il feto "una persona che non c'è ancora", io penso invece che quella persona già ci sia, tanto è vero che è necessaria un'operazione per eliminarla.
.. anche la vita della Madre potrebbe essere eliminata. O vogliamo fare il gioco del bianco e del nero e basta ... anche una possibile vita d'inferno per una donna equivale a NON vivere.
Citazione:
I dubbi sono comprensibili, ma il "non uccidere" non dovrebbe essere la prima e la più importante delle leggi?
.... infatti io credo che non possa essere a prescindere, e non solo per l'aborto
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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