Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
|
Ho trovato un magnifico articolo da Peacereporter, parla Jeff Halper, un ebreo che ha cambiato idea su israele e sui Palestinesi. An Israeli in Palestine. "Ma davvero Israele è costretto a tutto questo, davvero l’occupazione non ha alcun legame con la sua natura, con quello che Israele è? Davvero l’occupazione è imposta da un nemico non disposto a compromessi, terrorista, dall’assenza di un partner per la pace, come ripetono primi ministri di destra e sinistra? Davvero è solo una questione di sicurezza?O forse questa guerra non è cominciata nel 1967, ma nel 1948, e ancora prima, ricostruisce Halper - in un progressivo avvitarsi di nishul, espropriazioni, da quando Theodor Herzl teorizzava una espulsione ‘gentile’ degli arabi, negando loro lavoro: attraverso la dichiarazione Balfour con cui ‘una nazione ha promesso a un’altra nazione il paese di una terza’, attraverso Jabotinsky e il suo Iron Wall, l’idea cioè che si dovesse aprire un negoziato solo da posizioni di forza indiscussa, fino al Piano di Partizione delle Nazioni Unite e la guerra e l’ethnic cleansing restituito alla luce da Ilan Pappe, con Ben Gurion e il problema che era ora non più come cacciare i palestinesi, ma come minare ogni loro tentativo di ritorno... (...) Perché è Sharon a reinventare il nishul da crimine a strategia, con l’obiettivo di impedire per sempre la possibilità materiale di uno stato palestinese, blindare irreversibile il dominio israeliano: non più una linea dritta di difesa, ma una rete di punti interconnessi di controllo, una ‘spatial trap’ per impaludare il nemico, impedirgli i movimenti: ‘le villette uni-familiari dei coloni hanno sostituito i carroarmati come unità di combattimento, i piani regolatori invece che rudimentali mappe di fortificazioni: sono le case oggi in Israele, come divisioni armate, ad avanzare occupando vette strategiche di colline, a circondare il nemico, a tagliare vie di rifornimento e comunicazione’. Una tenaglia contro ogni diritto internazionale, sdoganata a Oslo dal sigillo di una corrotta Autorità Palestinese.Demolire l’idea che Israele combatte per la sua sopravvivenza, quarta potenza militare - e nucleare - al mondo, sconfiggere la retorica dominante che assolve gli israeliani, in quanto vittime, da qualsiasi responsabilità - quel ain brera, non avevamo scelta, che puntella ogni libro di storia. "
|