Voglio vedere se di fronte a questa confessione di un sabotaggio compiuto da agenti israeliani nel porto di un "alleato", c'è ancora qualcuno che si mette a cavillare sulla definizione di pirateria... Il problema è che ormai i sionisti ammettono apertamente, con abbondanza di faccia di tolla e arroganza, i loro atti scellerati, perché sanno che nessuno mai si sognerà di accusarli e/o men che meno di "punirli".
La definizione di "pirateria" è inappropriata. I pirati sono, in parole semplici e non giuridiche, predoni per ragioni di profitto personali. Quello è sabotaggio. La strage sulla Flotilla è terrorismo. Oppure atto di guerra (ma essendo rivolto contro civili sarebbe meglio parlare di terrorismo di stato, come ha detto Erdogan).
Sul senso di impunità degli israeliani hai pienamente ragione, non è una novità e mi sembra superfluo citare ad esempio come si mossero nella caccia al Settembre Nero.
Ma ora stanno mettendo a dura prova la pazienza di alcuni alleati. E forse è semplicemente in corso una "manutenzione" dello status quo di chi comanda davvero.
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
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