Citazione:

Quì effettivamente potrei darti ragione
Credo sia da analizzare + approfonditamente la differenza tra religione e spiritualità per capirci però
Qualcuno ha detto:

La religione è diventata un insieme di dogmi spesso chiusi e definitivi verso i quali si esige fede cieca e sottomissione. Gerarchie e rituali di cui si è perso il senso. La religione costruisce un "dio" e una verità a monte, defintiva e insondabile verso la quale essere devoti. Fornisce risposte preconfezionate e un conformismo formale che non può che svuotarsi di significato. Senza dilungarsi sull'intervento umano che distorce e strumentalizza un messaggio originale eventualmente puro ed autentico. La spiritualità non ha nulla a che fare con la religione e credo sia un concetto estremamente laico. E' etica anzichè morale, è ricerca di domande anzichè di risposte consolatorie e rassicuranti, è verità lungo il cammino anzichè fede in dèi creatori e verità anteposte, è dare un senso alle cose attraverso la ricerca individuale e il risveglio della propria coscienza, della propria identità divina istante dopo istante, senza paure di inferni o brame di paradisi futuri. Senza paura della morte perchè si sente che non esiste.

Da una parte esiste lo spirituale D.W.,dall'altra il religioso G.O.
Entrambi hanno il potere di far fruttare il testo
Una cosa può essere buona o cattiva a seconda delle mani (o delle menti)in cui si trova
Questo credo sia il gioco sottile di quest'opera
Questo è ciò che noi uomini dovremmo comprendere
La Bibbia è un testo di una saggezza infinita(La genesi letta in ebraico,ad esempio,spiega la nascita del manifesto,il passaggio dallo spirituale al materiale,dal buio alla luce)ma,nelle mani sbagliate o nelle menti sbagliate si rivela un'arma formidabile di coercizione

Da una parte c'è quindi il nostro Io superiore D.W. dall'altra quello inferiore G.O. e l'anima(Mila Kunis)sballottata un pò di quà e un pò di là,inizialmente soggiogata dall effimero
Alla fine però,come è nel suo destino(e nel destino di tutti) quando il sublime gli si avvicina la ammalia, non può fare a meno di seguirlo,di ascoltarlo,di erigerlo a suo stesso modello di vita, fino poi a diventare essa stessa quel sublime

PS
Forse avevi ragione Calvero,meglio a parole mie