Makk, non ci siamo proprio e per fortuna che lavori in un CS. Bè, non è un caso che 30 anni di dittatura culturale borghese e liberista abbiano di fatto annichilito un intero patrimonio culturale, quello della sinistra antagonista. Il problema di Israele non è un problema. E' IL PROBLEMA. E negli anni '70 questo era chiarissimo e non potevi neanche lontanamente definirti di sinistra se non avevi dichiarato la tua opzione per il popolo palestinese e contro l'infame disegno razzista rappresentato da Israele. Adesso, invece, è diventato un tema come tanti altri. La storia, poi, dell'ebreo senza patria e perennemente minacciato è veramente risibile. Io vivo a Roma e non ho mai sentito nessuno dichiarare che gli ebrei debbano essere cacciati da questa città. Mentre sento tutti i giorni dire che se ne devono andare i neri, i cinesi e soprattutto gli zingari. Dirai che queste comunità hanno la loro di patria. Bene, per quello che ho detto prima anche gli ebrei hanno una patria sicura ed è la loro città, Roma. Il resto è propaganda utile, appunto, ad un disegno razzista. E questo vale anche per il passato. Io sono stato in Marocco e non puoi immaginare con quanta nostalgia e rispetto i marocchini parlino dei loro concittadini ebrei che lasciarono il paese per andare in Palestina. Ho visitato il cimitero ebraico di Fes, custodito e preservato dai marocchini meglio di quello musulmano. Ho addirittura litigato con dei marocchini perchè si mostravano, per me, sorprendentemente tiepidi nei confronti dei loro fratelli palestinesi. Quindi, per cortesia, non crediamo alle fandonie che gli ebrei fossero in pericolo nei paesi arabi. Forse può valere oggi, in alcuni paesi musulmani ma non come detto in Marocco, ma perchè ci sono di mezzo 60 anni di storia nefanda.
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